Scoprire come usare Internet per trasferire file da un sito Internet a quello del vostro service provider e da qui al vostro computer, e come trasmettere un file dal vostro computer ad un sito Internet.
Un programma di telecomunicazione che disponga di un protocollo di trasmissione file (praticamente ce l'hanno tutti).
Molti dei computer collegati a Internet dispongono di aree contenenti file liberamente prelevabili dagli utenti di tutto il mondo. In queste aree si può trovare di tutto: principalmente freeware (software gratuito) e shareware (software liberamente copiabile ma per il quale occorre pagare un obolo al creatore del programma se lo usate). Vi potete trovare anche documentazioni ed immagini di ogni sorta. La varietà di file disponibile su Internet è tale da rendere vana qualsiasi elencazione per categorie: qualsiasi cosa stiate cercando, su Internet c'è sicuramente.
Per trasferire questi file da un computer ad un altro attraverso Internet si usa un programma di nome ftp. Esiste anche un altro sistema di nome rcp, ma è molto meno diffuso.
Il prelievo di un file da un sito Internet si chiama download, mentre l'invio di un file ad un sito Internet si chiama upload, come nei normali BBS.
Nota: Visti i costi di gestione, non tutti i service provider offrono il servizio ftp. In tal caso non disperate, dato che potete comunque inviare e ricevere file tramite e-mail. Nelle pagine successive vedremo esattamente in che modo.
La sintassi di base è semplicissima: si digita ftp seguito dal nome del sito dal quale si desidera prelevare.
Ovviamente può darsi che il vostro service provider abbia predisposto un menu facilitato che include ftp: in tal caso cercate voci di menu del tipo Trasmissione o prelievo di file.
Internet crea una connessione diretta con il computer desiderato, e vi consente di esplorarne le directory alla ricerca dei file che volete prelevare. Alla richiesta login: si risponde anonymous. Una volta localizzato il bersaglio, basta digitare get seguito dal nome del file perché inizi la sua trasmissione verso il computer del vostro service provider.
Nota: ftp è uno dei servizi Internet che utilizzano maggiormente le risorse della rete. Evitate di usarlo negli orari d'ufficio del sito da cui desiderate prelevare, altrimenti la trasmissione sarà lentissima e non farete altro che intasare inutilmente la rete.
Se siete abituati alle normali operazioni di upload e download da un BBS, lavorare con Internet può essere disorientante. Occorre infatti che teniate ben presente che il comando ftp trasferisce file da un sito Internet all'altro: nel caso specifico, dal sito Internet costituito dal computer remoto dal quale desiderate prelevare al computer del vostro service provider, non al vostro computer. La differenza è importante. Per prelevare un file da Internet usando un abbonamento ad un service provider sono quindi necessarie due operazioni di download: prima dal computer sul quale risiede il file al computer del service provider, e poi dal computer del service provider al vostro.
Il discorso va rovesciato per l'upload: se volete inviare un file ad un sito Internet, dovete prima inviarlo al computer del vostro service provider e poi trasmetterlo da lì al sito Internet di destinazione.
In entrambi i casi, ftp si usa soltanto per il tragitto del file su Internet, non per il suo tragitto da voi al service provider o viceversa. Per quest'ultimo tratto si usa uno dei normali protocolli di trasmissione che si adoperano per lo scambio di file con i comuni BBS.
Nota: I vari service provider offrono interfacce differenti per il servizio ftp. Fatevi spiegare dal vostro service provider se è possibile depositare un file sul suo computer prima di inviarlo con ftp o dopo averlo prelevato da Internet, e soprattutto verificate se il file depositato temporaneamente in questo modo è accessibile o meno a tutti e viene cancellato automaticamente o meno dopo che l'avete prelevato.
Il comando ftp ha un altro parametro talvolta importante: binary. Ftp infatti non è in grado di decidere autonomamente se il file che volete trasmettere è codificato in formato binario (come avviene per programmi, file di grafica, file creati da word processor, spreadsheet, eccetera) o se è testo "normale", cioè un file contenente soltanto caratteri alfanumerici del tipo prodotto da un editor di testo ASCII. Bisogna quindi dirgli in che formato è il file che desiderate trasmettere, altrimenti all'arrivo sarà nutilizzabile. Quasi tutti gli ftp dei vari siti di Internet hanno già come default il parametro binary, ma è buona norma specificarlo comunque ogni volta che dovete trasmettere un file di qualsiasi tipo diverso dall'ASCII puro.
