(C) 1999 Paolo Attivissimo. Distribuzione libera alle condizioni indicate presso http://www.attivissimo.net/nl/norme_distribuzione.htm.
Nota: Questo archivio è in corso di sistemazione. Attualmente contiene molti errori (accentate sbagliate, link non cliccabili, a capo a metà frase, eccetera). Lo so. Li sto sistemando quando ho tempo di farlo, cioè non molto spesso.
L'archivio non è integrale: ho conservato soltanto i messaggi significativi. Mi rendo conto che "significativo" è un criterio molto soggettivo, ma che diamine, queste sono le mie pagine Web e qui decido io cosa mi va di fare ;-).
I link non vengono aggiornati o verificati dopo la pubblicazione dell'articolo, per cui è probabile che siano obsoleti e/o non funzionanti.
La newsletter Internet per tutti è inviata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta e non contiene pubblicità. Se volete sostenerla, sono sempre ben accette le donazioni tramite PayPal o più semplicemente tramite una eurobanconota in una busta indirizzata a: Paolo Attivissimo – 250 Stockton Lane – York YO311JQ – Regno Unito (GB). Ebbene sì, abito in Inghilterra. Dettagli e istruzioni sono presso http://www.attivissimo.net/donazioni/donazioni.htm.
OK, l'avete già capito dal titolo del messaggio. Questa mailing list chiude.
E' una decisione sofferta, ma sono nel mezzo di un trasloco dall'Italia all'Inghilterra e ho una casa da ristrutturare, due bambine di 17 mesi da seguire, una moglie da coccolare e un lavoro sei giorni la settimana che mi serve per mantenere il tutto. Nel contempo, nonostante i miei sforzi ho tuttora soltanto due braccia, dieci dita e pochi neuroni ancora attivi.
Mi sono reso conto che stavo esagerando con gli impegni informatici quando ho _consumato_ la terza tastiera del portatile in meno di due anni (A ed E non si leggono più, i tasti sono lucidi e infossati dal logorio, come i gradini delle chiese antiche).
Insomma, da qualche parte dovevo tagliare i miei impegni, e la scelta è caduta, molto pragmaticamente, su uno di quelli che mi danno molta soddisfazione personale ma nessun ritorno economico: la mailing list. con la soddisfazione personale, purtroppo, non si pagano pannolini, muratori e idraulici.
Mi dispiace per tutti voi che mi avete seguito, ma soprattutto per gli ultimi arrivati, che troveranno come primo messaggio questo avviso di fine pubblicazioni. Anche se vi conosco soltanto come caratteri evanescenti sullo schermo del mio portatile, scrivo comunque queste righe di congedo con imbarazzo, come se avessi un po' tradito la vostra fiducia.
A tutti vorrei dire grazie per i messaggi, le battute, i complimenti e gli incoraggiamenti che mi avete dato in questi due anni. Avete dimostrato senza eccezioni che la gente su Internet sa essere cortese, civile ed educata, forse anche più che nella vita reale, e che quindi non siamo un manipolo di pedofili come dicono i giornali e la TV.
L'archivio dei messaggi rimane disponibile presso le mie pagine Web
(http://come.to/topone) e periodicamente aggiornerò queste stesse pagine con qualche foto e notiziole sparse (soprattutto i Posti Tosti e Internet in Cifre).
__Archivio cedesi
c'e' invece un altro archivio, quello mio cartaceo, con articoli e dati su Internet dal 1993 a oggi, in italiano e in inglese, dalle principali riviste di settore e non, che sto per buttare via. Se a qualcuno interessa, glielo cedo volentieri gratis. Basta che se lo venga a prendere in fretta (sono vicino a Pavia)!
Naturalmente continuerò a essere raggiungibile via email, anche quando sarò in Inghilterra, e sarò sempre lieto di leggere i vostri messaggi. Tuttavia non potrò fare molta "assistenza tecnica" per risolvere i vostri problemi individuali di hardware, software e di Rete.
__E Internet x tutti 4?
alcuni di voi mi hanno già chiesto se è in cantiere una nuova, quarta edizione del mio libro "Internet per tutti" o se sto preparando altri libri. La risposta e', semplicemente, "no" in entrambi i casi. L'editore non me ne ha chiesti e io non li ho proposti, ma se volete farlo voi, scrivetegli pure a massimo@urra.it, reclamando a gran voce altri miei capolavori ;-)
__Gli articoli per la Gazzetta
Avrete notato che anche questi si sono diradati, ma non è per mia scelta: sono passati a cadenza circa quindicinale per una decisione editoriale della redazione. Ormai il sito www.gazzetta.it è stato lanciato, e anche bene, visto che è uno dei più visitati d'Italia, e quindi gli articoli che servivano a stuzzicare l'interesse nella
Rete si fanno meno necessari. Comunque, finché mi chiederanno di scriverli, li scriverò volentieri.
ciao a tutti da Paolo Attivissimo!
=(5 dicembre 1999)=
Scusatemi, mi rifaccio vivo brevemente.
andate a vedere "C'e' post@ per te", con Meg Ryan e Tom Hanks.
Dialoghi bellissimi, attori strepitosi, e una storia che finalmente tratta Internet con dignità al cinema.
La dimostrazione che Internet non è TCP/IP, Java, software, hardware,
SSL, e altri dettagli tecnici. Internet è gente che comunica. Il resto
(mi perdonino i tecnici) è fuffa.
Grazie a tutti per i messaggi di incoraggiamento e di in bocca al lupo. Ne farò tesoro.
a volte ritornano.....
come saprete se siete iscritti da tempo alla mailing list "Internet per tutti", ho dovuto chiudere la sua fase gratuita per un semplice motivo: la pagnotta. Il tempo che dedicavo alla mailing list stava rubando troppo tempo prezioso al mio lavoro (quello pagato) e alla mia famiglia. Per cui ho tirato i remi in barca.
Ma la reincarnazione esiste, almeno quella digitale: la mailing list infatti è morta per rinascere sotto una nuova forma che spero vi piacerà quanto quella precedente.
Si è gentilmente fatto avanti uno sponsor, Apogeonline
(http://www.apogeonline.com), che incosciente del pericolo ha offerto di pagarmi per scrivere altri articoli.
Questi articoli saranno nello stesso stile di quelli della mailing list, ma non saranno distribuiti via email; saranno pagine Web del sito apogeonline, dove fra l'altro compaiono regolarmente anche altri articoli che ho trovato utili e interessanti anche se non li ho scritti io ;-).
Però l'iscrizione alla mailing list "Internet per tutti" è utile lo stesso! Infatti chi è già iscritto, o si iscrive (gratuitamente), riceverà periodicamente un email che lo/la avvisa che c'e' un mio nuovo articolo presso Apogeonline. Il messaggio conterrà un breve sunto dell'argomento trattato, così potrete decidere se v'interessa o meno leggerlo.
Se avete ricevuto questo e-mail, siete già iscritti e riceverete automaticamente un mio messaggio non appena Apogeonline pubblica il mio primo articolo della nuova serie.
a presto!
__Filtraggio automatico
come consueto, i messaggi di avviso avranno tutti la stringa
[INTERNET PER TUTTI] all'inizio del titolo o Subject per facilitare il filtraggio automatico della vostra posta in entrata.
__Speciale per i non vedenti
So che alcuni miei lettori sono non vedenti e mi rendo conto che il formato Web, con le accentate e quant'altro, non sempre è compatibile con i programmi screen reader. Questo è un difetto del Web rispetto alla mailing list, ma qualcosa si può fare per rimediarlo.
apogeonline mi ha confermato che è disponibile per un vostro collaudo per controllare che le loro pagine Web (almeno quelle che ospiteranno i miei articoli) siano compatibili con i vostri screen reader. Quindi, amici con screen reader, dateci sotto! Se ci sono problemi, scrivetemi presso topone@pobox.com e io girerò le vostre segnalazioni alla redazione.
(30 gennaio 1999)
Immaginatevi l'impensabile: Microsoft in crisi finanziaria che perde il monopolio del software.
Se v'incuriosisce sapere come sia davvero possibile uno scenario del genere, sorbitevi il mio articolo presso Apogeonline (http://www.apogeonline.com/riflessi/art_82.html).
Troverete anche alcuni errori nella sicurezza di Windows e scoprirete che Windows 98 non è compatibile con l'anno 2000...
Questo è il primo articolo della nuova versione della mailing list "Internet per tutti". Mandatemi come al solito suggerimenti, commenti, lodi e insulti in proposito via email a topone@pobox.com.
___Collaudatori cercansi
Lettori non vedenti, scatenatevi! Ditemi se i vostri screen reader riescono a gestire correttamente le pagine Web di Apogeonline. Se avete problemi, fatemeli sapere scrivendomi a topon@pobox.com; li girerò alla redazione.
___Apparizione mistica a Target
alcuni giorni fa è venuta a trovarmi una troupe di Target (il programma di Canale 5 in onda la domenica sera) per un'intervista sul mondo della musica MP3.
E' molto probabile che dell'ora di intervista sopravvivano i soliti tre secondi, ma se v'incuriosisce vedermi "full-screen/full-motion", dovrei essere in onda questa domenica (31/1).
Ma non garantisco!
Saluti a tutti da York, Inghilterra.
(8 febbraio 1999)
Saluti a tutti, scusatemi se non sono "apparso" a Target neanche questa volta, si vede che c'e' stato un cambio di programma. Comunque confido nel fatto che le fattezze di Miss Stefanenko siano assai più gradite delle mie (però le mie gambe sono più sexy).
beh, almeno così dice mia moglie.
Ma torniamo alle cose serie. Presso
http://www.apogeonline.com/informaz/art_113.html
trovate un mio nuovo articolo su come farsi rimborsare per le copie inutilizzate e non installate di Windows.
Stuzzicati?
Saluti da York, Inghilterra, dove ha appena cominciato a nevicare.
=
(4 aprile 1999)
Salve a tutti,
giusto due righe per dirvi che non sono scomparso ne' vi ho dimenticato.
Sono soltanto molto indaffarato a livello personale e tempo per scrivere di
Internet (a pagamento o no) proprio non riesco a trovarlo.
avrete sentito di Melissa, il virus che si propaga da qualche tempo via e-mail. Che pizza.
La storia, al di là dei drammi giornalisticamente gonfiati, è sempre la stessa:
-- l'e-mail di solo testo NON può infettarvi.
-- gli attachment (allegati) a un messaggio POSSONO infettarvi, a prescindere dal loro nome (oggi è melissa, domani sarà Rosybindi, non cambia niente).
-- non importa da chi lo ricevete: un attachment va SEMPRE sottoposto a un controllo antivirus prima di aprirlo o eseguirlo.
-- un attachment può contenere virus anche se è un documento Word o Excel
(non soltanto se è un programma).
-- usate un antivirus aggiornato.
-- lungi dal dimostrare quanto siano fragili i sistemi di Internet,
Melissa, come happy99, Papa e i suoi predecessori, dimonstrano solo che il
99% degli utenti di Internet si butta stupidamente a capofitto nella Rete senza documentarsi. Le semplici regole che cito qui sono riportate in tutti i manuali di Internet, persino nei miei; avventurarsi in Rete senza averne letto uno è irresponsabile come guidare un TIR senza patente (e' ovvio che poi succedono gli incidenti, ma mica è colpa del camion o dell'autostrada).
Il che conferma un motto di Internet: "99% of everything is shit" (il 99% di qualsiasi cosa fa schifo).
In realtà, pare che il crash di molti sistemi di posta in giro per il mondo non sia dovuto tanto al virus (che agisce mandando 50 messaggi e
SOLTANTO sugli utenti di Outlook -- ve l'avevo detto, di non usare i programmi Microsoft), quanto alla caterva di messaggi generati dagli utenti per far sapere a tutti i loro amici che il virus Melissa è in giro.
In un certo senso, quindi, anche questo mio messaggio è generato da
Melissa ;-)
buona Pasqua a tutti -- eccetto Slobodan Milosevic.
(9 giugno 1999)
Su Apogeonline (http://www.apogeonline.com) è stato appena pubblicato un mio nuovo articolo sull'elaborazione distribuita, ossia su come usare il proprio PC per contribuire a grandi progetti collettivi.
In particolare mi occupo del progetto Seti@home (l'analisi, sul PC di casa, dei segnali radio dallo spazio) e di GIMPS, che va a caccia di grandi numeri primi. Di entrambi illustro programmi, obiettivi, funzionamento e trucchi.
Prima di Internet, l'unico modo per contribuire alla scienza era donare il proprio cadavere. Adesso si può fare in forma meno cruenta donando un po' della potenza inutilizzata del vostro PC.
__Internet per tutti quarta edizione (forse)
Sto raccogliendo le risorse preliminari per una ennesima edizione del mio libro. Se avete comperato la terza e c'e' qualcosa che vorreste vedere ampliato nella prossima, se avete trovato errori, indirizzi obsoleti, stupidaggini pretenziose o altro, scrivetemi e vi citerò nei ringraziamenti (salvo vostra richiesta contraria). Vi pagherei volentieri una pizza a cranio, ma i soldi son soldi e non sono ancora diventato miliardario, per cui accontentatevi della (discutibile) gloria di apparire in un mio libro.
a presto!
=
(9 luglio 1999)
Fedeli iscritti alla mailing list "Internet per tutti", vi meritate un trattamento un po' speciale, per cui ho pensato di mandarvi in anteprima un'integrazione all'articolo pubblicato presso Apogeonline
(http://www.apogeonline.com).
Saluti!
___Questi programmi possono fisicamente danneggiare un computer?
E' un'ipotesi da non escludere, anche se nella maggioranza dei casi non ci dovrebbero essere problemi. Infatti queste massicce dosi di calcolo continuo fanno lavorare intensamente una parte specifica del vostro processore, quella dedicata ai calcoli in virgola mobile, che di solito se ne sta abbastanza tranquilla. Quando un processore lavora intensamente, si scalda; e in computer progettati in economia il raffreddamento del processore, calibrato sull'uso normale del PC, potrebbe essere messo a dura prova da questo uso "anomalo", al punto di bruciarsi.
Il progetto GIMPS dice chiaramente di non usare processori "overcloccati", cioè ai quali l'utente ha alterato la frequenza di clock per spremere più prestazioni dal proprio computer. Questo tipo di "truccatura del motore" è già rischioso nell'attività normale, figuriamoci se poi si sottopone il processore a un lavoro punitivo come quello previsto dall'elaborazione distribuita.
anche senza overclocking, i segni del carico anomalo su certi processori si fanno sentire. Ad esempio, ogni volta che lancio i calcoli di Mersenne sul mio portatile, sento "cri-cri-cri" e la ventolina di raffreddamento parte istantaneamente. Se fermo il programma, il "cri-cri-cri" smette immediatamente e la ventolina si ferma dopo qualche minuto. Preoccupante.
Una cosa è certa: se volete valutare la qualità di un processore, sottoporlo a Mersenne o Seti@home è un ottimo banco di prova.
___Barare al lotto
Nel caso di Mersenne, le probabilità di imbroccare un numero primo non sono democraticamente distribuite fra gli utenti. A prescindere dal tempo maggiore richiesto per calcolare un numero primo usando un processore lento, per motivi per me insondabili le probabilità di azzeccare non sono uguali per tutti. Ho provato a installare Mersenne su un Pentium 120, e lo
Status Report mi ha detto che le probabilità erano una su cinque milioni e passa. Lo stesso programma, messo al lavoro su un Celeron 300 con un altro numero primo ben più consistente, 2788637-1, mi ha detto che le probabilità erano una su 63.618. Mistero.
___Leggende metropolitane
Figuriamoci se la comunità di Internet poteva lasciarsi scappare un'occasione così ghiotta di fare sfoggio di paranoia. Infatti circolano molti messaggi secondo i quali nei programmi come quelli di Seti siano nascoste delle routine che invece di analizzare segnali alieni analizzano il contenuto del vostro PC e lo mandano a Bill Gates, la CIA, la DIGOS, la business Software Alliance o al mago Oronzo.
Inutile dire che diffondere notizie non documentate di questo genere è da incoscienti. Se qualcuno ha delle prove serie, si faccia avanti. Basterebbe ad esempio vedere quali file vengono letti dal programma (ci sono utility apposite). Ma chi soffre di mania di persecuzione non si fa distrarre da banalità di questo genere.
___Hacker e alieni
Messaggi alieni non ne sono stati ancora trovati, ma il 4 luglio 1999 un alieno si è fatto vedere presso il sito di Seti@home per cinque ore.
Peccato che l'alieno fosse Alf, pupazzo personaggio di una serie TV, e ci fosse stato messo in fotografia da un hacker vero (di quelli che fanno burle di questo tipo ma non fanno danni). Diciamo che il progetto Seti@home non ci ha fatto gran bella figura, ma l'idea di base rimane interessante.
___Seti senza grafica
Devo ringraziare un attento lettore della mailing list per questa segnalazione. Contrariamente a quanto dicevo nell'articolo, in realtà esiste una versione senza grafica del programma Seti@home per Windows.
Tuttavia funziona soltanto sotto Windows NT e Windows 98: sotto Windows 95, niente da fare.
Il programma è un po' nascosto nella sezione Unix del sito Seti@home
(http://setiathome.ssl.berkeley.edu/unix.html ). L'indirizzo per prelevarlo direttamente è http://setiathome.ssl.berkeley.edu/software/setiathome-1.2.i386-winnt-cmdlin e.exe.
come sospettato, gli utenti confermano che è molto più veloce della versione grafica.
(1 settembre 1999)
ciao a tutti e un particolare benvenuto all'ondata di nuovi iscritti alla mia mailing list, che dimostrano che il masochismo è una pratica ben più diffusa di quel che si pensa comunemente...
