Indagine iniziale: 7 settembre 2004. Ultimo aggiornamento: 10 settembre 2004.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
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Circola sui telefonini il seguente SMS:
AUGURISSIMI! www.cartaservizi.it invia questo SMS a 10 persone ti verranno accreditati 25 E. E' vero, mi hanno confermato la ricarica. Mandalo! Ciao! |
Talvolta al posto di "cartaservizi" c'è "carta-servizi" o "carta servizi". Di
solito il messaggio arriva da un conoscente del destinatario, che a sua
volta l'ha ricevuto da un proprio conoscente, e così via.
Dopo alcuni giorni, ai primi di settembre 2004, in cui il sito www.cartaservizi.it citato nel messaggio risultava vuoto, a partire dal 10/9/2004 il sito contiene un avviso che smentisce e disconosce l'SMS ed è riportato qui sotto:
Di conseguenza, il mio consiglio è di non diffondere ulteriormente l'SMS. Neppure perché "non si sa mai, magari funziona". Non funziona: non prendereste neppure un euro bucato, e causereste invece danni, disagi e perdite di tempo a un'azienda che ha sicuramente cose più importanti di cui occuparsi che fare denunce contro ignoti.
Ai primi di settembre 2004, quando ha preso a circolare furiosamente fra gli utenti di telefonini l'SMS citato sopra, il sito www.cartaservizi.it conteneva semplicemente una pagina vuota che rimandava automaticamente a un altro sito, www.livingtex.com, che rispondeva con un laconico divieto di accesso.
Il 9 settembre 2004 ho consultato il servizio Whois di Internet per avere informazioni riguardanti il nome di dominio cartaservizi.it.
Fra i nomi citati in queste informazioni pubbliche c'era quello di una
società milanese del settore tessile, al quale risultava intestato
anche il nome di dominio livingtex.com al quale si veniva appunto rimandati visitando cartaservizi.it.
Tramite questi dati ho raggiunto telefonicamente Federico Seveso, amministratore della società, che mi ha anticipato che non
c'entravano assolutamente nulla con questo SMS e anzi avevano ripetutamente
sporto denuncia presso i Carabinieri e la Polizia Postale
perché erano tormentati da questa storia.
Il loro sito www.livingtex.com era stato disattivato proprio a causa delle
troppe visite generate dall'SMS e per evitare di essere tempestati di
telefonate di persone che avevano inviato l'SMS ma non avevano (ovviamente)
ricevuto la ricarica promessa dal messaggio.
Il 10 settembre 2004,
sentito il parere della Polizia Postale e presentato l'apposito esposto
ai Carabinieri, Seveso ha messo su www.cartaservizi.it la pagina
esplicativa mostrata qui sopra, nella speranza di por fine a questa
catena di Sant'Antonio.
In teoria, essendo il traffico di SMS documentato e registrato dagli
operatori telefonici, sarebbe possibile percorrere a ritroso il fiume di SMS
e risalire a chi l'ha inviato per primo.
Staremo a vedere. Intanto che attendiamo eventuali sviluppi di natura
ufficiale, ci sono comunque alcuni fatti di dominio pubblico sui quali
ragionare.
Gli archivi di Archive.org contengono alcune parziali "istantanee" del
contenuto precedente di Cartaservizi.it, datate 13 luglio, 5 agosto e 8
dicembre 2003. All'epoca della prima circolazione documentata di questo
SMS (luglio 2003), risulta che Cartaservizi.it conteneva riferimenti a
un servizio di vendita di loghi e suonerie di Geobox.it, di (allora) prossima apertura. A dicembre 2003 conteneva un sito "sparadialer" di nome Folleweb, il cui HTML conteneva rimandi a Geobox.it.
Ho contattato Geobox.it, e un suo rappresentante (che ha chiesto l'anonimato) ha dichiarato che anche Geobox.it è estranea alla vicenda dell'SMS e anzi ne è stata danneggiata
al punto di aver rinunciato al nome di dominio Cartaservizi.it.
Come accade ora alla società
tessile che l'ha rilevato, a suo tempo -- riferisce il rappresentante
-- anche Geobox.it veniva subissata di proteste di utenti che
reclamavano per le "ricariche" mai arrivate. Secondo il mio
interlocutore, Geobox.it aveva inizialmente messo un avviso esplicativo
sul sito, ma visto il persistere delle telefonate di protesta ha
abbandonato il nome di dominio, e così avrebbe fatto anche
l'intestatario precedente.
Sembra insomma che chiunque erediti Cartaservizi.it sia condannato
alla persecuzione di questo SMS. Peggio della maledizione di
Tutankhamen (che è invece falsa, mentre questa funziona davvero).
L'ipotesi più probabile, perlomeno sulla base dei fatti e
delle dichiarazioni disponibili fin qui (da considerare attendibili
fino a prova contraria), è che non si tratti né di una
forma di promozione attuata da Geobox.it o dalla società tessile
né di un sabotaggio ai loro danni, ma di uno scherzo
architettato da qualche buontempone per vedere quanta gente abboccava.
Il burlone avrebbe astutamente scelto, per dare una maggiore parvenza
di autorevolezza al proprio messaggio, il nome di un sito che richiama
un popolare servizio di un operatore telefonico e l'avrebbe incluso
nell'SMS (cosa che non richiede alcuna tecnica particolare: basta
digitarlo). Al resto avrebbe pensato l'ingenuità degli utenti,
che allettati dal miraggio di 25 euro di ricarica hanno di certo
abbassato tutte le difese del buon senso e hanno abboccato alla burla.
Se avete qualche informazione su questo caso, contattatemi presso topone@pobox.com. Grazie!