Se volete sapere il perché di questa complicazione, e vi state domandando se non sarebbe più semplice usare sempre binary per qualsiasi tipo di file compresi quelli in formato ASCII, vi chiarisco subito i dubbi (peraltro pienamente giustificati). Se dovete trasferire un file ASCII da un computer di un tipo ad un computer di un altro tipo (ad esempio da un Mac a un PC) e usate l'opzione ascii di ftp, il file viene convertito automaticamente in modo da adattarsi al computer di destinazione (il vostro, in genere) per quanto riguarda i codici di fine riga (la coppia LF e CR, che alcuni sistemi usano e altri no). Se usate binary anche per i file ASCII, rischiate invece di trovarvi un file di testo farcito di salti riga a casaccio e di caratteri strani tipo ^M in mezzo alle parole.
Ecco perché è stata mantenuta la distinzione. Pertanto ricordate la regola d'oro: usare ascii quando dovete prelevare o trasferire un file di testo e binary in tutti gli altri casi.
Lo scopo originario di ftp era permettere ad un utente autorizzato di prelevare i suoi file dalle directory di sua competenza. In tal caso, dopo la richiesta di collegamento con ftp doveva rispondere con il suo identificativo e la sua password alla richiesta login:. In questo modo era sicuro che solo lui o lei poteva mettere le mani sui file di quella directory. Questo modo di usare ftp però è diventato di importanza secondaria con l'introduzione del cosiddetto anonymous ftp.
Spiegazione. Alcune directory di molti siti Internet non hanno limitazioni di accesso per il prelievo di file: invece di essere a disposizione di un singolo utente identificatosi tramite nome e password, sono a disposizione di tutti (perlomeno in lettura). Per accedere ad una di queste directory non occorre immettere il proprio nome seguito dalla password, ma basta digitare anonymous (come accennavo prima) e rispondere con il proprio indirizzo Internet alla richiesta di password.
Dall'uso della parola anonymous deriva l'espressione Internet fare anonymous ftp, che significa in sostanza "accedere ad una directory Internet aperta a tutti per prelevarne un file".
L'uso dell'anonymous ftp è il perno del sistema di scambio di file pubblici su Internet. I comandi che descriverò qui valgono sia per l'ftp "personale" che per l'anonymous ftp.
Nota: A differenza dei normali BBS, Internet non ha le cosiddette "ratio" sul prelievo di file. In altre parole, nessuno vi chiederà di inviare a Internet qualche file in proporzione a quanti ne prelevate. Potreste prelevare file da Internet per tutta la vita senza che qualcuno vi chieda di contribuire. Il vostro service provider, tuttavia, potrebbe avere delle idee particolari in proposito: vi conviene controllare prima di trovarvi in "debito" con lui.
Il servizio ftp funziona talmente bene che in effetti il più grosso problema nel prelevare un file da Internet non è tanto la sua trasmissione quanto il suo reperimento. La marea di file presenti su Internet è talmente enorme, e sono così numerosi i siti da esplorare, che cercare a tentoni vagando qua e là non è assolutamente sufficiente.
A questo problema pone almeno in parte rimedio il programma archie. In sostanza, archie consulta periodicamente tutte le directory di tutti i computer collegati ad Internet e crea un database contenente l'elencazione di queste directory. Chiunque può così collegarsi ad un sito Internet presso il quale risiede un database di questo tipo e cercare nel database quello che gli serve. Se lo trova lì, può poi andarlo a prelevare con ftp.
Archie può essere fornito direttamente dal vostro service provider oppure può essere consultato facendo telnet ad un sito che offre questo strumento. In alternativa è possibile anche consultare archie tramite e-mail. Spesso quest'ultimo metodo si rivela più efficiente.
Può darsi che il vostro service provider non offra il servizio ftp: in tal caso ricordatevi che potete molto probabilmente prelevare file tramite posta elettronica, come descritto nella sezione File tramite posta nelle pagine che seguono.
Soprattutto se usate un computer DOS, ricordate di tenere conto delle limitazioni nell'assegnazione di nomi ai file di questo sistema operativo. Unix ha limitazioni molto meno restrittive di quelle del DOS, e consente di usare nomi contenenti ogni sorta di caratteri, incluso il punto, e di qualsiasi lunghezza: inoltre distingue fra maiuscole e minuscole. Ad esempio, un nome come Preleva-Questo-File-PER.FAVORE.ciao è perfettamente lecito in Unix, ma del tutto inaccettabile per il DOS. Se dovete prelevare un file con un nome di questo tipo dovete innanzi tutto rispettare l'uso delle maiuscole e minuscole nel nome Unix, e poi ricevere il file sul computer del service provider (e poi sul vostro) specificando un nome accettabile per il DOS nel comando get.
Se eseguita in orari di traffico tranquillo, come esige la netiquette, la trasmissione di un file mediante ftp è incredibilmente veloce, tant'è vero che è facile non accorgersi che è avvenuta. Fate quindi molta attenzione a quello che avviene sul vostro schermo dopo che avete dato il comando ftp.
