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Ripeto: se leggete queste righe, non dovete fare nulla. Continuerete a
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I contenuti saranno quelli di sempre.
Questo è giusto un breve messaggio di partenza: seguiranno i dettagli e i chiarimenti.
Nel frattempo, godetevi (si fa per dire, i gusti son gusti) l'indagine sulla "rotonda magica":
http://www.attivissimo.net/antibufala/rotonda_magica/rotonda_magica.htm
Ciao da Paolo.
-- Antibufala: la rotonda magica
-- Antibufala: il nuovo triangolo europeo
-- Un "grazie" a Alessandro S., MAQ e un anonimo
-- Ancora a proposito di migrazione della newsletter
"Immagina di guidare in Gran Bretagna", inizia un documento Word che circola in Rete e che contiene delle inquietanti immagini di traffico automobilistico. "Intanto
sei già incasinato perchè devi guidare al contrario... Poi, vai
tranquillamente pensando al five o’clock tea e ti trovi alle prese con
un segnale al quale le tue 200 lezioni di autoscuola non ti hanno
preparato... Cerchi di immaginarti cosa sarà... Qualche decina di metri
dopo apparirà questo: La rotonda magica !".
Le immagini dell'appello mostrano una incredibile rotatoria che sembra
un vortice impazzito di auto che girano in tutte le direzioni. "Ce ne sono 3 o 4 come questa in Gran Bretagna. Questa è a Swindon, tra Londra e Cardiff, vicino a Southampton. No comment...".
Le foto lasciano davvero di stucco, ma non si tratta di un perverso
fotomontaggio. La "rotonda magica" esiste davvero: è sufficiente
immettere in Google il nome della località (Swindon) e "magic roundabout" (la scritta sul cartello nella prima foto) per trovare pagine Web che la descrivono, come ad esempio http://www.netcyclo.co.uk/places/polit/nations/uk/england/wiltshire/swindon/magicrdb/magicrdb.htm, che presenta quasi esattamente le medesime foto.
E' esatto anche che ci sono altre "rotonde magiche" come questa: una è
a Hemel Hempstead, sempre nel Regno Unito, ed è documentata ad esempio
presso http://www.hemelhempsteadtoday.co.uk/custom_pages/CustomPage.asp?Page=263. Un'altra, stando al sito dedicato alla rotonda di Swindon, è nella zona sud di Londra.
Prima che consideriate queste immagini come la prova definitiva della
totale e inguaribile eccentricità degli inglesi, occorre fare qualche
chiarimento. I rondò, o rotatorie che dir si voglia (c'è tutta una
terminologia da scoprire in siti come http://www.webstrade.it/stampa/LeStrade10-2001/miniature.htm), sono molto più diffusi all'estero che in Italia.
In Inghilterra fanno addirittura furore i cosiddetti "mini-roundabout",
o mini-rondò, che non sono altro che un normale incrocio in mezzo al
quale è dipinto un cerchio bianco, intorno al quale si deve girare.
Sono dappertutto, anche in città. Lo so bene, io ne affronto tutti i
giorni per portare le mie figlie a scuola (abito in Inghilterra). Per
cui gli inglesi sono molto abituati ai rondò, al punto di rispettarli
anche se sono costituiti soltanto da una segnaletica orizzontale
dipinta sull'asfalto, e quindi questa giostra è per loro più naturale
che per un italiano.
La "rotonda magica", se la guardate con calma, non è altro che la
composizione di cinque minirondò disposti ad anello; questo anello
forma un sesto rondò più grande.
Il vantaggio di questa soluzione è che un automobilista che arriva da
una delle strade collegate dal rondò e deve uscire a quella
immediatamente a destra (ricordate, siamo in Inghilterra, i rondò si
percorrono in senso orario) non è costretto a impegnare tutto l'anello
esterno e quindi fermare il traffico sulle altre strade e fermarsi
quattro volte: può imboccare il minirondò davanti a sé, uscire a destra
e imboccare direttamente il minirondò che sta davanti alla strada sulla
quale vuole uscire. Nella pagina antibufala che ho preparato trovate
foto, disegni, piantine e schizzi esplicativi:
http://www.attivissimo.net/antibufala/rotonda_magica/rotonda_magica.htm
Tenete presente che le foto sono disorientanti, come dice l'appello,
anche perché in Italia si guida a destra. Inoltre quando si affrontano
queste "rotonde magiche" in auto, non si ha la visione del carosello di
auto mostrato nella seconda foto, ripresa da una certa altezza: ci si
concentra soltanto sulla propria segnaletica.
