Bambina dispersa a Phuket dopo lo tsunami

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Indagine iniziale: 13/1/2005. Ultimo aggiornamento: 15/1/2005.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:


English abstract (il resto è in italiano)


A widely circulated e-mail appeal is reporting the case of a young child who is said to be in a hospital in Phuket, Thailand, having lost her parents in the devastating tsunami of December 26, 2005. A photograph of the child (shown below) is usually attached to the appeal. According to this e-mail, she has lost her memory and probably is not speaking due to shock.

This appeal was originally true but is now obsolete and should not be forwarded any longer. The child has been identified as Sophia M. (surname omitted here for privacy reasons) and has already returned to her home country (Germany). She is able to speak and has not lost her memory. Regrettably, her parents are still listed as missing.

Links with further information (mostly in German) are provided below.

Il testo della catena di sant'Antonio

Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo (ho evidenziato i concetti salienti in grassetto):

RICEVO E INOLTRO!

LA BIMBA SI TROVA NELL'OSPEDALE DI PHUKET, HA PERSO I GENITORI, E NON RICORDA NIENTE NEANCHE LA NAZIONALITA' E PROBABILMENTE NON PARLA PER LO SHOCK FATE GIRARE LA MAIL FORSE QUALCUNO LA RICONOSCE!!!!!!

IMPORTANT!
SHE IS AT THE PHUKET HOSPITAL. SHE DOES NOT REMEMBER ANYTHING. SHE LOST HER PARENTS. PLEASE FORWARD THIS E-MAIL, SOMEONE MIGHT REALIZE WHO SHE IS. THANK YOU.


All'appello è allegata solitamente questa foto, con il nome di file pic00041.jpg, che ho mascherato per ragioni di privacy, dato che ritrae un minore:

[foto della bambina]

Datazione e origini

Le prime segnalazioni di questo caso sono giunte al Servizio Antibufala il 12 gennaio 2005.

Perché non è una bufala, ma non va diffusa

La bambina era effettivamente ricoverata all'ospedale di Phuket dopo lo tsunami, ma è stata identificata ed è in grado di parlare. E' già stata riaccompagnata nel suo paese d'origine, la Germania. Pertanto è ora inutile diffondere ulteriormente questo appello.

La foto della bimba è presente nel sito dell'Ospedale Internazionale di Phuket (http://www.phuket-inter-hospital.co.th/siriroj.html). Secondo il sito, la bimba si chiama Sophia M. (cognome omesso per privacy, in quanto minore), è tedesca e ha dieci anni; i suoi genitori sono Norbert e Edeltraud M. ("Sophia M**** is 10 years olds. She is German. She looking for her parents, Mr.Norbert and Mrs.Edeltraud M****."). Pertanto l'appello è inesatto quando dice che "non ricorda niente, neanche la nazionalità".

Secondo la newsletter SalvaPC del 12/1/2005 (http://punto-informatico.it/salvapc/index.asp?i=102), si tratta ora di "trovare il modo migliore per farla tornare a casa, questione in mano al Coordinamento internazionale per la gestione dell'emergenza attivo in Thailandia in questi giorni." Tuttavia il sito tedesco PC Welt ha diramato un invito a non diffondere ulteriormente l'appello (http://www.pcwelt.de/news/online/106364/) perché Sophia si trova già di nuovo in Germania:

"Inzwischen befindet sich das Mädchen wieder in Deutschland und wird von Angehörigen versorgt. Die Eltern werden allerdings weiterhin vermisst, wie die Anwaltskanzlei, der der Vater angehört, mitteilt."

[Nel frattempo la bambina si trova di nuovo in Germania e viene accudita da alcuni parenti. I genitori invece risultano ancora dispersi, come comunicato dallo studio legale del quale fa parte il padre]

Un altro link con informazioni sul suo caso (in tedesco) è Presseportal.de, che conferma il rientro in patria di Sophia citando fonti della polizia tedesca (http://www.presseportal.de/polizeipresse/p_story.htx?nr=634038&firmaid=50152), secondo le quali la bambina è rientrata in Germania il 29 dicembre 2004: 

Testo originale

"05.01.2005 - 12:58 Uhr - Bad Homburg (ots) - !!! Seebeben in Asien / Vermisstensache Sophia Marleen M**** !!! - Im Zusammenhang mit Medienberichten über die Vermissten des Seebebens in Asien am 26.12.2004 wurde auch von dem Schicksal der „Sophia Marleen M****“ aus Deutschland ausführlich berichtet. Sophia hatte das Seebeben schwerverletzt überlebt und war zeitweise im „Vachira Hospital“ in Phuket zur stationären Behandlung untergebracht. Am 29.12.2004 konnte Sophia von Thailand nach Deutschland ausgeflogen und hier weiterhin ärztlich behandelt werden. Ihr geht es den Umständen entsprechend gut. Sie wird liebevoll von ihren Angehörigen betreut. Das Schicksal ihrer Eltern ist bis dato ungewiss. Durch die rege Anteilnahme der Medien sowie der Bevölkerung konnten die Angehörigen unverzüglich ermittelt werden und Sophia in ihre Hände übergeben werden. Es wird daher ein besonderer Dank an alle freiwilligen Helfer ausgesprochen und gleichzeitig gebeten, die Recherchen und E-Mails einzustellen, damit sich Sophia im Kreis ihrer Familie von ihren Erlebnissen erholen kann."