__Hotmail violata dagli hacker
alcuni giorni fa un gruppo di hacker ha creato una pagina Web nella quale, con solo _nove_ righe di comandi, consentivano di entrare a leggere la posta di uno qualsiasi dei quaranta milioni di utenti di hotmail, un servizio di e-mail gratuita della Microsoft.
bastava digitare il nome dell'utente (che è facile scoprire, visto che fa parte del suo indirizzo Internet) e si poteva leggere tutta la sua posta.
Si è trattato di un atto dimostrativo per segnalare agli utenti ignari che la competenza Microsoft in fatto di sicurezza è quanto meno insufficiente, soprattutto considerato che il nuovo standard Microsoft che avrebbe dovuto sostituire l'MP3 offrendo inespugnabili protezioni contro la pirateria musicale è stato messo fuori gioco due giorni dopo la sua pubblicazione. anche Office 2000 è stato dimostrato suscettibile di diffondere virus tramite i fogli di calcolo.
certo, a ogni falla che viene rivelata Microsoft risponde con una pezza di aggiornamento. Ma quante falle restano ancora da scoprire? Finora gli hacker hanno agito nel modo eticamente corretto, rendendo pubblica la falla, ma se qualcuno decidesse di non essere altrettanto corretto?....
Se il vostro indirizzo termina con @hotmail.com, amici, siete avvisati. Se non termina con @hotmail.com, rimane valido il vecchio consiglio: non considerate _mai_ l'e-mail una canale sicuro di comunicazione. Punto e basta.
__Volete collaborare?
come probabilmente saprete, sto lavorando alla quarta edizione di "Internet per tutti". Se volete collaborare, tenete presente che entro breve la prima stesura del testo sarà pubblicata su Internet e sarà liberamente prelevabile. Sono completamente pazzo a regalare il frutto delle mie fatiche? Può darsi.
be', comunque lo scopo di pubblicarlo in Rete prima che su carta è di offrirlo al pubblico ludibrio --- volevo dire all'esame critico di voi tutti, per raccogliere suggerimenti ed eliminare errori.
Se vi va di collaborare in cambio di una citazione del vostro nome fra i ringraziamenti, ho una richiesta: una cattura in formato JPG di una schermata di un livello aggiuntivo di Quake, uno di quelli liberamente prelevabile da Internet. Va bene un livello qualsiasi, eccetto quello con le donne nude.
Se avete qualcosa del genere, mandatemelo presso topone@pobox.com. Grazie!
Sto anche cercando un disegnatore per illustrare in modo allegro e informale alcuni concetti di Internet. Offro sicuramente il vostro nome in evidenza e quasi sicuramente un po' di vile denaro (ma questo dipende dall'editore). Fatevi avanti!
Saluti a tutti da Paolo Attivissimo.
=
(4 settembre 1999)
__In fuga da Hotmail, ma per dove?
Giro alla vostra attenzione una domanda di un lettore. Dopo quello che è successo a Hotmail, c'e' in atto una grande fuga verso altri fornitori di e-mail gratuita. Il problema è che ormai si teme di passare dalla padella nella brace. Preoccupati? Non siete i soli:
> Ciao, volevo chiederti un'info veloce. Spesso si sente di hacker che
>violano la rete Microsoft (+ o - una volta ogni 2 settimane), secondo te
>e' possibile che vengano violati così spesso anche altri siti si posta
>(es. NetAddress, Yahoo, Tiscali o Freemail)?
certamente. La reputazione di Microsoft in fatto di sicurezza è proverbiale (in senso negativo), ma questo non vuol dire che gli altri siano messi molto meglio. Qualsiasi sistema che _archivia_ la vostra posta sulla Rete, consentendovi di leggerla da qualsiasi computer collegato a
Internet, è sicuramente più a rischio di un sistema che trasmette direttamente la vostra posta al vostro computer e solo a quello.
Questo non vuol dire che servizi di redirezione (come il pobox.com che uso io) siano a prova di bomba. La sicurezza è un concetto relativo. La redirezione è un po' più sicura dell'archiviazione in Rete, tutto qui.
Ma non avrete mai la sicurezza assoluta, scordatevela. D'altronde, chi vi dice che qualcuno non si legge la vostra posta cartacea? Il vostro estratto conto? La vostra bolletta?
Giusto per chiarire la differenza: la redirezione comporta che la posta si
_preleva_ per leggerla e quindi viene recapitata al vostro computer.
L'archiviazione, come quella di Yahoo, significa che la vostra posta rimane sui computer di qualcun altro (Yahoo) e voi la leggete tramite una pagina Web.
>Secondo te qual'e' il
>servizio di posta + sicuro?
Nessun servizio di posta è sicuro al 100%. L'unico modo per essere sicuri è non scrivere niente che non possa essere letto da altri: considerare l'e-mail come una cartolina che passa sotto gli occhi di tutti.
Se vuoi che la tua posta sia protetta e garantita, sia come riservatezza sia come autenticazione, devi usare la crittografia. Uno dei sistemi più diffusi è il PGP (disponibile gratis ad esempio presso http://www.pgpi.com e in mille altri posti). Macchinoso, ma funziona.
___Volete collaborare (seconda parte)
Scusate se approfitto della vostra cortesia, ma vedo che siete così gentili (le immagini di Quake che vi avevo chiesto sono arrivate al volo, grazie a thezane@geocities.com e a tutti gli altri che me ne hanno mandate)....
adesso sono in Inghilterra e quindi da qui non posso fare una delle verifiche che mi occorre per la quarta edizione di "Internet per tutti". Mi spiego subito.
Nella scorsa edizione dicevo che se avete un fax, potete ricevere le cartine delle aree locali Telecom chiamando l'167-67.67.67. Esiste ancora questo numero? Adesso è per caso diventato 800-67.67.67 o 0800-67.67.67?
In teoria, risponde una voce sintetizzata che vi guida attraverso una serie di menu. Premendo *, *, 2 (aree locali) e poi il numero corrispondente alla vostra regione (1 per Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta; 2 per Liguria,
Toscana, Umbria; eccetera) vi verrà mandata via fax la spiegazione delle nuove aree locali e la loro distribuzione nella zona che vi interessa.
Grazie in anticipo (e una citazione nel libro) a chi mi saprà confermare quest'informazione.
Saluti a tutti da Paolo Attivissimo.
(11 settembre 1999)
Mime-Version: 1.0 content-Type: text/plain; charset="us-ascii"
ciao a tutti,
se vi interessa sapere come ho fatto a farmi dare centomila lire per la versione preinstallata di Windows di cui ho chiesto il rimborso, visitate http://www.apogeonline.com/informaz/art_199.html
Troverete l'articolo con la mia storia e le istruzioni per procedere al rimborso.
buon divertimento!
(13 settembre 1999)
Vi giro una domanda di un lettore che penso possa interessarvi.
>Cosa accade però se, come accade in vari casi, Windows è già installato
>e configurato?
>Basta conservare intatta la busta con i manuali?
Opinione personale non vincolante: se il WIndows è già installato e configurato, nel senso che non vi viene richiesta la schermata di accettazione delle condizioni di licenza, non occorre fare niente di particolare, semplicemente chiedere il rimborso in data _immediatamente_successiva_ alla data d'acquisto del PC.
Diciamo il giorno stesso.
In questo modo si può sostenere più che ragionevolmente che Windows non è stato utilizzato e pertanto si ha diritto al rimborso.
Fatto questo, procedete pure a formattare e reinstallare quello che preferisci. Non occorre tenere sigillati i manuali, ma di certo male non fa.
(14 settembre 1999)
La prima bozza di "Internet per tutti 2000" è a vostra disposizione presso
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ixt4/quarta_edizione.htm
attenzione! Solo i primi quattro capitoli sono definitivi, per cui non segnalatemi errori nei capitoli successivi.
buon divertimento!
Una richiesta: nessuno ha una foto digitale di una spina telefonica tripolare modello SIP? Sapete com'e', qui in Inghilterra sono difficili da trovare...
(20 settembre 1999)
Dovreste aver ricevuto un messaggio di questo tipo:
>From: (no from line)
>
>8-PPPPP 8-PPPPP 8-PPPPP
>
>o.
alcuni hanno sospettato un attacco informatico alla mia (nostra) mailing list, e hanno perfettamente ragione. Solo che non c'e' da preoccuparsi perché è un attacco... amichevole. Ho chiesto a uno che di Internet non scrive e basta come me, ma ci mangia e ci vive, di provare a tastare la sicurezza di Onelist, il sito che gestisce la mia mailing list "Internet per tutti".
Manco a dirlo, c'e' riuscito. Grazie, Odo.
comunque, visto che si tratta di un'intrusione richiesta e approvata, non c'e' da preoccuparsi. Almeno non per questo messaggio. Semmai c'e' da preoccuparsi perché l'impressionante facilità con cui è riuscito a farsi passare per me dimostra ancora una volta che Internet non è un ambiente sicuro e che troppi servizi che apparentemente sono solidissimi (tipo Hotmail) sono in realtà colabrodo in fatto di sicurezza.
Meditate, gente, meditate.
a proposito della foto della tripolare SIP: siete stati velocissimi e gentilissimi a mandarmi il materiale, per cui la richiesta è soddisfatta.
ciao a tutti da Paolo.
(22 settembre 1999)
Natale si avvicina, ma se state pensando di comperare un computer con l'unico scopo di usarlo per accedere a Internet, pensateci bene. Potreste trovarvi meglio a comperare una console per videogiochi.
a parte il prezzo decisamente più basso, questi apparecchi sono molto più affidabili e facili da gestire di un computer. In più ci si può giocare, ovviamente.
Tutte le case produttrici sono in corsa per arrivare sul mercato: la prima a farcela è stata Sega con la sua Dreamcast, lanciata in questi giorni in Giappone (il lancio europeo è per il 14 ottobre). Prezzo in USA: 199 dollari.
Unica considerazione cautelativa: porta il marchio "designed for Windows CE", il che significa che potrebbe avere lo stesso livello di affidabilità e semplicità degli altri apparecchi (organizer, mini-PC portatili) che usano Windows CE. Ci siamo capiti.
anche la nuova Playstation 2 di Sony sarà abilitata a Internet, ma non se ne parla fino a marzo del 2000 in Giappone e verso fine 2000 nel resto del mondo.
Nintendo farà altrettanto con Dolphin e con una versione del suo famosissimo GameBoy collegabile a Internet tramite telefonino.
Fonti: Time, 20/9/1999 e Time Digital, 27/9/1999.
(23 settembre 1999)
I creatori di virus approfittano dell'ansia intorno ai "baco del 2000" e dell'inveterata abitudine dei nuovi utenti (e di quelli vecchi) di non leggere i manuali dei propri programmi o almeno una buona guida a Internet per disseminare le loro divertenti creazioni. Ecco alcuni dei prossimi arrivi.
-- Un e-mail che sembra provenire dal reparto assistenza Microsoft e offre un programma per la risoluzione dei problemi relativi all'anno 2000 (Y2K). Contiene un allegato (attachment) chiamato y2Kcount.exe.
(CNet, 20 settembre 1999)
-- Nel fine settimana è stato distribuito in oltre 25 newsgroup della gerarchia alt.sex un nuovo macrovirus per Word chiamato Suppl Word. Dettagli presso http://cnn.com/TECH/computing/9909/20/word.virus.idg/index.html
(CNN.com, 20 settembre 1999)
-- La settimana scorsa ha cominciato a circolare un "cavallo di Troia" che sembra offrire un programmino gratuito che offre un orologio che fa il conto alla rovescia al 2000. Una volta attivato, il virus accede alle password dell'utente.
-- Sempre nello stesso periodo ha iniziato a farsi vedere W32/Fix2001, che arriva sotto forma di un avviso e-mail da un sedicente "amministratore di sistema" ("system administrator") che dice di offrirvi un programma per risolvere un problema di Internet relativo all'anno 2000. Se eseguito, il virus sarà trasmesso insieme a ciascuno dei successivi messaggi della vittima.
(Edupage/San Francisco Chronicle, 20 settembre 1999
I virus cambiano ma le raccomandazioni sono sempre le stesse.
-- non si possono prendere virus _leggendo_ un messaggio (email o in un newsgroup).
-- per diffondersi via Internet, questi virus usano gli allegati. Basta non eseguirli o aprirli.
-- anche i documenti di Word, Access e Excel che ricevete come allegati vanno trattati con la stessa attenzione.
-- se ricevete un messaggio contenente un allegato non previsto, NON eseguitelo. Cancellatelo e basta. Non importa chi ve lo ha mandato; anche se è un amico fidato, potrebbe essere stato sbadato.
-- se avete un programma che esegue automaticamente gli allegati, siete PAZZI. State giocando con il fuoco. Disattivate l'opzione di esecuzione automatica, se esiste, o cambiate del tutto programma. Qualsiasi programma che esegua gli allegati senza
-- non spedite inutilmente documenti in formato Word quando basterebbe fare un bel "taglia e incolla" in formato testo da includere nel normale corpo del messaggio.
-- installate un _buon_ programma antivirus e soprattutto _tenetelo_aggiornato_. Un antivirus non aggiornato dà una falsa sensazione di sicurezza pericolosissima.
-- usate, e fate usare, queste semplici raccomandazioni.
ciao da Paolo Attivissimo.
(26 settembre 1999)
L'ex-Rolling Stone Bill Wyman è il primo artista musicale importante a distribuire un album tramite un lettore MP3 personalizzato.
E vedeste che lettore! E' grande come una scatola di fiammiferi. Impressionante. Contiene funzioni di crittografia che dovrebbero tener buono il mondo dei discografici ma che sarà un piacere per i bravi hacker crackare. Sono stato scettico a lungo sui lettori MP3 portatili, ma questo lo guardi e lo senti mormorare "Comprami" meglio di Viola Valentino (accidenti, ho tradito la mia età...).
Il lettore, in vendita qui in Inghilterra dal primo ottobre a 50 sterline (150.000 lire) incluso l'album di Wyman con tanto di copertina, immagazzina la musica su chip facilmente rimovibili chiamati Multi Media Card (MMC) simili alle tessere dei telefonini.
Non è finita: è in vendita anche un "MP3 Multi Media Card Reader/Writer", sempre a 150.000, che consente a chiunque di registrare musica sulle MMC. Se fosse il primo di aprile penserei a uno scherzo, ma la notizia è della BBC Online.
Sicché con 300.000 lire possiamo avere un kit che ci consente di portare in giro tutta la musica che vogliamo, senza parti in movimento. Scavalchiamo il problema della durata delle memorie dei lettori MP3 precedenti usando le MMC come se fossero microcassette. Per ampliare la memoria del lettore basta comperare qualche MMC in più.
a questi prezzi il lettore MP3 portatile è finalmente una realtà praticabile. Finora spendere 400.000 lire per un lettore come Rio, che ci mette una vita a caricare la musica, ne contiene una o due ore al massimo ed è totalmente PC-dipendente, era una follia riservata ai tecnomani.
Ma questo lettore è lo Swatch dei lettori MP3. Tenetelo d'occhio.
Una delle applicazioni previste è molto interessante: discografici, leggete e tremate. Un artista, con o senza l'appoggio di una casa discografica, può mettere online un sito Web dal quale si può prelevare la sua musica. Per suonarla ci vuole un codice di sblocco (che si ottiene a pagamento). I soldi vanno direttamente all'artista, che può vendere la sua musica senza i ricarichi dei discografici, della distribuzione, eccetera. I prezzi degli album crolleranno. Gli artisti saranno in grado di avere i dati di vendita dei loro brani in tempo reale.
Questo lettore MP3 potrebbe diventare il prossimo accessorio di moda, da indossare come un orecchino (e' un po' tirata per il collo come idea, ma è fattibile).
Veniamo ai dettagli musicali. Bill Wyman distribuisce con il lettore una Special Edition di brani o esecuzioni inedite, alcune dal vivo, dei suoi Rhythm Kings, con Eric Clapton, Georgie Fame, Gary Booker e Peter Frampton. Scusate se è poco.
(23 settembre 1999)
Nel frattempo, Pete Townshend degli Who mette a disposizione gratuita il suo ultimo album, Pete Townshend Live, fino al 27 settembre presso Musicmaker.com.
(23 settembre 1999)
Grazie, grazie, grazie a tutti per le immagini delle barre dei browser che mi avete mandato. Ho un altro favore, se vi va, facile facile.
avete delle abbreviazioni preferite che usate nella posta, cose come "cmq" per "comunque", "msg" per "messaggio", "nmnpfdm" per "non me ne può fregar di meno"? Cerco roba italiana, non le solite IMHO, BTW di origine inglese.
Se le avete, scrivetemi presso topone@pobox.com.
(26 settembre 1999)
Dimenticavo il sito, con le foto e i prezzi:
Http://www.mp3.ltd.uk
Notate i pesi (30 grammi!) e l'alimentazione. Notate anche le dimensioni e il registratore di MMC.
Unico neo, per ora, i prezzi delle MMC, ma scenderanno.
Saluti!
(27 settembre 1999)
Il mese prossimo (ottobre 1999) l'operatore telefonico GSM Orange lancerà in Inghilterra il servizio High-Speed Circuit-Switched Data (HSCSD), che consentirà la trasmissione dati dal telefonino a 28.000 bit per secondo contro i normali 9.600 della tecnologia attuale.
La barriera dei 9.600 che frenava tragicamente l'uso del cellulare per accedere a Internet è stata così finalmente infranta, non soltanto a livello sperimentale, ma in un'applicazione commerciale.
Naturalmente servirà un telefonino apposito, ma triplicare la velocità di trasmissione è un salto di qualità non indifferente che porta i cellulari vicini alla competizione con la linea telefonica fissa.
Nel frattempo si avvicina l'introduzione del livello successivo, il GPRS (GSM Packet Radio System), che promette 171.200 bps: si parla dell'anno prossimo e si prevede che entro tre anni saranno in vendita cellulari in grado di raggiungere i 2 megabit per secondo.
a quel punto, per la linea fissa, saranno tempi duri.
