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Indagine iniziale: 1/10/2003. Ultimo aggiornamento: 25/8/2005.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito
A photograph claims to show a satellite picture of Italy during the nationwide electrical blackout of September 28, 2003.
Despite being published as genunine by at least one leading Italian newspaper, the picture is a crude fake.
Links with further information (mostly in Italian) are provided below.
In realtà non c'è un vero e proprio testo standard: c'è invece una fotografia, che stando a chi la fa circolare è un'immagine, scattata da un satellite, dell'Italia nella notte fra il 27 e il 28 settembre 2003.
La foto è un grossolano fotoritocco di un'autentica immagine satellitare. Lo si capisce da tre indizi fondamentali:
Esaminiamo più in dettaglio questi indizi.
Le tracce del fotoritocco digitale diventano evidenti se si ingrandisce la porzione dell'immagine che mostra il nord Italia.
Notate la "scaletta" diagonale nella zona di Emilia-Romagna e del nord-est e su Lombardia e Piemonte? E' il risultato che si ottiene prendendo un pezzetto di immagine e incollandolo ripetutamente per coprire le luci, che in realtà nell'originale c'erano eccome.
Infatti ecco la foto originale non ritoccata da cui è stato creato il falso: proviene da Fourmilab.ch.
C'è poi il problema del cielo troppo, troppo limpido. Innanzi tutto, le foto Meteosat della grande notte buia italiana indicano che il cielo della penisola fra il 27 e il 28 settembre 2003 era in gran parte coperto da nuvole, come mostrato ad esempio dalla foto colorizzata qui sotto.
Di conseguenza, qualsiasi immagine che ritragga l'Italia completamente priva di nubi in quella notte non può essere autentica, e comunque andrebbe considerata con estremo sospetto anche se si riferisse ad altre date, perché è rarissimo che l'Italia intera sia del tutto priva della benché minima coltre nuvolosa.
Dettaglio in falso colore dell'immagine Meteosat delle 23.00 del 27 settembre 2003. Fonte: Università di Ulm.
E' possibile che ci sia qualche immagine autentica delle porzioni dell'Italia non coperte da nubi in quella notte, ma per il momento non ne ho trovate.
Va chiarito subito che non basta un'immagine satellitare qualsiasi, perché i normali satelliti non sono progettati per catturare la luce dell'illuminazione artificiale urbana. Ci vuole una tecnologia un po' particolare, come quella dell'Operational Linescan System (OLS) del Defense Meteorological Satellite Program (DMSP), che ha creato le immagini autentiche del mondo di notte visto dallo spazio mostrate qui sopra e usate come base per l'immagine falsa del blackout italiano.
Il programma DMSP, costituito da una rete di satelliti, fu progettato in origine per catturare la luce della Luna riflessa dalle nubi, ma l'aviazione USA scoprì che i satelliti del programma erano abbastanza sensibili da captare le luci delle città nelle notti senza luna, permettendo di realizzare immagini-collage dell'Europa e del mondo "by night" componendo numerose riprese effettuate durante vari noviluni, come descritto dalla Nasa (in inglese).
Uno dei siti del DMSP offre una bellissima panoramica dell'intero pianeta illuminato di notte, realizzata dal DMSP con un collage di immagini scattate in momenti diversi.
Il DMSP è lo stesso sistema di satelliti che ha realizzato le spettacolari immagini del grande blackout statunitense di ferragosto 2003, di cui mostro un esempio qui sotto tratto da Noaa.gov.
Immagini prima e durante il blackout statunitense del 15 agosto 2003. Le zone bianche non sono nubi, ma luci artificiali di città e paesi. Credit: NOAA/DMSP.
Un altro esempio ancora più impressionante è questo:
20 ore prima del blackout... (Fonte: NOAA)
...e sette ore dopo l'inizio del blackout (Fonte: NOAA).
E l'Italia? I satelliti del DMSP percorrono un'orbita polare che fa loro sorvolare l'intera superficie terrestre due volte al giorno, per cui è possibile che abbiano fotografato qualcosa del blackout. Ho scritto alla NOAA, l'ente che gestisce il DMSP; riferirò la loro eventuale risposta in questa pagina.
Questa foto ha fatto vittime decisamente illustri, compresa una delle testate giornalistiche più popolari d'Italia.
Il 17 ottobre 2003, Repubblica (il giornale cartaceo, non il sito) ha pubblicato, a pagina 28, la falsa foto del blackout italiano.