Ma funzionano queste "rotonde magiche"? Pare di sì, anche se producono
un certo caos iniziale, come descritto nei siti sopra citati: "Its
opening attracted then national press and television and the Gazette
reported it caused some of the biggest traffic jams ever seen in Hemel
Hempstead. It was the first such roundabout to be opened anywhere
and it quickly settled down to ease the town’s traffic problems". Del resto, di tecniche alternative per riunire cinque strade ad alto traffico senza causare code di chilometri non ce ne sono.
Inoltre gli abitanti del luogo si sono affezionati alla "rotonda
magica", al punto che è diventata una piccola attrattiva turistica, e
che quando gli esperti, negli anni Novanta (questi rondò sono dei primi
anni Settanta), proposero di rimpiazzarla con un sistema basato su
semafori, si mosse una petizione per salvare il rondò, organizzata dal
giornale locale. La rotonda rimane fiera al suo posto.
Il nome "Magic Roundabout" significa "rotonda magica",
ma allude anche al titolo di un popolarissimo programma inglese per
bambini, che tradotto letteralmente significa "la giostra magica".
Concludo con una piccola curiosità: nelle proprietà del documento Word
si legge "University of Southampton" e uno spezzone in francese: "maginez: vous conduisez en Grande Bretagne et".
Con un editor esadecimale, inoltre, il buon Word rivela come sempre
altre informazioni nascoste, come nomi spagnoli (José Gabriel Pulido,
Antonio Diaz, Marina Mediero, Laura Perez) e tedeschi (Dirk Bohrer), a
testimonianza che questa storia ha fatto un bel po' di strada. E che
Word infila nei propri file informazioni di cui l'utente non è
consapevole, con tutti i rischi di privacy che questo comporta. Ma
questa è un'altra storia.
Dovremo tutti comperare un nuovo triangolo per l'auto? Stando a un appello che circola, parrebbe di sì. "La polizia stradale ha
iniziato a controllare, ogni volta che fermano qualcuno, che sulle
macchine ci siano i nuovi triangoli "europei", senza avvertire nessuno
che erano cambiati.", dice l'appello.
L'indignazione sale subito, ma l'appello propone rimedi intanto che avvisa del pericolo: "Sta notizia me l'ha girata un amico della stradale.
Le misure sono cambiate e tutti i triangoli validi fino a oggi (e che
tutti abbiamo in auto) non vanno piu bene. In più i bastardi danno una
multa di 250 Euro, e tutto questo senza che TV o giornali abbiano
minimamente pubblicizzato la cosa. Infine, (ed è proprio il massimo)
pare che nessun ricambista o negozi simili abbiano già in vendita i
nuovi triangoli... Comunque trovate in allegato un file con i nuovi formati e le
misure omologate. Girate sto messaggio a tutti i vostri amici e parenti
!!! E sperate in bene..."
E qui si svela la bufala, anzi la burla. I "triangoli" di cui parla
l'appello non sono quelli per indicare le emergenze in auto, ma
"triangoli" femminili, scarsamente coperti da costumi da bagno modello
"filo interdentale", ritratti nella foto che accompagna l'appello e di
cui trovate copia ad esempio presso
http://digilander.libero.it/Riwa83/filez/triangoli.jpg
Attenzione: la foto, come si suol dire, può essere poco adatta a un luogo di lavoro.
Quello che era nato come semplice scherzo, però, si è trasformato in
una bufala perché qualcuno si è dimenticato di allegare l'immagine
rivelatrice quando ha inoltrato il messaggio. Così molti utenti hanno
iniziato a prenderlo per buono. Giusto per chiarire: non è previsto
alcun cambiamento nei triangoli: quello di cui disponete adesso va
benissimo e, mi auguro, continuerà ad andar bene a lungo. Tenetelo
pulito e verificate ogni tanto che sia facilmente accessibile e
funzioni regolarmente. Sto parlando dei triangolo per l'auto,
cos'avevate capito?
Alessandro S., MAQ e un anonimo di Fiumicino mi hanno
mandato una donazione a sostegno del mio lavoro online. Donazione che
-- confesso -- ho subito speso parzialmente in focaccia da Ottavio, un
cuneese che ha aperto una bottega dove prepara delle cose italiane
squisite, qui a York. Purtroppo non mi hanno mandato un indirizzo di
e-mail al quale rispondere, per cui lo faccio qui nella speranza che mi
leggano: grazie Alessandro, salutami Roma, la pizza che fanno qui a
York è buona se sai dove andare, non temere; grazie anonimo o anonima; grazie
MAQ, bella famiglia in quel di Torino, anche se la composizione
digitale delle foto tua e di Enrico è un po' sconcertante ;-).
