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Indagine iniziale: 25/3/2005. Ultimo aggiornamento: 9/8/2005.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito
Several Italian and non-Italian websites are offering what they claim to be legitimate goods, such as mobile phones, computers, camcorders and the like, as "prizes" that you're guaranteed to get if you register with them or buy a token product, by paying a relatively small sum (around
thirty euros), and you recruit other people to register for the same "competition". Typical examples are www.trentaquattroeuro.com and www.35euro.it (both in Italian) or www.mobiles4all.com.
These sites are based on a pyramid scheme. Your name is placed at the bottom of a "list" or "matrix" or "table", which usually has about 20 places and is divided into two parts (call them A and B). Every time 20 more players enter the game, everyone in the A list moves up one rank. To "win" the "prize" or "gift", you have to get to the top of the A list. That means that if you start at no. 20, it takes nearly 400 new recruits, each paying their fee, to get you through the 19 steps to the top. Their fees are more than enough to pay for your prize and the prizes of the 19 players before you. Basically, on average the organizer pays out a "gift" to 1 player every 20, so if the "gift" costs less than 20 times the fee, he's made a profit.
The real catch is that it is very difficult to find the hundreds of participants needed to get to the top of the list. So quite often the list simply never fills up and therefore no "gifts" have to be given out. When this happens, the organizer usually gets to keep all the fees. If a list with 20 places stops finding new participants when the A list contains, say, 16 players, that's 16 x 20 = 320 fees the organizer keeps without having to provide a "gift" to anyone.
Please note that I am assuming a best-case scenario, in which the organizer doesn't cheat and actually gives out the "gifts" to their "winners".
These sites usually claim that you pay
them for the purchase of an item, which you do actually get (but is
worth far less than what you've paid, e.g. a mobile phone ringtone or
decorative accessory), and that the "prize" is actually a gift.
The golden rule of online scams is still valid: if it sounds too good to be true, it's because it's not true.
An unpleasant side effect of these sites is that the participants, in their frantic search for new recruits, resort to spamming.
Links with further information (mostly in Italian) are provided below.
C'è un'enorme varietà di messaggi che promuovono siti che consentirebbero di avere telefonini,
telecamere, computer, lettori DVD portatili e altri oggetti di valore spendendo soltanto una trentina di euro per partecipare a un "gioco".
I nomi dei siti cambiano (www.trentaquattroeuro.com e www.35euro.it
sono solo due dei tanti), ma il meccanismo di fondo non cambia. Si paga
una cifra molto inferiore al valore dell'oggetto che si desidera, e si ottiene un'iscrizione al "gioco", oppure in
cambio dei soldi si riceve un oggetto di valore molto modesto, per
esempio un ciondolino per cellulari (in questo modo, siccome si riceve
un oggetto, i soldi spesi sono un pagamento di un acquisto e non una
quota d'iscrizione).
Con il pagamento si entra al livello più basso di una "tabella", che sarebbe più corretto chiamare "piramide" per le ragioni che diverranno chiare fra un attimo. Si riceve "in regalo" (così dicono questi siti) l'oggetto desiderato soltanto se si arriva in cima alla tabella. Per salire di un livello lungo la tabella, bisogna che altre persone (di solito dieci o venti) siano disposte ad associarsi al "gioco" pagando la cifra pattuita.
Le prime segnalazioni di questo tipo di offerta ingannevole sono giunte al Servizio Antibufala alla fine di dicembre 2004.
E' un'offerta ingannevole fondamentalmente perché è difficile rendersi conto che l'ascesa di un dato partecipante verso la
cima richiede un numero impraticabile di nuovi partecipanti, per cui ottenere il premio desiderato è molto improbabile, e questo fatto viene nascosto tra le pieghe del regolamento.
Inoltre, il problema di base è che non
è matematicamente possibile che tutti i partecipanti ottengano
l'oggetto desiderato, perché altrimenti il sito dovrebbe
distribuire molto più di quello che incassa. Qualcuno ci deve rimettere restando senza l'oggetto desiderato.
