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Indagine iniziale: 22/2/2003. Ultimo aggiornamento: 13/8/2005.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito
An e-mail widely circulated on the Internet alleges that Asereje, a popular song by the pop group Las Ketchup (2003), is actually dedicated to Satan. The e-mail also claims that the song was apparently banned in the Dominican Republic, in Puerto Rico and in Honduras.
No evidence of a ban has been found. The Satanic allegation is "justified", according to the e-mail, by appropriately distorting the lyrics to fit the intention of finding Satanic references. Also, the name of the group is claimed to sound like "S-h-i-t up" (profanity intentionally split to avoid "Net nanny" filters), which is interpreted as an "attack on the heavens".
An Italian Website also claims that the cover of the record (shown below) contains a Satanic "666" symbol.
This investigation shows that by using the same criteria, "Satanic" messages and symbols could be found in any song and in any picture. For example, the Italian national anthem includes a reference to drinking blood and the word "devil" embedded in the lyrics.
As another example, a picture of two galaxies, taken by the Hubble Space Telescope, reveals a "666" pattern.
Clearly, these are all examples of pareidolia (the natural tendency of human beings to try to extract order from chaos and detect apparent patterns in random arrangements and ignore the rest), and of the very human habit of selecting and adapting the facts to fit one's pet theory (or religion).
Links with further information (mostly in Italian) are provided below.
Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo (ho evidenziato i concetti salienti in grassetto):
E così viene fuori che la canzone dell'anno, Asereje, è in realtà un inno a Satana. In pratica le Ketchup (la salsa rossa che sembra sangue) hanno fatto sì che tutti cantassimo questa canzone senza sapere esattamente cosa cantavamo, e facendoci credere che le parole erano senza senso.
E così tutti a cantare inni a Satana, cosa che al principe delle tenebre avrà fatto sicuramente piacere. Sembra addirittura che nella repubblica Domenicana, a Porto Rico e in Honduras questa canzone sia stata proibita.
Asereje vuol dire "essere eretico", o in spagnolo "un ser hereje", dove A sta per "uno" o "un".
Il coro: "Asere je ja de je de jebe tu jebere seibunouva Majabi an de buguni an de buididipi". Ecco la traduzione: "Sii eretico (asereje) Jehovah (Ja - il nome di Dio) ti permette di esistere (je de jebe tu jebere). Inchinati (Majabi) e noi ti guideremo" (la combinazione delle ultime parole in spagnolo).
Sembra quindi molto grave che un sacco di persone ripetano più e più volte questa canzone senza sapere cosa stanno dicendo. Secondo questi rituali le parole hanno un potere, e per questo vanno ripetute.
Anche il nome Ketchup può essere diviso in "S.h.i.t Up", inteso come attacco ai Cieli.
Il vero significato dell'intera canzone è in effetti molto simile ad alcuni rituali satanici. Per esempio si parla di brujeria, che vuol dire stregoneria... Eccolo nella traduzione inglese:
friday night it's party time
feeling ready looking
fine,
viene diego rumbeando,
with the magic in his
eyes
checking every girl in sight,
grooving like he does the
mambo
he's the man alli en la disco,
playing sexy felling
hotter,
he's the king bailando et ritmo ragatanga,
and the
dj that he knows well,
on the spot always around twelve,
plays
the mix that diego mezcla con la salsa,
y la baila and he
dances y la canta
Chorus:
aserejè ja de jè de jebe tu de
jebere seibiunouva,
majavi an de bugui an de buididipi,
aserejè
ja de jè de jebe tu de jebere seibiunouva,
majavi an de
bugui an de buididipi
many think its brujeria,
how he comes
and disappears,
every move will hypnotize you,
some will
call it chuleria,
others say that its the real,
rastafari
afrogitano
he's the man alli en la disco,
playing sexy
felling hotter,
he's the king bailando et ritmo ragatanga,
and
the dj that he knows well,
on the spot always around
twelve,
plays the mix that diego mezcla con la salsa,
y la
baila and he dances y la canta
Infine avete notato che nel video, nelle nuvole dietro il tetto sulla spiaggia c'è la faccia del Diavolo?