A
proposito: chissa perché anche Alessandro, come tutti, pensa che io
stia a Londra. C'è questo strano meccanismo psicologico in cui
incappano tutti, anche i giornalisti quando mi intervistano: danno per
scontato che se uno abita in Inghilterra sta per forza a Londra. Un
giorno qualcuno me lo spiegherà.
I più attenti
avranno notato che la numerazione della newsletter ha fatto un saltino:
probabilmente vi manca la newsletter numero 028.
Niente panico: la 028 è semplicemente un messaggio di servizio che ho
distribuito tramite il nuovo canale di distribuzione della newsletter,
ossia Peacelink.it.
Infatti oltre all'appoggio temporaneo presso Domeus.it, la newsletter "Internet per tutti"
è disponibile anche tramite Peacelink.it, che ringrazio per l'ospitalità.
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la presenza di pubblicità in coda ai messaggi (pubblicità di cui NON
sono né responsabile e dalla quale NON traggo guadagni) e l'obbligo di
accettare di ricevere e-mail pubblicitari da Domeus.it (dai quali non
prendo soldi).
Appena risolti i problemi di dentizione del servizio di Peacelink.it,
la newsletter migrerà al nuovo ospite senza che dobbiate fare nulla.
Spariranno così pubblicità e obblighi di ricevere messaggi
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Per il momento, comunque, NON FATE NULLA.
La newsletter viene per ora spedita sia tramite Domeus.it, sia tramite
Peacelink: le due "edizioni" sono identiche e riconoscibili dal fatto
che l'edizione Peacelink non ha pubblicità e ha una P dopo il numero
progressivo; l'edizione Domeus ha una D.
Se ricevete la newsletter in due copie, NON FATE NULLA: cancellate il doppione e basta. La cosa si sistemerà da sola a breve.
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Ciao da Paolo.
-- Antibufala Classic: "La vita è bella", file Powerpoint assassino?
-- Messaggi di servizio
-- Aggiornamento: Pete Townshend non è un pedofilo
-- Antibufala: avete vinto una lotteria, e senza neppure giocare!
-- Gli esperti concordano: bin Laden è sicuramente vivo o morto
E' buffo come gli appelli abbiano un ciclo vitale ben preciso, quasi
fossero creature dotate di vita propria. Nascono, crescono e si
trasformano, difficilmente muoiono, generano "prole" sotto forma di
infinite varianti. Inoltre hanno periodi di letargo seguiti da
improvvisi risvegli, in cui riprendono a dilagare nella Rete.
E' il caso di questo classico, già indagato a suo tempo dal Servizio Antibufala presso
http://www.attivissimo.net/antibufala/virus_hoax_life_is_beautiful.htm
e che ora mi sta arrivando a badilate in una forma mutata:
"Subject: Fw: URGENTE!!! Verificato nel sito di Symantec... VERO",
dice ora l'appello, ma in realtà è falso: il sito della Symantec non conferma
affatto quello che sostiene il messaggio, ma anzi lo smentisce qui:
http://www.symantec.com/avcenter/venc/data/life.is.beautiful.hoax.html
"ATTENZIONE!! Attenzione, necessario
fare attenzione soprattutto per chi utilizza mail come Yahoo, Hotmail
ecc. Questa informazione è arrivata ieri mattina da Microsoft e
Norton." Ogni bufala che si rispetti parla di "ieri mattina",
in modo che il messaggio sembri sempre fresco. In realtà questa storia
è in giro da gennaio 2002, e ovviamente né Microsoft né Norton hanno
diramato informative in proposito.
"Per favore inviatela a tutte le
persone di vs. conoscenza che accedono ad Internet. Potreste ricevere
una e-mail apparentemente innocua con una presentazione Power
Point "Life is beautiful.pps". Se la ricevete NON APRITE IL FILE PER
NESSUN MOTIVO e cancellatelo immediatamente. Se aprirete il file, vi
comparirà sullo schermo un messaggio che Vi dirà: "E' troppo tardi ora,
la tua vita non sarà più bella", in seguito PERDERETE OGNI DATO NEL
VOSTRO PC e la persona che ve lo ha mandato avrà il vs. indirizzo
IP, email e password. E' un nuovo virus che ha iniziato a circolare
sabato pomeriggio."
"DOBBIAMO FARE IL POSSIBILE PER
FERMARE QUESTO VIRUS: AOL ne ha già confermato la PERICOLOSITA' ed il
programma antivirus non è capace di distruggerlo." AOL non ha
affatto confermato la cosa, e i programmi antivirus non sono in grado
di distruggerlo semplicemente perché non esiste.
"Il virus è stato creato da un Hacker
che l'ha nominato "life owner", (PADRONE DELLA VITA). PER FAVORE FATE
UNA COPIA DI QUESTA EMAIL E DISTRIBUITELA A TUTTE LE PERSONE CHE
CONOSCETE.".