Archie effettua la scansione delle directory di Internet con una certa periodicità, non in tempo reale. Pertanto la situazione indicata nel database di archie può non corrispondere a quella effettiva in un dato momento presso un determinato sito. Ad esempio, se il sysop cancella un file appena dopo che archie ha eseguito la sua scansione, archie continuerà a dirvi che il file esiste, mentre in realtà non c'è più.
Alcuni service provider pongono un limite alla grandezza dei file che potete prelevare (e specialmente depositare) sui loro computer. Controllate che il file che desiderate trasferire ricada entro questo limite prima di iniziarne il trasferimento.
Altri sysop pongono anche un limite alla lunghezza dei messaggi di e-mail che potete ricevere: questo significa che se qualcuno vi invia un file dentro un e-mail può darsi che venga troncato o rispedito perché eccede il limite di lunghezza stabilito dal sysop. Mandare un file ad un utente Fidonet con questo sistema, ad esempio, è del tutto impossibile.
Basta con la teoria! Ora vediamo in concreto come si usa ftp per collegarsi via Internet con un sito lontano e come se ne preleva un file. Poi vedremo come cercare un file nell'immenso database di archie.
Adesso andiamo a visitare un sito ftp di Internet che credo troverete piuttosto interessante: uno dei computer della NASA.
La NASA ha un BBS raggiungibile direttamente con un normale modem, ma dato che si trova negli Stati Uniti questo comporta una chiamata telefonica intercontinentale che costa un patrimonio. Con Internet invece è possibile raggiungere, spendendo molto meno, un sito della NASA che contiene praticamente gli stessi file.
La procedura è semplice. Dipende un po' dall'interfaccia predisposta dal vostro service provider, ma alla fine si arriva a digitare un comando di questo tipo:
ftp ames.arc.nasa.gov
dove ames.arc.nasa.gov è il nome del sito da raggiungere per il prelievo di file.
E' probabile che sia necessaria una certa attesa prima che si stabilisca il collegamento: se tutto va bene, dovreste vedere un messaggio del tipo Connected to seguito dal nome del sito (ed eventualmente dal suo nome numerico). Dopo un breve messaggio informativo, otterrete il prompt del sito accompagnato dalla richiesta di login:
AMES.ARC.NASA.GOV>login
Rispondendo anonymous avvisate il sito che non siete utenti privilegiati ma semplici visitatori qualsiasi. Se il sito è aperto al pubblico, ottenete una risposta di questo tipo:
<Guest login ok, send ident as password.
Password:
Questo significa che l'accesso di tipo anonymous è consentito, e che alla richiesta di password si deve rispondere con il proprio indirizzo Internet. Quest'ultimo passo non è strettamente necessario su tutti i siti, ma è considerato un gesto di cortesia.
<Guest login ok, access restrictions apply.
AMES.ARC.NASA.GOV>
Il sito vi ricorda che come utenti non privilegiati subirete alcune restrizioni: ad esempio probabilmente non potrete prelevare da alcune directory e non potrete inviare file al sito.
Per elencare il contenuto della directory corrente basta digitare dir o ls. La risposta del computer remoto è la seguente:
<Opening data connection for /bin/ls
(192.84.142.1,1079) (0 bytes). total 5
drwxr-xr-x 2 root wheel 512 Apr 11
1991 bin
drwxr-xr-x 2 root wheel 512 Apr 8
1991 etc
d--------- 2 root wheel 512 Aug 20
1991 incoming
drwxrwxr-x 19 root wheel 2048 Apr 8
1993 pub
<Transfer complete.
AMES.ARC.NASA.GOV>
La prima colonna vi fornisce un'informazione fondamentale: se la riga inizia con una l oppure una d, le informazioni di quella riga riguardano una directory; altrimenti riguardano un file. In questo esempio ci sono solo directory. Il numero a sinistra della data indica la grandezza del file (o della directory: anche le directory occupano posto), mentre la data indica quando è stato creato l'elemento. Infine viene indicato il nome del file o della directory.
Entriamo in una subdirectory con il comando cd.
cd pub
La risposta del sito Internet è la seguente:
<CWD command successful.
AMES.ARC.NASA.GOV>
Come vedete la concisione è stata elevata al livello di un'arte in Unix: non viene indicato in nessun modo il livello al quale ci troviamo. La dicitura CWD command successful è l'unica indicazione del fatto che il passaggio alla directory sottostante è avvenuto correttamente.
Diamo il solito comando dir e vediamo che succede.