La prima segnalazione di questo appello al Servizio Antibufala risale al 15 gennaio 2003, in un e-mail che ho ricevuto da un lettore e collega, stefano.b***i.
Tuttavia già il sito-rivista Diario.it ne parlava a ottobre 2002 e alcune fonti online parlano di un articolo pubblicato su La Stampa del 31/10/2002 e purtroppo irreperibile negli archivi online del giornale.
Un sito, Laparoladellafede.it, sembra riportare integralmente un articolo tratto dalla “Sezione Spettacoli, pag. 21” di un giornale, che potrebbe essere proprio quello de La Stampa: la data dichiarata è la stessa e l'autore (Gian Antonio Orighi) è effettivamente un giornalista de La Stampa. Ecco il testo dell'articolo:
PER L'HONDURAS: LAS KETCHUP LO INCIDONO IN CINESE
Attenti ad «Aserejé» è un brano satanico
MADRID - «Aserejé» di Las Ketchup è satanica. La clamorosa denuncia viene dall'Honduras dove alcuni religiosi hanno proibito ai ragazzi di ascoltare la canzone che impazza da mesi in Spagna e Italia ed è prima in classifica in Inghilterra, Francia, Germania, Olanda.
La ragione della messa all'indice? Il testo, decifrato, nasconderebbe nientemeno che un'ode al Diavolo. La strabiliante rivelazione è arrivata lunedí scorso in un reportage di «Tiempo», il principale giornale della capitale honduregna Tegugicalpa. Le accuse sulle presunte intenzioni demoniache delle Las Ketchup, tre simpatiche sorelle di Cordova figlie del chitarrista Tomate, sono arrivate in Honduras via e-mail dal Messico. La band ha già replicato, assicurando che la sua Aserejé non significa assolutamente niente.
Ma c'è chi incalza: «Sono degne del Maligno». Ma insomma dove sarebbe il contenuto demoniaco del testo? Vediamo. Aserejé sarebbe una composizione di «A» (uno), «ser» («essere» in castigliano) ed «erejé» («eretico»). Anche lo «ja» del ritornello «Aserejé ja de jè de jebe tu de jebere sebiunuova majabi an de bugui an de buididipi» equivarrebbe a «Geova» (il Dio del Vecchio Testamento). E «deje, dejebe tu dejebe» starebbe per «deja tu ser», cioè «abbandona il tuo corpo». Infine, l´interpretazione completa risulta: «Un essere eretico, Dio, abbandona il tuo corpo».
Ma c'è di più. Il «Diego rumbeando» della strofa iniziale viene interpretato, chissa perchè, come «Lucifero», e quindi il vero messaggio si trasforma in «Guarda chi si avvicina girando l'angolo, il Diavolo ballando la rumba». Dopo tante panzane, l'unico effetto che ci si aspetterebbe sarebbe una bella risata alla faccia del buontempone che si è spremuto il cervello per partorire tali stramberie. E invece i religiosi dell'Honduras hanno «abboccato». «Se la canzone non ha significato apparente, è perché nasconde qualcosa. É meglio non ascoltare canzoni di dubbio contenuto», dice Rolando Sánchez, assistente di Vita Spirituale dell'Istituto Dipartimentale Evangelico. E padre Saturnino Senis, parroco della Cattedrale San Pedro Apóstol, sottolinea sempre su «Tiempo»: «Chiedo a tutta la società e ai giovani in particolare di avere un senso critico, di essere intelligenti e di non lasciarsi influenzare dai messaggi subliminali che nascondono le canzoni».
«Affermare che la canzone sia satanica dovrebbe solo far sghignazzare», commenta al contrario Cristina Vázquez di «SonyMusic». E cosa risponde la band, teorica del «linguaggio Ketchup» contro l'incomunicabilità, con 2 milioni di «Aserejé» già venduti in tutto il mondo? Al momento nulla. Le tre ragazze sono troppo impegnate con il loro tour negli Usa. E, dopo la versione in «spanglish» e portoghese, ne stanno preparando una in cinese.