Correzione: Per favore, non provateci nemmeno a distribuire questo
appello. Non fareste altro che perpetuarlo e fare la figura dei
tontoloni.
A parte questo, valgono le solite raccomandazioni di sempre: usate un antivirus su tutti
i file che ricevete, a prescindere da come si chiama il file e da chi ve
lo manda; l'antivirus deve essere aggiornato, altrimenti è come usare
un preservativo scaduto; non credete a tutto quello che vi mandano gli
amici, potrebbero essere stati a loro volta "bufalati".
Come già accennato, la newsletter sta gradatamente migrando da
Domeus.it a Peacelink. La newsletter viene per ora spedita sia tramite
Domeus.it, sia tramite Peacelink: le due "edizioni" sono identiche, e
sono riconoscibili dal fatto che l'edizione Peacelink non ha pubblicità
e ha una P dopo il numero progressivo, mentre l'edizione Domeus ha una
D.
Se ricevete questa newsletter in due copie, una numerata 030D e una
numerata 030P, dis-iscrivetevi da Domeus.it: basta mandare un e-mail
vuoto a
internetpertutti-unsubscribe@domeus.it
e seguire le istruzioni di dis-iscrizione: questo vi dis-iscrive da
Domeus.it, NON dalla newsletter. Mi raccomando, fatelo soltanto se
ricevete DUE copie della newsletter.
C'è un utente, il cui nome inizia per "Tore", che mi ha scritto a
proposito di newsletter doppie: mi dice che riceve "due copie delle ...
e-mail perchè si sono sovrapposte due iscrizioni attivate in tempi
diversi che ora non so come risolvere."
Tore, ho tentato di risponderti direttamente, ma i messaggi tornano indietro perché "user... not listed in public Name & Address Book",
così ti contatto tramite la newsletter: procurati un indirizzo Internet
alternativo, presso uno dei tanti provider, perché quello aziendale è
per me irraggiungibile e quindi non posso aiutarti. Scrivimi
dall'indirizzo alternativo e risolveremo insieme il problema.
Ricorderete forse un mio articolo di qualche tempo fa, in cui
raccontavo che Pete Townshend, chitarrista degli Who, era accusato di
aver scaricato immagini pedofile da Internet e si era giustificando
adducendo "motivi di ricerca":
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=1868
Il 10 marzo 2003, Townshend è stato scagionato. Riceverà un'ammonizione
formale da parte della polizia perché per sua stessa ammissione ha
visitato un sito pedofilo nel corso delle ricerche per un suo libro sul
tema (disponibile in Rete), ma non andrà in carcere. Townshend era
stato incriminato perché i dati della sua carta di credito erano stati
trovati in un archivio di 7272 nomi fornito alla polizia inglese dalla
polizia postale statunitense.
Un articolo di Townshend sul tema della pedofilia, scritto in tempi non sospetti (in inglese), è presso
http://www.thesmokinggun.com/doc_o_day/petetownshend3.html
La notizia dello scagionamento è riportata da
http://www.thisislondon.com/news/articles/3742635?source=EveningStandard
Townshend rischiava fino a cinque anni di galera e soprattutto di
trovarsi con la reputazione rovinata per sempre. Stavolta, a lui, è
andata bene, anche se sicuramente un po' di fango gli resterà addosso.
E se fosse successo a un comune cittadino?
Da diverso tempo ricevo richieste di chiarimento a proposito di uno
strano appello. La sua falsariga è sempre più o meno questa:
complimenti, avete vinto vari milioni di dollari a una lotteria
internazionale, senza neppure spendere i soldi del biglietto: infatti
siete stati scelti tra tanti nominativi raccolti su Internet. Per
riscuotere la vincita e avere maggiori informazioni, non dovete fare
altro che contattare il sito della lotteria in questione. Soldi facili,
insomma.
A parte il fatto che la storia puzza di bruciato lontano un chilometro
(visto che a questo mondo nessuno regala soldi) e dovrebbe essere
evidente che si tratta di un affare sporco, molti lettori si sono
chiesti cosa c'è dietro questi inviti; in altre parole, come funziona
la truffa.
Semplice: è una variante della "truffa alla nigeriana" (quella del
funzionario che chiede via e-mail il vostro aiuto "personale e
riservato" per sbloccare qualche milione di dollari). Se rispondete
all'appello (che fa capo a un'infinita varietà di siti come ad esempio http://www.internationallottouk.com),
scoprirete che per riscuotere la somma vi chiedono del denaro, per
delle improbabili "spese amministrative" o imprecisate "pratiche
burocratiche". Se siete così ingenui da abboccare e mandate i soldi
richiesti, salta fuori qualche altro "intralcio" risolvibile soltanto
con un'ulteriore piccola spesa, e così via.