(27 settembre 1999)
Per quelli di voi che hanno la masochistica tendenza a rivedere quello che scrivo, ho messo online presso il solito indirizzo http://come.to/topone la versione aggiornata di "Internet per tutti 2000".
Questa è la versione 0.7 di bozza: sono chiusi i primi cinque capitoli.
Non ho soltanto completato un capitolo in più rispetto alla versione online precedente: ho anche introdotto nei capitoli precedenti nuove illustrazioni e i tanti suggerimenti che mi avete mandato. Grazie.
buona revisione!
(3 ottobre 1999)
Ho teste' pubblicato presso il solito sito (http://come.to/topone) anche il sesto capitolo di "Internet per tutti 2000". Come al solito è integrato nel resto del testo, per cui scusatemi ma vi tocca prelevare il testo completo: coraggio, sono solo 270K zippati.
Se siete più ambiziosi, potete prelevare la versione completa di grafica e audio, ma occhio che sono 3500K.
URL diretti per prelevare:
-- solo testo: http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ixt4/i2000.zip
-- testo, audio e grafica: http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ixt4/i2000big.zip
attendo i vostri commenti e le vostre segnalazioni sui primi sei capitoli!
__Presto disponibile il codice sorgente di Solaris
Nella speranza di replicare il successo di Linux, anche Sun ha deciso di rendere pubblicamente disponibile il codice sorgente del suo sistema operativo Solaris. I programmatori potranno prelevare e modificare il codice sorgente, a condizione che includano interfacce "aperte" con i programmi che sviluppano e che segnalino eventiali errori a Sun e agli altri programmatori. a differenza di Linux, però, Solaris non sarà gratuito per tutti: chi sviluppa codice Solaris per applicazioni non commerciali potrà farlo gratuitamente, ma chi usa il codice per programmi commerciali sarà tenuto a pagare una licenza a Sun.
(Wall Street Journal 10/01/99)
__Altre falle in Microsoft Internet Explorer 5
Sono stati trovati altri due problemi in Explorer 5. Il primo permette uno "spoofing" che consentirebbe a un malintenzionato di accedere ai dati dell'utente di Explorer anche attraverso un firewall.
Microsoft sta lavorando a una pezza (patch) e per il momento consiglia di disattivare l'active scripting di Explorer.
L'altro errore consente a Explorer di alterare in modo imprevedibile i marcatori (tag) HTML durante la modifica delle pagine Web create con Explorer se si usa l'impostazione di default "Web Page, complete". Microsoft sta lavorando anche a questo problema e per ora consiglia di usare l'impostazione "Web Page, HTML only".
In gergo meno tecnico, non vi conviene usare Explorer 5 per creare le vostre pagine Web. Explorer potrebbe alterarle di sua spontanea volontà e potreste trovarvi con risultati completamente diversi dalle vostre intenzioni.
(InfoWorld Electric 09/29/99)
___Windows 98 non è compatibile con l'anno 2000
action 2000, l'ente governativo inglese che sovrintende alla risoluzione del problema del cambio di data del 2000, ha denunciato vari programmi che avevano dichiarato di essere compatibili con l'anno 2000 quando in realtà non lo sono.
Ecco alcuni dei bugiardi:
-- Microsoft Word 97
-- Filemaker Pro 4
-- Excel 95
-- Quickbooks 3
-- Outlook 98
-- Windows NT Site Server Enterprise 2
buon divertimento!
(3 ottobre 1999)
Se avete cercato di prelevare l'aggiornamento completo di Internet per tutti 2000 dal solito sito http://come.to/topone, che vi porta a Geocities, avrete notato che ancora una volta il link al file i2000big.zip non funziona. Era già successo per il capitolo precedente.
Pensavo di essere rimbambito io, ma poi ho scoperto che Geocities ha smesso di accettare qualsiasi file intorno ai 3 mega (come era i2000big.zip). Guarda caso, queste sono le dimensioni di un brano musicale in formato Mp3.
Il bello è che Geocities ti lascia trasmettere il file (venti minuti di telefono), poi te lo cancella sotto il naso. Gentili.
Morale della storia: niente più Mp3 su Geocities, neppure se sono rinominati (il trucco che aveva permesso di ospitare tanta musica illegale su Geocities fino ad oggi). La discutibile battaglia contro la pirateria musicale si fa più dura.
cosa più importante, mi scuso per eventuali problemi nel tentare di prelevare gli aggiornamenti del mio libro. Ho ristrutturato al volo il sito in modo da evitare il problema: adesso potete prelevare il testo senza grafica e la grafica e l'audio capitolo per capitolo. Questo dovrebbe anche rendervi la vita più semplice, evitando di dover scaricare 3-4 mega ogni volta che aggiorno il testo.
Saluti e buon proseguimento da Paolo Attivissimo.
(9 ottobre 1999)
O miei ineffabili revisori, ho da sottoporre al vostro severo giudizio il capitolo 7 di Internet per tutti 2000, che potete trovare al solito indirizzo http://www.geocities.com/capecanaveral/1173/quarta_edizione.htm.
__Ma che male fanno le catene di sant'Antonio?
E' sempre più diffusa l'abitudine di far circolare i messaggi delle catene di sant'Antonio, quelli che promettono ricchezza e fortuna come quelli che avvisano di presunti "virus nella posta". Di solito l'utente, non sapendo se l'allarme è autentico o meno, e non volendo attirarsi la iettatura, diffonde il messaggio a quattro o cinque suoi amici.
"Tanto male non fa", si dice di solito.
Un corno! Come potete leggere (in inglese) presso http://urbanlegends.about.com/culture/beliefs/urbanlegends/library/weekly/mcurrent.htm, David Darren Bucklew è la vittima di una di queste catene. E' lui il ragazzo che, secondo la catena, sta morendo di "severe ostriopliosis of the liver." (grave ostriopliosi del fegato). La malattia non esiste, ma David sì, e lui e la sua famiglia sono perseguitate dagli effetti di questo appello fatto circolare sconsideratamente.
a distanza di più di un anno dall'avvio della catena, la famiglia continua a ricevere almeno una decina di telefonate la settimana da gente di tutto il mondo che vuole sapere come sta David. Alcuni maleducati gli telefonano per dirgli che dovrebbe vergognarsi di aver lanciato l'appello. Sia il Bethel Park School District, sia il Children's Hospital di Pittsburgh hanno dovuto affiggere degli avvisi nei rispettivi siti Web nella speranza di fermare questa ridicola catena.
Per non parlare dei _cento_miliardi_ di lire spesi in cartoline di auguri per il caso più famoso di Craig Shergold, il "bambino col tumore al cervello che vuole entrare nel Guinness". Non sarebbe stato meglio versarli in beneficenza? Dettagli su questa storia presso il mio sito (http://come.to/topone).
___E per finire....
Vediamo se riesco a farvi sorridere.
Dunque, dunque. Bisogna fare attenzione alla scelta degli indirizzi dei domini. A volte possono succedere cose strane. Guardate cos'e' successo al sito dell'Original Lumberman's Exchange. E' un sito dedicato alla compravendita di prodotti per boscaioli.
Fin qui non fa ridere, vero? Ma guardate l'indirizzo: http://www.lumbermansexchange.com
Non l'avete capita? Scegliendo un indirizzo senza spaziature, non si capisce se si tratta di "Lumberman's Exchange" (nell'intenzione originale) o di un più ambiguo.... "Lumberman Sex Change" (cambiamento di sesso per boscaioli).
anche così non fa ridere? Che volete, sono le tre del mattino e a quest'ora i miei sette neuroni reagiscono nei modi più strani.
[Fonti: Internet Tourbus]
(9 ottobre)
Scusate, nel messaggio precedente ho sbagliato a indicare l'indirizzo dal quale prelevare il testo di "Internet per tutti 2000" con il settimo capitolo finito
Quello giusto e'
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ixt4/i2000.zip (diretto)
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ixt4/quarta_edizione.htm (istruzioni).
Scusatemi ancora per il disguido, ma ho perso uno dei sette neuroni rimasti.
ciao a tutti da Paolo Attivissimo.
(10 ottobre 1999)
Non è mia abitudine far circolare le veline aziendali, ma farò uno strappo per questa, fermo restando l'invito alla calma e alla prudenza. Visto che (pare) sia tutto gratis, potrebbe valere la pena di fare qualche esperimento.
Sto parlando dei nuovi servizi TIM/Tin per usare il cellulare come terminale Internet. Interessante, se funziona.
Leggere attentamente le avvertenze. Seguire le modalità d'uso. Non somministrare agli internettari sotto i 12 megabyte di RAM. E' una velina, usare con prudenza.
Dal sito Telecom Italia (http://www.telecomitalia.it/chisiamo/univnumb.it.shtml)
Introduzione
Il numero di telefonino diventa la casella personale dove è possibile inviare e ricevere messaggi di testo, vocali e di posta elettronica, inviare e ricevere fax e navigare in Internet.
E non è tutto: grazie all'Universal Number è semplicissimo comunicare con l'universo TIM. Ricordando il numero di telefonino si ricava facilmente il numero di Segreteria Telefonica, fax e l'indirizzo e-mail di tutti i Clienti TIM.
Numero di cellulare 0338-3692468
E-mail 0338-3692468@tim.it
Fax mail 0338-0-3692468
Segreteria 0338-0-3692468 attivazione del servizio
Per attivare il servizio TIM Universal Number (attivazione della posta elettronica e dell'accesso ad Internet con la stessa password), è sufficiente:
X i clienti GSM e TACS, tramite Voce chiamare il numero breve 9001 seguire le istruzioni della voce guida impostare la Password
X i clienti GSM, tramite Short Message:
Inviare al numero 9000 il messaggio di testo (SMS)
UNI (spazio) <password>
IMPORTANTE: La password scelta deve contenere da un minimo di 6 ad un massimo di 8 caratteri alfanumerici
Gestione della e-mail
Dal 1° Novembre, tutti i nuovi Clienti TIM saranno automaticamente abilitati al servizio di posta elettronica.
La casella di posta elettronica UNI.TIM consente di inviare, ricevere e gestire e-mail direttamente dal telefonino, senza la necessità di avere un PC. i clienti GSM ricevono gratuitamente sul telefonino un SMS che li avvisa ogni qual volta viene depositato un messaggio di posta elettronica in casella; tramite SMS: è possibile conoscere i messaggi contenuti nella casella (num sequenziale del messaggio, data e ora, mittente, oggetto, presenza di allegati, dimensione in bytes), leggere cancellare, rispondere, inoltrare il messaggio o stamparlo su un apparecchio fax nazionale (1) (stampa del body del messaggio o degli allegati di tipo txt, doc) in voce: chiamando il numero 9001 è possibile ascoltare le email direttamente dal telefonino attraverso un sistema vocale di lettura, è possibile rispondere con un messaggio vocale o scegliere di stamparle su un numero di fax nazionale1
Una volta che il servizio è stato attivato (scelto e inviato la password) è possibile consultare la casella di posta elettronica anche da web (sito www.uni.tim.it). accesso internet con TIM Universal Number tutti i Clienti TIM hanno la possibilità di navigare in Internet, senza canone e senza abbonamento, sia da telefonino che da telefono fisso. accesso da rete radiomobile con il telefonino collegato al PC, chiamando il numero 9000 accesso da rete fissa
Effettuando una chiamata di rete fissa verso i numeri dei Point Of Presence (POP) TIM dislocati sul territorio nazionale .
Sul sito di TIM e TIM Universal Number è presente la lista aggiornata dei numeri di rete fissa dei POP TIM, da cui è possibile scegliere quello più vicino al luogo da cui si sta chiamando.
È possibile ottenere il numero del Point of presence (POP) TIM più vicino anche: tramite Short Message (x i GSM) 1 inviare al 9000 il messaggio di testo (SMS).
POP (spazio) <prefisso del distretto telefonico> un messaggio di ritorno restituisce il numero di rete fissa (POP) più vicino da contattare.
X i clienti GSM o TACS1 chiamare il numero breve 9001
Seguire le istruzioni della voce guida
I Clienti TIM, potranno navigare anche dall'estero tramite il proprio telefonino (in roaming), oppure tramite un telefono di rete fissa di gestore estero con una connessione al numero +393359009000. a partire dal 1° Novembre un CDrom per facilitare la configurazione del PC alla navigazione su Internet sarà disponibile presso i punti vendita TIM e in tutti in nuovi prodotti UNI.TIM
Fax e segreteria telefonica
I Clienti TIM Universal Number hanno gratuitamente attivi sul proprio telefonino la segreteria telefonica per i messaggi vocali e per i fax.
INVIARE/RICEVERE per inviare un fax o lasciare un messaggio vocale in segreteria telefonica, è semplicemente necessario digitare il numero 0 tra il prefisso ed il numero di telefonino.
LEGGERE/ASCOLTARE
Un messaggio avvisa gratuitamente sul telefonino della presenza di un fax o un messaggio vocale nella segreteria
Per stampare il fax basta chiamare il 919 e seguire le istruzioni della voce guida, che consente di inoltrare il messaggio su un qualsiasi apparecchio fax nazionale.
Per ascoltare i messaggi vocali è sufficiente chiamare il 919 e seguire le istruzioni della voce guida.
N.B. Tutte le prestazioni legate al fax sono disponibili a partire dal 1° novembre 1999 assistenza
Il numero verde 800-555333 fornisce informazioni generali sul servizio, sui costi del servizio, sui numeri dei POP TIM più vicini e supporto all'installazione del CD ROM.
Inoltre, gratuitamente (fino al 31.12.99) sempre al numero verde800-555333, è possibile richiedere anche assistenza specializzata sul servizio UNI.TIM.
(1) servizio disponibile a partire dal 1 novembre 1999
(11 ottobre 1999)
Se siete stufi della pubblicità Omnitel che promette Internet sui cellulari compatibili con il protocollo WAP, non avete tutti i torti.
Qui in Inghilterra, British Telecom e Microsoft stanno collaudando Internet senza fili, scavalcando in sostanza tutta la fase WAP che sembrava imminente. Si comincia con 1000 utenti della BBC, Nortel, KPMG e Telenor Mobil.
Le prove sono interessanti perché usano XML come linguaggio per "riassumere" le normali pagine Web. Mi spiego. Per mostrare una pagina Web sul microschermo di un cellulare (quelli dei telefonini WAP sono un po' più grandi, ma sempre punitivi rispetto a un TFT 800x600 a colori di un qualsiasi PC portatile) è indispensabile "riassumerla", cioe' estrarne i contenuti salienti e mostrare (e soprattutto trasmettere) solo quelli.
Il protocollo WAP riassume le pagine Web usando il WML (Wireless Markup Language), mentre appunto le prove di British Telecom usano XML, che "riassume" molto meno di WML il contenuto di una pagina: in altre parole, ne altera meno il contenuto. Secondo Greg Levin, "group product manager" per Windows CE alla Microsoft, "meno si traducono i dati e meglio e'", e l'approccio di queste prove modifica le pagine solo del 10%, mentre il WAP arriva al 70-80%.
Per darvi un'idea di cosa significa riassumere al 70-80%:
0%: provate a leggere questo paragrafo
70%: pv lr q pf
10%: prvate a lggere qsto pargrfo
Sto scherzando, ovviamente, ma il concetto è quello. Il vero problema del Wap è che non è vero che vi consente di navigare qualsiasi sito Internet e vederlo sullo schermo del cellulare: soltanto i siti opportunamente formattati in modo da sopravvivere a questa drastica "compressione" sono utilizzabili. Finisce che invece di Internet, sul cellulare Wap ci troviamo una sorta di Televideo o Videotel.
In più Wap complica ulteriormente il già duro lavoro di chi crea pagine Web, perché deve tenere conto _anche_ di come apparirà la sua pagina quando l'avrà tritata il Wap. Con XML il problema si pone in misura molto minore.
In ultima analisi, consigli per gli acquisti: non fatene.
ciao da Paolo.
Fonte: GSMag (gsmag@gsmag.com) 11 ottobre 1999.
(11 ottobre 1999)
apogeonline sta pubblicando quella che promette di essere una serie interessante e senza fronzoli di articoli sull'esperienza personale della migrazione da Windows a Linux.
Nulla di nuovo per i Linuxiani esperti, ma _molto_ educhescional per chi ha sempre usato Windows ma comincia a stufarsi di dover comperare macchine sempre più potenti e sopportare continui blocchi del computer.
La prima puntata della storia vissuta dell'installazione di Linux è presso
http://www.apogeonline.com/openpress/articoli/art_28.html
a proposito di "La minaccia fantasma": una volta tanto credo che la versione doppiata in italiano sarà migliore dell'originale. Ewan McGregor, nel tentativo di imitare la voce di Alec Guinness, finisce per essere uno che sembra capitato lì per caso: avrebbe recitato meglio Michele Cucuzza. Il doppiaggio salverà il film da questo punto di vista, ma non da molti altri. Per citare le parole di un mio amico, è un film tecnicamente strepitoso ma "senz'anima". Le atmosfere scanzonate della trilogia originale sono scomparse. L'umorismo è di bassa lega (la vetta massima è Jar Jar che pesta una cacca di bantha) o è involontario (nei titoli, si cerca di evocare un'atmosfera drammatica dicendo che "la tassazione delle rotte commerciali è oggetto di disputa" -- accidenti, che dramma!).
Darth Maul è un tappo (se guardate bene ci sono diverse scene in cui si nota). L'intera storia dell'"immacolata concezione" di Anakin è semplicemente ridicola e fuori luogo. Come vengono puniti i cattivi? Con una colossale esplosione? Con una esemplare reclusione in una galera infernale? No, gli revocano la licenza commerciale. Ma per favore...
Scusatemi lo sfogo, ma ho aspettato vent'anni questo nuovo film e la delusione è davvero grande.
