(C) 2003 Paolo Attivissimo. Distribuzione libera alle condizioni indicate presso http://www.attivissimo.net/nl/norme_distribuzione.htm.
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Nota: I link non vengono aggiornati o verificati dopo la pubblicazione dell'articolo, per cui è probabile che siano obsoleti e/o non funzionanti.
-- Approfondimenti su QNX
-- Antibufala: aggiornamento Aquaplastics
-- Antibufala: le foto dei danni dello Shuttle
-- Dettagli su StarOffice nelle scuole italiane
-- Chioccioline
Ecco un po' di dettagli extra per chi ha letto l'articolo sul sistema operativo QNX che ho scritto per Apogeonline (http://www.apogeonline.com/webzine/2003/06/25/01/200306250101) e ha scaricato il CD dimostrativo. Molti mi hanno chiesto come si deve rispondere alla richiesta di nome utente e password: l'utente è "root" e la password è vuota (si batte Invio).
Per scaricare il CD dimostrativo potete andare al sito http://www.openqnx.com/
e scegliervi un login e una password. Fatto questo, avete accesso alla
sezione Download, che offre QNX e parecchio software da aggiungere
all'installazione di base. In questa sezione, la sottosezione "QNX
Operating System" contiene la "QNX 6.2.1 NC ISO image" (237 megabyte),
che è quella che vi serve per creare il CD autoavviante.
La versione da scaricare se volete installare QNX in coabitazione con
Windows (in semplice dual-boot con Windows 98, tramite dischetto di
boot con Windows XP) è quella etichettata "QNX 6.1 for MS Windows" (28
megabyte, sempre nella sezione "Download / QNX Operating System" del
sito http://www.openqnx.com/ già citato.
Un altro sito dal quale potete scaricare le varie versioni di QNX è http://public.planetmirror.com/pub/qnx/. In alternativa, se usate BitTorrent, provate qui (senza garanzie): http://www.bytemonsoon.com/download.php/2518/qnxnc621.iso.torrent.
Se un sistema operativo in
28 mega vi sembra già un buon passo avanti, che ne dite di un sistema
operativo grafico che gira su un floppy? E' sempre QNX, in una vecchia
versione datata 1998, ancora disponibile come file ZIP presso http://public.planetmirror.com/pub/qnx/demodisk/.
Si installa scompattando il file ZIP ed eseguendo il file batch
"install.bat" presente nei file scompattati, dandogli in pasto un
floppy (che deve essere già formattato).
I requisiti di sistema
fanno impallidire (o meglio illividire) chi è abituato ai sistemi
operativi tradizionali: processore 386 o superiore, 8 megabyte di RAM,
disco rigido _non_richiesto_. In un floppy ci stanno il sistema
operativo, un browser con supporto per Javascript, un blocco note e un
piccolo file manager; la versione "modem" contiene anche il software
necessario per configurare i normali modem telefonici e andare su
Internet, mentre la versione "network" contiene il software per andare
su Internet tramite la scheda di rete (a patto di avere una scheda di
rete supportata da questa mini-demo di QNX; scordatevi USB, schede
wireless e altre diavolerie post-1998).
Ciliegina sulla torta, lo stesso floppy contiene anche un server Web, che però non è consigliabile usare online perché vulnerabile, come dicono nella newsletter Full Disclosure (http://lists.seifried.org/mailman/listinfo/full-disclosure-moderated). Se il vostro modem o la vostra scheda di rete sono supportati, questo floppy è sufficiente per andare su Internet, sfogliare il Web e consultare la posta (tramite browser). Buon divertimento!
Ricordate l'appello di Aquaplastics che prometteva 150.000 euro in cambio di cliccate? Ne avevo parlato qui:
http://www.attivissimo.net/antibufala/aquaplastics/aquaplastics.htm
L'appello non è una bufala, ma è scaduto. Fino al 22 giugno 2003, il sito di Aquaplastics ha presentato una campagna in inglese (disponibile anche in italiano) che prometteva una donazione di 150.000 euro, da parte dell'industria della plastica, all'organizzazione benefica WaterAid se veniva raggiunto un totale di un milione e mezzo di cliccate sul sito (nella zona "click to donate") appunto entro il 22 giugno 2003.
La campagna si è ora conclusa con successo: la raccolta ha raggiunto il numero di cliccate richiesto, per cui, come detto sul sito, "l'industria europea della plastica farà una donazione di 150.000 euro a favore di WaterAid". Di conseguenza è totalmente inutile continuare a far circolare l'appello. Resta tuttavia possibile effettuare donazioni dirette a WaterAid.
