Indagine iniziale: 20 ottobre 2003. Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2003.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
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Ci sono alcune varianti sul tema, ma la solfa è sempre la stessa mostrata qui sotto: un messaggio che sembra destinato a qualcun altro e che parla di un addebito su carta di credito per accedere a un sito porno.
From: "Dott.D.Seletreve" <d.seletreve@tin.it> [o altri indirizzi]
Suddetta cifra verrà prelevata sulla Sua carta di credito ogni 31 giorni a decorrere dalla data di transazione. Le ricordo che si puo' accedere in maniera completamente anonima al sistema con un limite di 5 connessioni simultanee. L'accesso al nostro servizio è già operativo e funzionante.
*** Il suo codice cliente è 89 [o 90 o altro "codice"] ***
ISTRUZIONI PER L'ACCESSO
http://www.k11c.com/plus/start.php?ID=89 Nell' augurarLe Buon divertimento con i servizi per adulti "Caldi Incontri" e nell'augurarLe di incontrare la persona che la puo' soddisfare, cogliamo l'occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti.
Dott. Damiano Seletreve |
Molto semplice: numerosi lettori mi riferiscono di aver ricevuto lo stesso messaggio o sue varianti. Niente panico, nessuno vi ha addebitato alcunché sulla carta di credito, e non state ricevendo per sbaglio un e-mail indirizzato a quel depravato del signor Turchetti o Guiducci o come cavolo si chiama di volta in volta. E' spam: una forma di pubblicità a un sito porno.
L'idea è di colpire con un messaggio pubblicitario che rimanga impresso, e in questo senso l'operazione è riuscita. E' una trovata psicologica decisamente più originale rispetto alle solite reclame di siti porno che ci intasano le caselle di posta. Ricevete il messaggio, la cosa vi inquieta, ne parlate in giro, magari date un'occhiata al sito pensando di poterlo visitare a scrocco usando la password del signor Turchetti... insomma pubblicità, pubblicità, pubblicità.
Un lettore, wvdb, ha tentato di contattare il mittente d.seletreve@tin.it, che risulta sconosciuto (user unknown); altri lettori hanno fatto altrettanto con gli altri mittenti delle varie versioni alternative, sempre con lo stesso risultato. Anche i vari indirizzi postali delle fantomatiche società erogatrici del "servizio" sono falsi.
Wvdb ha inoltre visitato il sito citato nel messaggio, scoprendo che il sito contiene un "dialer",
uno di quei famigerati programmi che si scaricano o addirittura si
autoinstallano (se usate sistemi operativi vulnerabili come Windows
insieme a Internet Explorer) e vi cambiano il numero di telefono usato
per collegarsi a Internet, sostituendolo con un numero a pagamento. Il
risultato è che vi collegate a Internet apparentemente come prima,
magari riuscite anche a scaricare i "servizi" forniti dal sito, ma
intanto ricevete in bolletta un addebito fantastilionario.
La situazione è confermata dalla newsletter SalvaPC News n. 67 di lunedì 20 ottobre 2003 (http://salvapc.com).
Pertanto, il sito reclamizzato è da evitare come la peste.
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!