<Opening data connection for /bin/ls
(192.84.142.1,1080) (0 bytes).
total 1005
drwxr-xr-x 7 root wheel 512 Jan 21
1990 3B2
drwxr-xr-x 2 578 wheel 512 Mar 8
1993 CFD-IMAGES
drwxr-xr-x 3 101 wheel 512 Aug 24
1993 Frequent-Flyer
drwxr-xr-x 2 root wheel 512 Apr 8
1993 GIF
drwxr-xr-x 2 ftp wheel 512 Oct 19
1988 GRAF-BIB
-rw-r--r-- 1 9550 wheel 690 Dec 12
1990 Index
drwxr-xr-x 7 root wheel 512 Dec 13
1991 MSDOS
dr-xr-xr-x 2 ftp wheel 5632 Mar 21
13:07 SCUBA
dr-xr-xr-x 2 108 104 60928 Nov 25
20:57 SPACE
drwxr-xr-x 2 ftp wheel 512 Feb 16
1993 SUNREP
drwxr-xr-x 25 root wheel 1024 Jun 17
1991 UNIX
drwxr-xr-x 2 root wheel 512 Aug 20
1991 bin
-rw-rw-r-- 1 9281 wheel 71680 Feb 11
1991 ct.tar
drwxrwxr-x 6 3546 105 512 Oct 19
1992 iWarp
lrwxrwxrwx 1 root wheel 11 Dec 12
1990 incoming -> ../incoming
drwxr-xr-x 2 101 wheel 512 Jun 11
1991 info-vw
-rw-rw-r-- 1 101 wheel 23263 Oct 31
1992 paranoid.archive
drwxrwxr-x 2 99 daemon 6656 Apr 6
15:53 requestqueue
drwxr-xr-x 3 108 wheel 2048 Jan 13
09:53 sils
drwxr-xr-x 2 111 wheel 512 Feb 22
1993 soft-managers
-rw-rw-rw- 2 101 10 818052 Feb 27
16:26 vw-arch
drwxrwxr-x 2 99 daemon 8704 Apr 8
06:44 workqueue
AMES.ARC.NASA.GOV>
Questa subdirectory che abbiamo scelto, di nome pub, contiene a sua volta delle subdirectory. Perché abbiamo scelto pub invece che una delle altre? Semplicemente perché in genere le directory liberamente accessibili di un sito, dove il sysop pone i file di interesse ai ciber-visitatori, si chiamano pub per convenzione.
Se provassimo ad esempio ad entrare in un'altra directory diversa da pub otterremmo infatti una risposta di questo tipo:
AMES.ARC.NASA.GOV>cd incoming
<incoming: Permission denied.
Notate anche la maggiore libertà di assegnazione dei nomi a file e directory rispetto al DOS: ci sono directory con nomi come incoming -> ../incoming che manderebbero in tilt un qualsiasi computer DOS.
Scendiamo di un altro livello ancora ed entriamo nella directory GIF.
<CWD command successful.
AMES.ARC.NASA.GOV>dir
<Opening data connection for /bin/ls
(192.84.142.1,1081) (0 bytes).
total 1651
-rw-r--r-- 1 108 wheel 1209 Aug 30
1989 README
-rw-r--r-- 1 108 10 149414 Feb 6
1991 best0.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 199159 Feb 6
1991 best1.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 202638 Feb 6
1991 best2.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 65049 Feb 6
1991 best3.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 222458 Feb 6
1991 best4.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 172101 Feb 6
1991 best5.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 170108 Feb 6
1991 best6.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 199159 Feb 6
1991 clouds.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 164219 Feb 8
1991 shuttle.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 52158 Feb 6
1991 triton.gif
-rw-r--r-- 1 108 10 28691 Feb 6
1991 whole.gif
<Transfer complete.
AMES.ARC.NASA.GOV>
Qui finalmente troviamo una discreta collezione di file. Presumibilmente si tratta di immagini, visto che hanno l'estensione GIF.
Abbiamo quindi visto come possiamo esplorare un sito Internet con ftp alla ricerca di file interessanti. Ora vediamo come prelevare un file dal sito e trasferirlo sul nostro computer.
Se trovate un file di nome README oppure ls-lr.z in una directory, vi conviene sceglierlo come primo file da prelevare, dato che per convenzione i file con questo nome contengono informazioni dettagliate sul contenuto della directory in cui si trovano oppure l'elencazione completa dei file disponibili presso un determinato sito. Prelevando questi file potete quindi evitare ad esempio di prelevare altri file il cui nome sembrava essere incoraggiante.
Per copiare il file README dal computer della NASA al computer del nostro service provider basta digitare get seguito dal nome del file.
get README
Nota: Attenzione a rispettare la differenza fra maiuscole e minuscole.
Il sito Internet ci chiede a questo punto il nome con il quale vogliamo che arrivi sul computer del nostro service provider.
