Sylvia e Korob, dalla Serie Classica. Qui non si
vede,
ma il gatto era interpretato dal figlioletto
della
coppia (anche lui in costume). Tutta una famiglia di Trekker duri e
puri, insomma.
Una uniforme di UFO a una convention di Star Trek? Fa niente, tutto fa brodo!
Un Breen interamente autocostruito, tratto da Deep Space Nine.
Un'emula di Sette di Nove e un Borg, da Voyager.
Predator naturalmente non c'entra nulla con Star
Trek, ma si aggiudica
un premio speciale per il lavoro di
autocostruzione davvero notevole.
La qualità del costume di Predator si vede meglio in questa foto, gentilmente concessa da Roberto Vanzini, altro Trekker presente alla Sticcon.
La parata dei costumi (prima parte). Ce n'erano molti altri, ma le mie foto erano una schifezza.
La parata dei costumi (seconda parte). L'individuo in uniforme di Starfleet con un curioso drappo arancione sotto un'ascella non è un policromo emulo di Batman (come potrebbe sembrare specialmente dalla foto successiva), bensì Albero Lisiero, fondatore dello Star Trek Italian Club.
Durante la votazione del pubblico, il drappo colorato rivela la sua vera natura di applausometro analogico. I due cowboy sono Data di A Fistful of Datas (Per un pugno di Data). Notate a destra il pargoletto in costume da gatto.
I “perdenti” si congedano sportivamente.