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Ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2006.
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Vi sono ipotesi di complotto secondo le quali il crollo delle torri gemelle World Trade Center sarebbe avvenuto a causa di una demolizione controllata, intenzionale e pianificata, e non a causa di un cedimento strutturale come descritto nella ricostruzione comunemente accettata. La presunta prova di queste ipotesi sarebbe il crollo troppo ordinato e simmetrico delle torri, solitamente descritto come "in perfetta verticale" .
Questo articolo raccoglie documentazione fotografica e audiovisiva pubblicamente disponibile per offrire la possibilità di valutare se il crollo sia stato effettivamente ordinato e verticale o se si tratti più semplicemente di un'impressione errata, dovuta al fatto che le immagini dei crolli solitamente presentate sono soltanto una piccola parte di tutte quelle disponibili e mostrano i crolli da poche angolazioni che non consentono di percepirne bene le disomogeneità.
Questo documento è in lavorazione e le sue valutazioni sono da considerare provvisorie e aggiornabili qualora emergano dati o aspetti nuovi. I lettori sono invitati a contattarmi presso topone@pobox.com per correzioni, segnalazioni e domande.
Una notevole collezione di video e immagini dei crolli è presso 9-11 Research.
La Torre Sud è stata la prima a crollare, alle 9:59 circa.
Queste foto mostrano che la sommità della Torre Sud è crollata inclinandosi notevolmente.
La foto qui sotto è in bianco e nero, ma essendo presa praticamente di lato permette di apprezzare pienamente la notevolissima inclinazione del blocco superiore di piani.
La sequenza del crollo inclinato è mostrata anche in questo video (MPEG, 2,3 MB) e in questo (AVI, 2 MB). Qui sotto ne vedete alcuni fotogrammi che mostrano quanto a lungo sia rimasto intero il blocco di piani inclinato.
Un altro video (MPEG4, 50 MB), che sincronizza una telefonata a Kevin Cosgrove, intrappolato al 105° piano della Torre Sud, con il crollo della torre stessa, mostra inoltre che la porzione superiore della torre si è inclinata in blocco ed è rimasta intera per quasi metà dell'altezza delle torri, come si nota da questi fotogrammi (il filmato è più nitido):
In quest'ultimo fotogramma, il puntino bianco a sinistra, sulla Torre Sud, è lo spigolo del tetto; da questo spigolo si dipartono ancora il tetto e la facciata.
Queste immagini, insieme alle precedenti, permettono di notare che il crollo della Torre Sud non è stato così compatto e sulla pianta dell'edificio come spesso si ritiene, ma si è allargato su tutti i lati, scagliando detriti ben oltre la pianta dell'edificio. Le nubi, infatti, non sono soltanto fumo e polvere, ma contengono detriti anche molto grandi (travi d'acciaio singole e multiple), come si nota anche nella serie di immagini qui sopra.
L'esame delle foto permette anche di valutare l'ampiezza di quest'allargamento, considerato che ogni facciata delle torri misurava 64 metri.
L'ombra della nube di detriti raggiunge l'altra torre.
L'ombra della nube di detriti raggiunge ancora più vistosamente l'altra torre.
Quest'immagine ha diversi dettagli interessanti. Si vedono chiaramente detriti estremamente grandi (per esempio, il frammento che sta cadendo fra le due torri) in tutta la nube; la freccia rossa mostra uno degli sbuffi che i complottisti interpretano come tracce di esplosioni della demolizione controllata; in basso a sinistra si scorge una chiazza bianca di detriti in caduta; in cima alla nube di detriti, inoltre, si nota un frammento di facciata ancora in piedi. Un crollo decisamente irregolare.
Un altro particolare interessante è mostrato nella foto qui accanto.
Come si può vedere in maggiore dettaglio in questo video su Google Video (scaricabile come FLV), da uno spigolo della Torre Sud cola in abbondante quantità qualcosa d'incandescente: talmente caldo da emettere luce propria.
Non è chiaro di cosa si tratti, ma questo sembrerebbe smentire le teorie secondo le quali le temperature all'interno delle torri non sono mai salite a livelli tali da compromettere la struttura metallica degli edifici.
Lo spigolo è quello opposto alla facciata dalla quale è penetrato l'aereo e si trova alla stessa altezza della breccia d'impatto. E' probabilmente la zona nella quale hanno terminato la propria corsa di penetrazione i resti dell'aereo e dei suoi passeggeri.
In quest'altro video di Google Video (scaricabile come FLV), che mostra lo stesso spigolo, si vede che il collasso della torre inizia proprio all'altezza di questa fontana di materiale incandescente (grazie a hammer per la segnalazione).
Un video del processo Moussaoui (Exhibit Number P200015, Clip 3) mostra che la zona ha iniziato a bruciare violentemente subito dopo l'impatto.