To local file:
In questo caso README è un nome valido sia in Unix che in DOS, e quindi non è necessario cambiarlo, a meno che esista già un file omonimo sul computer del service provider. Se invece il nome Unix non è valido in DOS, è indispensabile modificarlo.
Il file README è un file ASCII puro (contiene solo testo), e quindi possiamo usare ftp senza specificare ulteriori parametri. Premendo <Invio> ha inizio la trasmissione:
<Opening data connection for README
(192.84.142.1,1083) (1209 bytes).
<Transfer complete.
AMES.ARC.NASA.GOV>
Alcuni siti ftp sono più loquaci di altri e possono fornire ulteriori indicazioni sull'esito del trasferimento, come ad esempio il tempo richiesto. In genere il trasferimento è quasi istantaneo anche per file di una certa grandezza: anche chi ha un modem superveloce farà una certa fatica ad assuefarsi alla rapidità di Internet in fatto di trasferimento dati.
Dopo che abbiamo letto il file README (magari dopo aver terminato il collegamento) possiamo cimentarci nel prelievo di un'immagine GIF, ad esempio quella di Tritone prodotta da una delle sonde spaziali statunitensi.
Dato che si tratta di un file non-ASCII, come lo sono tutti i programmi e tutti i file che contengano qualsiasi cosa diversa dal puro testo, dobbiamo specificare per prudenza il parametro binary al prompt del sito. Come al solito, il sito incassa la richiesta senza rispondere. In Unix vale il principio "nessuna nuova, buona nuova".
A questo punto possiamo dare il comando get triton.gif ed eseguire il trasferimento come abbiamo fatto prima per il file README.
Ricordate che dopo che il trasferimento con ftp ha avuto successo, la copia del file si trova sul computer del service provider, non sul vostro: dovrete quindi fare un normale download dal computer del service provider al vostro.
Al termine della sessione ftp chiudiamo il collegamento digitando quit.
AMES.ARC.NASA.GOV>quit
<Goodbye.
A questo punto siamo di nuovo al menu del computer del nostro service provider.
Se volete, potete dare il comando ftp corredato da tutti i parametri del caso su una singola riga: si può quindi digitare ad esempio:
ftp ames.arc.nasa.gov
Anche il comando get può avere una sintassi di questo tipo. Ad esempio, il prelievo del file README che abbiamo appena visto si poteva eseguire anche nel modo seguente, cambiando oltretutto il nome al file ricevuto:
get readme leggimi.txt
Il comando get ha un parente stretto di nome mget che permette di trasferire più file con un solo comando. Ad esempio, usando il comando
mget *.gif
nell'esempio precedente, avremmo copiato al computer del nostro service provider tutti i file GIF della directory corrente del computer della NASA.
Il comando mget vi chiede sempre di confermare l'invio di ogni singolo file, ma perlomeno vi evita di doverne digitare tutti i nomi. Se volete eliminare la richiesta di conferma basta che digitiate prompt seguito da Invio prima di immettere mget.
Un altro dei vantaggi di mget è che vi evita di dover digitare i nomi dei file quando sono particolarmente lunghi e complicati. Se il file che vi interessa si chiama ad esempio Una_lacrima.sul-Viso./Bobby.Solo.zip, vi conviene digitare semplicemente mget U*.zip per prelevarlo.
Avete già visto usare cd per scendere di un livello lungo la struttura ad albero delle directory del sito Internet. Per risalire c'è un comando molto familiare agli utenti DOS:
cd ..
Attenzione però! Ricordate di digitare uno spazio prima dei due punti, diversamente da quanto siete probabilmente abituati a fare in DOS. Se preferite evitare la confusione, potete anche digitare cdup.
Se sapete già in che directory si trova il file che volete prelevare, potete anche specificare nel comando get il percorso che porta al file.
Fin qui abbiamo visto in dettaglio come si preleva un file da Internet. Abbiamo anche notato che quasi tutti i siti Internet non consentono la scrittura, e quindi non permettono l'invio di file con un anonymous ftp. Ma come si fa ad inviare un file ad un altro utente?
Semplice: lo si invia al computer del service provider e si chiede all'altro utente di fare ftp, oppure si usa il comando put, che ha la stessa sintassi di get.
Se un sito permette di inviargli file, probabilmente troverete una directory di nome incoming o simile. Ma attenzione: il fatto che esista una directory di questo tipo non implica che abbiate il permesso di inviare file. Verificate bene questa possibilità leggendo tutti i file README del sito.
Non sempre i nomi dei file sono autoesplicativi. Come possiamo sapere se un file ci interessa o no? Uno dei metodi più semplici è guardare se il nome del file (o la sua estensione) corrisponde ad uno degli standard di assegnazione dei nomi.