Casi come questo sono ben documentati in Rete, ad esempio presso
http://www.crimes-of-persuasion.com/Nigerian/lotteries.htm
C'è un modo molto semplice per distinguere i truffatori dalle
lotterie autentiche: per partecipare a quelle autentiche bisogna
(guarda che strano) pagare il biglietto. Le lotterie autentiche si
sostentano grazie alla vendita dei biglietti, che tutti insieme
concorrono a formare il monte premi. Niente biglietto, niente monte
premi, e la truffa è in agguato.
...e altre "perle" più o meno autentiche attribuite alla CNN, con
relative immagini delle schermate, sono a vostra disposizione presso
http://www.attivissimo.net/antibufala/cnn_pasticciona/cnn_pasticciona.htm
Ciao da Paolo.
Scusate la veste "spiccia e sporca" di questa newsletter, ma sono di
corsa. Mi trovo a Pescara, come preannunciato, e domattina alle 9,
presso il palazzo della Provincia, faro' due chiacchiere pubbliche (in
buona compagnia di altri ottimi relatori) sul software libero. Se
capitate da queste parti...
Sono insomma in tournée, quindi con mezzi
meno potenti del solito, e oltretutto il portatile che di solito uso in
viaggio ha avuto un "crash"... nel senso che mi è rovinosamente caduto
di mano e si è rotto. Lezione di vita informatica numero 47: mai
andare in giro con un portatile in mano e un cavo penzoloni, per quanto
si stia attenti, il cavo si incaglierà da qualche parte e strattonerà
via il portatile di mano. Prometto una foto del disastro appena rientro
alla base, ossia domenica.
Sto quindi lavorando con mezzi di fortuna (laptop sostitutivo) e quindi
non ho tutte le mie amate comodità. Per cui vado subito al sodo.
L'appello che sta circolando, a proposito dell'intenzione dei gestori
di telefonia mobile di far pagare gli "squillini" (ossia le chiamate
fatte senza rispondere e facendo soltanto squillare il cellulare del
destinatario per fargli sapere che lo pensiamo, che vogliamo farci
chiamare eccetera), è _falso_.
E' un pesce d'aprile, e pure un po' stantio, visto che ormai il primo
di aprile è passato da un po'. Gli operatori hanno smentito la storia,
che del resto era facilmente rilevabile come bufala da altri indizi: il
riferimento a Repubblica, che indicava solo genericamente il sito di
Repubblica ma non la pagina esatta del falso articolo (ovvio, non
poteva farlo, visto che l'articolo non esiste), e soprattutto
l'esiguità della somma, pari a una frazione infinitesima di euro, che
anche facendo centinaia di squillini non assommava mai a cifre
significative.
Insomma una burla, e ben congegnata, grazie alla scelta di un argomento
"caldo" (ci sentiamo tutti un po' colpevoli perché ci sembra che con
gli squillini scrocchiamo) e di uno stile molto giornalistico, da
"notizia ANSA".
Complimenti a tutti i lettori che mi hanno segnalato e analizzato in
dettaglio la bufala, e un pernacchione a tutti i sedicenti giornalisti
di varie testate che l'hanno riportata senza nemmeno prendersi la briga
di chiamare Tim, Vodafone o Wind per verificare.
Per oggi è tutto: ri-scusate la fretta e la brevità.
Nota:
questa newsletter è stata inviata originariamente come numero 2003-031 a
causa di un mio disguido nella numerazione progressiva.
Sta dilagando nella Rete italiana un inquietante appello informatico:
ATTENZIONE: |
Niente panico! E' semplicemente una burla:
le istruzioni vi chiedono semplicemente di aprire la Calcolatrice di
Windows e di digitare un numero, convertendolo al formato esadecimale.
Convertendolo, nella schermata della Calcolatrice compare una parola
che spiega la burla e che non vi rivelo per non rovinarvi la sorpresa
(la trovate comunque nel nome di questa pagina Web).
Di conseguenza, a Microsoft non viene inviata alcuna informazione, e
ovviamente il giochino funziona sia che abbiate software Microsoft
pirata, sia che abbiate le licenze in regola. Anzi, funziona anche con
qualsiasi altro sistema operativo e programma che disponga di una
funzione di conversione al formato esadecimale. Funziona persino a
mano, se siete fra gli eletti capaci di fare queste conversioni con
carta, penna e materia grigia.