Se siete appassionati della serie, andatelo a vedere. Se invece è questo il vostro primo approccio alla Trilogia, lasciate stare, non vi perderete niente. Rivedete i tre film originali in televisione (l'edizione speciale di Guerre Stellari, in particolare) e farete un affare decisamente migliore.
Fine del pistolotto.
(11 ottobre 1999)
___Aggiornamento sui servizi TIM
Giusto per non trarre in inganno con l'ambigua formulazione del mio messaggio precedente, segnalo che l'attivazione dei servizi TIM che consentono a chiunque abbia un GSM di avere un indirizzo di e-mail e di scambiare posta con la Rete è gratuita, ma i collegamenti a Internet _si_pagano_.
___Aggiornamento su Mersenne (caccia ai numeri primi)
E' disponibile la versione 19 del programma di ricerca dei grandi numeri primi. Fra le varie funzioni nuove spicca un aumento di velocità di calcolo e un'ottimizzazione per i computer portatili (visto il consumo del processore, il programma si disattiva quando rileva che il portatile sta andando a batterie).
La nuova versione è disponibile presso http://www.mersenne.org/freesoft.htm e si può installare direttamente sopra quella eventualmente già presente nel vostro computer.
cosa più importante per gli aspiranti milionari, è possibile scegliere di farsi assegnare soltanto numeri con 10 milioni di cifre. In questo modo si può concorrere per vincere la posta di centomila dollari riservata dalla Electronic Frontier Foundation per il primo utente o gruppo di utenti che trova un numero primo con dieci milioni di cifre. I dettagli su come concorrere e come viene distribuito il premio sono presso http://www.mersenne.org/prize.htm.
Ne vale la pena? Un PC con processore a 500 MHz ci mette un anno per verificare un solo numero di queste dimensioni, e le probabilità che il numero sia primo sono circa una su 250.000. Considerato che il costo per partecipare è zero e che le lotterie italiane hanno probabilità di successo paurosamente inferiori, direi di sì...
___San Marino privilegiata per Internet
Secondo quanto riportato nelle pagine Web di Telecom Italia, l'ennesima rivoluzione tariffaria che si avvierà nelle prossime settimane, con l'abolizione dello scatto per i telefoni di casa e d'ufficio (restano per le cabine), non toccherà i già fortunati abitanti di San Marino.
Nella Repubblica, infatti, il servizio telefonico è gestito da Telecom Italia ma segue regole diverse da quelle per noi comuni mortali pagatori. Infatti San Marino continuerà a pagare _un_solo_scatto_ per comunicazione, a prescindere dalla durata. Abitare a San Marino e avere un provider locale, quindi, è una vera pacchia.
Per citare le immortali parole di Calimero: "E che ingiustizia però...."
(12 ottobre 1999)
Riceverete sicuramente nei prossimi giorni, o avete già ricevuto, un e-mail con un appello di questo tipo:
----begin quote------
Subject: I: Aiutiamo questa bambina!
<snip snip snip>
Per favore, invia questo messaggio ad altri per aiutare questa bambina.
Ho appena ricevuto questo messaggio da un mio amico dell'università.
<snip snip snip>
E' l'ultimo desiderio di questa bambina, che presto lascerà questo mondo dato che è vittima di una terribile malattia : cANCRO.
<snip snip snip>
a questa bimba restano 6 mesi di vita, e come sua ultima volontà lei ha voluto inviare questa e-mail a tutti voi, perche riusciate a vivere la sua vita al massimo, dato che lei non lo farà mai.
<snip snip snip>
Per ogni persona che riceverà questa e-mail la Società Americana del Cancro donerà 3 centesimi di dollaro per il suo trattamento e piano di recupero.
Una persona ne ha inviate gia 500. Aiutatemi.
<snip snip snip>
----end quote------
Vi prego, vi scongiuro, NON rispondete e non fatela circolare. E' una bufala. Una delle più classiche, DOC, autentiche e garantite.
come faccio a esserne così sicuro? Semplice. L'ho già sentita in varie altre versioni nel corso degli anni. In più, pensateci un attimo. La American Cancer Society NON è così stupida da donare 3 centesimi per ogni e-mail. Chiunque potrebbe mettersi a giocherellare con programmini come Masspost e spedire un miliardo di e-mail e sbancarli.
E poi c'e' un'altro indizio. Come farebbero questi signori a controllare quanti e-mail vengono fatti circolare? Non c'e' un indirizzo, un riferimento centrale, un centro di coordinamento da contattare.
Insomma, _fermate_questa_catena_.
La cosa più semplice è cancellare il messaggio. Non fate altro, è già abbastanza. Non perdete tempo a rispondere al mittente, tanto non vi crederà.
ciao da Paolo.
(12 ottobre 1999)
alcuni lettori della Mailing List mi segnalano che ricevono degli allegati ai miei messaggi. Secondo alcuni si tratta di materiale pubblicitario, ma a me non risulta di allegare alcunché. Anche Onelist, il servizio che uso per la mailing list, non dichiara di allegare niente ai messaggi, eccetto un link di _puro_testo_ ai siti pubblicizzati in coda ai messaggi.
Inoltre io ricevo in copia i messaggi che spedisco a voi, per controllare come vengono ricevuti. E a me non arriva nessun allegato. Sarà perché uso Eudora, mentre molti di voi usano Outlook?
In ogni caso, se la cosa sta arrecando fastidio, me ne scuso, anche se non è colpa mia. Fatemi sapere altri dettagli e ne verremo a capo.
Vi raccomando comunque di _non_aprire_ gli allegati, ne' miei ne' di nessun altro, prima di un buon controllo antivirus. Per quel che riguarda eventuali miei allegati, potete cancellarli direttamente. Non è mia prassi infliggere allegati a nessuno.
Se ci dovessero essere file interessanti da farvi avere, li pubblicherò sul sito Web, così chi li vuole se li preleva quando preferisce e chi non li vuole non se li deve sorbire.
(13 ottobre 1999)
Gli allegati che alcuni di voi ricevono insieme ai miei messaggi sono assolutamente innocui. Sono link a piccoli striscioni pubblicitari (banner) aggiunti da Onelist, la società che fornisce il servizio della mailing list, per mantenersi.
Gli utenti che usano Outlook li vedono come allegati mancanti, gli altri li vedono come semplice link. alcuni non li vedono del tutto!
comunque sia, non è roba mia. Non siete assolutamente tenuti a cliccarvi sopra o altro. E' pubblicità, punto e basta, e non veicola virus ne' altro.
__Volete aiutarmi?
Qualche anima pia può mandarmi una bella schermata di Mirc durante una sessione di chat?
In cambio, come sempre, profusi ringraziamenti nel libro.
Grazie!
(14 ottobre 1999)
Grazie, come sempre, per la prontezza con la quale rispondete alle mie richieste: le schermate di Mirc sono arrivate fulminee e sono già nel libro (con i debiti ringraziamenti).
a proposito, è per questo che vi scrivo: ho appena messo in Rete la nuova versione di Internet per tutti 2000, con il nuovo capitolo 8 e il glossario pronti per la vostra stroncatura.
buon divertimento!
__Occhi di gatto
Un gruppo di ricercatori ha intercettato i segnali provenienti dai neuroni del centro della vista di un gatto ed è riuscito a vedere quello che vede il gatto. Le foto sono presso questa pagina della BBC:
http://news.bbc.co.uk/low/english/sci/tech/newsid_471000/471786.stm
cosa c'entra con Internet? Semplice. Quando queste tecnologie saranno applicate all'uomo, non sarà più necessario avere uno schermo o una Webcam. Potremo mandare in Rete direttamente quello che vediamo, e vedere letteralmente attraverso gli occhi di un'altra persona. E soprattutto la pianteremo di rompere le scatole ai gatti.
Fa un po' paura, lo ammetto, ma....
(16 ottobre 1999)
__Allarme per Eudora e l'anno 2000?
Un lettore della mailing list mi ha segnalato che un suo amico aveva fatto delle prove con Eudora
Light per vedere se era in grado di gestire il cambio di secolo, modificando la data del suo pc e mettendola al 3/1/2000. Aveva scoperto che non riusciva più ad inviare i messaggi, il che lo ha allarmato non poco.
Dunque, dunque. Secondo la Qualcomm, che produce Eudora e Eudora Light (http://www.eudora.com), tutti i suoi programmi sono conformi al cambio di secolo, come riporto qui sotto:
Year 2000 Readiness Disclosure
Document ID: 1378HQ
We do not anticipate any problems relating to the transition of dates from year 1999 to year 2000 with any version of Eudora Pro, Eudora Light, Eudora Internet Mail Server (EIMS), Eudora WorldMail server, PureVoice or QPOPPER software.
allora perché il nostro amico ha avuto problemi così seri? E' difficile fare una diagnosi esatta a distanza, ma ho il sospetto che questo caso di "millennium bug" sia involontariamente autoprodotto. Mettetevi nei panni del mail server che riceve una richiesta di spedire posta dal computer del nostro amico: Eudora ha messo un "timestamp" (ha contrassegnato con data e ora, insomma) ciascun e-mail in uscita. Solo che il timestamp indica il 3 gennaio 2000, mentre siamo ancora a ottobre del 1999. E' perfettamente possibile che il mail server abbia rifiutato la posta perché non aveva senso che provenisse... dal futuro.
Purtroppo episodi come questi dimostrano due cose. La prima e'che è impossibile eseguire tutte le prove prima della data fatidica e quindi un certo margine di incertezza rimane. La seconda è che c'e' il rischio che faccia più danni il panico che il baco vero e proprio. Se tutti corriamo a prelevare un po' di soldi extra in caso di magagne nei computer delle banche, il sistema bancario potrebbe trovarsi a corto di contanti, e allora sì che ci sarebbe un problema.
Il mio consiglio è di fare un bel backup di tutto il computer al 31/12/1999, spegnerlo per l'ultimo dell'anno (festeggiatelo, diamine!) e vedere che faccia fa l'indomani (se c'e' corrente elettrica ;-). Per quanto riguarda le banche, fatevi fare una stampa del saldo al 31/12, ma non prelevate più contanti del solito.
E non andate in aereo. Da nessuna parte.
___Altri libri online
Non sono il solo a pubblicare online il frutto delle proprie fatiche prima ancora di stamparlo su carta. Anche Laterza offre "Internet 2000" (nessuna parentela col mio libro), che trovate presso http://www.laterza.it/internet/internet2000/online/index.htm.
E' un'opera molto massiccia e curata, con tanto di video esplicativi; il libro avrà allegato anche un CDROM. A mio avviso merita, e anche parecchio, anche se ha un approccio meno "universale" e più Windows-centrico del mio "Internet per tutti 2000". E forse, visto che gli utenti di Windows sono tuttora la maggioranza, hanno ragione loro. Però il libro di Laterza non offre l'audio della pronuncia dei termini inglesi e (per quel che ne so) non è un progetto sviluppato insieme da autori e lettori.
___Capitolo 9 pronto
a proposito, anche il Capitolo 9 è chiuso e disponibile presso il solito sito (http://come.to/topone). Ho introdotto molti aggiornamenti e vostri suggerimenti anche nei capitoli precedenti. Grazie, come sempre, per il vostro contributo.
ciao da Paolo.
(17 ottobre 1999)
E' disponibile in Rete la versione 0.50 di "Internet per tutti 2000", compreso il capitolo 10 su privacy e sicurezza.
buona lettura!
ciao da Paolo.
___Versione finale disponibile!
(22 ottobre 1999)
La versione finale (1.0) e completa di "Internet per tutti 2000" è disponibile presso http://come.to/topone.
Se avete correzioni o segnalazioni da fare, siete ancora in tempo (per poco).
(22 ottobre 1999)
Forse c'e' un errore nel testo di "Internet per tutti 2000". Potete aiutarmi a sciogliere il dubbio?
a un certo punto cito il coniglietto amico di Bambi e lo chiamo Tippete (in inglese è Thumper).
Nessuno di voi ha sollevato obiezioni, e tutti i miei conoscenti e amici giurano infatti che si chiama Tippete.
Ma ho appena ascoltato la cassetta Disney, doppiata in italiano, e lo chiamano Tamburino.
ci sono per caso due versioni del doppiaggio? Quella che ho sentito io, a giudicare dall'italiano pomposo e arcaico e dall'audio pessimo, è degli anni quaranta-cinquanta.
aveva un nome diverso nei fumetti o nei libri?
Grazie per l'aiuto. Citerò nel mio libro chiunque sappia aiutarmi.
(22 ottobre 1999)
ciao a tutti,
grazie innanzi tutto per la velocità e la quantità delle risposte al problema del nome del coniglietto di Bambi. Riepilogo il tutto in un prossimo messaggio, così potete fare sfoggio di erudizione ;-)
Nel frattempo, volevo avvisarvi che "Internet per tutti 2000" è finalmente leggibile anche "in diretta", mentre siete collegati, con grafica e audio, al seguente indirizzo:
http://members.xoom.it/attivissimo/index.htm
Se preferite scaricarvelo per leggerlo con comodo e sapete decomprimere i file ZIP, vale l'indirizzo di sempre:
http://come.to/topone
ciao da Paolo.
(25 ottobre 1999)
Non è giusto. Uno cresce con delle idee precise in testa, convinto che il mondo funzioni in un certo modo, e non è ammissibile che qualcuno gli cambi le carte in tavola all'improvviso. Siamo nel mondo reale, non in The Matrix (aspettate che controllo....sì, questo è il mondo reale).
Mi riferisco alla questione del nome del coniglietto di Bambi che ho segnalato nei giorni scorsi, a seguito di un controllo su una citazione nella nuova edizione di "Internet per tutti" (a proposito, la versione 1.2 è disponibile in Rete al solito http://come.to/topone; contiene alcune correzioni, alcuni aggiornamenti e una veste grafica più comprensibile).
Dunque, dunque. Come al solito siete stati gentilissimi e prontissimi nel rispondere. Riassumo qui il succo della storia. Il coniglietto amico di Bambi in italiano si chiama _ufficialmente_ Tippete, come confermato da caterve di fumetti, dal sito italiano della Disney e persino dalla custodia della videocassetta italiana di Bambi.
Tuttavia nel sonoro italiano del film il nome è Tamburino. Grazie, doppiatori, per aver contribuito ancora una volta a rendere chiare le cose per i nostri bambini.
comunque sia, a stragrande maggioranza mi avete detto che voi (e/o i vostri figli) conoscete Thumper (questo è il nome originale) come Tippete, per cui nel libro io intendo lasciare Tippete (con una nota per la versione online).
a proposito di Tippete, la frase che cito nel testo del Capitolo 5 ("se non puoi dire niente di buono di loro, non dire niente") è la mia traduzione fedele dell'originale inglese. Per motivi incomprensibili, nella versione italiana la frase esatta è "quando non sai che cosa dire è meglio che non dici nulla", che ha invece un senso completamente diverso.
___Internet in cifre
Sto dando una rimodernata alle mie pagine Web: in particolare ho aggiornato "Internet in cifre", raccolta eterogenea di dati sull'evoluzione della Rete. E' un progetto embrionale, ma potrebbe esservi utile. Dalla pagina cito questo ultimo dato:
Quanti utenti Internet a fine 1999
USA: 95.000.000
Europa: 61.000.000
Giappone: 19.000.000
Resto del mondo: 55.000.000
TOTALE: 230.000.000
Fonte: Eito 99/Sole 24 Ore, ottobre 1999
ciao da Paolo.
(28 ottobre 1999)
ciao a tutti, scusatemi se non mi faccio vivo, sto ultimando la preimpaginazione di "Internet per tutti 2000" (non la faccio io, ma devo coordinarmi con l'impaginatore, e non è mai una cosa facile).
Visto che l'idea dell'audio mi sembra piaciuta, stavo pensando di aggiungerlo anche al Glossario.
Se vi sembra un'idea meritevole, propongo questo: io registro tutte le pronuncie in ordine in un unico file .mp3 (così è più compatto) e le metto online.
Mi serve un volontario, o un gruppo di volontari, che si prendano la briga di:
-- riconvertire il file in .wav
-- suddividerlo in tanti file .wav, uno per ciascuna pronuncia (i nomi li lascio a voi, basta che siano intuitivi), ripulendo le pause fra una pronuncia e la successiva
-- editare l'HTML del Glossario in modo che ciascun lemma includa il link all'audio corrispondente
-- rimandarmi il tutto così lo metto nelle mie pagine Web a pubblica disposizione
Non facile, vero? Per questo non c'e' speranza che riesca a farlo io. Non in questa vita.
Se vi va di accollarvi questa fatica, anche in parte, mandatemi un e-mail.
come sempre, in cambio delle vostre tribolazioni, offro solo soddisfazioni morali: la consapevolezza di aver contribuito alla cultura di tutta Internet e la (discutibile) gloria di avere il proprio nome citato nel Glossario con "special nominescion".
(29 ottobre 1999)
Ennesima catena di sant'Antonio: stavolta l'appello chiede di scrivere alla Nestle' per minacciarla che boicotterete i suoi prodotti se l'azienda non cambia politica verso i paesi del terzo mondo, dove (dice il comunicato) la Nestle' incentiva l'uso del (suo) latte artificiale.
così facendo, dice il comunicato, siccome l'acqua usata per diluirlo è sporca e infetta, la Nestle' diventa responsabile della morte di milioni di bambini.
Non entrerò nel merito della catena: i fatti sono parzialmente veri, ma è la catena logica che è un po' difettosa. Infatti è vero che Nestle' cerca di promuovere il proprio latte in polvere, ma non è necessariamente colpa sua se muoiono i bambini.
considerate soltanto questo fatto: il 30% (e oltre) delle donne africane è infetto dall'HIV. Se allattano al seno, l'HIV viene trasmesso quasi sicuramente al bambino, sempre che abbia avuto la fortuna di non essere infettato durante la gestazione. In questo caso, il latte artificiale, _se_usato_correttamente_, è un aiuto, non un veleno, perché elimina uno dei canali di trasmissione del virus.
boicottare un'azienda perché i suoi utenti usano male il suo prodotto è stupido e irresponsabile. Alla stessa stregua, propongo di boicottare in blocco la Fiat perché ci sono settemila morti l'anno sulle strade (e quasi tutti guidano Fiat). Voglio un mandato di cattura internazionale per l'intera famiglia Agnelli, fino alla settima generazione, per genocidio.
