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Indagine iniziale: 22/10/2003. Ultimo aggiornamento: 22/10/2003.
Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito
An e-mail appeal in favor of a 29-year-old woman is causing havoc at the Italian "Ospedale Maggiore" hospital in Novara. The appeal is asking for urgent donations of O Rh negative blood, which is very rare.
The appeal is genuine but has not been issued by the hospital, which claims to have no problems in providing the necessary blood units and is being seriously disrupted by the deluge of phone calls. Moreover, the hospital says that the patient is in no danger, as she merely requires periodic transfusions.
To complicate the matter, the telephone number mentioned in the appeal is wrong.
Blood donations are always welcome, regardless of blood type, in any hospital.
This appeal should not be circulated in its current form, as it is undated and therefore will continue to seem urgent and recent forever.
Links with further information (mostly in Italian) are provided below.
Con le solite variazioni tipiche degli appelli che circolano via Internet, il senso dell'appello è quello mostrato nell'esempio qui sotto. Ho omesso il nome della paziente per rispetto della privacy.
Chiediamo cortesemente la collaborazione di tutti per aiutare una ragazza, [nome omesso per privacy]
di Borgosesia, che ha 29 anni, si è sposata a luglio e ad agosto è
stata ricoverata all'Ospedale Maggiore di Novara per un tumore al
midollo osseo.
Ha bisogno di SANGUE del gruppo
ZERO RH NEGATIVO (molto raro). E' possibile effettuare la donazione
dalle 08.00 alle 10.30 a digiuno presso il Centro Avis dell'Ospedale
Maggiore di Novara (telefonare comunque prima al Centro Trasfusionale
0321-3733302 aperto anche il primo sabato del mese).
Dovete specificare che la donazione è per [nome omesso per privacy].
Inutile dire che è importante ed urgente.
Grazie a tutti per la vostra disponibilità.
L'appello ha iniziato a circolare a metà ottobre 2003. Purtroppo l'appello non è datato, per cui sembra sempre attuale anche a distanza di tempo. Temo quindi che continuerà a bersagliare le strutture sanitarie citate per mesi e anni. È un ennesimo esempio di come sia imprudente diffondere appelli via Internet senza un minimo di cautela.
Il 22/10/2003 ho telefonato al numero citato nell'appello. Come al solito, ho trovato persone esasperate dal bombardamento di centinaia di telefonate di persone che, avendo ricevuto l'appello, hanno chiamato per offrirsi come donatori. Il fiume di chiamate sta distogliendo il personale dal proprio normale lavoro, con tutte le conseguenze del caso.
Purtroppo l'appello contiene numerose inesattezze che lo rendono ingannevole se non addirittura dannoso. Ecco quello che mi hanno risposto:
Pertanto, l'appello non va diffuso nella sua forma attuale: se proprio volete diffonderlo, datatelo (scrivendo "messaggio originale diffuso a ottobre 2003" o qualcosa del genere) e omettete il nome della persona citata. Soprattutto non invitate a chiamare ulteriormente il numero di telefono citato nell'appello: date semmai quello giusto, indicato qui sopra.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!