Ho telefonato il giorno stesso a Repubblica, redazione di Roma, avvisandoli della bufala. Pausa di imbarazzo. "Ah. Grazie". Abbiamo sfogliato insieme la pagina antibufala che state leggendo, giusto per chiarire che non stavo scherzando.
Insomma, per l'ennesima volta uno dei quotidiani più letti d'Italia pubblica, senza la benché minima verifica, una foto che ha sicuramente pescato da un sito inaffidabile di Internet. Un altro esempio luminoso di affidabilità del giornalismo italiano. Viene da chiedersi quante altre bufale ci rifilino, e come sia possibile che un sito gratuito e amatoriale come questo batta una testata a pagamento. Ricordatevene quando decidete di spendere soldi per acquistare un quotidiano.
Pubblicheranno una rettifica? Diranno chi li ha avvisati della gaffe? Accetto scommesse.
Da una lettrice (luisa.dopli****) ricevo la segnalazione che
"il numero di gennaio 2004 di Tuttonormel, rivista tecnica di normativa elettrica, riportava la foto satellitare dell'Italia la notte del blackout".
Piuttosto ironico, dato che se c'è una categoria di pubblicazioni che dovrebbe capirci qualcosa di blackout, è proprio quella delle riviste dedicate alla normativa elettrica... E' un'ottima dimostrazione del fatto che di fronte a un'immagine di grande impatto, il raziocinio va a farsi benedire anche nelle persone normalmente razionali. Sempre che non siano state vaccinate con una sana dose di scetticismo!
Diversamente da quanto segnalato inizialmente dal Servizio Antibufala, La7 NON ha abboccato alla foto del blackout. Numerosi lettori mi avevano segnalato che l'emittente televisiva La7, nel Meteo intorno alla mezzanotte tra il 20 e il 21 ottobre 2003, aveva mostrato come reale la falsa foto satellitare della notte del blackout.
Tuttavia si è trattata semplicemente di una piccola provocazione: io non ho visto il filmato della presentazione,
ma i lettori (caprinoguida)
mi dicono che in realtà il presentatore del Meteo di La7, Paolo
Sottocorona, ha mostrato l'immagine accompagnandola con un commento del
tipo "non trovate che quest'immagine abbia qualcosa di strano?" e ha promesso dettagli per l'indomani.
Infatti il giorno dopo (21 ottobre 2003) Sottocorona ha spiegato la bufala.
Lo stesso Sottocorona mi ha simpaticamente scritto in proposito, dicendo che aveva visto l'immagine falsa che girava su Internet da un bel po', ma di essersi deciso a parlarne quando ha visto che Repubblica l'aveva pubblicata pari pari. Così, in una sorta di Servizio Antibufala televisivo, lunedì 20/10/2003 l'ha presentata come
"una foto 'molto particolare', 'molto suggestiva'...concludendo con 'bella, eh? ma vi torna proprio tutto? In caso, se avete dei dubbi, scrivete all'indirizzo tal dei tali, domani sera ne riparleremo...'. Mi sembrava chiaro che dubbi dovessero esserci, no? E ieri sera[21/10/2003] ho "rivelato" la bufala, producendo ovviamente una vera foto del 28 settembre: che altro si poteva fare?"
E così Paolo Sottocorona si becca la Stelletta per Meriti Speciali del Servizio Antibufala.
Ho ricevuto un e-mail da Gianluca di Carlo (citato per nome e cognome con il suo permesso), che dichiara di essere l'autore dell'immagine ritoccata. Secondo quanto mi scrive, non era assolutamente sua intenzione creare una bufala:
"Può sembrare un paradosso, ma quella foto non è una bufala, nel senso che sul mio sito dove è stata pubblicata [www.isoladelgransasso.it] c'è scritto 'Immagine del nostro stivale come sarebbe apparso visto dallo spazio la notte del black out'. Quindi molti hanno voluto forzare il significato della frase per creare uno scoop. E' chiaro ed evidente anche a persone poco esperte che quella immagine era una ricostruzione 'artigianale'...la mia intenzione non era creare un falso da spacciare per vero, ma un falso da spacciare per falso, come scritto sul mio sito."
Grazie a tactcom per le foto del blackout USA e ai tanti lettori che mi hanno inviato copia della pagina di Repubblica (io ero all'estero all'epoca) e segnalato il caso di La7.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!