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Prima stesura: 3 luglio 2004. Ultimo aggiornamento: 5 luglio 2004
Se avete una casella di posta gratuita con Tin.it/Virgilio.it, avrete notato che dal 21 giugno 2004 non è più
possibile scaricare o ricevere messaggi se non collegandosi
direttamente tramite uno degli accessi Tin.it (telefonici o ADSL).
Se non volete o non potete collegarvi a
uno dei loro numeri
telefonici o usare uno dei loro abbonamenti (come capita a me, visto
che abito in Inghilterra), potete accedere alla vostra casella
soltanto tramite la Webmail, ossia usando un browser. In alternativa,
come suggerisce
Tin.it, potete passare alla versione a pagamento dei servizi
Tin.it/Virgilio.it.
Io ho scelto la seconda opzione, vista l'esiguità della
cifra richiesta (2 euro al mese, che includono altri servizi
supplementari abbastanza interessanti), ma so che molti non se la sentono. Se siete
fra questi, esiste una soluzione gratuita e libera al vostro problema,
chiamata FreePOPs.
Una volta installato FreePOPs sul
vostro computer, tutto torna come prima: potete riprendere a
consultare e scaricare la vostra casella gratuita Tin.it pur collegandovi a
Internet tramite altri provider. Fra l'altro, la natura modulare di
FreePOPs permette di utilizzarlo per accedere anche ad altri provider
che hanno adottato la stessa politica di Tin.it, come Lycos.it e
Libero.it/Iol.it/Inwind.it/Blu.it.
Il programma è scaricabile gratuitamente, in versioni per Windows, Mac OS X, FreeBSD e Linux, da questo indirizzo:
http://freepops.sourceforge.net/it/news.shtml
In particolare, la versione 0.0.10 per Windows, che descrivo qui, è scaricabile da:
http://prdownloads.sourceforge.net/freepops/FreePOPs-0.0.10.exe?download
Il manuale in italiano è presso:
http://freepops.sourceforge.net/it/files/manual-it.pdf
e le istruzioni di configurazione (sempre in italiano) sono qui:
http://freepops.sourceforge.net/it/tutorial/index.shtml
Leggete la documentazione preparata dagli autori del programma.
Quella che leggete qui è semplicemente una mia breve recensione,
risultato delle mie prove personali, che non sostituisce i manuali
originali e si limita a un caso ben preciso: il mio, ossia un PC con
Windows XP e Thunderbird come programma di posta.
Un'altra cosa: non faccio assistenza tecnica all'uso di FreePOPs.
Purtroppo non ne ho il tempo e non conosco abbastanza a fondo il
programma da poterlo fare. Se avete problemi con FreePOPs, chiedete ai
vostri amici esperti; se neppure loro riescono a risolvere i vostri
problemi, provate a contattare gli autori del programma (i loro
indirizzi sono nel sito del programma).
Un account gratuito non rende nulla al provider e comporta delle spese di gestione e di manutenzione.
Molti provider si sono resi conto di avere costi insostenibili: così,
una volta passata la fase del "volano" di lancio pubblicitario, hanno
iniziato a tirare i remi in barca.
Così hanno escogitato quest'idea dell'accesso soltanto tramite
connessione fornita dal provider stesso. In questo modo, il provider
trae guadagno dal traffico telefonico (o dal canone di abbonamento
ADSL) oppure dalla pubblicità che viene presentata a chi usa la casella
gratuita tramite Webmail.
Chiaramente FreePOPs non visualizza la pubblicità, per cui i
provider si trovano privati di questo canale di guadagno e potrebbero
non gradire e tentare di bloccare o limitare l'accesso tramite FreePOPs.
Per prima cosa, più che altro per scrupolo, vi conviene chiudere il
vostro programma di posta. Poi, una volta scaricato il file di
FreePOPs, è sufficiente lanciarlo. Il programma di installazione è in
inglese, ma è comunque abbastanza chiaro cosa bisogna cliccare per
farlo proseguire.