Qualcuno si ricorderà del
falso scoop perpetrato da numerosi giornali e testate televisive a
proposito delle immagini delle crepe nelle ali della navetta spaziale
Columbia, andata distrutta al rientro, insieme ai suoi sette astronauti
qualche mese. Si è appurato ormai che quelle immagini non mostrano
affatto delle crepe nelle ali, ma una parte del vano di carico
dell'aereo. Ovviamente, ben poche delle testate che avevano titolato
con enfasi lo scoop si è presa la briga di dare con altrettanta enfasi
la smentita.
Ma quella non è l'unica
immagine che ha fatto pensare che ci sia una traccia fotografica che
mostra i segni premonitori del disastro. Ci sono due foto, di origine
assolutamente non sospetta (archivio NASA), che ritraggono le ali del
Columbia proprio nel punto nel quale, stando alle ultime indagini, si
sarebbe staccato il rivestimento protettivo che ha poi permesso al
calore del rientro di devastare il velivolo. Queste foto mostrano segni
che a detta di molti siti Internet dedicati alla tragedia del Columbia
sono tracce inequivocabili del fatto che il danno era visibile, e che
soprattutto era visibile dalla cabina. Con tutto quello che ne consegue.
Vero o falso? Difficile a dirsi. L'indagine antibufala è qui: http://www.attivissimo.net/antibufala/columbia_danni/foto_nasa.htm
Ho già accennato in una newsletter precedente alla novità
interessante proposta da Sun: la suite StarOffice, concorrente di
Microsoft Office, gratis per tutte le scuole d'Italia. Se vi interessa
qualche dettaglio in più, date un'occhiata all'articolo che ho scritto
per Apogeonline:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/02/01/200307020101
A proposito: OpenOffice ora è disponibile anche per Mac. Se non
sbaglio, a questo punto è l'unica suite disponibile per Windows, Linux
e Mac, per cui i suoi file sono sicuramente utilizzabili da chiunque
abbia un PC, a prescindere dal sistema operativo. Ed è, come sempre,
liberamente scaricabile: ha quindi tutte le carte in regola per
diventare il nuovo standard universale. Recensione (in inglese): http://www.theregister.co.uk/content/4/31363.html
Finalmente le grandi marche cominciano a offrire PC senza Windows
preinstallato. Cosa ancora più importante, al posto di Windows
preinstallano Linux, e non per farne dei server, ma dei PC per uso da
parte dell'utenza comune. HP ha annunciato (http://www.hp.com/hpinfo/newsroom/press/2003/030702a.html) che tra qualche giorno metterà in vendita negli USA una gamma di PC con Linux Mandrake 9.1 preinstallato. A quanto pare (http://www.theregister.co.uk/content/51/31547.html),
la stessa macchina con Windows preinstallato costerà circa 90 dollari
in più (che su un prezzo di partenza di 349 dollari per il PC, è una
bella fetta). Giusto per confermare che il Windows che trovate
preinstallato quando comperate un computer non è affatto "in omaggio".
Quanti sono gli spammer nel mondo? Pochissimi, forse non più di duecento, secondo Spamhaus (http://www.theregister.co.uk/content/55/31506.html),
un'organizzazione senza scopo di lucro nota in Rete per il suo
monitoraggio del fenomeno spam. Circa 200 individui, quasi tutti
residenti negli USA, sarebbero responsabili del 90% circa dello spam
che ci assilla. Molti di questi esseri immondi risiedono in Florida, a
Boca Raton, che di conseguenza è ora considerata la capitale mondiale
dello spam, sicuramente con grande gioia dei suoi abitanti.
Un telefonino veramente originale: quando lo giri di novanta gradi,
l'immagine sul grande schermo rettangolare ruota di conseguenza. Lo
inclini, e la schermata scorre verso il basso o verso l'alto:
praticissimo per le pagine Web. Finalmente qualcosa di creativo nel
campo dei cellulari, dove ormai le vere novità scarseggiano da tempo.
Immagini e recensione del MyDevice, prodotto dalla finlandese MyOrigo: http://www.theregister.co.uk/content/68/31530.html
La fine arte dell'ironia. Provate a digitare "Weapons of Mass Destruction" (armi di distruzione di massa) in Google e cliccate su "Mi sento fortunato". Non dico altro.
Vorrei ringraziare in particolare i due anonimi (anonime?) di Incisa Valdarno e di Milano
che il 27/6 hanno inviato due generosissime donazioni a sostegno del
Servizio Antibufala e dei vari deliri digitali che offro nel mio sito. Grazie!!!
Moltissimi siti Web e organi di informazione hanno pubblicato una
notizia secondo la quale in questo fine settimana si scatenerà la fine
del mondo in Rete a causa di una sorta di "gara" fra deficienti a chi
devasta il maggior numero di siti Web. L'origine della notizia dovrebbe
essere un comunicato del sito Zone H (http://www.zone-h.org/en/news/read/id=2986),
che è uno dei tanti dedicati ai "defacement", ossia agli attacchi
consistenti nel cambiare il contenuto delle pagine Web di un sito.