Sto scherzando, ovviamente, ma credo che il concetto sia chiaro.
che fare con questa catena? Fate quello che volete, ma prima di boicottare qualsiasi azienda, documentatevi _bene_; ricordatevi che c'e' gente che ci lavora, in quell'azienda; gente che come me e voi, se non vende, non mangia.
In un mondo complesso e interdipendente come il nostro, si deve reagire a queste iniziative non secondo coscienza, ma secondo _conoscenza_. Se non ne sapete abbastanza, è meglio non prendere posizione. Rischiate di fare il gioco di qualcuno (tipo le altre case produttrici di latte in polvere, che stranamente sono escluse dalla campagna di boicottaggio).
Per questo, da parte mia, cancellerò con un rapido Ctrl-D tutti gli appelli di questo tipo che ricevo.
___Ancora virus happy99
Vedo che molti di quelli che mi mandano e-mail mi fanno sgradito omaggio di un virus, happy99, che viene propagato inconsapevolmente da chi usa Microsoft Outlook senza precauzioni.
a me happy99 non fa niente, perché non uso programmi insicuri come Outlook, quindi non vi preoccupate. Ma agli altri può far male. Come lo mandano a me, qualcuno potrebbe mandarlo a voi. Rifate periodicamente il controllo antivirus sui vostri computer usando un antivirus _aggiornato_, e ricordatevi di non eseguire gli allegati ai messaggi senza averli prima controllati con l'antivirus.
Meglio ancora, cambiate programma per la posta.
(30 ottobre 1999)
Si dice che il telelavoro è la soluzione del futuro per la disoccupazione, l'inquinamento e lo stress da pendolare. Se Internet può contribuire a questi problemi, ben venga.
Per quel che mi riguarda, la mia parte l'ho fatta e queste cose per me sono il presente, non il futuro. Potrebbero esserlo anche per voi? Pensateci. Non è facile: a volte significa rinunciare a un tipo di lavoro in favore di un altro che consenta di telelavorare. Io, ad esempio, anni fa facevo l'interprete, ma poi ho smesso per poter telelavorare; ora accetto soltanto incarichi che posso svolgere da casa.
Un approccio più radicale, ma sempre più necessario, potrebbe essere quello di scegliere soltanto carriere che consentano il telelavoro.
Qualunque sia la vostra scelta, alla fine la domanda è sempre la stessa. Cos'e' più importante: l'ufficio o moglie/marito/gatto/famiglia? Se siete i tipi cui stare a casa da soli aliena o per cui il lavoro è un'ottima scusa per stare fuori dai piedi da m/m/g/f o per essere liberi di fare il cascamorto con quella sventolona in segreteria, beh, ovviamente, siete di una pasta diversa dalla mia ;-) e il telelavoro non fa per voi.
comunque non sono il solo e quindi non ho granché di cui vantarmi: infatti in Europa ci sono _sette_ _milioni_ di persone che non viaggiano, non inquinano, non prendono il raffreddore, non buttano via una o due ore al giorno, cinque volte la settimana, non spendono una lira di benzina o trasporti per andare sul posto di lavoro. E' uno dei dati che ho pescato sul Sole 24 Ore; credo possa interessarvi anche il quadro completo che riporto qui sotto.
Migliaia di telelavoratori in Europa, USA e Giappone
Paese 1998/99 % forza lavoro 1998/99 % incremento sul 1997/98
-------------------------------------------------------------------------------- austria 67 2,0 +33 belgio/Lussemburgo 250 6,2 +25
Danimarca 300 11,6 +20
Finlandia 220 10,0 +59
Francia 420 1,8 +67
Germania 1800 5,1 +53
Grecia 50 1,3 +160
Irlanda 58 7,1 +16
Italia 350 1,7 +40
Olanda 1200 18,2 +100
Portogallo 100 2,2 +67
Spagna 120 0,9 +50
Svezia 300 9,0 +67
Regno Unito 1455 5,5 +13
Totale UE 6690 4,5 +45
Usa 15700 12,9 +42
Giappone 2090 7,9 non disponibile
[Stime European Telework Development. Dati USA: Cyber Dialogue. Dati Giappone: Wendy Spinks (stime)]
Trovo impressionante il dato olandese: su ogni cinque lavoratori, uno telelavora. Immaginate cosa significa in termini di traffico e inquinamento: pensate cosa comporta togliere dalla strada una macchina ogni cinque.
In Italia, invece, i telelavoratori sono uno su _cinquanta_.
Volete contribuire a mettere l'Italia almeno in pari con la media europea? Pensateci. Anche questo significa fare del bene per il proprio paese.
(1 novembre 1999)
cc: bcc:
X-Attachments:
In-Reply-To:
References:
X-Eudora-Signature: <Standard>
Numero di telefonini in Italia (58 milioni di abitanti): 26 milioni
Numero di telefonini in Germania (80 milioni di abitanti): 17 milioni
Numero di host dedicati alla rete ogni mille abitanti a luglio 1999:
Italia 8,7
Spagna 9,2
Francia 10,4
Germania 17,9
Regno Unito 25,4
Finlandia 87,7
[Fonte: Eito, citata dal Sole 24 Ore, Inserto Informatica, 8 ottobre 1999]
(2 novembre 1999)
Dopo l'ondata di richieste di rimborso per le copie "omaggio" inutilizzate di Windows (compresa la mia, come raccontato in un precedente articolo), molti produttori di PC si sono arresi all'insistenza dei consumatori.
anche in Italia parecchie catene di vendita di prodotti informatici offrono sconti sostanziosi a chi compera un PC senza Windows. Ad esempio, Vobis offre lo stesso PC a 150.000 lire in meno se lo si acquista senza Windows, Works, Encarta e l'altra fuffa che fino all'altroieri era teoricamente "gratuita".
Questo non è un invito a installarsi una copia pirata di Windows: vale semplicemente per chi vuole installare sul nuovo PC il Windows che aveva sul PC precedente o per chi vuole installare qualcosa di più efficace ed efficiente, come l'ormai ben noto Linux.
Non è neanche un consiglio per gli acquisti: cito Vobis soltanto perché è un caso che conosco. L'importante è che si sappia in giro che _si_può_ comperare un computer senza Windows, che il Windows offerto insieme al computer _non_ è in omaggio, e che quando si va a comperare un PC è sempre meglio chiedere se lo si può avere senza Windows e con che sconto.
ciao da Paolo.
___Telelavoro: piccolo aggiornamento; ancora Nestle'; archivi 1999 della mailing list
(3 novembre 1999)
I miei dati sul telelavoro in Europa sono capitati involontariamente a fagiolo, dato che siamo guarda caso nella Settimana Europea del Telelavoro.
Dal sito di Apogeonline cito che "Si inaugura mercoledì 3 novembre a Roma, alle ore 10 presso l'Hotel Excelsior, via Vittorio Veneto 125, la Settimana Europea del Telelavoro."
L'articolo è all'indirizzo http://www.apogeonline.com/informaz/art_227.html
e contiene vari link alle associazioni che promuovono il telelavoro in
Italia e nel resto dell'Europa.
___Ancora sul caso Nestle'
Sto facendo alcune indagini e aspettando risposte autorevoli, poi vi racconto cosa ho scoperto sull'accusa a Nestle' di far morire i bambini del terzo mondo.
___Archivi 1999 della mailing list
Gli archivi degli articoli della mailing list per il 1999 sono disponibili presso il solito http://come.to/topone, nella pagina "Mailing list".
(7 novembre 1999)
La nuova edizione, definitiva, corretta, riveduta ed ampliata, è online e liberamente prelevabile presso http://members.xoom.it/attivissimo oppure presso http://come.to/topone.
contiene tutte le vostre integrazioni, correzioni e suggerimenti, dei quali ancora una volta vorrei ringraziarvi. Siete favolosi.
Sto meditando un "Linux per tutti": come migrare un computer da Windows a Linux, in termini semplici e terra terra, senza traumi.
Se scrivessi un libro del genere (sempre da mettere online liberamente prelevabile), vi interesserebbe?
Mandatemi un messaggio in proposito, sia a favore, sia contro. Se siete in tanti a favore, andrò dall'editore a proporre il progetto.
ciao da Paolo.
(7 novembre 1999)
Già era stato eliminato il problema dei codici regionali dei DVD, che impedivano a un utente italiano di usare DVD americani (anche se regolarmente pagati). Adesso diventa possibile copiarli. Ben gli sta, così impareranno a tenere i prezzi così alti.
appena riesco a trovare il software, vi faccio sapere dove prelevarlo.
La notizia l'ho avuta proprio ora e mi sembra ghiotta, ve la mando come l'ho ricevuta da Edupages. Spicciatevi prima che i computer vengano messi nella lista degli oggetti pericolosi!
Se qualcuno lo trova prima di me, ovviamente, mi faccia un fischio.
Questo software farà per il cinema e la TV quello che MP3 ha fatto alla musica. Cambierà un intero modello commerciale. In meglio.
HACKERS UNLOCK HOLLYWOOD DVD CODE a group of Norwegian computer programers recently developed software called DeCSS that can break the encryption used to protect DVD-formatted movies. Using DeCSS, which has been placed on the Internet by the hackers, anyone with a PC containing a
DVD-ROM drive can record a flawless copy of a DVD movie within minutes on a computer's hard drive. The news of the creation of a "skeleton key" for DVD does not surprise many encryption experts, who say that the encryption protection of DVD films is fairly weak and that many companies in the DVD industry already have the tools to break into it. However, hardware and software makers are required to sign a contract to use the CSS encryption technology, created by RealNetworks, which places a $1 million fine on any company that is found to purposely breach the security system. (Washington Post 11/04/99)
(7 novembre 1999)
caso mai qualcuno ne avesse dubitato, un giudice federale USA ha dichiarato che Microsoft ha "un potere monopolistico" sul mercato dei sistemi operativi per personal computer.
attendiamo con curiosità il verdetto finale del processo antitrust, previsto per dicembre 2000.
L'originale della notizia, e il link ai dettagli, qui sotto.
ciao da Paolo.
> FEDERAL JUDGE FINDS THAT MICROSOFT HAS MONOPOLY
a federal judge Friday declared that Microsoft Corp. possesses monopoly power in the market for PC operating systems, according to his preliminary findings in the long-running antitrust trial. The findings represent a major setback to
Microsoft in its defense and a sign that U.S. District Judge Thomas Penfield
Jackson will favor the government's case when he issues his final decision.
Next stage: Did actions violate antitrust law?
.... http://cnnfn.com/1999/11/05/technology/microsoft_finding/
ciao da Paolo.
(7 novembre 1999)
E' in inglese legale, una vera pizza, ma se non vi fidate delle interpretazioni tendenziose (comprese le mie ;-)), leggete la fonte diretta. L'indirizzo e'
http://usvms.gpo.gov/
buon divertimento!
ciao da Paolo.
Dopo la recente figuraccia con RealJukebox, ci risiamo: anche RealPlayer può veicolare informazioni personali a società commerciali.
La pezza per rendere sicuro il programma è disponibile in Rete.
ciao da Paolo.
(7 novembre 1999)
Dalla BBC riporto (mi manca il tempo di tradurre):
Sunday, November 7, 1999 Published at 14:46 GMT
New Real privacy flaw
New Real privacy flaw a new security flaw has been discovered in one of the most popular programs used to access music and video over the internet.
Software experts say a privacy glitch in RealNetworks' RealPlayer program means it could secretly collect information about its millions of users.
Earlier this week, RealNetworks apologised after it was revealed that its RealJukebox software suffered from a similar problem.
It subsequently released issued a patch to remove a unique identification number from the software which tracks users' listening habits.
'Harder to fix'
The US security expert who discovered the original flaw, Richard Smith, says the glitch is in RealPlayer could present a serious problem for the software company.
"It's harder to fix because the player has been around for years," Mr Smith, former president of Phar Lap Software, was quoted as saying.
RealNetworks controls around 85% of the streaming media market, with 69 million registered users of RealPlayer.
RealNetworks has yet to comment on the reports.But industry insiders say it is planning to release a new version of the software without the unique identification number.
Identifying users
The identifier is known as a globally unique identifier, or GUID. It transmits information to the company's headquarters details about what music each customer listens to and how many songs are copied.
In the case of RealNetworks, the information sent includes a serial number that could be used to identify an individual.
One of RealPlayer's main rivals, Microsoft's Windows Media Player, also transmits an identifier. but the ID number cannot be linked to personal information as Microsoft does not require user registration.
The nonprofit group that monitors and enforces the corporate privacy policies of its members, TRUSTe, is planning to investigate whether RealNetworks had broken its privacy promises and whether its previous statement, which TRUSTe had vetted, was adequate.
(9 novembre 1999)
Secondo le risultanze _preliminari_ del processo contro Microsoft, la società di Bill Gates ha _intenzionalmente_ integrato il browser (Internet Explorer) nel sistema operativo, pur sapendo che questo avrebbe rallentato le prestazioni del computer e quindi causato un disservizio ai consumatori. Lo scopo di questo "auto-sabotaggio" era quello di eliminare la concorrenza di Netscape nel campo dei browser.
Presso http://www.apogeonline.com/informaz/art_230.html trovate un articolo di Marco Iannacone sulla situazione. Da questo articolo cito le parole del giudice americano (la traduzione è la mia):
"Microsoft's actions have inflicted [collateral] harm on consumers who have no interest in using a Web browser at all because Win98 runs more slowly [than] it would if they hadn't put the browser in".
["Il comportamento di Microsoft ha inflitto danni [collaterali] a quei consumatori che non sono interessati affatto all'uso di un browser Web, perché Windows 98 gira più lentamente di quanto girerebbe se Microsoft non avesse incluso il browser".]
"Microsoft has forced Windows 98 users uninterested in using [it] to carry software that, while providing them with no benefits, brings with it all the costs associated with carrying additional software on a system. These include performance degradation, increased risk of incompatibilities, and the introduction of bugs".
["Gli utenti di Windows 98 che non erano interessati ad usarlo sono stati obbligati da Microsoft ad accollarsi del software che, pur non dando loro alcun beneficio, si trascina appresso tutti gli oneri che conseguono dalla presenza di software aggiuntivo in un sistema. Fra questi oneri si annoverano il degrado delle prestazioni, l'aumentato rischio di incompatibilità e l'introduzione di errori di programmazione (bachi)".]
(9 novembre 1999)
Il programma per scavalcare la protezione Macrovision dei DVD è prelevabile presso
http://mmadb.no/hwplus
Ringrazio uno degli iscritti alla mailing list per la segnalazione. Per Netiquette lo tengo anonimo, ma se vuole farsi ringraziare pubblicamente con nome e cognome, me lo dica e lo farò volentieri.
(9 novembre 1999)
L'editore è interessato al progetto, ma il titolo, per motivi legali che non sto a spiegarvi, non può essere "... per tutti". Avete un suggerimento per un titolo?
Fatevi sotto!
ciao da Paolo.
(11 novembre 1999)
In un articolo recente avevo accennato alla segnalazione di un iscritto di un possibile problema con Eudora al passaggio al 2000.
be', dopo un energico, vigoroso e doppio backup, ho fatto il mio millennium test. Ho portato l'orologio di sistema al 31/12/1999, 23:55, ho avviato Windows 95 OSR2 USA, poi ho aspettato che passasse la "mezzanotte virtuale" e ho avviato Eudora.
Tutto OK. Non solo: mi sono spedito un messaggio e l'ho ricevuto indietro. La Rete e il provider usati per l'occasione (TIN) non hanno fatto una piega.
Ecco l'intestazione del messaggio come l'ho ricevuto:
X-Mailer: QUALCOMM Windows Eudora Light Version 3.0.6 (32)
Date: Sat, 01 Jan 2000 00:01:12 +0000
To: topone@pobox.com
From: Paolo Attivissimo <topone@pobox.com>
Quindi direi che noi utenti di Eudora possiamo farci sonni tranquilli. Ma una controllatina anche al resto del computer è sempre meglio darla.
(11 novembre 1999)
Sonni meno tranquilli, invece, per gli utenti di Microsoft Outlook. Ho aspettato a dare la notizia, perché mi sembrava ridicola, ma adesso ho _due_ fonti autorevoli (una è Edupages, perbacco, l'altra è il Tourbus) secondo le quali un nuovo virus, chiamato Bubbleboy, riesce a colpire semplicemente se un utente lo riceve e ne evidenzia il titolo (senza eseguire allegati o altro). Il virus è comunque relativamente innocuo, visto che cambia solo alcuni settaggi del computer, quindi ha scopo puramente dimostrativo.
appena ho tempo vi faccio avere qualche dettaglio in più.
Il mio commento, per ora, è che non è tanto il virus a essere straordinario, quanto Outlook a essere terribilmente insicuro. Nessun altro programma di posta è sensibile a un virus del genere.
Microsoft ha già reso disponibile una pezza, ma è il caso di andare avanti a pezze e bocconi? Non viene il dubbio che sia meglio lasciar perdere e passare a un programma meno insicuro?
Insomma, amici, se vi tenete Outlook, ve la siete cercata e io vi ho avvisato.
Mi spiace dover sempre essere così anti-Microsoft, ma sono loro che fanno le porcate.
ciao da Paolo.
(12 novembre 1999)
DeCSS, il programma per superare il ridicolo sistema di cifratura (crittografia) dei DVD, è stato rimosso (mi dicono) dal sito indicato nel mio messaggio di qualche giorno fa.
