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Indagine iniziale: 6/2/2004. Ultimo aggiornamento: 18/12/2004.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
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An unusual chain letter began circulating on the Internet in
January 2004. It included a series of images of street paintings that
appear to defy the laws of perspective, to the point that many
Internet users who were propagating the chain letter to their friends
doubted their authenticity and suspected that the images were
digitally-created illusions.
The images are in actual fact authentic. They are fine examples of an art form known as anamorphism,
in which the picture is distorted so that it assumes a normal
appearance when viewed from a specific viewpoint. This is a well-known
technique, often employed in film and theatre production to create the
illusion of depth.
Some of the work portrayed in the chain letter belongs to
Kurt Wenner (http://www.kurtwenner.com), a Michigan-born artist who now lives in Italy. The other pictures show the art of Julian Beever (http://users.skynet.be/J.Beever/index.html).
Dai primi di gennaio 2004 circola, a volte sotto forma di presentazione PowerPoint, una serie di foto di dipinti davvero sorprendenti realizzati sui marciapiedi da un artista che nel messaggio non è identificato.
Ciò che colpisce è l'apparente assoluta tridimensionalità delle opere, che cozza fra l'altro con la prospettiva del resto dell'immagine. I soggetti sembrano "uscire" dal marciapiede o "sprofondarvi", anche se evidentemente il marciapiede non è intaccato in alcun modo. E' un effetto così notevole che alcuni hanno ipotizzato si tratti di abili fotomontaggi.
E' più facile mostrarvele che descriverle, per cui provvedo subito qui sotto. Le didascalie sono opera mia; le ho aggiunte su richiesta di uno degli artisti per evitare confusione nell'attribuzione delle opere.
Foto 1. Credit: Julian Beever.
Foto 2. Credit: Julian Beever.
Foto 3. Credit: Julian Beever.
Foto 4. Credit: Kurt Wenner.
Foto 5. Credit: Kurt Wenner.
Foto 6. Credit: Kurt Wenner.
Foto 7. Credit: Kurt Wenner.
Foto 8. Credit: Julian Beever.
Foto 9. Credit: Julian Beever.
Foto 10. Credit: Julian Beever.
Non si tratta di fotomontaggi, ma di veri disegni
effettivamente creati sulla superficie piana della pavimentazione.
Alcuni di questi disegni, come indicato dalle mie didascalie, sono opera dell'artista Kurt Wenner, nato nel Michigan ma cresciuto a Santa Barbara
(California). Come descritto nel suo sito, che fra l'altro presenta
molte altre immagini di sue opere (http://www.kurtwenner.com),
Wenner ha lavorato per la NASA come illustratore fino al 1982, quando
si è trasferito in Italia: ora vive a Roma. Fra i suoi lavori c'è
l'intero soffitto della chiesa di San Giorgio, sul lago di Como. Nel
1991 ha realizzato un'opera per la visita del Papa a Mantova.
Le altre immagini sono state realizzate da Julian Beever. Trovate queste e altre splendide illusioni di questo artista in questa pagina del suo sito: http://users.skynet.be/J.Beever/pave.htm.
Ma come si realizza l'illusione ottica? Si tratta di un antico trucco chiamato anamorfosi, molto in voga nel Settecento: l'immagine è in realtà disegnata in forma fortemente distorta, ma se viene vista da una determinata angolazione e da una specifica direzione assume delle proporzioni corrette che ingannano l'occhio e le conferiscono una prospettiva tutta sua. Le opere realizzate con questa tecnica stupiscono perché creano una discordanza fra la prospettiva dell'ambiente e quella apparente dell'opera che il cervello non riesce a conciliare.
Una foto di Wenner all'opera, pubblicata dall'Augusta Chronicle (http://augustachronicle.com/images/headlines/043098/street_painting.jpg), mostra la distorsione adottata dall'artista.
La distorsione è ancora più evidente in
questa sequenza di immagini tratte da TheDesertSun.com: nella prima a
sinistra, l'opera è vista dalla direzione opposta a quella che produce
l'effetto visivo desiderato. La foto a destra mostra l'opera
all'incirca dall'angolazione "giusta" che crea l'illusione.
Grazie al computer, l'anamorfosi non è più una laboriosa tecnica manuale riservata a pochi. Ci sono programmi che generano automaticamente anamorfosi di vari tipi (piane, coniche, cilindriche), come il freeware Anamorph me! (http://myweb.tiscali.co.uk/artofanamorphosis) per Windows, una cui dimostrazione vedete qui sotto: guardate l'immagine mettendovi a destra dello schermo del vostro computer.
Credit: Paolo Attivissimo :-).
Se vi mettete alla giusta distanza (pochi centimetri) dallo schermo, il monoscopio riprende la sua forma normale: i cerchi tornano a essere cerchi, i quadrati sono di nuovo quadrati, e i due lati verticali dell'immagine hanno la stessa lunghezza apparente. Ma la griglia di quadrati gialli ha assunto una prospettiva distinta, che il nostro occhio ci fa sembrare "sbagliata" e innaturale: sembra quasi che il monoscopio sia "staccato" dalla griglia.
Se sostituite il monoscopio con un'opera di artisti come Wenner e la griglia gialla con la disposizione delle piastrelle della pavimentazione, avete la visualizzazione di come si ottiene questo meraviglioso effetto tridimensionale.
Fra l'altro, come giustamente nota un lettore (righine), le immagini anamorfiche sono ampiamente utilizzate per realizzare scritte pubblicitarie negli autodromi e negli stadi di calcio: dal punto di vista della telecamera sembrano normali cartelloni pubblicitari, ma nelle riprese da altre angolazioni (dall'elicottero, per esempio) viene svelato il trucco.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a queste indagini antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!