Finita l'installazione, il programma è lanciabile dal menu Start > Programmi.
Se volete avviarlo automaticamente quando avviate Windows, trascinate
la voce di menu di FreePOPs alla sezione di avvio automatico del menu
Start.
Nell'area di notifica o Systray compare un'icona in più, il cui
unico scopo è ricordarvi che FreePOPs è in esecuzione. Le uniche voci
di menu disponibili cliccando sull'icona sono quelle informative
sull'origine del prodotto e Exit per chiudere FreePOPs. Del resto, FreePOPs
è trasparente per l'utente una volta configurato (il programma di posta
funziona in modo assolutamente normale), per cui non servono opzioni
particolari.
Per configurare FreePOPs, in realtà dovete configurare il vostro
programma di posta in modo che passi attraverso FreePOPs per scaricare
i messaggi. In particolare, dovete dirgli di usare localhost
come nome del server POP3 e la porta 2000. Se usate Eudora, questo
richiede un'operazione particolare, descritta nelle note qui sotto.
Sul sito di FreePOPs trovate le istruzioni dettagliate per Microsoft Outlook. Nel caso di Thunderbird, è sufficiente lanciare Thunderbird, scegliere Tools > Account Settings > Server settings, e cambiare Server Name in localhost e port in 2000, come mostrato qui sotto.
Fatto questo, senza riavviare il programma di posta o il computer, provate a scaricare la posta. A
seconda del programma di posta che usate, può darsi che vi venga
chiesta la password della vostra casella di posta: dategliela. Inoltre,
se usate un firewall che sorveglia i programmi in uscita, come Zone
Alarm, autorizzate FreePOPs a uscire quando il firewall segnala il suo
tentativo di uscire.
A questo punto tutto funziona come prima: l'unica differenza è un
leggero rallentamento dello scaricamento. In pratica, FreePOPs simula
un accesso effettuato tramite Webmail. Per il provider è come se steste
interrogando la vostra casella di posta nel modo previsto, ossia via
Web, ma con una velocità di lettura decisamente sovrumana.
Se non mettete FreePOPs nella cartella di avvio automatico, ricordatevi di avviarlo prima di scaricare la posta!
Gli utenti paganti di Tin.it hanno un filtro antispam non
disattivabile. Funziona abbastanza bene, ma ogni tanto produce qualche
"falso positivo", ossia considera spam un messaggio perfettamente
legittimo e anzi desiderato. Lo spam viene messo in una sottocartella
sul server di Tin.it, che è consultabile con un browser. Purtroppo la
consultazione via Web è per forza di cose molto lenta.
Sarebbe bello poter risolvere il problema dicendo a FreePOPs di scaricare anche lo spam, in modo da usare i filtri antispam del proprio programma di posta (per esempio gli ottimi filtri bayesiani di Thunderbird), ma per il momento FreePOPs non gestisce questa funzione.
Se decidete di consultare la posta collegandovi direttamente al
provider e quindi non vi serve FreePOPs, è sufficiente disattivarlo
scegliendo Exit dal menu che
compare cliccando sulla sua icona nell'area di notifica. Questo non lo
disinstalla: per disinstallarlo completamente, usate la consueta
procedura di Windows oppure la voce Uninstall in Start > Programmi > FreePOPs.
Quando tornate alla configurazione pre-freePOPs, potreste trovare che il programma di posta non riesce a collegarsi perché la casella di posta è "chiusa" (user mailbox locked). In tal caso, lasciate passare qualche minuto (a volte ci vuole una ventina di minuti) e la casella si sbloccherà spontaneamente.
Molti miei lettori, troppi per citarli e ringraziarli uno per uno, hanno provato
FreePOPs. Riassumo qui le loro impressioni, che coprono aspetti che io
non ho verificato personalmente. Le cito qui così come le ho ricevute.