Trovo particolarmente difficile spiegare come mai il testo di Asereje non è un inno a Satana, perché è assolutamente ovvio che non lo è. O almeno dovrebbe essere ovvio a qualsiasi persona di buon senso. E' un po' come tentare di spiegare perché l'acqua è bagnata. Ma ci provo lo stesso.
Vediamo quali sono gli indizi che “proverebbero” la natura demoniaca del testo. Si comincia con quell'accenno al fatto che il ketchup, il prodotto che dà il nome al gruppo musicale, “sembra sangue”. Perché il sangue debba per forza essere un riferimento al demonio non è chiaro, ma sono sicuro che quelli dell'AVIS saranno entusiasti di essere involontari satanisti. E tutte le volte che abbiamo messo il ketchup sulle patatine, forse abbiamo fatto un'invocazione a Satana? Siamo seri.
Secondo indizio: “Sembra addirittura che nella repubblica Domenicana, a Porto Rico e in Honduras questa canzone sia stata proibita.”. Sarebbe interessante avere qualche riscontro a quest'affermazione, ma in realtà tutto quello che si trova in Rete è l'articolo riportato sopra, che parla sì di Honduras, ma accenna soltanto a un'esortazione di un religioso a “non ascoltare canzoni di dubbio contenuto” (si vede che da quelle parti non hanno certi cantanti nostrani) e di certo non parla di divieti ufficiali.
Sulla teoria che certe canzoni contengano “messaggi subliminali” c'è un'amplissima letteratura, sulla quale non mi dilungo: sono decenni che le menti più sconsiderate, ossessionate dal ricercare il demonio nella musica rock quando invece ci sarebbero ben altri problemi ai quali dedicare le proprie energie e ben altre fonti alle quali attribuire i mali del mondo, ascoltano i dischi al contrario (lamentandosi, fra l'altro, che all'epoca del vinile era più facile far girare un disco all'indietro) e si lanciano nelle più sfrenate interpretazioni e storpiature pur di far corrispondere ciò che sentono con ciò che vogliono sentire a tutti i costi.
Il fatto che questi criteri di "riconoscimento" siano privi di senso è dimostrato dal fatto che possono essere usati per trovare "messaggi" in qualsiasi canzone. Persino in “Fratelli d'Italia”.
L'inno nazionale italiano, infatti, parla proprio di “sangue” e contiene la parola “demonio”. Non ci credete? Rileggetevi il testo: vi troverete la frase “Il sangue d'Italia e il sangue Polacco bevé col Cosacco”.
Ribrezzo a parte, se il richiamo al ketchup delle cantanti di Asereje è satanico, che dire di un inno che parla di bere sangue?
E se prendete il verso “Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma”, noterete che basta prendere una lettera ogni quattro per trovare la parola D-E-V-I-L, "diavolo".
Sto scherzando, ovviamente: mi sono appena inventato questo esempio di sana pianta, giusto per dimostrare che volendo si può trovare qualsiasi cosa in qualsiasi testo: basta usare delle regole arbitrarie, magari tentandone un po' a casaccio finché se ne trova una che calza, e scatenare un po' la fantasia, che galoppa bene specialmente quando è preda di ossessioni.
Per calare un velo pietoso sull'illazione che “Asereje” voglia dire "essere eretico", o in spagnolo "un ser hereje", basta una semplice considerazione: tutto dipende da quanto siete disposti a considerare accettabile storpiare i suoni pur di “dimostrare” la tesi. C'è una bella differenza fra il suono “asereje” e “un ser hereje”: se non ci credete, chiedetelo a un amico spagnolo (come ha fatto per esempio un lettore, Claudio Curci, citato col suo permesso) e ve lo chiarirà, sempre che riesca a star serio di fronte a una “tonteria” simile.
Con questo criterio, allora “cavolo” e “diavolo” sono la stessa parola, e si può dimostrare tutto e il contrario di tutto. Quando mamma vi diceva che siete nati sotto un cavolo, intendeva forse dire che eravate il frutto di un rapporto con Lucifero?