Purtroppo molti utenti hanno una notevole paranoia nei confronti di
supposte funzioni "spia" nascoste dentro i prodotti Microsoft (e visti
i precedenti, come dar loro torto), per cui c'è chi prende questo
appello sul serio e lo diffonde a tutti senza prendersi la briga di
eseguire le sue istruzioni, che rivelerebbero la burla. Ripeto: è uno
scherzo innocuo. Trattatelo come tale.
Ciao da Paolo.
-- Problemi di numerazione?
-- Tassa SIAE sui CD, non è una bufala
-- La grande truffa dei dialer
-- Antibufala: la campagna Aquaplastics
Se vi siete accorti che la newsletter ha fatto un saltino nella numerazione, passando da 031 (la precedente) a 033 (questa), niente panico: è semplicemente un mio disguido nella numerazione dei messaggi. Non avete perso nulla. Nel dubbio, comunque, trovate gli archivi della newsletter sul mio sito www.attivissimo.net.
Vorrei tanto potervi dire che è uno scherzo, ma non lo è. Ricordate
l'appello della rivista AF Digitale, che alcuni mesi fa annunciava il
rischio di un balzello sui CD vergini? L'indagine antibufala originale
è qui:
http://www.attivissimo.net/antibufala/afdigitale.htm
Purtroppo non è una bufala. Il decreto esiste ed è stato approvato: è il decreto legislativo 9 aprile 2003, n.68, "Attuazione
della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del
diritto d'autore e dei diritti connessi nella societa'
dell'informazione", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 87
del 14-4-2003, Suppl. Ordinario n.61. Entrerà in vigore il 29 aprile
2003. Secondo AF Digitale, che ha diramato una circolare per annunciare
l'approvazione, si pagheranno ad esempio 0,29 euro per i CD audio
registrabili e 0,23 euro per i CD dati.
Da questo decreto non si salvano i supporti audio analogici (0,23 euro
per ogni ora di registrazione), i minidisc (0,29 euro/ora), le memorie
flash per i lettori MP3 e simili (0,36 euro per 64 megabyte), le
videocassette (0,29 euro per ciascuna ora di registrazione) e i DVD
registrabili (0,87 euro per 4,7 GB). Si paga inoltre un balzello sugli
"apparecchi esclusivamente destinati alla registrazione analogica o
digitale audio o video" (escludendo quindi forse i masterizzatori),
pari al: 3 per cento dei relativi prezzi di listino al rivenditore.
Presso il sito di AF Digitale (http://www.afdigitale.it) trovate i punti salienti del decreto.
Qualcuno dovrebbe farmi la cortesia di spiegarmi perché mai io, utente
onesto che uso i CD registrabili soltanto per masterizzare i backup dei
miei dati e per fare una copia dei miei CD audio da tenere in auto (in
modo da non perdere gli originali in caso di danneggiamento o furto),
devo pagare una tassa antipirateria. Non ho piratato un bel nulla.
E' come se si facessero pagare le multe per eccesso di velocità
spalmandole su tutti gli automobilisti e includendole nel bollo. Va a
farsi benedire la presunzione di innocenza che, mi pareva, dovrebbe
essere alla base del vivere civile.
Resta solo un rimedio: fare incetta di CD vergini prima del 29 aprile
2003, sempre che i negozi non abbiano già aumentato i prezzi. C'è chi
pensa di andare a fare acquisti all'estero, nei paesi europei in cui
queste idiozie non si fanno (alla faccia dell'Europa unita), ma
attenzione: potrebbe essere considerato illegale importare CD che non
hanno pagato il balzello. Come si potrà controllare questa importazione
parallela, che farà sicuramente la fortuna di tante aziende estere a
discapito di quelle italiane, non è dato saperlo. Come si farà a
distribuire il ricavato di questa imposta fra gli artisti danneggiati
dalla pirateria musicale (sarebbe questa la ragione ispiratrice del
decreto) è altrettanto inconoscibile.
L'unica consolazione, per così dire, è che viene sancito ufficialmente
il sacrosanto diritto alla copia privata per uso personale: l'articolo
9 infatti dice:
"[…] È consentita la riproduzione
privata di fonogrammi e videogrammi su qualsiasi supporto, effettuata
da una persona fisica per uso esclusivamente personale, purché senza
scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali
[…]". In altre parole, farsi una copia dei propri CD e DVD è legale, se la copia è per uso personale.