Non prima che io ne prelevassi una copia ;-)
La trovate presso http://come.to/topone. Cliccate sul link che porta alla mailing list "Internet per tutti". Andate in fondo alla pagina Web dedicata alla mailing list e troverete il link al programma. Sono 62k, poco per un ottimo servizio.
attenzione: non ho testato il programma (se non con un ovvio controllo antivirus). Lo usate e collaudate a vostro rischio. Se funziona, però, fatemelo sapere!
attenzione 2: il programma NON E' concepito per piratare i DVD altrui. Serve per riversare su disco rigido brevi spezzoni dei _PROPRI_ DVD legittimi. D'altronde è difficile pensare che uno si riversi giga e giga di film su un computer....Per ora.
ciao da Paolo.
(12 novembre 1999)
ciao a tutti,
prosegue la caccia al titolo del progetto Linux. Ecco la lista dei candidati, sulla quale mi piacerebbe sentire la vostra opinione (positiva o negativa) e chiedervi se avete altre proposte.
Tenete presente che purtroppo il titolo "Linux per tutti" NON è utilizzabile per motivi legali.
1. Linux per Windows!
Titolo-shock, attualmente il mio preferito. Contiene i due concetti chiave del libro (Windows e Linux) e attira l'attenzione. Sbigottisce chi ha sentito parlare di Linux ma non sa bene cos'e' ("Oddio! Microsoft si è comperata anche Linux!!") e fa rabbrividire quelli che sanno che Linux è un sistema operativo: è intenzionalmente ingannevole, tanto quanto basta per incuriosire il potenziale lettore che lo scorge in libreria e dice "ma che razza di titolo, non ha senso... chi è quest'imbecille che scrive...hmmmm, toh guarda, come migrare da Windows a Linux....".
Il punto esclamativo serve anche per dare l'idea che si tratta di un testo non troppo pomposo e formale, anche se tecnicamente rigoroso.
2. Win 2 Lin / Win to Lin
Ermetico ma conciso. Non facilmente comprensibile, però l'assonanza è carina. Cortissimo.
3. Da Windows a Linux
La scelta prudente, senza rischio. Spiega tutto, contiene i concetti chiave, ma non è molto fantasioso.
__Gli altri candidati
4. Tutti pazzi per Linux
5. Migrare a Linux
6. Passare a Linux
7. Winux
8. Pronto Linux
9. (Metti) il pinguino nel computer
10. Tutti per Linux
Forza, fatevi sotto!
ciao da Paolo.
(13 novembre 1999)
Per chi avese avuto problemi a trovare il link al programma anti-anticopia DVD:
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/1173/ml/dvd/decss.zip
ciao da Paolo.
(16 novembre 1999)
Un lettore sta lottando per farsi rimborsare una copia indesiderata di Windows 98 italiano, ma ha scoperto che le condizioni di contratto sono cambiate. Se usate Windows 98 e ne avete una copia recente (una Second Edition, per esempio), potete controllare se la vostra licenza contiene questa nuova dicitura?
>Qualora l'utente non accetti i termini e le condizioni del
>presente Contratto, dovrà restituire prontamente al Rivenditore il
>Contratto stesso e il prodotto con i relativi documenti e materiali.
>In tale ipotesi, qualora al momento dell'acquisto il Rivenditore abbia
>emesso fattura, allora l'utente potr ottenere il rimborso del prezzo.
>Diversamente, l'utente potr ottenere la sostituzione del PRODOTTO SOFTWARE
>con altro prodotto di pari prezzo o un buono per il futuro acquisto di un
>altro prodotto di pari prezzo.
Parrebbe quindi che ora è al _rivenditore_ che ci si deve rivolgere per il rimborso.
Dato che il contratto parla genericamente di "altro prodotto di pari prezzo", _non_ è detto che debba essere un prodotto Microsoft: può benissimo essere un qualsiasi altro prodotto offerto dal rivenditore.
Il problema è farsi dire dal rivenditore a quanto ammonta il "pari prezzo". Potrebbe non saperlo (nel qual caso è tenuto a informarsi) o potrebbe dire che il prezzo è zero o duemila lire, vanificando la richiesta.
con questo nuovo contratto, più "blindato" del precedente, richiedere lo sconto per il Windows inutilizzato diventa effettivamente più difficile.
Se potete darmi qualche conferma in materia, fatemelo sapere!
altra domandina: a parte la schermata di avvio dell'installazione, la licenza è presente in qualche file sul CD di installazione/Recovery di Windows 98 italiano? In tal caso, dove e con che nome? Io ho fatto una ricerca sommaria stamattina, ma su sei neuroni che ho, cinque sono ancora spenti.
ciao da Paolo.
(16 novembre 1999)
Dal notiziario online Nua Internet Surveys cito e traduco:
Secondo Zona Research, la guerra fra browser è finita: ormai Internet Explorer e Navigator dominano l'intero mercato, almeno a livello aziendale.
Interpellando 300 professionisti nel settore dell'informatica il Web Browser Study di Zona Research ha trovato che il 64% usa Internet Explorer come browser primario e il 36% usa Navigator.
a livello aziendale, il 69% delle società interpellate ha indicato Explorer come browser scelto per uso interno, contro il 31% di Navigator. Nessun altro browser è stato citato come browser scelto per direttiva aziendale da luglio 1998.
Nella loro prima indagine in questo campo, nel 1995, Explorer aveva il 2% degli utenti professionisti, contro il 71$ di Navigator, e fra le aziende Explorer aveva l'1% contro il 91% di Navigator.
Dettagli (in inglese) presso
http://www.zonaresearch.com/info/press/99-nov08.htm
ciao da Paolo.
(17 novembre 1999)
ciao a tutti,
ho appena pubblicato presso Apogeonline un articolo su un 'virus' della nuova generazione, chiamato Bubbleboy, di cui probabilmente sentirete parlare molto nelle prossime settimane.
E' il primo virus che infetta il computer _senza_ dover aprire allegati. Basta leggerlo per esserne colpiti.
In questo è rivoluzionario, ma non temete: agisce soltanto se usate una particolare combinazione di programmi Microsoft. Guarda caso.
Per saperne di più: http://www.apogeonline.com/informaz/art_234.html
ciao da Paolo.
(17 novembre 1999)
___Il progetto 'Linux per tuttì
Devo dire che non mi aspettavo una risposta così unanimemente positiva al mio temerario progetto. Sarà che siete tutti animati dal buon cuore e dalla compassione (oppure dall'idea "vai avanti tu che a me vien da ridere")?
bene, a questo punto le cose stanno così: ho riassunto i vostri suggerimenti e le mie considerazioni in un progetto editoriale che ho proposto all'editore, insieme ai tanti titoli che avete proposto (e la cui scelta finale spetta ovviamente all'editore, visto che è lui che rischia).
adesso vediamo come viene valutata la proposta. Fino a quel momento, il progetto è fermo.
Vi faccio sapere come si sviluppa la situazione.
Grazie ancora e ciao da Paolo.
(18 novembre 1999)
Ok, ok, non c'entra niente con Internet e dintorni, ma la notizia è comunque (tristemente) interessante a livello umano.
Se pensate di poter fare qualcosa per evitare a questa truffatrice di raggirare altra gente (fra cui una mia parente) con l'appoggio del Costanzo Show, fate circolare questa storia, che traggo dalla mailing list del Cicap.
Se volete fare anche di più, mettete alla prova l'obiettività di Striscia la notizia, sempre pronti a criticare la TV degli altri ma un po' meno quando si tratta del salottino di Mediaset. Telefonate al numero gratuito di Striscia 800-055.077 oppure scrivete a gabibbo@mediaset.it.
Io l'ho già fatto.
ciao da Paolo.
IL CICAP OFFRE 2 MILIARDI ALLA MEDIUM!
Il CICAP* è pronto, ormai per la terza volta, a offrire 2 miliardi di lire alla signora Rosemary Altea, di professione medium, se potrà dimostrare la veridicità di quanto afferma circa i suoi presunti poteri paranormali.
La signora Altea, apparsa pochi giorni fa al Maurizio Costanzo Show per promuovere un suo libro e per tenere seminari a pagamento, sostiene ancora oggi: a) di poter contattare abitualmente gli spiriti dell'aldilà, oltre a
''decoficare le malattie'' e a prevedere il futuro; b) di essere la
''medium di fiducia di Clinton'' e c) di essere stata ''sottoposta numerose volte a test scientificì' che avrebbero dimostrato la realtà dei suoi poteri.
Ebbene, dopo oltre un anno di tentativi non siamo riusciti a trovare, in nessuna parte del mondo, un singolo studio scientifico condotto sulle presunte facoltà paranormali della Altea. Ci eravamo anche rivolti direttamente a lei perché ci dicesse un nome di scienziato che l'aveva osservata o il riferimento di un lavoro pubblicato su rivista scientifica.
La signora e il suo staff non hanno mai risposto. Nemmeno della tanto pubblicizzata consulenza costante al presidente degli Stati Uniti esiste alcuna conferma.
Da quello che abbiamo potuto osservare dalle esibizioni della signora altea, in realtà, la nostra impressione è che ella si serva di ben conosciute tecniche psicologiche (note con il termine di ''cold reading''), affatto paranormali ma sufficienti a creare l'illusione di un contatto con l'al di là (per una descrizione più approfondita vedi questo link sul sito del CICAP: http://www.cicap.org/articoli/a_sp04.htm). Non ci sarebbe niente di male, se la signora non approfittasse della debolezza di chi ha perso qualcuno di caro per arricchirsi.
E' dunque per evitare questo spettacolo indegno che il CICAP offre all'Altea, per conto della James Randi Educational Foundation, 2 miliardi di lire: tutto quello che la medium dovrà fare per portarseli a casa o, se desidera, regalarli in beneficenza, è semplicemente contattare lo spirito di una persona che le indicheremo e farsi dare le risposte a tre domande che chiuderemo in una busta sigillata e che consegneremo a un notaio al momento della prova. Fino a oggi la medium ha evitato in ogni modo di rispondere a questa semplice richiesta: e pensare che perdendo solo una mezz'ora del suo tempo potrebbe devolvere il premio in beneficenza a chi desidera.
Se Rosemary Altea è veramente ciò che sostiene di essere non deve fare altro che battere un colpo.
* Il Comitato italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale
(CICAP) è un organizzazione scientifica e pedagogica fondata nel 1989 da
Piero Angela e da un gruppo di studiosi e scienziati; tra gli altri, aderiscono al CICAP: Silvio Garattini (neurofarmacologo, Ist. Mario Negri,
Milano), Margherita Hack (astrofisica, Università di Trieste), Tullio Regge
(Fisico, Università di Torino), i due Premi Nobel Rita Levi Montalcini e carlo Rubbia e lo scrittore Umberto Eco.
Per ulteriori informazioni sul CICAP: http://www.cicap.org e-mail: redazione@cicap.org
_______________________ cICAP comitato Italiano per il controllo delle Affermazioni sul Paranormale
P.O. Box 1117, 35100 Padova tel. 0426-22013 e-mail: info@cicap.org m-list: forum@cicap.org http://www.cicap.org
(20 novembre 1999)
Dettagli in un prossimo articolo/messaggio, ma cominciate a stare in allerta: Free Agent non è conforme all'anno 2000. L'unica versione conforme è quella più recente, la 1.2, liberamente prelevabile dal sito Forte'.
ciao da Paolo.
(22 novembre 1999)
con l'aiuto di due volenterosi e pazienti lettori, la versione online di "Internet per tutti 2000" è stata arricchita di un glossario contenente anche l'audio per la pronuncia di ogni singolo termine inglese.
Ho colto l'occasione per eliminare alcune imperfezioni dell'HTML e un paio di refusi.
Il libro è scaricabile o leggibile online, con grafica e audio: l'indirizzo è il solito http://come.to/topone.
ciao da Paolo.
(22 novembre 1999)
avete visto "Striscia la notizia" del 22/11/99? Hanno parlato in termini pesanti e inequivocabili di Rosemary Altea e del suo passaggio al Costanzo Show, con un filmato estremamente sputtanante, se mi passate il termine.
come se non bastasse, hanno anche citato l'offerta del Cicap di 2 miliardi, di cui ho parlato in un recente messaggio, fatta alla sedicente "medium di Clinton" per confermare i suoi presunti poteri.
confesso: sono stato io.
O meglio, siamo stati noi!
almeno credo. Pochi giorni fa ho spedito una copia della notizia dei 2 mld, riportata dalla Cicap Hotline, a quelli di Striscia, e ho invitato voi a fare altrettanto.
coincidenza? Premonizione ;-) ?
Permettetemi di gongolare....
ciao da Paolo!
(23 novembre 1999)
correzione all'articolo sul virus Bubbleboy recentemente pubblicato su Apogeonline (http://www.apogeonline.com/informaz/art_234.html)
L'indirizzo dal quale prelevare la patch NON è
http://www.symantec.com/avcenter/venc/data/vbs.bubbleboy.html
ma è
http://www.microsoft.com/security/Bulletins/ms99-032.asp
Scusate il disguido.
ciao da Paolo.
(23 novembre 1999)
qualcuno ha avuto ancora una volta la malaugurata idea di chiamarmi come ospite per un dibattito. Potrebbe essere un'occasione per conoscerci di persona, se siete dalle parti di Asti.
Il tema è "Il processo Microsoft". La serata si tiene il 30 novembre, alle 21, presso l'Auditorium del Centro Giovani di Asti
Dettagli presso
http://cg.oasi.asti.it/oasi/processo_microsoft.html http://www.al.unipmn.it/giurisprudenza/processo_microsoft.html
Per informazioni: tel. 0339/5075865, 0141/30233 mailto:dezani@oasi.asti.it
ciao da Paolo.
(24 novembre 1999)
Ne avevo già parlato tempo fa nella mailing list, ma visto che il trentennale della nascita di Internet è passato da poco, ho preparato una versione più completa dell'aneddoto (vero) sulla trasmissione del primissimo messaggio via Internet.
La fonte è un programma trasmesso dalla TV inglese l'anno scorso.
ciao da Paolo.
20 ottobre 1969 - Il primo prototipo di e-mail viene scambiato fra due computer negli Stati Uniti. Il Professor Leonard Kleinrock, considerato da molti il padre di Internet, riesce a far dialogare il proprio computer alla University of California di Los Angeles con un altro computer in un centro di ricerca separato, a Stanford, vicino a San Francisco.
Pochi istanti dopo l'invio del messaggio (costituito in tutto da due lettere), il computer va in crash. Kleinrock rievoca così quell'evento molti anni più tardi alla TV inglese:
"Tutto quello che volevamo fare era fare logon dalla mia macchina sulla loro. E per fare logon bisogna digitare L-O-G" racconta il professor
Kleinrock.
"E così il mio assistente digitò la L, e noi dicemmo 'Avete ricevuto la L?' e ci risposero 'Abbiamo ricevuto la L' [i due sperimentatori si parlavano per telefono durante la prova -- Paolo]. Digitammo la O. 'Avete ricevuto la O?'. 'Abbiamo ricevuto la O'. Digitammo la G. 'Avete ricevuto la G?'. Crash.
La macchina era andata in guasto. Sicché il primo messaggio trasmesso via Internet fu 'hellò, o meglio, 'hello, crash' ['hellò è un gioco di parole sulla pronuncia inglese delle lettere L e O -- Paolo.] alcuni esperti non sono d'accordo sul fatto che ARPAnet, la rete derivata in seguito dagli esperimenti di Kleinrock, sia il vero nucleo originario di Internet. Per questi esperti, la data di nascita della Rete è semmai il 2 settembre, quando Kleinrock e i suoi assistenti riuscirono a collegare il loro computer a uno switch (una specie di centralino per computer).
"A quel punto c'era, per la prima volta, un computer che comunicava con uno switch. Senza questa comunicazione con lo switch non si potrebbero far comunicare fra loro i computer" spiega Kleinrock.
(24 novembre 1999)
Mi giungono segnalazioni sul fatto che le condizioni del contratto di licenza di WIndows 98 Second Edition sono cambiate rispetto a quelle descritte in un mio recente articolo e che mi hanno consentito di ottenere lo "storico" primo rimborso per Windows in Italia.
Qualcuno ha sottomano una copia del CD di installazione di Windows
98 Second Edition italiano? In tal caso, sarebbe così gentile da mandarmi una copia del file EULA.TXT che si trova da qualche parte sul CD? Non è un invito alla pirateria: EULA.TXT contiene le condizioni di licenza Microsoft.
Se le condizioni sono cambiate, è importante studiare una nuova tecnica per ottenere i rimborsi. Grazie anticipate per il vostro aiuto.
(25 novembre 1999)
"La società AAAA ha sostanzialmente eliminato dal mercato la concorrente BBBB principalmente perché il sistema operativo di aAAA è stato adottato dal 90% dei personal computer attualmente in funzione."
Un estratto della sentenza contro Microsoft?
No. BBBB è Apple, e AAAA e'.... IBM.
O meglio era. La citazione è tratta da Time Magazine del 15 luglio 1991.
La storia si ripete. A volte.
(25 novembre 1999)
Probabilmente l'avevate già capito, ma l'appello che circola ossessivamente in Rete secondo il quale mandando un certo e-mail
Microsoft vi manderà soldi è una BUFALA.
La smentita ufficiale è presso
http://www.microsoft.com/italy/misc/mail_ie.htm
con questo credo che l'incidente sia chiuso.
(25 novembre 1999)
Se siete ancora affezionati a Microsoft Outlook e ritenete non sia indispensabile prendere delle misure serie in materia, considerate questo articolo della CNN. Ogni due settimane salta fuori un'altra falla nella sicurezza di Explorer 5 che lasciano il vostro computer e i vostri dati alla merce' del primo virus che passa.