Nota: Potete anche provare ad usare il comando whatis di archie che descriverò tra poco.
Prima abbiamo visto che l'estensione GIF ci ha portato ad identificare una serie di file di grafica. Dal nome del file, anzi dalla sua estensione, abbiamo potuto quindi capire di che tipo di file si trattava.
L'estensione GIF non è l'unica standard su Internet. Vediamo alcune delle altre: ricordate che valgono sia in maiuscolo che in minuscolo.
doc. Indica un file di testo di documentazione.
Ci sono anche altre estensioni importanti che riguardano la compressione dei file. Vediamole subito.
Come nei BBS convenzionali, anche su Internet i file vengono spesso compressi , o compattati, usando appositi programmi per codificarli in modo che occupino meno spazio su disco. Ai file compressi si assegnano delle estensioni standard per permettere agli utenti di riconoscerli senza difficoltà.
arc. Un formato di compressione del DOS. Richiede il programma DOS PKXARC per lo scompattamento.
Se il vostro service provider non offre il servizio ftp, è comunque possibile trasmettere un file tramite e-mail, usando una procedura un pochino più complessa.
Per prima cosa occorre codificare il file. Internet infatti non consente di inviare caratteri grafici o codici di controllo nella posta elettronica, e dato che questi caratteri sono usatissimi nei file di grafica e nei programmi, bisogna quindi convertirli in sequenze di caratteri "normali" che Internet possa spedire per posta.
Per fortuna questo procedimento non è manuale: basta infatti dare il file in pasto ad un programma di nome UUENCODE (di cui esiste una versione per quasi tutti i sistemi operativi principali) che lo converte adeguatamente. Il risultato è un lungo file ASCII pieno di caratteri apparentemente casuali.
Successivamente si usa un editor di testo per includere questo file in un e-mail, e si spedisce il tutto alla sua destinazione.
Chi riceve l'e-mail contenente il file codificato dovrà poi editare l'e-mail per eliminarne l'intestazione e dare il resto in pasto ad un programma di nome UUDECODE che provvederà a ricreare il file in formato normale.
Questo è il metodo che si usa ad esempio per prelevare file di grafica dai newsgroup della serie alt.binaries.
Ecco un esempio di e-mail contenente un programma in formato codificato. L'e-mail originale era lungo circa 50 K: qui ve ne presento soltanto una piccola parte.
In-Reply-To: <940504235553.3ec0c16a@pv.infn.it> from "Life is a multiple
scattering" at May 4, 94 11:55:53 pm
X-Mailer: ELM [version 2.4 PL23]
Mime-Version: 1.0
Content-Type: text/plain; charset=US-ASCII
Content-Transfer-Encoding: 7bit
Content-Length: 61383
For Paolo Attivissimo:
Here comes a copy of the latest beta release of Season7 (Version 1b3).
The other software I've written which descrambles Videocrypt only
by using statistical properties of the image survives every
smart card exchange and is equally suitable also for Videocrypt II.
But it's disadvantages are a loss in image quality and a high
performance HP workstation can only decrypt about 2 images per second
(already highly optimized version). We need a 1/2 million DM supercomputer
here in order to get nearly 25 images/sec, so this system is mainly
a nice demo for our video processing supercomputer here, not for home
usage.
Markus
begin 644 s7-1b3.zip
M4$L#!!0 ( $8!HQR!KQ)+YPT $ @ & 4D5!1$U%K5EM;QNY$?[L
M!?8_S)?"-BH+<G)M[@Y]@1,KB7$7.["47*_?J%U*8LTE-WR1K/OUG1F2\J[3
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M=77QWW_JJJXN?_CANXO9GRYF+^A;72VWRH,OMPBM[=[#P48(%AIKC&P"?77P
M\0W])."S:J5MW*$/T(O#Q?)S7;6RL:UT($P+>Q&:+82MA-=.!>6WK/EK9T7;
M"!^4V<"M#'OK'J#9"I2O/5A#!^IJ'IWMI3!PM5C>7X$706JM@O2P5V%K8\#K
M?5SYQJD^*#Q%%XJ!6Z;PJXUUM5=:@Y&R':M;U"1A^!_VH]<VP%EC?? @5G3%
M=[,97'\XG]05*G+S^@-<+=$172^"6FE);DCG VB$B52Z? $?WO\&ZL7W?X;>
Notate, nella riga appena prima dell'inizio della parte apparentemente priva di senso, l'indicazione begin: serve a UUDECODE per capire come è strutturato il file e che nome dovrà avere in forma decodificata.
I programmi UUENCODE e UUDECODE per DOS sono gratuiti e liberamente prelevabili da Internet.