Il comunicato parla di una disfida lanciata da un sito (http://www.defacers-challenge.com), che invita ad eseguire il maggior numero possibile di defacement il 6 luglio, in un intervallo che durerà sei ore.
Ovviamente, come al solito i media ci hanno ricamato sopra,
generando allarmi totalmente inutili. Chiarisco brevemente alcuni
concetti per scremare le stupidaggini che ho sentito dire fin qui dagli
esperti improvvisati.
Primo, l'utente Internet medio non ha assolutamente nulla da temere.
L'attacco, ammesso che avvenga, colpirà i siti Web, non i singoli
utenti. Ovviamente, se un utente possiede o gestisce le pagine del
proprio sito Web, quelle pagine possono essere a rischio, ed è quindi
il caso di farne una copia di scorta; ma questa è una cosa che
qualunque utente diligente fa gia'.
Secondo, le regole di questa patetica disfida indicano che i
bersagli più probabili dell'attacco saranno i server dei grandi
fornitori di spazio Web, quelli sui quali coabitano tanti siti; i
server Web dei singoli utenti o aziende sono bersagli meno appetibili.
Se avete un piccolo server aziendale, non è il caso di mettersi le mani
nei capelli: avete fatto il vostro dovere finora, tenendo correttamente
aggiornato il software ed eseguendo test anti-intrusione? Allora non
avete motivo di preoccuparvi durante questo fine settimana più di
quanto facciate normalmente.
Terzo, l'attacco non causerà il collasso di Internet per eccesso di
traffico. Un defacement, per definizione, richiede un traffico di dati
estremamente modesto: qualche comando digitato accedendo per qualche
istante al sito da attaccare, tutto qui. Sapeste com'è facile.
L'unico effetto negativo possibile è che i siti attaccati non
saranno piu' accessibili finché i loro amministratori di sistema non
si schioderanno dalla poltrona e li rimetteranno a posto,
configurandoli come si deve in modo che l'attacco non possa ripetersi.
Cosa che in realta' avrebbero dovuto fare prima.
Fra l'altro, i defacement avvengono tutti i santi giorni, anche al di fuori di queste disfide,
che sanno tanto di gara a chi piscia piu' lontano e dimostrano
esattamente allo stesso modo il livello mentale dei partecipanti.
Pertanto non è proprio il caso, come avvisano alcuni appelli che
circolano in Rete, di restare scollegati da Internet per tutto il fine
settimana. Non servirebbe assolutamente a nulla, perché tanto gli
aggressori non sono a caccia di utenti, ma di siti.
Io resto online per tutti il week-end, e con me il mio sito. Staremo a vedere.
Ciao da Paolo.
Lo so, sono passati venti giorni dall'ultima volta che mi sono fatto
vivo e molti di voi hanno cominciato a sospettare attentati,
sparizioni, vacanze o vincite alla lotteria. Nessuna di queste cose:
sono semplicemente stato un po' preso da guasti e acquisti informatici,
studio di parecchie novità e lavoro, lavoro, lavoro dietro le quinte.
Ma ora rieccomi qui! Scappate, siete ancora in tempo!
Cominciamo dagli eventi passati. Il temibile "attacco informatico
planetario" paventato dai giornali si è rivelato, come previsto, una
tempesta in un bicchier d'acqua. Nessun sito significativo è stato
danneggiato e la Rete è andata avanti imperterrita. Ricordatevene la
prossima volta che leggete una notizia informatica in una pubblicazione
generalista: è quasi sicuramente una panzana. Il livello di competenza
informatica di chi scrive sui giornali e parla in televisione è
talmente basso che a questo punto non posso far altro che consigliarvi
di ignorare in blocco tutte le notizie informatiche pubblicate al di
fuori dei siti specializzati.
Ho scritto un articoletto in proposito che trovate qui:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/09/01/200307090101
e che contiene un rimando a una pagina di Repubblica.it che contiene
una serie di strafalcioni di portata cosmica, compresa la genesi di
una nuova creatura, il "kacker". La pagina è stata corretta in seguito
(pura coincidenza, ovviamente), ma nel mio articolo trovate anche una
cattura dell'originale.