In pratica, anche ammettendo che il gioco sia condotto onestamente, coloro che arriveranno ad ottenere l'oggetto promesso sono una frazione modesta dei partecipanti, spesso meno di uno su venti. Tutti gli altri pagheranno e non otterranno nulla, se non l'oggettino che hanno (almeno formalmente) acquistato, per cui non si potranno lamentare di essere stati buggerati. L'organizzatore del "gioco", invece, avrà incassato così tanti soldi dai partecipanti che potrà anche permettersi di dare effettivamente il premio pattuito al "vincitore", se mai se ne concretizza uno. Ecco perché è una piramide.
Resta insomma valida la regola d'oro delle fregature in Rete: se un'offerta sembra troppo bella per essere vera, è perché non è vera.
Un altro effetto sgradevole di quest'offerta ingannevole è che i partecipanti, alla ricerca disperata di nuovi giocatori, fanno spamming indiscriminato, infastidendo anche i non giocatori.
Prendete un sito (ipotetico) di nome www.trentatreeuro.it
che usa questo meccanismo, e immaginate di parteciparvi come utente per
procurarvi un telefonino di quelli citati sul sito. Il suo regolamento
dirà da qualche parte che gli utenti non acquistano per 33 euro
un telefonino, ma bensì un altro oggetto di valore molto
modesto, chiamiamolo Citrullino, e che grazie a questo loro acquisto potranno (sottolineato potranno) ricevere "in regalo" il telefonino se (ed è questo il problema) arrivano al primo posto in una "tabella" o "lista".
Il Citrullino ha uno scopo ben preciso all'interno del meccanismo:
siccome con i vostri 33 euro acquistate un oggetto che vi viene
effettivamente dato (il Citrullino, appunto), i soldi non costituiscono una quota associativa, ma un pagamento per un acquisto.
Questo è molto importante ai fini legali: se poi non ottenete il
telefonino, non potete lamentarvi, perché voi non avete pagato
33 euro per il telefonino, ma per il Citrullino, che avete
effettivamente ricevuto. Se non avete letto bene il regolamento, sono
cavoli vostri.
Pagando 33 euro all'organizzatore del gioco, ricevete il vostro
Citrullino e (in regalo) un posto nella tabella, che è divisa in
due parti, chiamiamole A e B, con (per esempio) venti posti ciascuna.
Poniamo che la tabella A non sia ancora piena e che vi venga dato il
posto libero più basso nella tabella A, quindi il ventesimo.
Per farvi salire di un posto nella tabella, occorre che la tabella B venga riempita da venti partecipanti (20 x 33 = 660 euro).
Salire di 19 posizioni significa riempire 19 volte i 20 posti della
tabella B, vale a dire trovare 19 x 20 = 380 partecipanti. Riuscirete a trovare 380 persone disposte a scucire 33 euro per partecipare al gioco? Se non le trovate, non riceverete il telefonino tanto sospirato.
Dal punto di vista dell'organizzatore, le cose funzionano così: mediamente ogni 20 iscrizioni (20 x 33 = 660 euro),
un iscritto si trova in cima e quindi ha diritto al "regalo". Se (come
solitamente accade) il "regalo" costa meno di 660 euro, l'organizzatore
guadagna la differenza. Il gioco, insomma, è sicuramente piuttosto conveniente per chi lo organizza.
Ma l'organizzatore ha delle ulteriori possibilità di guadagno alla fine e all'inizio di una tabella. Se
a un certo punto una tabella si esaurisce e non raggiunge le 20 nuove
iscrizioni necessarie per produrre un nuovo "vincitore",
l'organizzatore incassa lo stesso e non deve dare alcun premio
ulteriore. Per esempio, se la tabella B si ferma a 12
iscrizioni per mancanza di nuovi partecipanti, l'organizzatore porta a
casa 12 x 33 = 396 euro puliti e non deve dare alcun "regalo".
