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Ultimo aggiornamento: 23 settembre 2006.
Indice dell'analisi critica - Indice della sezione 11/9 - Pagina base di Attivissimo.net
Inganno Globale passa ad esaminare il volo United Airlines 93, caduto vicino a Shanksville, in Pennsylvania, senza raggiungere il proprio bersaglio.
00:30:45. TITOLO: Capitolo 4 - IL MISTERO DI UA93
00:30:50. TITOLO: IL MISTERO DI UA93 - Un altro Boeing scomparso nel nulla
00:30:49. NARRATORE: Ma il Boeing del Pentagono non è l'unico a mancare all'appello di quel giorno.
[audio delle registrazioni dei dialoghi del traffico aereo che chiama il Volo 93]
Questa donna
[immagine di una donna che regge una fotografia]
mostra l'unica fotografia che sia stata scattata entro pochi secondi dalla caduta del volo United 93 in un campo della Pennsylvania.
00:31:18. NARRATORE: E questo era l'aereo originale.
00:31:21. NARRATORE: Inizialmente si era sparsa la voce che fosse stato abbattuto in volo e le diverse testimonianze di rottami e di resti umani ritrovati nell'arco di molte miglia sembravano confermarlo.
L'esistenza di piccoli frammenti d'aereo trovati nel lago e a una certa distanza dalla buca è effettivamente documentata da varie fonti. Ma nessuna fonte parla di resti umani trovati a miglia di distanza. Quali sono le fonti dell'affermazione di Mazzucco?
Ulteriori citazioni e mappe dell'impatto, della distribuzione dei frammenti e della zona circostante sono in questa pagina di 911research.wtc7.net.
Si teorizza che questa distribuzione di rottami dimostri che l'aereo è stato distrutto in volo, ma potrebbe anche significare, meno complottisticamente, che l'aereo ha subito un parziale cedimento in volo, magari a causa delle violente manovre usate dai dirottatori per sbilanciare i passeggeri in rivolta.
E' inoltre estremamente difficile fare raffronti con altri incidenti aerei, dato che le condizioni del Volo 93 sono decisamente atipiche: un impatto pressoché verticale a velocità elevatissima. Di solito, invece, gli aerei di linea impattano radenti, perché stanno tentando di salvare la pelle.
C'è però un vago termine di paragone che suggerisce la possibilità di un cedimento in volo dovuto alle sollecitazioni della caduta in verticale: l'incidente occorso al volo AA587 del 12/11/2001. Un Airbus A300 perse la deriva (lo stabilizzatore verticale) per un cedimento strutturale e precipitò a New York, causando la morte di 260 persone. Durante la caduta, i motori si staccarono e furono trovati a distanze paragonabili a quelle del motore (o frammento di motore) del Volo 93.
Il disastro è documentato nel rapporto dell'NTSB:
"Lo stabilizzatore verticale e il timone dell'aereo furono trovati nella Jamaica Bay, a circa un miglio dal sito del relitto principale. I motori, anch'essi separatisi dall'aereo pochi secondi prima dell'impatto al suolo, furono trovati a vari isolati dal sito del relitto"
('The aircraft’s vertical stabilizer and rudder were found in Jamaica Bay, about a mile from the main wreckage site. The engines, which also separated from the aircraft seconds before ground impact, were found several blocks from the wreckage site')
00:31:38. NARRATORE: Ma la versione ufficiale ha voluto che l'aereo sia stato fatto schiantare al suolo dagli stessi passeggeri, in un gesto di eroismo.
Il film mostra il trailer del film United 93.
00:31:59. NARRATORE: In quel caso, però, questa enorme massa di acciaio avrebbe dovuto arrivare fino a terra intatta, scomparendo poi per intero in questa buca di pochi metri, che sembra quasi disegnata da un autore di cartoni animati. Non c'è più niente, non un timone di coda, un pezzo d'ala, un carrello, nulla. Ma in tutti gli incidenti di questo tipo, anche nei peggiori, almeno i motori e il troncone di coda rimangono comunque riconoscibili. Mentre qui non c'è assolutamente nulla che si possa far risalire a un Boeing 757, solo dei piccolissimi rottami della misura di 20-30 cm al massimo, che potrebbero appartenere a qualunque cosa.
Il film paragona impatti radenti con l'impatto pressoché verticale, e ad altissima velocità, del Volo 93. E' ovvio che i risultati sono differenti.
Inoltre la frase "potrebbero appartenere a qualunque cosa" è falsa, perché i frammenti sono identificabili come componenti di un 757, non certo di una mietitrebbia o di un tostapane. Si vede addirittura chiaramente la fibbia di una cintura di sicurezza d'aereo. Con questi espedienti verbali, Mazzucco sta cercando di sminuire i frammenti ritrovati, per sostenere la propria tesi.
00:32:51. TITOLO: IL MISTERO DI UA93 - Una buca piena di nulla
Il film cita il sindaco di Shanksville. Il suo nome è Ernest Stull, ma Mazzucco adotta una grafia differente, che mantengo qui per evitare equivoci.
00:32:53. NARRATORE: Ernie Stuhl, il sindaco di Shanksville, è stato uno dei primi ad accorrere sul posto.
SOTTOTITOLI [mentre viene mostrato Stuhl]: Ma l'aereo non c'era... Non c'era nessun aereo.