Il primo metodo che ho descritto sopra ha però un difetto importante presuppone che possiate rivolgervi ad un altro utente Internet disposto a prelevare per voi il file, codificarlo ed inviarvelo. Come si fa a ricevere un file se non si ha a disposizione una persona così generosa e non si ha l'ftp?
Alcuni siti ftp hanno predisposto dei cosiddetti ftp server, cioè dei programmi a cui basta che inviate un e-mail contenente il comando:
send nomefile
Il messaggio va indirizzato al server, che in genere corrisponde ad un'utenza di nome archive-server presso un determinato sito. Ad esempio il computer della NASA che abbiamo visitato nelle pagine precedenti è raggiungibile per il prelievo di file mandando un e-mail all'indirizzo archive-server@ames.arc.nasa.gov. Se inviate un messaggio di questo tipo, il sito remoto vi risponderà con un e-mail contenente il file che avete richiesto.
Ci sono però alcune complicazioni. Se volete ricevere tramite e-mail un file non-ASCII (ad esempio un programma o un file di grafica) dovete aggiungere al vostro e-mail, in una riga a parte, la parola encoder. Questo farà in modo che l'ftp server codifichi il file in modo da consentirne l'invio dentro un e-mail.
Se il vostro service provider pone delle limitazioni alla lunghezza degli e-mail che potete ricevere, specificate anche size seguito da un numero (ad esempio 50000) per chiedere all'ftp server di suddividere il file da trasmettere in tanti e-mail di dimensioni inferiori al numero indicato. Spetterà poi a voi editare i singoli e-mail, toglierne le intestazioni, cucire insieme i vari spezzoni del programma, ed infine darli in pasto al programma di decodifica. Provate ad usare il programma uuconvert.c, che è un listato in C (da compilare) che trovate nella directory /info/ftp-by-mail del sito Internet wuarchive.wustl.edu: dovrebbe riuscire ad estrarre il file trasmesso anche se è suddiviso in singoli e-mail, evitandovi di doverli tagliare e cucire manualmente.
Se volete avere una lista di ftp server che offrono questo tipo di servizio, mandate un e-mail all'indirizzo mail-server@rtfm.mit.edu con il seguente testo:
send
usenet/comp.sources.wanted/How_to_find_sources_(READ_THIS_BEFORE_POSTING)
Se dovete prelevare tramite e-mail un file da un sito che non ha un ftp server, potete anche mandare un e-mail all'indirizzo ftpmail@decwrl.dec.com, lasciando vuoto il subject e scrivendo come prima riga del testo reply seguito dal vostro indirizzo. Nella seconda riga scrivete connect seguito dal nome del sito che contiene il file che volete prelevare. Aggiungete, su righe separate, binary per i file non-ASCII, compress se volete che il file venga compattato, e uuencode per codificare il file. Poi, sempre su una riga a parte, specificate get seguito dal nome e dal percorso del file che desiderate; infine aggiungete quit nella riga successiva.
Il servizio funziona egregiamente, ma proprio per questo la lista d'attesa è tanta: non aspettatevi risposte in giornata.
Nota: La prima volta che cercate di usare un server di questo tipo, mandate prima di tutto un e-mail contenente la parola help per sapere dalla risposta se il server è effettivamente in grado di inviarvi file tramite posta.
Adesso che sapete come prelevare file da Internet, vi propongo qualche sito che merita di essere visitato.
ftp.microsoft.com. Qui trovate tutto il software di dominio pubblico della Microsoft e quello gratuito per chiunque abbia acquistato il DOS: driver per stampanti, utility, e documentazione.
Se consultate archie tramite un telnet ad un sito diverso da quello del vostro service provider, digitate archie quando vi viene chiesto il nome di login. Quando il computer remoto vi risponde, digitate:
prog nome_file
dove nome_file è logicamente il nome del file che desiderate trovare.
Archie non accetta caratteri jolly: non potete quindi digitare ad esempio prog *.gif per ottenere l'elencazione completa di tutti i file .GIF presenti su Internet. In compenso potete dare ad archie una porzione qualsiasi di un nome di file (il suo pezzo iniziale, quello finale o uno spezzone centrale). Ad esempio, prog GIF troverà sicuramente molti file con l'estensione GIF, ma potrebbe anche trovare file il cui nome include questa stringa, come ViewGIF, WinGIF, GIFT_LIST, e così via. Notate inoltre che bisogna considerare l'uso delle maiuscole e delle minuscole: se date come stringa di ricerca pippo, il file Pippo non verrà trovato da archie.
Spesso il nome del file non segue gli standard di identificazione ed è quindi totalmente nebuloso. Durante l'uso di archie potete però digitare whatis seguito da un criterio di ricerca per sapere se ci sono file che vi corrispondono.