Ma attenzione: secondo l'articolo 26 è vietato scavalcare eventuali
sistemi "efficaci" anticopia (e su quell'"efficaci" calerei un velo
pietoso), per cui è illegale duplicare i CD anticopia attualmente in
circolazione se la copia scavalca il sistema anticopia. E' consentita
invece la copia analogica, a patto che non scavalchi il sistema
anticopia: dice infatti AF Digitale che "viene
poi perseguito, tra gli altri, chi: 'fabbrica, importa, distribuisce,
vende, noleggia, cede a qualsiasi titolo, pubblicizza per la vendita e
il noleggio, o detiene per scopi commerciali, attrezzature prodotti o
componenti ovvero presta servizi che abbiano la prevalente finalità o
l'uso commerciale di eludere efficaci misure tecnologiche (di
protezione, ndr), ovvero siano principalmente progettati, prodotti,
adattati o realizzati con la finalità di rendere possibile o facilitare
l'elusione di predette misure.'"
Nel contempo, la copia analogica è consentita, e anzi _deve_ essere possibile, secondo quanto indicato dall'articolo 9: "I
titolari dei diritti sono tenuti a consentire che, nonostante
l'applicazione delle misure tecnologiche di cui all'art. 102-quater, la
persona fisica che abbia acquisito il possesso legittimo di esemplari
dell'opera o del materiale protetto, ovvero vi abbia avuto accesso
legittimo, possa effettuare una copia privata, anche solo analogica,
per uso personale, a condizione che tale possibilità non sia in
contrasto con lo sfruttamento normale dell'opera o degli altri
materiali e non arrechi ingiustificato pregiudizio ai titolari dei
diritti."
Complimenti, ancora una volta, al Sublime Legislatore.
C'è una vasta categoria di appelli circolanti in Rete, e di banner
pubblicitari presenti nelle pagine Web, la cui falsariga è un invito a
visitare un sito, con la promessa apparentemente innocente di poter
partecipare a un referendum/sondaggio oppure, più maliziosamente, di
poter scaricare gratuitamente suonerie, musica commerciale o
pornografia.
Per esempio, in occasione del conflitto in Iraq (aprile 2003) è circolato questo invito:
UN CLIC PER LA PACE... |
Attenzione! Non abboccate a questi inviti. Infatti entrambe le risposte, lungi dal contribuire a un sondaggio, portano
alla stessa pagina Web, progettata in modo da scaricare automaticamente
sul computer della vittima un cosiddetto dialer: un programma che altera i parametri della vostra connessione a Internet, cambiandone soprattutto il numero telefonico.
Altri siti usano altre "esche" più o meno erotiche oppure la
promessa di scaricare musica o suonerie per cellulari, ma il concetto è
sempre lo stesso: indurre in qualche modo l'utente a visitare una
pagina dalla quale scaricare, più o meno consapevolmente, un dialer.
La truffa nasce dal fatto che il dialer
riprogramma il vostro computer in modo da chiamare un numero a pagamento
(prefisso 899 e simili), ben più salato del numero telefonico normale
che usate per collegarvi a Internet. E soprattutto, nella maggior parte
dei casi, lo riprogramma di nascosto, o perlomeno senza avvisarvi in modo chiaro del maggior costo che sosterrete.
Alcuni siti vi chiedono esplicitamente di scaricare ed eseguire "un
piccolo programma" che permetterà di accedere ai loro "servizi
particolari": non abboccate, è sicuramente un dialer. Altri siti, più subdolamente, creano pagine Web che scaricano ed eseguono automaticamente il dialer, senza che dobbiate scaricarlo ed eseguirlo manualmente.
Esistono infatti delle note vulnerabilità nei programmi più
diffusi (Microsoft Internet Explorer, Microsoft Outlook, Microsoft
Windows) che consentono a un sito o a un utente ostile di indurre il
computer della vittima a scaricare ed eseguire un programma (in questo
caso, un dialer) senza che l'utente se ne accorga e spesso senza che l'utente faccia altro che visualizzare un e-mail o una pagina Web
appositamente confezionata. Se volete saperne di più, i siti Internet
dedicati alla sicurezza sono strapieni di dettagli tecnici.
Molte di queste vulnerabilità non sono rilevabili dai comuni antivirus,
per cui la presenza dell'antivirus aggiornato sul vostro computer non
deve darvi una sensazione di falsa sicurezza. Gli unici rimedi contro questi sistemi truffaldini sono i soliti, ben noti a chi ha a cuore la propria sicurezza informatica:
1. Non scaricare mai da Internet nulla di cui non si sia assolutamente sicuri
2. Se un'offerta è troppo bella per essere vera, probabilmente c'è sotto una fregatura
3. Non usare programmi notoriamente vulnerabili: esistono altri
programmi più sicuri (Opera, Mozilla, Pegasus, Eudora, The Bat!...)