Un lettore nota che "...una volta
scaricato e installato il file .rpm, è stato sufficiente attivare il
demone in modo che si carichi al boot, e configurare il client di posta
semplicemente ponendo come server localhost e la porta 2000, usando le
medesime user e password di accesso: per me che uso abitualmente due
caselle su Libero e due su Tin.it/Virgilio è stata una vera liberazione
dai problemi."
"...lo avevo provato [in azienda] specialmente per verificare che in questo modo un qualsiasi utente potrebbe oltrepassare le limitazioni imposte dal firewall (tutti gli utenti escono solo via proxy, quindi non possono raggiungere server pop o smtp); effettivamente con questo programmino un qualsiasi utente un minimo scafato potrebbe configurare il proprio outlook express (aggiornato ma sempre virale) per scaricare la propria posta, compromettendomi non poco la sicurezza interna; adesso via policy impedisco l'esecuzione del programma."
"Segnalerei una comodità, sul client
oltre a spuntare il flag per non cancellare la posta dal server una
volta scaricata io aggiungo sempre anche quella per cancellarla quando
la posta locale viene eliminata dal cestino, così facendo ho i messaggi
importanti sincronizzati sia sul server che in locale e quelli che non
mi interessano vengono cancellati anche dal server (altrimenti dovrei
andare a spurgare la casella di posta a mano)."
In Eudora non si può cambiare direttamente il numero della porta POP3: è necessario eseguire una procedura descritta (in inglese) presso
http://www.eudora.com/techsupport/kb/1501hq.html
Un lettore suggerisce un altro modo per usare Eudora con FreePOPs:
...impostare Freepops in modo che usi la porta 110. Da Start -> programmi -> Freepops basta cliccare col tasto destro sul link all'eseguibile e scegliere Proprietà. In pratica, alla fine del collegamento, basta inserire "-p 110".
Se siete fra i pochi utenti Windows che per prudenza lavorano con un
utente non privilegiato e usano l'utente amministratore (quello
onnipotente) soltanto per la manutenzione, potreste avere problemi con
FreePOPs, come riferisce un lettore: "in modalità admin lo avvio senza problemi e fa il suo dovere, in modalità user [utente non privilegiato] mi va in crash, non riesco nemmeno ad avviarlo."
Questo è un problema delle prime versioni di FreePOPs. Lo stesso lettore mi ha poi scritto dicendo che con le nuove versioni di FreePOPs il problema non si presenta più.
Un lettore segnala che FreePOPs "con
tin.it funziona, ma i messaggi che contengono allegati di grosse
dimensioni (almeno 1 MB) restano sul server e non li trasmette ad
outlook." Non so a quale versione di FreePOPs si riferisca; può darsi che il problema sia stato risolto nelle versioni più recenti.
Un altro lettore ha confermato il problema al 5 di luglio 2004.
Posso soltanto consigliarvi di fare un test, mandando alla vostra
casella un allegato oltre 1 MB e guardando se riuscite a scaricarlo.
Un lettore segnala Html2Pop3, di Matteo Baccan, per Windows, Linux, Mac e OS/2:
http://www.baccan.it/index.php?sezione=html2pop3&email=si
Secondo le indicazioni del lettore, funziona con i seguenti provider: libero.it, inwind.it,
blu.it, iol.it, infinito.it, email.it, aliceposta.it, tiscali.it,
supereva.it, freemail.it, freeweb.org, cicciociccio.com, mybox.it,
mp4.it, superdada.com, clarence.com, tim.it, hotmail.com,
fastwebnet.it,tin.it.
Un altro lettore nota che nella famiglia di programmi analizzati c'è anche YahooPOPs
(http://yahoopops.sourceforge.net/) che però funziona solo con Yahoo.com.
E c'è sempre il papà di FreePOPs, chiamato LiberoPOPs, presso http://liberopops.sourceforge.net/index_all.html.
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