Nelle immagini qui sotto si vede meglio la zona:
La questione è analizzata in estremo dettaglio in questo articolo di Debunking911.com (in inglese).
La Torre Nord è crollata per seconda, alle 10:28, pur essendo stata colpita per prima, alle 8:46, dal volo American Airlines 11, un Boeing 767.
Benché a un primo esame i due crolli sembrino identici, le immagini e i filmati rivelano profonde differenze nella dinamica e nel comportamento degli edifici.
Le due sequenze di immagini mostrate qui sotto, tratte dal filmato classificato come Exhibit Number P200015, Clip 10 nel processo Moussaoui, mostrano frammenti enormi che precipitano restando interi (cerchiati in giallo). Le immagini fisse non rendono chiaramente le dimensioni dei frammenti quanto quelle in movimento. Il filmato (circa 320 MB) è scaricabile qui.
Il crollo della Torre Nord è stato caratterizzato dalla formazione delle cosiddette "guglie" (spire in inglese) e dal comportamento dell'antenna sul tetto.
Le "guglie" sono porzioni della struttura centrale della Torre Nord, di altezza veramente considerevole (circa 200 metri), che sono rimaste in piedi per pochi istanti dopo il crollo del resto dell'edificio. La loro esistenza dimostra che il crollo non ha interessato uniformemente la pianta dell'edificio ed è stato anzi sufficientemente asimmetrico e a raggiera da non coinvolgere intere porzioni di alcune facciate e del fascio centrale di colonne portanti.
La punta della guglia sta iniziando a flettersi.
Un'immagine della Torre Nord prima del crollo, presa dalla stessa angolazione delle precedenti.
Le due immagini precedenti, messe a confronto, consentono di stimare l'altezza della "guglia" della Torre Nord in oltre 200 metri (le torri erano alte 410 metri, e la "guglia" arriva oltre la metà di quest'altezza). Per far comparire l'immagine di confronto, mettete il cursore del mouse sopra l'immagine (questa funzione richiede Javascript).
La guglia vista da un'altra angolazione, in un fotogramma del Clip 10 dell'Exhibit Number P200015 del processo Moussaoui.
L'antenna sul tetto della Torre Nord, invece, fornisce altri indizi sulla dinamica del crollo. Secondo alcune analisi delle immagini, inizia ad abbassarsi prima del resto dell'edificio, indicando quindi un cedimento iniziato nella zona centrale (le colonne portanti centrali) della torre.
Pubblicherò qui le immagini man mano che finisco di catalogarle.
Le immagini di questa sezione mostrano la vastità della distribuzione dei detriti delle torri gemelle, che contraddice la teoria del crollo ordinato, verticale e in pianta.
L'immagine qui sotto, di fonte NOAA, è una versione a risoluzione ridotta di questa foto ad alta risoluzione (3,5 MB, 3154x2952 pixel). In alto a destra, il WTC7.
A sua volta, la foto qui sopra è una porzione di un'inquadratura più ampia, mostrata qui sotto a media risoluzione. La versione ad alta risoluzione misura oltre 9000x9000 pixel ed è scaricabile qui (14 MB).
Queste immagini documentano che il crollo delle torri ha scagliato frammenti di dimensioni considerevoli fino agli edifici adiacenti.
Il WTC3 era un albergo collocato ai piedi delle torri gemelle. Fu colpito in pieno dalle macerie del WTC2, riportandone i danni devastanti documentati da queste foto di Bill Biggart, fotografo morto nel crollo del WTC1, che completerà la distruzione dell'edificio. L'entità dei danni è un'ulteriore dimostrazione del fatto che le torri non sono affatto crollate "in pianta" come sostengono alcuni complottisti.
E' importante notare che queste immagini si riferiscono al periodo successivo al crollo della prima torre (WTC2) ma precedente il crollo della seconda (WTC1); il WTC1 sarebbe infatti crollato pochi istanti dopo la ripresa di queste foto digitali, che secondo Digitaljournalist.org risalgono alle 10:28:24 (ora indicata dal datario della fotocamera digitale di Biggart, recuperata tra le macerie). Pertanto, i danni mostrati al WTC3 sono quelli prodotti esclusivamente dal crollo della prima torre. Il crollo della seconda lo raderà al suolo.
I frammenti di facciata che sporgono dal suolo al centro delle immagini non spuntano dalle fondamenta delle torri, ma sono macerie conficcate nel terreno. Le torri, infatti, sorgevano dall'altro lato del WTC3 (a sinistra in queste immagini); le macerie, quindi, sono state proiettate fino a scavalcare il WTC3. Le foto sono riprese da West Street. L'edificio sullo sfondo, dietro il WTC3, è il Bankers Trust, anch'esso colpito dalle macerie.
Pubblicherò altre immagini man mano che le catalogo.
Queste immagini documentano che l'impatto degli aerei e il crollo delle torri hanno prodotto incendi nelle vicinanze.
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