C'è di meglio: quando una tabella è completamente
vuota, all'inizio del gioco, il primo iscritto entra al posto numero 20
della tabella A. Per salire di un posto, devono iscriversi altri 19
giocatori (di solito il primo giocatore riceve due posti, uno nella
tabella A e uno nella B). Per far arrivare in cima alla tabella il
primo giocatore, e quindi dover dispensare il primo regalo, la tabella B di 20 posti deve riempirsi 20 volte, vale a dire l'organizzatore incassa 20 x 20 x 33 = 13200 euro prima ancora di elargire il primo telefonino.
Un organizzatore che voglia spremere fino in fondo i suoi utenti può creare un numero molto alto di tabelle distinte, ciascuna associata a un "regalo" diverso.
In questo modo aumenta il numero di tabelle A incomplete (in cui
nessuno è ancora arrivato al primo posto e quindi ci sono
soltanto guadagni e nessuna spesa) e aumentano le probabilità
che le tabelle B restino a un certo punto incomplete e il gioco si
fermi.
I dettagli e i numeri possono variare, ma il principio non cambia: le probabilità di ottenere l'oggetto desiderato sono poche, e i guadagni degli organizzatori sono spettacolari. Se non ci credete, siete liberi di partecipare. Poi, però, non venitevi a lamentare che avete perso i vostri euro, perché tecnicamente non è vero: li avete spesi per comperare il vostro Citrullino. Contenti?
La redazione di Computer idea è molto chiara sull'efficacia di questi siti: in una pagina di commento, lancia una campagna d'informazione insieme alla Guardia di Finanza:
Da qualche tempo su Internet spopolano i siti Web che organizzano “giochi” basati sui famigerati “schemi piramidali”. Si tratta, in sostanza, di una nuova faccia per le vecchie “Catene di S.Antonio”, quelle che promettono rapidi arricchimenti o premi esagerati pagando una piccola quota di iscrizione, ma impegnandosi poi a coinvolgere nel gioco molte altre vittime, dando così il via ad una sequenza esponenziale di pagamenti.. Non abbiate dubbi: sono offerte ingannevoli, in cui le vincite di pochissimi vengono pagate dai soldi della stragrande maggioranza dei partecipanti, inesorabilmente destinati a rimanere con un pugno di mosche e nulla più. E l’unico ad arricchirsi veramente è soltanto l’organizzatore del gioco.
La pagina contiene anche un rimando ai consigli della GdF.
Il 26/3/2005 ho pubblicato su Zeusnews.it un articolo su questo genere di siti. Il titolare del dominio Trentaquattroeuro.com, ha ritenuto calunniosa la mia indagine e ha usato termini piuttosto coloriti nei miei confronti, ma finora non ha smentito la mia analisi portando dati obiettivi e indiscutibili. Parte dello scambio di e-mail avvenuto fra me e il titolare è stato pubblicato sul suo sito.
I dati pubblicati da trentaquattroeuro.com e confermati da Dorio stesso sembrano indicare che soltanto un giocatore su 13 circa riceve effettivamente l'oggetto desiderato: gli altri pagano e restano a bocca asciutta.
Al 30/3/2005, su Trentaquattroeuro.com risultavano 323 "ricevuto" (persone che hanno ricevuto l'oggetto) contro 4308 iscrizioni. In altre parole, ben 3985 giocatori hanno pagato ma non hanno (ancora) ricevuto nulla. Un successivo controllo il 9/8/2005 indicava 437 "riceventi" a fronte di 4363 iscritti.
Stando al sito del Senato, il 26 luglio 2005 è stata approvata definitivamente (ma non ancora pubblicata) una proposta di legge intitolata "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali". Secondo il sito del Parlamento, il testo risulta "non ancora promulgato o pubblicato nella Gazzetta Ufficiale", ma dovrebbe esserlo a breve (alcuni siti lo considerano già in vigore).
Una volta in vigore, la legge vieterà ogni tipo di vendita piramidale o basata sul reclutamento puro e semplice, stando al testo dell'Art. 5:
ART. 5. (Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene)
1. Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura.
2. È vietata, altresí, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo.
Le pene previste sono le seguenti, applicabili non soltanto agli organizzatori, ma anche ai promotori, quindi potenzialmente anche a chi partecipa e a sua volta tenta di reclutare:
ART. 7. (Sanzioni)
1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, cchiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all'articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!