4. Non usare Windows, dato che i dialer sono realizzati soltanto per Windows
Sono immuni da questo raggiro gli utenti che non usano una connessione
telefonica per accedere a Internet e usano invece una connessione ADSL
o in fibra ottica o la rete informatica aziendale, purché non abbiano il filo del telefono collegato al computer per altri motivi (ad esempio perché usano il PC come segreteria telefonica o per mandare e ricevere fax).
Ricordate che potete rivolgervi gratuitamente a Telecom Italia, al 187,
per far disattivare l'accesso ai numeri 144, 166 e 899. In questo modo,
se anche venite infettati, il dialer non riuscirà a fare alcuna
chiamata e quindi non andrete incontro a salassi in bolletta.
Circola un appello che dice grosso modo "Basta
un clic sul sito www.aquaplastics.org per donare acqua all'Africa.
L'iniziativa è dei produttori di materie plastiche in Europa,
l'obiettivo è 1,5 milioni di clic e 150000 euro andranno
all'associazione umanitaria WaterAid."
Il sito citato esiste e effettivamente presenta una campagna in inglese
(ma c'è anche l'italiano) che promette una donazione di 150.000 euro,
da parte dell'industria della plastica, a WaterAid se viene raggiunto
un totale di un milione e mezzo di cliccate sul sito (nella zona "click
to donate") entro il 22 giugno 2003.
Il sito WaterAid citato (http://www.wateraid.org/) appartiene
effettivamente a un ente benefico registrato in Inghilterra (WaterAid,
Prince Consort House, 27-29 Albert Embankment, London, SE1 7UB, UK.
Tel: +44 (0) 20 7793 4500. UK Registered Charity No. 288701).
L'industria della plastica citata è l'APME (Association of Plastics
Manufacturers in Europe), il cui sito
(http://www.apme.org/dashboard/presentation_layer_htm/dashboard.asp)
conferma l'iniziativa benefica.
In altre parole, sembra trattarsi di una regolare attività promozionale
per incentivare l'uso della plastica: i fabbricanti di plastica
sponsorizzano, WaterAid riceve i soldi della sponsorizzazione e li
investe per fornire acqua al Terzo Mondo. Preferibilmente usando
tubature in plastica, ovviamente.
Fino a prova contraria, l'iniziativa ha quindi tutti i requisiti per
essere considerata affidabile. Lascio naturalmente a voi decidere se
partecipare o meno: segnalo solo alcuni fatti che possono aiutarvi
nella valutazione dell'efficacia economica dell'iniziativa.
Secondo quanto indicato sul sito, una cliccata vale 10 eurocent,
ogni utente può cliccare una sola volta al giorno e c'è tempo soltanto
fino al 22 giugno 2003. Iniziando oggi (20/4/2003) ci sono quindi circa
60 giorni di tempo: significa che ogni utente può generare una
donazione massima di 6 euro. Non è una gran cifra, ma non è neppure una
miseria. Se volete dare di più, comunque, potete farlo tramite le
pagine interne del sito.
Ciao e buona Pasqua da Paolo.
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-- Ci vediamo a Rimini?
-- Antibufala: Daniele Brandani a Panorama
-- Newsletter doppia?
Il 24 aprile (giovedì) sarò a Rimini per un mini-incontro, organizzato
dal circolo "ProLab-Nuove Generazioni" della Margherita, intitolato
"Verso la società digitale - Prove di globalizzazione telematica e
storie di miti, bufale, leggende...". L'incontro inizia alle 20.45 e si
tiene in Via Leonardo da Vinci 32 (Rivazzurra, sede Accademia
Informatica). Ci saremo io e l'informatico Roberto Piccardi a fare due
chiacchiere sui temi in Rete del momento.
E' un incontro "light", aperto a tutti, snello e informale, e proprio
per questo ci sarà più spazio per discutere a tu per tu rispetto ai
soliti megaconvegni. Se vi va di venire, contattate Samuele Zerbini
(Presidente Commissione "Bilancio, Servizi al Cittadino" del Comune di
Rimini) al 339.6316174.
Ricordate Daniele Brandani, il cui triste appello (purtroppo autentico) per sua figlia circola in Rete da anni? E' stato intervistato da Panorama. Oltre a una foto sua e della figlia Lucia e i suoi commenti sulla vicenda, trovate aggiornamenti su vari appelli di cui mi sono occupato nel Servizio Antibufala e le conseguenze che la loro diffusione incontrollata ha causato alle persone che le hanno lanciate o ne sono state coinvolte più o meno involontariamente.
La migrazione della newsletter da Yahoo a Domeus a Peacelink sta
procedendo abbastanza bene, per cui è ora di fare un po' di pulizia.
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Per tutti gli altri casi, scrivetemi direttamente a topone@pobox.com.
Ciao da Paolo.
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