La traduzione è opera mia: l'originale è presso
http://cnn.com/TECH/computing/9911/23/active.scripting/index.html
L'indirizzo di George Guninski è http://www.whitehats.com/guninski/. E' una vera miniera, molto educativa, di tecniche per rivelare le falle dei prodotti Microsoft.
Meditate, amici, meditate.
--- l'articolo inizia qui ----
Ogni due settimane circa, Georgi Guninski, un esperto bulgaro di sicurezza informatica di 27 anni, pubblica una nuova falla nella sicurezza di Internet Explorer di BugTraq, una mailing list dedicata alle vulnerabilità dei computer.
La maggior parte delle scoperte più recenti di Guninski riguarda l'Active Scripting di Internet Explorer 5.0 e i metodi per infiltrare istruzioni pernicione nel browser di un utente. I programmini depositati con queste techniche possono fare di tutto, dalla lettura di file di testo sul disco rigido dell'utente al completo controllo del computer della vittima.
La soluzione è sempre la stessa: disattivare l'Active Scripting.
La disattivazione è un procedimento abbastanza facile: andate nelle opzioni di Explorer, scegliete la scheda Sicurezza/Security e disattivate l'apposita casella.
Il guaio è che così facendo disattivate tutta una serie di funzioni che in realtà potrebbero servirvi. Quando Microsoft parla di Active Scripting, si riferisce sia a JavaScript, sia a VBScript (Visual Basic Script). Si tratta di linguaggi usati per rendere più animate e interattive le pagine del Web.
JavaScript, in particolare, non serve soltanto per abbellire le pagine: viene utilizzato da quasi tutti i siti Internet più importanti per le transazioni commerciali e la navigazione all'interno del sito. Se disabilitate lo scripting, il sito potrebbe diventare inutilizzabile.
JavaScript non è una funzione esclusiva di Internet Explorer 5: è utilizzato in quasi tutti i browser attualmente in circolazione. E' toltanto in Explorer che sono evidenti delle falle di sicurezza.
Secondo Richard Smith, un consulente di sicurezza informatica che ha collaborato a rintracciare l'autore del virus Melissa, "il problema nasce perché Explorer 5 include un numero molto maggiore di funzioni e opzioni di interazione rispetto a Netscape. Non si tratta di problemi di Javascript, ma di un tipico comportamento di Microsoft: aggiungono una miriade di funzioni e solo in seguito si domandano come potrebbero interagire imprevedibilmente fra loro".
anche i controlli ActiveX di Microsoft sono un problema in fatto di sicurezza, secondo Smith. Benché siano simili agli applet di Java, i controlli ActiveX hanno pieno accesso al sistema operativo.
Microsoft ha pubblicato sul proprio sito Web una patch per questa falla, e pubblica spesso avvisi di sicurezza sui propri prodotti, ma non è possibile restare al passo con la velocissima cadenza con la quale vengono scoperte altre falle nei suoi prodotti.
Guninski dice che disabilitare l'Active Scripting non è un problema grave. "nella mia esperienza, molti siti, quasi tutti quelli che visito, si possono esplorare tenendo disabilitato l'Active Scripting. Qualcosa si perde, ma è in genere roba poco importante".
Gli utenti di Internet possono trarre un po' di consolazione dal fatto che gli autori delle pagine Web finora non hanno sfruttato queste falle. Ma Smith ammonisce che questi difetti di Explorer stanno entrando nel repertorio dei creatori di virus. Bubbleboy, ad esempio, è efficace soltanto in Explorer 5 e sfrutta una falla analoga.
Secondo Smith c'e' una soluzione alternativa. Non è facile, ma è possibile aumentare il livello di sicurezza di Outlook invece di quello di Explorer. Un utente può disabilitare l'Active Scripting in Outlook, in modo da avere effetto soltanto sull'e-mail, ma continuare a usare JavaScript sui siti Web.
"JavaScript può essere seguito nei messaggi e-mail, e ho sempre pensato che questa non fosse una cosa prudente. Sarebbe meglio disabilitare JavaScript, Java e ActiveX".
Questo si fa andando nella scheda Security di Tools, Options (Strumenti, Opzioni) e impostando la zona "Secure Content" a Restricted Sites e poi cliccando su Zone Settings. Cliccate sul pulsante accanto a Custom, poi su Settings. Qui potete disabilitare JavaScript, Java e ActiveX uno per uno [non sono del tutto sicuro degli equivalenti italiani di questi elementi di Windows perché non uso Windows italiano -- Paolo.]
Per quanto riguarda correggere Internet Explorer in modo da renderlo più consapevole dei problemi di sicurezza, Smith non offre molte speranze, se non un consiglio a Microsoft: "assoldare Georgi per lo sviluppo di Explorer 6".
(25 novembre 1999)
ciao a tutti, è stato pubblicato su Apogeonline il mio articolo su come Free Agent 1.1 è affetto dal Millennium Bug.
Se volete la versione breve, eccola: prelevate Free Agent 1.2.
Se invece volete i dettagli, l'indirizzo dell'articolo è questo:
http://www.apogeonline.com/informaz/art_240.html
(28 novembre 1999)
ciao a tutti, in particolare ai miei lettori non vedenti (e a quelli che sono troppo pigri per leggere):
se mettessi nelle mie pagine Web una versione audio dei miei articoli, da ascoltare cliccando su un link, vi interesserebbe?
Ho fatto alcune prove, e un articolo come quello di Bubbleboy genera un file MP3 di circa 2 mega. Scarichereste un malloppo del genere?
c'e' anche il formato jfax/GSM, per il quale ho un programma lettore apposito liberamente distribuibile, che riduce le dimensioni del file a 700 k. Sarebbe più appetibile, nonostante l'onere di prelevare un programma apposito?
(28 novembre 1999)
Ultimo aggiornamento per l'appuntamento del dibattito/conferenza di Asti: tutti i dettagli sono a vostra disposizione presso
http://giornata.oasi.asti.it/1999/processomicrosoft.htm
Se non potete esserci, la serata sarà trasmessa in Real Video via Internet presso lo stesso indirizzo.
(28 novembre 1999)
Due notizie concatenate dalla Cina: il governo cinese introduce Linux come sistema operativo ufficiale invece di Windows. Nel contempo ordina alle agenzie governative di disattivare il numero di identificazione inserito in ogni processore Intel Pentium III e ai produttori e importatori di consegnare solo PC con il numero di identificazione disattivato.
Maggiori dettagli su queste notizie (in inglese) presso http://uk.news.yahoo.com/991110/22/ax8w.html e http://www.bigbrotherinside.com/. Ma qual è il nesso?
Ufficialmente, il motivo per cui la Cina abbraccia Linux è l'etica 'comunitarià che sta alla base della comunità dell'open source. Certo, certo. E' più plausibile che la scelta si basi sul fatto che installare Windows su, diciamo, 100 milioni di computer costa un'enormità in licenze, mentre installare Linux costa zero, ma lasciamo stare.
a mio avviso, il vero motivo è che il codice sorgente di Linux è disponibile, quello di Windows no. Questo significa che in Windows possono benissimo esserci istruzioni nascoste che consentirebbero di spiare le attività dell'utente (ricordate la famosa 'NSA_key', una chiave di decifrazione non ufficiale, scoperta in Windows qualche mese fa?).
Visto che l'utente in questione è il governo cinese, direi che a un governo come quello statunitense farebbe molto comodo avere un passepartout per leggere, non visto, ogni singolo computer governativo in Cina. Saggiamente, il governo cinese sa che con Linux non corre questo rischio.
Lo stesso vale per il numero di identificazione del processore: dato che il sistema adottato da Intel consente a chiunque di interrogare a distanza il processore e farsi dare il suo numero (anche se l'utente ha installato l'apposito software di disabilitazione), è un ottimo sistema per sapere che cosa fa un determinato utente quando usa la Rete. Per spiare, insomma.
amici fieri del vostro Pentium III e fiduciosi nel vostro Windows 98, meditate su questi esempi di moderna saggezza cinese.
(30 novembre 1999)
ciao a tutti,
se vi interessa la mia opinione su Staroffice, la suite di programmi gratuiti per sostituire Office di Microsoft, trovate un mio lungo articolo presso questo indirizzo:
http://www.apogeonline.com/informaz/art_241.html
(1 dicembre 1999)
Dopo Real Audio, è stato colto in flagrante un altro programma che segretamente annota le abitudini degli utenti e le trasmette a chissà chi. Stavolta non si tratta di un programma Microsoft, a dimostrazione che la società di Bill Gates non gode di un monopolio, almeno nel campo delle tattiche commerciali sleali ;-)
La notizia è di CNN, e i dettagli sono in inglese presso http://cnn.com/TECH/computing/9911/30/internet.privacy.ap/index.html
In sintesi, un programma distributo dalla Comet Systems di New York e usato da oltre 16 milioni di persone per cambiare la forma del puntatore (sostituendo la normale freccia con un personaggio animato, ad esempio), tiene silenziosamente traccia dei siti Web visitati dai propri utenti, trasmettendo alla Comet Systems il numero identificativo di ciascun utente ogni volta che l'utente visita uno qualsiasi dei 60.000 siti Internet che fanno uso della tecnologia di questa società di software.
La morale è sempre quella: se un programma non fa niente di utile, non installatelo.
(1 dicembre 1999)
accidenti, sto facendo proseliti. Da quando è uscito su Apogeonline il mio articolo su come farsi rimborsare Le copie inutilizzate di Windows e su come c'ero riuscito io, altri hanno tentato e hanno avuto successo.
Ho appena ricevuto un e-mail da un acquirente di un computer (anche nel suo caso un prodotto Acer) che ha avuto uno sconto di 100.000 lire in cambio della restituzione del Windows che non desiderava usare.
a margine di questa vicenda, va detto che la clausola del contratto che prevede il rimborso è stata leggermente modificata rispetto al mio articolo (chissà come mai), ma non è un problema, anzi: ora il rimborso va chiesto direttamente al _rivenditore_, non più al produttore, per cui le cose si semplificano.
(5 dicembre 1999)
Il Codacons, associazione di difesa dei consumatori (http://www.codacons.it), ha citato ed allegato il mio articolo sul rimborso per Windows (http://www.apogeonline.com/informaz/art_199.html) nell'esposto inviato all'Antitrust insieme all'Adusbef contro l'obbligo di vendita di PC e Windows.
Secondo il Codacons quest'obbligo è "inammissibile e vietato dalla legge in quanto vendita vincolata".
Scusatemi, non ho saputo trattenermi dal gongolare... ;-)
(5 dicembre 1999)
Se siete fra i tanti che hanno sempre trovato al limite del demenziale il fatto che per _uscire_ da Windows bisogna cliccare su un pulsante etichettato "Avvio", e che non avete mai capito perché a seconda della versione e della presenza o meno di Internet Explorer questo pulsante si chiama "Avvio" o "Start", offro una soluzione spiccia e divertente: cambiare l'etichetta del pulsante.
Questo non ha alcun effetto sul funzionamento di Windows, ma almeno lo rende esteticamente un po' più sensato.
Ecco le istruzioni: io l'ho fatto su Windows 95 OSR2 inglese, quindi non garantisco che la solfa sia la stessa per Windows 98 e simili.
andate nella cartella di Windows (solitamente c:\windows). Fate _due_ copie del file explorer.exe (una di lavoro, una da usare se qualcosa va storto).
aprite la copia di lavoro con un editor esadecimale e cercate l'indirizzo 0002DF00H, verso la fine del file, oppure la sequenza di caratteri "A.v.v.i.o.". (esadecimale 41 00 76 00 76 00 69 00 6F 00). Questo è il punto del file che contiene la dicitura che poi compare sul pulsante.
a questo punto potete scrivere quello che volete al posto di "Avvio": l'importante è sovrascrivere soltanto le lettere, non i puntini, e restare nel limite di cinque caratteri maiuscoli o minuscoli. Lascio a voi la scelta, dal serio ("Menu", "Win98") al faceto ("HAL", "Pippo", "Addio", "Aldo", "Maria", "Piero", "8-|"). L'ultimo è un ritratto recente di Bill Gates.
Essendo un minimalista di lunga data, io preferisco eliminare del tutto la dicitura inserendo caratteri nulli (esadecimale 00): in questo modo il pulsante non solo occupa molto meno spazio sulla barra delle applicazioni ma si riduce a un'icona su un pulsante quadrato, chiaro e riconoscibile. Ha molto più senso spegnere il computer cliccando su un'icona di Windows nuda e cruda piuttosto che su un pulsante etichettato "Avvio".
Fatto questo, uscite da Windows e copiate il file explorer.exe modificato al posto dell'explorer.exe originale. Riavviando Windows otterrete il vostro bel pulsante personalizzato, da sfoggiare con orgoglio. Se qualcosa non funziona, sostituite la copia modificata con la copia intatta e tutto tornerà come prima.
Mi raccomando, fate bene attenzione a quello che fate, perché state facendo alta chirurgia. Se non siete ben certi di quello che state combinando, non rischiate.
(7 dicembre 1999)
Ricordate quando, pochi anni fa, tutti i guru di Internet predicavano che avremmo avuto ben presto un miliardo di utenti in Rete e che Internet sarebbe arrivata dappertutto?
Nessuno si è alzato in piedi a dire "Scemo, scemo": erano tutti troppo impegnati a incensare il nuovo guru. Molti di noi, che non sono nella lista degli invitati a questi eventi mondani, hanno invece mormorato "scemo, scemo" in privato, ma non ci ha ascoltati nessuno.
adesso salta fuori la "sorpresa". Persino in USA, patria di Internet, c'e' un declino nel tasso di nuovi utenti. Secondo una ricerca di Cyber Dialogue, chi vuole essere in Rete ormai lo è già; chi non c'e', è perché non ha alcun interesse ad esserci. Che scoperta.
I motivi, ovvi, sono tanti. Il primo è che c'e', e ci sarà sempre, gente che vorrebbe entrare in Internet ma non può permettersi un computer o un abbonamento alla Rete. Questo vale sia negli USA, sia in Italia, sia per tutto il Terzo Mondo. Francamente, quando sento le previsioni di "Internet dappertutto", penso ai bambini della Somalia, che non hanno di che mangiare, figuriamoci che cosa se ne fanno di Internet.
Il secondo, messo esplicitamente in cifre da Cyber Dialogue, è che un terzo di tutti gli adulti americani ritiene di non aver bisogno di Internet, ne' intende entrare in Rete. Cosa ancora più importante, 27,7 milioni di adulti americani hanno provato Internet e hanno capito che a loro non serve a nulla (nel 1997, gli utenti delusi erano 9,4 milioni).
Dettagli in inglese presso http://www.cyberdialogue.com/press/releases/index.html
(9 dicembre 1999)
Sto cercando un'utility per Windows 95/98, preferibilmente freeware o shareware, che mi consenta di leggere la FAT o comunque di sapere quale file ha occupato un determinato settore o cluster del disco.
Mi spiego. Uno dei passi per installare Linux accanto a Windows consiste nel ripartizionare il disco rigido. Per farlo, si esegue una deframmentazione sotto Windows, poi si lancia FIPS sotto DOS per ripartizionare senza perdere i dati. FIPS, però, può creare una nuova partizione soltanto nello spazio che intercorre fra l'ultimo file presente sul disco e la fine del disco (il settore col numero più alto).
c'e' un file misterioso di Windows che mi lascia quattro pezzetti a metà del disco, e sono "inamovibili" (nonmovable). Se sapessi a quale file appartengono, troverei senz'altro la maniera di eliminarli: per farlo mi serve un'utility per Windows 95 OSR2/98 che faccia quello che faceva un tempo sotto DOS il buon deframmentatore della Norton: non solo deframmentava, ma se cliccavi su un settore, ti diceva a quale file apparteneva.
Se avete suggerimenti su dove trovare un prodotto del genere, fatemi un fischio! Io nel frattempo provo a cercare qualcosa.
Grazie e ciao da Paolo.
(9 dicembre 1999)
Grazie, come sempre, per le vostre velocissime risposte al mio problema di partizionamento: sembra un buon inizio per il ripetersi della bella esperienza di "Internet per tutti" (che, a proposito, ormai dovrebbe essere nei negozi... mi sa che lo vedrete prima voi di me).
Un iscritto alla mailing list mi ha offerto un ottimo suggerimento che ha funzionato e per questo si meriterà la mia gratitudine eterna e ovviamente una massiccia citazione nei ringraziamenti del libro.
Se vi interessa saperlo, il suggerimento è stato di far partire Windows in modalità provvisoria (safe mode). D'incanto, quella serie di cluster misteriosa è sparita. Probabilmente era un frammento di swapfile andato a ramengo. Fatto sta che adesso la faccenda e risolta, e conto di iniziare la convivenza sperimentale di Windows e Linux sul mio portatile durante questo fine settimana.
Fatto questo, inizierò a scrivere e pubblicare online i primi capitoli del libro (il cui titolo "Da Windows a Linux" non è ancora definitivo).
(16 dicembre 1999)
Non c'entra niente con Internet, ma ve ne parlo per dovere civico: la Telecom sta telefonando a tutti i propri utenti offrendo loro gratuitamente il 15% di sconto su tutte le chiamate interurbane e internazionali, secondo la "formula Vantaggio".
Lo hanno fatto con me oggi, e io ho detto "grazie, ma no grazie". E vi suggerisco di fare altrettanto.
Perché? Devo dire che ero stato messo in preallarme da un iscritto alla mailing list, che mi aveva raccontato la sua esperienza con Telecom e a cui vorrei dire grazie pubblicamente. Ma la storia è questa: come confermato dal malcapitato operatore Telecom che mi ha chiamato, e a cui ho fatto il terzo grado, salta fuori che i primi quattro mesi della formula Vantaggio sono gratuiti, poi viene applicato un canone di 2000 lire mensili. Basta dire un "sì" al telefono, e Telecom attiva lo sconto. Poi arriva a casa il contratto. Però, siccome il contratto prevede il tacito rinnovo, se alla fine dei quattro mesi non volete più il servizio dovete telefonare per disdirlo (e soprattutto ricordarvi di farlo).