Sulla “traduzione” del coro posso proporvi la stessa verifica: chiedete a uno spagnolo di leggere "Asere je ja de je de jebe tu jebere seibunouva Majabi an de buguni an de buididipi" e poi di tradurvelo (se ci riesce). A parte il fatto che comunque la “traduzione” proposta dall'appello è semmai un inno alla tolleranza religiosa (“sii eretico, Dio ti permette di esistere”) e di Satana non parla affatto.
Lo stesso vale per l'altra affermazione secondo la quale “il nome Ketchup può essere diviso in 'S.h.i.t Up', inteso come attacco ai Cieli” (ho spezzato la parola di quattro lettere per evitare che quest'indagine venga bloccata dai filtri antiporno che rilevano le parole scurrili). Che ci vuole? Basta cambiare una K in “sh”, una E in I, un “tch” in T, ossia fare qualche “trascurabilissima” modifica, e il gioco è fatto. Sempre ammesso che crediate che “s.h.i.t up” (letteralmente “(fai / manda) la cacca all'insù”) si possa considerare come un “attacco ai Cieli”. Che pena.
Infine, sull'accenno alla “brujeria” (stregoneria), è interessante notare che secondo le versioni spagnole del testo disponibili online, la frase incriminata è “No es cosa de brujeria”, ossia “non è stregoneria” . Non mi sembra una frase a sostegno delle arti demoniache.
Un'ultima cosa: se qualcuno vuole cimentarsi nel trovare la “faccia del diavolo” che sarebbe nascosta nel video della canzone, presso Clarence.com c'è il filmato; lo trovate anche nel sito apposito del ketchup Heinz. Naturalmente, se trovate il faccione di Belzebù, mandatemi il fotogramma!
Il ritornello senza senso della canzone "diabolica" ha in realtà un'ispirazione ben precisa e tutt'altro che luciferina: è la storpiatura dell'inizio della celeberrima Rapper's Delight della Sugarhill Gang (1979), una canzone rap (a sua volta creata sulla base del brano Good Times delle Chic) che ebbe un successo planetario (la rappavo persino io quando lavoravo alla radio).
La "storia" di Asereje, come raccontano Las Ketchup in varie interviste, è che Diego arriva in una discoteca e, sentendo Rapper's Delight e non sapendo le parole, se le inventa. Ringrazio un lettore, frasca57, per la segnalazione.
Il concetto è spiegato, per esempio, presso Maialino.it, dove trovate il testo di Asereje e la sua traduzione in italiano. Se confrontate il ritornello di Asereje con l'inizio di Rapper's Delight, noterete subito l'assonanza, soprattutto se ascoltate l'audio delle due canzoni:
Il testo integrale di Rapper's Delight è disponibile online.
Alcuni lettori mi hanno segnalato un sito, il Centro Culturale San Giorgio di Ferrara, dedicato ai "messaggi subliminali". In una sua pagina si parla della canzone Asereje e della mia indagine, segnalando che non ho notato
"il messaggio subliminale presete [sic] in copertina... nulla di male in questo. Solo ci chiediamo: dopo aver letto e visto questa pagina, e quella relativa all'incredibile ripetersi del 666 sulle copertine dei dischi, quelli del "servizio antibufala" avranno l'onestà intellettuale di rettificare il loro articolo? Se così sarà, ve ne renderemo conto."
Più che rettificare, aggiungo per scrupolo anche questo dettaglio a una storia che speravo di non dover più riaprire.
Il sito presenta la copertina del disco delle Las Ketchup e ne "rivela" la presenza del simbolo satanico "666". Dov'è? Semplice: in copertina ci sono tre pomodori, da ciascuno dei quali spunta una gamba leggermente flessa. Questo collage, a detta del sito, ha la forma di un numero 6. Ripetuto tre volte, produce "666". Lo vedete?
A dire il vero, la forma non è quella di un numero 6, ma di un numero 6 rovesciato specularmente. Non è chiaro come i responsabili del CCSG abbiano dedotto categoricamente che si tratti di un 6 rovesciato: sulla base degli stessi criteri, potrebbe benissimo essere un 9. E fra l'altro, 999 è un numero molto particolare per gli inglesi: è quello che si compone per chiamare la polizia (l'equivalente dell'italico 113).