Un'altra notizia ghiotta è che il sistema di protezione della XBox è
stato definitivamente scardinato ed è ora possibile eseguire qualsiasi
programma sulla console di Microsoft senza doverla aprire per
installare chip di modifica o altro. E' una lezione molto educativa per
il futuro e in particolare per il progetto
Palladium-che-non-si-chiama-piu'-cosi'. Improvvisamente sono molto meno
preoccupato per il futuro dell'informatica. I dettagli e il mio
articolo sono qui:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/16/01/200307160101
Dicevo dei miei guasti e acquisti. E' andato in panne il mio router
ADSL, per cui ho dovuto riconfigurare al volo la rete locale e adesso
sono online soltanto con un PC per volta, ma ci ho perso parecchio
tempo, più a litigare con l'assistenza tecnica che con la
riconfigurazione. No, la causa del guasto non è l'attacco informatico
dei kacker... Il sito attivissimo.net è ancora attivo e disponibile
(anche se per ora quando digitate "attivissimo.net" nel vostro browser
venite teletrasportati ad attivissimo.homelinux.net -- niente paura,
sono sempre io).
Siccome il router interconnetteva i miei PC e mi serviva trasferire
un po' di dati fra le varie macchine durante il guasto, ho risolto il
problema acquistando uno di quei begli aggeggi a forma di portachiavi
che contengono della memoria e un connettore USB. Ne sono cosi'
entusiasta che lo consiglio vivamente al posto dei CD o dei floppy per
trasferire dati e fare backup in viaggio, e gli ho dedicato un articolo:
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/23/01/200307230101
L'altro "acquisto" interessante -- anche se non è propriamente un
acquisto, visto che è gratuito -- è la versione 1.1RC di
OpenOffice.org. "RC" sta per "Release Candidate", che tradotto alla
buona significa "versione praticamente pronta per essere distribuita
ufficialmente". Si tratta della nuova versione della suite gratuita che
sta cominciando a dare filo da torcere a Microsoft Office: fra le sue
meraviglie, un'opzione che permette di salvare un documento
direttamente in formato Acrobat (PDF), un'interfaccia più rifinita e
(mi dicono) più compatibile con gli accessori per non vedenti, e uno
snellimento generale. Anche se non è ancora la versione definitiva, che
uscirà tra un mesetto, è più che stabile e può essere usata sin da
subito. La trovate (anche in italiano) presso:
E visto che ero in tema di esportazioni nel comodissimo formato PDF,
ho colto al volo la segnalazione di un lettore (phoebe97) che vi giro
subito: un sito che converte gratuitamente qualsiasi pagina Web in un
documento Acrobat, pronto per la pubblicazione:
http://www.easysw.com/htmldoc/pdf-o-matic.php
E' molto comodo per catturare una copia di una pagina Web di un sito che vi interessa (grafica compresa): basta immettere l'indirizzo della pagina e attendere qualche secondo per ricevere sul proprio PC una copia della pagina in formato PDF.
Per metterlo alla prova, l'ho usato per convertire in formato PDF i miei libri gratuiti "Internet per tutti" e "Da Windows a Linux",
come mi chiedevate da tempo. La conversione di OpenOffice.org è più
sofisticata, ma considerato che il sito PDF-o-Matic non richiede di
installare o scaricare alcunché, il risultato è piu' che dignitoso.
Ora possiamo tutti generare documenti Acrobat, che sono si' creati in
un formato proprietario, ma sono creati secondo specifiche pubbliche e
ben documentate, tant'è vero che ci sono lettori e generatori di file
Acrobat per tutti i sistemi operativi: il PDF è una sorta di lingua
franca per i documenti da distribuire in Rete.
Per generare un file Acrobat da un vostro documento usando
PDF-o-Matic, salvate il documento in formato HTML (quello delle pagine
Web) e pubblicatelo da qualche parte su Internet, assicurandovi che sia
conforme agli standard W3C (test gratuito presso www.w3c.org)
altrimenti la conversione si impappina, poi date aPdf-o-matic l'indirizzo Web del vostro documento. Tutto qui.
Se volete dare un'occhiata a cosa può fare PDF-o-Matic, potete scaricare i miei libri qui:
Da Windows a Linux: http://www.attivissimo.net/w2l1/index.htm
Internet per tutti: http://www.attivissimo.net/ixt4/ixt4.htm
Un'altra cosa che ho preparato in questi giorni di silenzio è una
piccola guida all'uso di PayPal: molti di voi mi hanno chiesto come mi
trovo con questo sistema di pagamento (bene, grazie) e se ci sono
pericoli o fregature nell'usarlo (qualcuno), cosi' ho scritto uno
spiegone, che trovate qui:
http://www.attivissimo.net/donazioni/paypal_guida.htm
E le bufale? Anche quelle si sono accumulate e conto di smaltirle nei
prossimi giorni. Per ora vi posso giusto accennare che la storia della
"caccia alla donna nuda" nel deserto del Nevada è una probabilissima
bufala, e che l'invito via SMS a chiamare un numero per sapere di una
vincita che vi è stata aggiudicata è una truffa bella e buona che sta
impazzando in questi giorni. Da evitare come la peste!
Be', per stasera è tutto, volevo giusto farmi vivo. Alla prossima puntata!
Ciao da Paolo.
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