Traduzione sommaria

[...] In relazione alle segnalazioni negli organi d'informazione a proposito dei dispersi nel maremoto in Asia del 26/12/2004, in Germania sono state pubblicate informazioni sulla sventura di Sophia Marleen M****. Sophia è sopravvissuta ed è stata ricoverata temporaneamente all'ospedale Vachisa di Phuket a causa delle sue gravi ferite, prodotte dal maremoto. Il 29/12/2004, Sophia è potuta partire dalla Tailandia alla volta della Germania, dove riceve ulteriori cure mediche. Le sue condizioni sono abbastanza buone. La sorte dei suoi genitori è incerta. Grazie all'interessamento dei media e della popolazione, si sono potuti rintracciare immediatamente i parenti, e Sophia è stata messa nelle loro mani. Si esprime un ringraziamento particolare a tutti gli aiuti volontari e al contempo si chiede di interrompere le ricerche e la diffusione di e-mail, in modo che Sophia possa riprendersi dalla sua esperienza all'interno della cerchia familiare.

Del caso di Sophia parla anche Der Spiegel (http://service.spiegel.de/cache/international/0,1518,335172,00.html), dicendo che è stata riaccompagnata in Germania ed è temporaneamente affidata a uno dei colleghi del padre. Non è noto, al momento, se abbia dei nonni o altri parenti che la possano consolare ("Now she's been sent home -- apparently to be cared for temporarily by one of her father's colleagues from work. The details of little Sophia's story have not yet come out. Does she have grandparents? Cousins to cheer her? Relatives of any sort to raise her?"). Questo contraddice il comunicato citato qui sopra, secondo il quale i parenti non sono ancora stati rintracciati, ma probabilmente la contraddizione è dovuta alle diverse date di pubblicazione di Der Spiegel e del comunicato..

Purtroppo Sophia ha davvero perso i genitori: sono classificati come dispersi. Il sito ufficiale tailandese che elenca i dispersi nello tsunami ha infatti i dati dei genitori di Sophia: il padre (http://www.missingpersons.or.th/lostform_listdetail.php?lost_id=200501023246) e la madre (http://www.missingpersons.or.th/lostform_listdetail.php?lost_id=200412301263).

Lo studio legale dove lavorava suo padre (http://www.hbml.de/) ha pubblicato un comunicato (anche in questo caso una traduzione di qualcuno più competente di me sarebbe utile):

Testo originale

"Wir sind in großer Sorge um unseren Partner und Kollegen Herrn Rechtsanwalt Norbert M**** und dessen Ehefrau Edeltraut Alsdorf-M****. Herr Rechtsanwalt Norbert M**** wird seit dem 26.12.2004 in Thailand zusammen mit seiner Ehefrau Edeltraut Alsdorf-M**** vermisst. Die zehnjährige Tochter Sophia ist gerettet. Sie ist in Deutschland. Ihre Angehörigen und wir kümmern uns um sie. Mit der Deutschen Botschaft, dem Honorarkonsul in Phuket und vielen Ansprechpartnern vor Ort stehen wir in ständigem Kontakt. Viele Kollegen unterstützen uns nicht nur bei der Suche. Wir haben die Hoffnung noch nicht aufgegeben. Für eine ordnungsgemäße Vertretung von Herrn M**** ist gesorgt. Über dieweitere Entwicklung werden wir Sie unterrichten."

Traduzione sommaria

Siamo estremamente preoccupati per il nostro socio e collega, l'avvocato Norbert M****, e per sua moglie. L'avvocato M**** è disperso dal 26/12/2004 in Tailandia insieme alla moglie. La loro figlia Sophia, di dieci anni, è salva e si trova in Germania. I suoi parenti e noi tutti ci prendiamo cura di lei. Tramite l'ambasciata tedesca, il console onorario a Phuket e molti interlocutori sul luogo siamo in contatto costante. Molti colleghi ci aiutano, e non soltanto con le ricerche. Non abbiamo ancora perso la speranza. Ci si sta organizzando per una sostituzione conforme alle norme del Sig. M. Sarete informati degli ulteriori sviluppi.


Mi scuso se mi trovo ad associare un termine frivolo come "bufala" a una tragedia di proporzioni così grandi. Non vorrei che la freddezza dell'indagine desse l'impressione che il mio unico pensiero sia di fermare il piccolo fastidio di una catena di sant'Antonio. Non lo è, credetemi, ma è questo il mio mestiere.

Ringraziamenti

Grazie a Enrico Ciol****, alla newsletter SalvaPC, a Stefano Ga***, Francesco Fo***, Ricky Remon****, Anna Marab****, marcuscar****, Vale56, Karol Ki****, Cristina Capi****, Marco Cic***, Rocco Orna***, Elena Oderm***, Federica Bar**** per le informazioni, le revisioni delle mie traduzioni spiccie, le segnalazioni di link e i suggerimenti.

Commenti, critiche o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!