Se poi usate già un operatore telefonico alternativo (Albacom, Tele2, Infostrada e simili), non solo il 15% di sconto Telecom non è competitivo rispetto alle tariffe di questi operatori, ma gli operatori alternativi non chiedono alcunché di canone, per cui l'offerta Telecom è tutta in perdita per l'utente e tutto guadagno per Telecom. Quindi piuttosto che aderire a quest'offerta è meglio abbonarsi gratuitamente ad un operatore alternativo.
Mi permetto di chiamare "truffetta" quest'offerta Telecom per il modo in cui viene proposta: Telecom telefona a casa, mettendo sotto pressione l'utente, cerca di fargli sottoscrivere il servizio prima ancora che l'utente abbia preso visione del contratto (che viene spedito poi a casa), e rivela solo dietro esplicita richiesta la clausola del tacito rinnovo. In queste condizioni, è facile che molti utenti dicano di sì anche se non ne traggono beneficio e si dimentichino di disdire il contratto a distanza di quattro mesi, quando cessa di essere gratuito.
con questo espediente, Telecom cerca in sostanza di aumentare surrettiziamente il canone telefonico di 2000 lire. Moltiplicato per 20 milioni di utenti (mi sembra sia grosso modo questa la cifra) fanno 40 miliardi.
Mica noccioline.
Potrò sembrarvi paranoico, ma mi sembrava opportuno almeno segnalarvi la situazione.
(16 dicembre 1999)
Ho sempre trovato disgustoso e degradante vedere un autore fare pubblicità ai propri libri. Per cui, nonostante il mio nuovo libro "Internet per tutti" sia appena uscito in libreria, non ne farò parola in questa mailing list. Ne' mi abbasserò a dire che lo potete ordinare via Internet presso http://www.apogeonline.com e pagando con carta di credito lo riceverete a casa senza spese di spedizione.
(16 dicembre 1999)
Nella lavorazione di "Da Windows a Linux" è emerso un problema, già raccontato in questa mailing list, durante il partizionamento del disco rigido: talvolta ci sono pezzi di file inamovibili che la deframmentazione, obbligatoria prima di eseguire il partizionamento, non riesce a spostare.
Defrag.exe, l'utility di deframmentazione di Windows, non fa altro che indicare che esistono dei cluster inamovibili, ma non consente di sapere a quale file appartengono: un'informazione indispensabile per tentare di sistemare il problema.
c'e' invece un ottimo programma che fa esattamente questo e molto altro: le Norton Utilities. Abitualmente non faccio pubblicità al software, ne' tanto meno a una rivista, ma l'occasione di avere le Norton Utilities a 9.500 lire è ghiotta.
OK, non è l'ultimissima versione (e' la 3.07) ed è in inglese, ma vi suggerirei di farci un pensierino: è comunque compatibile con Windows 95/98, contiene anche la versione DOS, e fa molto altro oltre a indicarvi quale file occupa quale cluster. La rivista, se vi interessa, è PC 2000 - PC World Italia di dicembre 1999 (http://www.idg.it). Se pensate di seguirmi nella mia (dis)avventura linuxiana, è un programma che molto probabilmente vi servirà.
(18 dicembre 1999)
E' possibile che il processore Pentium III di Intel venga vietato in Europa a causa di problemi di rispetto della privacy derivanti dalla presenza della tecnologia Personal Serianl Number (PSN) nel processore. In sostanza, ogni processore Pentium III ha un numero identificativo unico che può essere usato per seguire (leggi spiare) le attività di un utente su Internet (i processori equivalenti AMD non hanno numeri identificativi di questo tipo).
Quest'opzione probabilmente viola la direttiva europea sulla privacy, al punto che è stata presentata richiesta al Parlamento Europeo di avviare un riesame indipendente del chip e di prendere in considerazione l'eventualità di legiferare in modo da impedire che processori di questo tipo vengano installati nei computer europei.
Non è soltanto una questione di raccolta di informazioni personali da parte di società commerciali (che già è una bella magagna). Le funzioni di tracciamento consentite dal Pentium III consentirebbero alle agenzie di sicurezza nazionale statunitense di spiare le attività degli utenti: non solo di quelli privati, ma soprattutto di quelli governativi. Per farla breve, spionaggio.
Intel ha distribuito una patch che consente di disattivare la funzione di identificazione del processore, ma secondo Big Brother Inside (http://www.bigbrotherinside.com), che conduce una campagna molto attiva contro le violazioni della privacy informatica, è comunque facile riattivare l'identificazione del processore senza che l'utente se ne accorga.
[Fonte: Edupages, 17 dicembre 1999]
che fare nel frattempo? Be', per quel che mi riguarda il Pentium II mi basta e avanza: se dovrò passare a processori più potenti, userò gli AMD. Dubito che l'Unione Europea concluderà granché (su quello che farà il garante italiano della privacy calerei un velo pietoso, ma preferisco mandargli una pernacchia). Molto meglio difendersi da soli, visto che oltretutto i mezzi ci sono.
(20 dicembre 1999)
Il Codacons ha pubblicato presso http://www.codacons.it/dic99/mscomunicato.htm un articolo sulla loro presentazione di un dossier al Garante per la concorrenza. Fra gli argomenti presentati c'e' anche la mia vicenda per il rimborso di Windows.
cito un brano significativo:
"Un'inclusione [quella di Windows nei PC] che aumenta il prezzo d'acquisto della macchina e penalizza chi già possiede il sistema operativo della Microsoft (nella stessa versione o in quella precedente del 1995) o potrebbe orientarsi verso l'alternativa costituita da Linux.
Si tratta di una prassi di dubbia legittimità se vista alla luce dell'articolo 3 lettera d) della legge 10 ottobre 1990 n° 287, che vieta di "subordinare la conclusione dei contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari che non abbiano alcuna connessione con l'oggetto dei contratti stessi".
I commercianti e la stessa Microsoft, peraltro, spiegano la faccenda con l'intenzione della software house statunitense di cautelarsi dal proliferare delle copie pirata dei propri prodotti. Un pretesto paradossale: sarebbe come se i monopoli di stato, per combattere il contrabbando delle sigarette, ponessero l'obbligo di acquistarne un pacchetto in tabaccheria a tutti coloro che volessero comprare una scatola di fiammiferi!"
Troverete anche la risposta di Microsoft a una precedente segnalazione del Codacons, con promesse di rivedere le condizioni di contratto cui però Microsoft non ha fatto seguito.
bello, in particolare, il paragrafo "me ne lavo le mani" di Microsoft Italia (per la verità precedente all'ultima protesta del Codacons):
"In via preliminare vorremmo rilevare come il prodotto Windows 98 non sia prodotto dalla società scrivente bensì dalla Microsoft Corp., una società con sede a Redmond (USA) dì cui la società scrivente è agente per l'Italia con l'incarico di promuovere le vendite del prodotto Windows 98 così come di tutti gli altri prodotti recanti il marchio Microsoft. Riteniamo pertanto che la Vostra lettera avrebbe dovuto essere indirizzata direttamente alla società produttrice che, d'ora in avanti, menzioneremo semplicemente come "Microsoft", in nome e per conto della quale pertanto le seguenti osservazioni vengono effettuate."
Insomma, noi vendiamo Windows in Italia, ma se volete indietro i vostri soldi, dovete telefonare a Bill Gates in persona. Noi siamo soltanto microservi (e comunque la resistenza è inutile, verrete assimilati).
Ogni altro commento è superfluo.
(24 dicembre 1999)
O è il vostro sistema operativo che è troppo pesante?
considerate questo: i tre computer di bordo del telescopio spaziale Hubble appena installati dagli astronauti della navetta girano su _486_Intel_.
Se loro riescono a controllare un telescopio spaziale con un 486, perché noi abbiamo bisogno di un Pentium III 700 MHz per scrivere una lettera?
Non dico altro. Qui sotto trovate l'originale della notizia (fonte: CNN).
ciao e buone feste a tutti.
> ASTRONAUTS SET TO INSTALL HUBBLE 'BRAIN'
a new drama will unfold more than 300 miles above Earth on Thursday, when the
Hubble Space Telescope is expected to get a new brain -- three linked computers that run on the Intel 486 microchip. Astronauts Michael Foale and Claude
Nicollier are to perform the operation on the 43-foot, 25,000-pound telescope.
They also plan to install a refurbished guidance system, which was taken off
Hubble during its last tune-up, in February 1997. The system helps point the telescope.
(24 dicembre 1999)
Per la prima volta, il numero di adulti che usano Internet, negli Stati Uniti, ha superato il numero di adulti che non usano la Rete. Secondo Zona Research, ci sono 90 milioni di utenti adulti di Internet in USA e 85.3 milioni di non utenti di PC.
Fonte e dettagli presso http://cnn.com/1999/TECH/computing/12/23/more.surfers.idg/index.html
(28 dicembre 1999)
Una delle cose che più mi piace di Internet è che dà voce a chi normalmente non ne avrebbe. Le chiacchiere becere dei personaggi TV sommergono le idee e i fatti di persone ben più valide, ma la Rete consente di fare quello che la televisione nega: fare le pulci a chi va in tivù a dire scemenze, confidando che tanto poi chisselericorda le cose che son state dette.
classico esempio di questa categoria sono gli astrologi, presenti a quanto vedo in ogni trasmissione tivù (e pagati dai vostri soldi -- non dai miei, io vivo in Inghilterra e non pago il canone alla Rai). Ebbene, Massimo Polidoro (Cicap) raccoglie ogni anno le previsioni degli astrologi e un anno più tardi verifica se ci hanno azzeccato. Stavolta tocca quindi alle previsioni fatte a inizio d'anno per il 1999.
Traggo questo articolo da un messaggio della mailing list Cicap-Hotline. Maggiori informazioni presso http://www.cicap.org.
ciao da Paolo.
>[CICAP-HOTLINE 118] IL CICAP CONTROLLA LE PREVISIONI DEGLI ASTROLOGI PER IL 1999
>Con l'arrivo del nuovo anno è tempo di oroscopi e previsioni; ma quanto
>sono attendibili? Come è ormai tradizione Scienza & Paranormale, la
>rivista del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni
>sul Paranormale)*, è andata a fare le pulci alle previsioni degli
>astrologi per il 1999. Ecco come è andata:
>
>POLITICA
>
>''Scalfaro? Farà il bis'' (Vladimir Mironov, sensitivo russo a Domenica In)
>Scalfaro non è stato rieletto e il nuovo Presidente della Repubblica e'
>Carlo Azeglio Ciampi.
>
>''Caduta del Governo e ricorso a elezioni anticipate'' (''Previsioni
>astrologiche 1999'')
>Il Governo non è caduto e non ci sono state elezioni anticipate.
>
>''Per Gianfranco Fini sarà un anno positivo, soprattutto in marzo, mese in
>cui le sue iniziative avranno successò'. (Peter Van Wood, Gente)
>Gianfranco Fini ha perso consensi in maniera considerevole alle ultime
>elezioni primaverili.
>
>''La Francia attraverserà una crisi politica e il governo sarà destinato
>a cambiare più volte'' (Peter Van Wood, Gente)
>Non sono cambiati governi in Francia nel 1999.
>
>
>ATTUALITA' E SPETTACOLO
>
>''Anna Falchi sposerà Max Biaggi; Pavarotti avrà un figlio dall'attuale
>compagna; Sharon Stone riceverà un Oscar'' (Branko, Verissimo)
>Nessuna di queste previsioni si è avverata.
>
>''Un nuovo personaggio televisivo diventerà in breve molto popolare. Non
>appartiene al mondo dello spettacolo: sarà una persona mai vista sul
>piccolo schermò' (Peter Van Wood, Gente)
>La profezia non si è verificata.
>
>''Fabio Fazio potrebbe diventare papà'' (Peter Van Wood, Gente)
>Fazio non è diventato papà.
>
>''Corrado potrebbe finalmente realizzare il suo sogno: conquistare il
>successo anche in una fiction; John Kennedy potrebbe avere una crisi
>mistica nel 1999'' (Loredana Pennati, Chi)
>Sia Corrado che John Kennedy Jr. sono scomparsi nel corso del 1999.
>
>''La fiorentina vincerà lo scudetto, seguita da Lazio e Parmà' (Mago
>Nicola, Processo del lunedì).
>La profezia non si è avverata.
>
>
>GUERRE E CATASTROFI
>
>''La stazione spaziale MIR dovrebbe precipitare su Parigi oscurando la
>città in concomitanza con l'eclisse lunare dell'11 agostò' (Paco Rabanne,
>La Repubblica).
>La MIR non è precipitata.
>
>Il 25 aprile 1999 accadrà qualcosa di veramente importante: potrebbe
>essere una grande crisi a livello planetariò' (Maria Carla Canta, Astra).
>Non c'e' stata nessuna crisi del genere.
>
>''In India milioni di persone piangeranno la morte di un grande uomò'
>(Peter Van Wood, Gente)
>Non risulta.
>
>
>SPECIALE FINE DEL MONDO
>
>Il 1999 naturalmente è anche l'anno in cui sarebbe dovuto finire il mondo,
>almeno secondo Nostradamus e i suoi interpreti. Per l'occasione, ecco un
>riepilogo delle più famose profezie relative alla fine del mondo
>realizzate negli ultimi 1000 anni dai più famosi profeti:
>
>992: secondo Bernardo di Turingia;
>31 dicembre 999: "mille anni dopo la nascita di Cristo", è la data della
>fine del mondo secondo i vangeli apocrifi;
>settembre 1186: secondo l'astrologo Giovanni di Toledo, che aveva calcolato
>un allineamento dei pianeti per quel periodo;
> 20 febbraio 1524: un anno colmo di predizioni di disastri, diluvi e
>catastrofi culminanti nella fine del mondo, secondo gli astronomi Johann
>Stöffler e Jakob Pflaumen;
> 1532: secondo il vescovo viennese Frederick Nausea;
> 3 ottobre 1533 (ore 8.00): calcolata dal matematico tedesco Stifelius;
> 1533: un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo
>l'anabattista Melchiorre Hoffmann, la città di Strasburgo si sarebbe
>salvata;
> 1537: secondo l'astrologo Pierre Turrel (che predisse la fine del mondo
>anche per il 1544, il 1801 e il 1814);
> 1584: secondo l'astrologo Cipriano Leowitz;
> 1588: secondo il saggio Regiomontanus (Johann Muller);
> 1648: secondo il rabbino Sabbati Zevi, di Smirne;
> 1654: secondo il medico alsaziano Helisaeus Roeslin;
> 1665: secondo il quacchero Solomon Eccles;
> 1704: secondo il cardinale Nicholas de Cusa;
> 19 maggio 1719: secondo il matematico Jacques Bernoulli (il primo di una
>stirpe di otto celebri matematici);
> 1732: secondo Nostradamus;
> 1757: secondo il mistico di Svezia Emanuel Swedenborg;
> 1774: secondo Joanna Southcott, leader di una setta religiosa inglese;
> 5 aprile 1761: secondo il fanatico religioso William Bell;
> 14 ottobre 1820: secondo il profeta John Turner, nuovo leader della setta
>di Joanna Southcott;
> 3 aprile 1843: secondo William Miller, fondatore della setta dei Milleriti
>(in seguito divenuta la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno);
>quando la fine del mondo non arrivò la nuova data fu fissata per il 7
>luglio 1843, poi per il 21 marzo 1844 e, infine, per il 22 ottobre 1844;
> 1881: stando ai calcoli di alcuni studiosi delle misure geometriche delle
>piramidi; la data dell'apocalisse fu in seguito ridefinita per il 1936 e,
>quindi, per il 1953;
> 1947: secondo John Ballou Newbrough, il "Più grande profeta d'America";
> 1967: secondo Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell'Unificazione;
> 1975: secondo i Testimoni di Geova e Herbert W. Armstrong, capo della
>Chiesa Universale di Dio;
> 1977: secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida della setta
>di Joanna Southcott, che fece la sua previsione nel 1823;
> 1980: secondo un antico presagio astrologico arabo;
> anni '80: secondo l'astrologa Jeane Dixon la fine del mondo sarebbe
>arrivata in seguito all'impatto di un'enorme cometa;
> luglio 1999: ancora secondo Nostradamus
>agosto 1999 (gli astrologi hanno rifatto i calcoli): sempre secondo Nostradamus
>
>
>''Al solitò', conclude Massimo Polidoro (Segretario Nazionale del CICAP),
>''non solo astrologi e veggenti hanno completamente sbagliato le loro
>previsioni, ma non sono nemmeno riusciti a prevedere nessuno dei più
>importanti avvenimenti dell'anno, come la guerra nell'ex-Jugoslavia,
>l'incidente nucleare in Giappone, i terremoti in Turchia e Taiwan o la
>morte di John F. Kennedy Jr. e della moglie.
>''Naturalmente, i costanti fallimenti degli astrologi passerebbero
>assolutamente in silenzio se noi del CICAP non facessimo ogni anno questi
>controlli. A questo punto, però, ci permettiamo di fare anche noi una
>previsione che siamo certi si realizzerà: astrologi e veggenti
>profetizzeranno per il 2000 una serie di eventi che non si verificherà mai
>e mancheranno ancora una volta tutti gli avvenimenti davvero importanti
>dell'anno... nonostante ciò, giornali e tv continueranno a rivolgersi a
>loro per sapere cosa accadrà nell'anno nuovò'.
>
>Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul
>Paranormale) è un'organizzazione scientifica e educativa fondata nel 1989
>da Piero Angela e da un gruppo di studiosi e ricercatori. Tra gli altri,
>aderiscono al CICAP: Umberto Eco, Silvio Garattini, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Tullio Regge e Carlo Rubbia.
>Per ulteriori informazioni: tel. 0426-22013; www.cicap.org.
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