Ad esempio, se state cercando file contenenti informazioni sulle Tartarughe Ninja, potete digitare:
whatis ninja
In questo modo archie consulterà un database contenente le descrizioni dei file presenti nel sito e visualizzerà quelle che contengono la stringa ninja.
Archie esiste anche in una versione cosiddetta client, che viene installata dal sysop del vostro service provider ed interagisce con un sito archie in modo molto efficiente. Anzi, in genere conviene usare il client piuttosto che andare direttamente a consultare il database archie vero e proprio.
Il client è più sofisticato del semplice archie. Permette ad esempio di ignorare la differenza fra maiuscole e minuscole digitando nel client:
archie -s nomefile
Otterrete l'elencazione di tutti i file presenti su Internet il cui nome è nomefile, a prescindere dall'uso o meno delle maiuscole (è a questo che serve il parametro -s).
Se volete, potete aggiungere |more dopo il nome del file in modo da far interrompere ad ogni schermata lo scorrimento dell'elencazione.
Se il vostro service provider non offre direttamente il servizio archie ma vi mette a disposizione telnet, potete provare a collegarvi ai seguenti siti Internet: archie.mcgill.ca, archie.sura.net, archie.unl.edu, archie.ans.net e archie.rutgers.edu.
Esistono anche altri siti che offrono questo servizio in varie parti del mondo. Di particolare interesse per chi risiede in Italia sono i siti archie.doc.ic.ac.uk e archie.th-darmstadt.de.
Archie è un pochino enigmatico nelle sue risposte alle nostre interrogazioni. Ecco una risposta tipica ad una ricerca effettuata con successo:
Host ftp.microsoft.com
Location: /softlib/misc
FILE -r-xr-xr-x 26224 Oct 27 1992 CHORD.EXE
Di solito le risposte di archie sono più lunghe, dato che in genere su Internet esiste più di un file che corrisponde al criterio di ricerca; oltretutto lo stesso file può esistere in vari siti. Questo breve esempio comunque contiene tutto l'essenziale.
L'host è il nome del sito Internet presso il quale risiede il file che state cercando. In pratica, per raggiungere quel sito con ftp dovrete digitare ftp seguito da quello che vedete comparire dopo la parola host.
Location significa la directory di quel sito nella quale si trova il file che cercate. Una volta che siete riusciti a collegarvi al sito con ftp, dovete raggiungere la directory specificata qui.
FILE indica finalmente l'esistenza di almeno un file corrispondente al criterio di ricerca. Potete ignorare tranquillamente le lettere r e x disseminate di trattini. La lunghezza del file è indicata in byte, mentre la data indica quando è stato creato il file. Infine CHORD.EXE ne indica il nome.
Logicamente usare la posta per farsi mandare un file presuppone che si sappia già esattamente come si chiama il file e anche dove si trova. Ma come si può sapere tutto questo se non si ha ftp a disposizione?
Prima soluzione: mandare al sito un e-mail contenente la richiesta di prelevare il file ls-lR.Z. Questo file, se esiste, contiene in forma compressa l'elenco dei file presenti in tutte le directory pubbliche del sito.
Seconda soluzione: anche archie è utilizzabile tramite posta. Basta mandare un e-mail all'indirizzo archie@quiche.cs.mcgill.ca (o ad un altro indirizzo Internet che offre lo stesso servizio), senza specificare il subject e digitando quanto segue come testo del messaggio:
prog nomefile
dove ovviamente nomefile è il nome (eventualmente parziale) del file che state cercando. Volendo, potete anche chiedere ad archie di cercare più di un nome di file in un'unica richiesta tramite e-mail: basta elencare i vari nomi sulla stessa riga, separati da uno spazio:
prog nomefile1 nomefile2 nomefile3 nomefile4
Da Internet vi arriverà entro breve tempo un e-mail automatico di risposta che elencherà nel testo del messaggio tutti i file trovati da archie.
Nota: Quando dico "entro breve tempo" non intendo affatto né "subito" né "in giornata": il traffico di ftpmail è tanto, e può darsi che la vostra richiesta rimanga in coda per un po'. Pazientate.
Abbiamo visto come si usa il comando ftp per attingere alle risorse di Internet in termini di file: programmi, documentazione, immagini, database, e via dicendo. Abbiamo anche scoperto come si può usare un account apparentemente povero di risorse per prelevare un file, sia pure con qualche tribolazione aggiuntiva, da un qualsiasi sito di Internet. A questo punto siete in grado di usare Internet per trasmettere e ricevere file con la stessa facilità con cui si ottiene lo stesso risultato con una connessione diretta via modem, e con un costo infinitamente minore. Non vi resta che esplorare Internet in lungo e in largo e prelevare quel che vi serve, vi interessa o semplicemente vi stuzzica.