Perché Internet Explorer è un danno per la Rete
(almeno fino alla versione 6 inclusa)
© 2005-2006 by Paolo Attivissimo. Some rights reserved. Ultimo aggiornamento: 14 novembre 2006.
Se vi siete mai chiesti perché ce l'ho tanto con Internet Explorer e lo considero un freno allo sviluppo dell'informatica, ho preparato una dimostrazione facile facile: la pagina che state leggendo adesso.
Per anni, fino alla recente uscita della versione 7, Internet Explorer, anche se aggiornato con tutti gli Update possibili, non ha supportato correttamente gli standard del Web (sopresa: gli standard del Web non li decide Microsoft, ma un ente transnazionale non commerciale, il W3C). In particolare, Internet Explorer (IE) non gestiva correttamente i cosiddetti CSS, o Cascading Style Sheet, che sono comodissimi per la creazione di pagine graficamente gradevoli senza sforzo.
Questo mancato rispetto degli standard da parte di IE ha impedito per anni, per esempio, una lunga serie di effetti grafici che potrebbero rendere più gradevole, sicuro e accessibile il Web, perché evitano di dover ricorrere a tecniche più pesanti, complesse e insicure come Javascript e ActiveX.
Per dimostrarlo, guardate bene questa pagina. Se la visitate con Firefox o Opera o Safari o Camino (o persino con Internet Explorer 5.2 per Mac), che sono browser che supportano correttamente i CSS, noterete un bell'effetto: il testo è come appoggiato su una lastra di vetro semiopaca o su di un foglio di carta da lucido, che lascia intravedere lo sfondo (ovviamente una foto del mio gatto, nel più classico stile vanesio delle pagine dei siti Web personali, ma che ci posso fare se ho avuto un gatto bellissimo?).
Aggiornamento: Biru è morto, investito da un'auto, il 21 giugno 2005. Sarà sempre nel mio cuore, e per questo conservo questa pagina in sua memoria.
Se invece provate a visitare la stessa pagina con qualsiasi versione di Internet Explorer per Windows prima della 7 e la fate scorrere, la magia è rovinata: l'immagine non scorre correttamente e la semitrasparenza è in gran parte assente.
Dapprima sembra tutto in ordine, con un bell'effetto "carta da lucido", ma se guardate attentamente notate che l'immagine nella zona "carta da lucido" è sfalsata rispetto a quella non sfuocata: lo si nota in particolare in alto, nei bordi dello schienale della sedia, e a destra, sul bracciolo. L'immagine è disallineata anche nelle bande di sfondo dei titoli di sezione.
Quando fate scorrere la pagina, il difetto è ancora più vistoso: a un certo punto l'effetto "carta da lucido" si interrompe ed è sostituito da un banale grigio (che è il colore di sfondo di questa pagina Web), perché l'immagine del gatto scorre verso l'alto invece di stare ferma come prescrivono gli standard.
È a causa di incompatibilità come queste che IE è un danno per la Rete e per chi ci lavora: frena la creatività e obbliga ad accrocchi difficili da gestire.
L'effetto, fra l'altro, è ottenuto usando HTML puro e semplice, a dimostrazione che se si rispettassero gli standard, non sarebbe necessario usare tecnologie complicate, vulnerabili e fragili.
Finalmente, dalla versione 7, datata novembre 2006, Internet Explorer ha preso a visualizzare correttamente quest'effetto.
Questa semplice dimostrazione è ispirata al lavoro notevolissimo di Eric Meyer.
Ok, ma come funziona?
Se sapete come funzionano i CSS, potete scaricare il CSS di questa pagina e studiarlo. In pratica, esistono quattro versioni dell'immagine di sfondo: una normale, che fa da sfondo generale; una sfuocata e a contrasto ridotto, che fa da sfondo per le zone "carta da lucido"; e due varianti dello sfondo "carta da lucido", tinte rispettivamente di arancione e di rosso, che fanno da sfondo ai titoli di primo e secondo livello.
In un browser conforme agli standard, le quattro immagini sono sovrapposte a registro e vengono visualizzate come sfondi delle singole porzioni della pagina. Lo sfondo dello stile H1 o H2, per esempio, è un'immagine diversa da quella del resto della pagina, così come lo è lo sfondo della zona di testo "lucida". In altre parole, l'effetto "carta da lucido" non è prodotto dall'HTML, ma dalle immagini.