Per quanto riguarda l'"incredibile ripetersi del 666 sulle copertine dei dischi" dichiarato dal CCSG, mi sembra che ci sia confusione fra messaggio subliminale (ossia progettato per non essere percepibile consciamente) e messaggio esplicito. Molti degli esempi citati dal CCSG, infatti, mostrano più che chiaramente un "666" stampato in caratteri molto evidenti, senza alcun intento di dissimulazione.
L'altra obiezione che vorrei fare è che se si prendono solo ed esclusivamente copertine di musicisti dediti al rock con connotazioni sataniche, non è poi tanto "incredibile" che compaia il "666", così come se si prendono le copertine di album di chitarristi, c'è poco da stupirsi se molte di esse includano una chitarra. Se un gruppo fa rock satanico, c'è da aspettarsi che usi i simboli satanici; è improbabile che si raffiguri in copertina con aureole, arpe e ali piumate.
Inoltre l'aggettivo "incredibile" sarebbe giustificabile se la percentuale di copertine contenenti questo simbolo fosse statisticamente significativa rispetto a tutte le decine di migliaia di copertine musicali pubblicate. In questo senso, ho ricevuto un e-mail da un rappresentante del CCSG, che mi chiedeva di rettificare l'indagine che state leggendo. Gli ho risposto che l'avrei fatto volentieri di fronte a prove convincenti. Non le ha fornite.
Per esempio, gli ho chiesto se poteva darmi delle cifre sulla proporzione di copertine con simboli "subliminali" satanici e copertine prive di questi simboli, per chiarire se si può davvero parlare di "incredibile ripetersi". Non ne ha fornite.
Gli anche ho chiesto di presentare prove statisticamente significative che escludessero la pareidolia (la tendenza naturale a vedere forme familiari anche nelle disposizioni casuali di oggetti), ma non me ne ha sapute dare.
Sul caso specifico della copertina di Asereje, ho invitato il rappresentante del CCSG a esaminare questa foto, che mi era capitato per caso di trovare navigando in un sito di astronomia:
Immagine tratta da Hubblesite.org
Sono due galassie, fotografate dal telescopio Hubble. I "6" sono evidentissimi (o perlomeno lo sono quanto nella copertina del disco) e in molti casi non è neppure necessario rovesciarli.
Se accettiamo che quella forma spiraleggiante nella copertina di Asereje è un 6, allora qualsiasi forma simile è un 6. Se un'immagine contiene tre o più forme spiraleggianti (6-6-6), è un'immagine satanica, giusto? Ma allora come la mettiamo con questa foto del cielo stellato?
Nella visione religiosa, Dio è il creatore del cosmo. Stupisce che si prenda gioco di noi mettendo in giro così tanti simboli satanici nella sua creazione. Non è più semplicemente un caso di pareidolia? Il rappresentante del CCSG ha negato che vi siano dei "6" nell'immagine delle galassie. Non è chiaro perché ne scorga così chiaramente la presenza nella copertina di Asereje ma non in questa immagine.
In estrema sintesi, il mio punto di vista è quello che ho scritto in una delle risposte al CCSG:
L'ultima volta che invece alla gente si è detto di scorgere segni satanici dappertutto, abbiamo avuto la Santa Inquisizione e il Malleus Maleficarum... Rispetto la sua religione e ritengo che i satanisti siano una manica di imbecilli che non ha bisogno dell'aiuto di forze soprannaturali per esserlo. Usare il satanismo come 'giustificazione' del loro comportamento rischia di diventare una forma di deresponsabilizzazione.
Il rischio, infatti, è che la gente che si lascia influenzare da queste credenze "giustifichi" le proprie malefatte dicendo di non poterle evitare, perché sono colpa del demonio che li ha posseduti, invece di assumersi le proprie responsabilità per i comportamenti che hanno.
Peggio ancora, la drammatica serietà con la quale organizzazioni come il CCSG trattano il satanismo finiscono, paradossalmente, per "autenticarlo", attribuendogli più forza e validità di quella che avrebbe, probabilmente, se venisse semplicemente sbeffeggiato come una mania per imbecilli.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!