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Indagine iniziale: 24/4/2004. Ultimo aggiornamento: 1/7/2004.
Indagini antibufala consultate da novembre 2003:
Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito
An e-mail circulating on the Internet claims that the so-called giant screaming "camel spiders" in the Iraqi desert can run at up to 15-20 kph and leap up to 3 feet into the air. Their bite injects a novocaine-like substance which numbs the victim instantly. If they bite you in your sleep, they can nibble away at your flesh all night and you won't notice until you wake up and find you've lost part of an arm or leg. The e-mail is usually accompanied by a scary picture which shows the size of these charming eight-legged creatures.
The story is a hoax. The photograph is misleading as regards the size of these "spiders": notice they're being held by someone who is much closer to the camera than the soldier whose legs are shown, so they're roughly as large as a hand (probably still too big for your liking, but not as huge as the picture suggests at first glance). Moreover, these creatures do not inject poison or anesthetic and do not scream.
L'appello ha iniziato a circolare in Italia intorno a metà aprile 2004. Ecco un esempio del suo testo, corredato da una foto piuttosto impressionante: se i ragni vi fanno schifo (e avete tutta la mia nauseata comprensione), non andate oltre.
Guardate prima la foto
quanto vi fa paura?
Possono correre alla velocità di 15/20 km/h e saltano fino a 3 piedi di altezza. Sono ragni notturni, escono solo con il buio o in condizioni di ombra molto intensa. Quando ti mordono iniettano una sostanza simile alla novocaina che rende istantaneamente insensibili.
Se stai dormendo non ti accorgi nemmeno di essere stato morso e quando ti svegli ti ritrovi senza parte della gamba o del braccio perchè il ragno lo ha rosicchiato per tutta la notte.
Se camminando urti qualcosa che sta proiettando ombra su di lui e il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra e per tutto il tempo emetter urla terribili. Nella foto i ragni sono due, quello di sotto sta mangiandosi quello di sopra.
Questi ragni si trovano quotidianamente in Iraq.
Prova a immaginare di svegliarti e trovarti nella tenda uno di questi mostricciattoli...
La foto non sembra essere ritoccata, ma è molto ingannevole: i ragni mostrati sono in realtà assai più piccoli di quel che sembra. Inoltre non hanno affatto i comportamenti descritti nel testo.
Il "trucco" (forse involontario) della foto deriva dal fatto che i ragni sono molto vicini all'obiettivo, mentre lo sfondo (le gambe dei soldati) è lontano; essendo entrambi a fuoco, l'occhio è indotto a credere che si trovino alla stessa distanza e a pensare che i ragni siano grandi quasi quanto la gamba del soldato che sta loro dietro.
La messa a fuoco simultanea di oggetti vicini e lontani è un effetto tipico di foto scattate con fotocamere amatoriali in ambienti fortemente illuminati, come appunto il deserto di giorno: la chiusura del diaframma aumenta quella che viene detta in gergo la profondità di campo, ossia la gamma di distanze alle quali gli oggetti sono a fuoco.
L'effetto diventa evidente se ci si chiede chi sta tenendo le inquietanti creature: sono tenute (con una pinza o altro oggetto metallico) dalla mano che si intravede nell'angolo superiore destro. Se si fa il confronto con le dimensioni della mano, i ragni diventano subito decisamente meno mostruosi; grandi, ma non enormi.
Ho preparato una versione della foto ritoccata "alla buona" per eliminare l'ingannevole riferimento visivo costituito dalle uniformi degli altri soldati e lasciando soltanto la mano che regge le bestiacce:
Tenendo presente inoltre che sono mostrati due ragni attaccati l'uno all'altro, le dimensioni del singolo ragno diventano molto più ragionevoli: più o meno quelle di una mano umana adulta. Certo non mi piacerebbe comunque svegliarmi con uno zampettone del genere nel letto (brr), ma è tutt'altra impressione rispetto alla foto iniziale, dove sembrava che ci volesse un Kalashnikov per difendersi dalle incredibili creature.
Chiarito l'equivoco della foto, vediamo cosa c'è di vero nella descrizione. Ben poco: il sito antibufala Snopes.com smentisce quasi tutte le affermazioni inquietanti presentate dall'appello nella sua breve indagine, disponibile qui in inglese, che riassumo qui sotto.
Queste creature, chiamate in inglese "camel spider", ossia "ragni dei cammelli" o "ragno cammello", sono artropodi diffusi nei deserti mediorientali. Non sono ragni veri e propri, ma sono classificati come solifugae, anche se come i ragni sono della classe degli aracnidi. Molte delle leggende che circondano queste poco adorabili creature risalgono alla guerra del Golfo del 1991 e hanno ricominciato a circolare nel 2003 a seguito della nuova guerra in Iraq.
Il nesso con i cammelli deriverebbe, secondo una popolare leggenda, dall'abitudine di questi "ragni" di nutrirsi dello stomaco dei cammelli, saltando loro addosso da sotto o mangiandoli dall'interno (come facciano a entrarvi è meglio non chiedere). In realtà il nome deriva semplicemente dalla loro presenza nello stesso habitat in cui si trovano i cammelli.
Con le zampe estese, raggiungono i sedici centimetri, e sono effettivamente piuttosto veloci: secondo Snopes.com, possono raggiungere forse le dieci miglia l'ora, pari a 16 km/h, che non è poco ma non corrisponde ai 20 km/h citati nell'appello (e credetemi, 4 km/h di differenza sono tutto quando avete un ragno gigante alle calcagna). Non urlano e non emettono veleno o anestetico.
Secondo un sito dedicato a questi "ragni", l'affermazione che se "il sole lo colpisce, comincia a correre perché il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra" ha un fondo di verità: il nome solifugae deriva dal latino e significa grosso modo "che rifugge il sole". Molte specie di questi "ragni", infatti, sono attive di giorno ma si riparano dal caldo correndo da un'ombra all'altra. Spesso tendono a rincorrere l'ombra di una persona, dando l'inquietante impressione di inseguirla con intento ostile.
Trovate maggiori informazioni sulle immonde creature, ammesso che ne vogliate, qui:
A freenoise per aver chiarito un passaggio poco chiaro del testo originale di quest'indagine; a "simone" per un chiarimento sui principi dell'effetto fotografico; a alex.pini per i link informativi; a lucacicca per la segnalazione del link a National Geographic; e a elenagr*** e Filippo "Hytok" Simone per avermi ricordato che i ragni non sono insetti, come avevo invece scritto inizialmente.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!