Il logo in alto a destra indica che lo spezzone è tratto da un programma della rete televisiva tedesca WDR. L'audio originale inglese di Stuhl riporta queste parole: "... and there's no airplane. No airplane."
Una voce femminile fuori campo dice "You lived here all your life?" (Hai vissuto sempre qui?), ma non sembra che si stia rivolgendo a Stuhl.
Detta così, la frase sembra una schiacciante ammissione del sindaco che la tragedia del Volo 93 è una messinscena. Ma il sito del settimanale tedesco Der Spiegel indica che il programma dal quale Mazzucco ha tratto lo spezzone è "Aktenzeichen 11.9. ungelöst" ("Dossier 11/9: non risolto") di Willy Brunner e Gerhard Wisnewski. Si tratta di due complottisti di professione, che realizzano documentari favorevoli a ogni sorta di ipotesi di complotto (compresa quella dello sbarco sulla Luna simulato in studio, come si può rilevare visitando i loro siti o leggendo il mio articolo sul loro documentario "lunare" trasmesso dalla Rai).
L'articolo di Der Spiegel rivela la manipolazione fatta da Brunner e Wisnewski e riportata fedelmente da Mazzucco: Der Spiegel ha ottenuto dalla rete WDR il nastro originale dell'intervista, che include le parti tagliate e mai messe in onda. In questo nastro, la frase di Stuhl prosegue in modo estremamente chiaro:
STUHL: "...Hanno trovato soltanto le due turbine, perché ovviamente sono più pesanti e massicce di tutto il resto. Ma non era rimasto quasi nulla dell'aereo vero e proprio. Si riescono ancora a trovare, là fuori, pezzi grossi come un piatto. E Neville, della fattoria situata da quella parte, ha trovato dietro il suo granaio un pezzo di alluminio proveniente dal guscio esterno dell'aereo, che doveva misurare 8 piedi per 10 o anche 8 per 12 [2,5 m per 3 o anche 2,5 per 3,5]."
(“...They just found the two turbines because, of course, they’re heavier and more massive than everything else. But there was almost nothing left of the actual airplane. You can still find plate-sized parts out there. And Neville from the farm over there found an aluminum part from the airplane’s outside shell behind his barn that must’ve been about 8 by 10 or even 8 by 12 feet.”)
Se la dichiarazione di Stuhl fosse stata presentata correttamente e integralmente, sarebbe emerso il vero senso di quello che diceva il sindaco di Shanksville: quando è arrivato sul posto, si aspettava di trovare un aereo incidentato. Ma non c'era nessun aereo: soltanto rottami abbastanza piccoli, sparsi sul terreno, e i due motori. Stuhl stava esprimendo il suo stupore per gli effetti inattesi del violentissimo impatto.
Come ulteriore riscontro, Der Spiegel ha presentato a Stuhl la traduzione in inglese dei brani di un libro scritto da Wisnewski e dello spezzone del suo documentario. Stuhl ha reagito in questo modo:
"Le mie dichiarazioni sono state tolte completamente dal loro contesto. Certo che c'era un aereo: semplicemente non ne era rimasto granché dopo l'esplosione. Questo è quello che intendevo quando ho detto 'nessun aereo'. Ho visto io stesso, con i miei occhi, pezzi dei rottami; ho visto anche uno dei motori, giaceva nei cespugli"
“My statements were taken completely out of context. Of course there was an airplane. It’s just that there wasn’t much left of it after the explosion. That’s what I meant when I said ‘no airplane’. I saw parts of the wreckage with my own eyes, even one of the engines. It was lying in the bushes.”)
00:33:07. SOTTOTITOLI [mentre viene mostrata una giovane donna che parla] Niente. Solo dei pezzettini. Non c'era niente come un portello, un finestrino... c'erano soltanto pezzettini, frammenti dappertutto.
SOTTOTITOLI [mentre parla una giornalista in inglese, inizialmente fuori campo] C'è una grossa buca per terra, ma è tutto quello che si vede... Questa grossa buca e poi solo dei frammenti piccolissimi... Ci sono centinaia di investigatori sul campo, come vi ho detto, ...ma non hanno trovato niente che sia più grande di una guida telefonica.
00:33:34. NARRATORE: Dennis Rodney è il direttore del Pittsburgh Gazette.
RODNEY (sottotitoli): Rottami di aereo? Niente di riconoscibile.
NARRATORE: Purtroppo ci sono pochissime immagini a disposizione e sono tutte molto simili. I reporter locali, infatti, pur essendo accorsi entro pochi minuti, hanno trovato la zona già interamente recintata dagli uomini dell'FBI che non li lasciavano avvicinare.
00:33:58. Spezzone da Fox News. Un telecronista dialoga con un intervistato. I sottotitoli dicono:
"Siamo con Chris Paniki, fotografo di Pittsburgh che lavora per la Fox. E' appena tornato dal luogo dell'incidente. Ho visto le foto che ha fatto, e sembra proprio che là non ci sia niente, a parte la buca."
PANIKI: "Sì, è così. Per quel che riuscivamo a vedere, non è rimasto gran che."
GIORNALISTA: "Qualche pezzo grande di rottame?"
PANIKI: "No, non c'era niente che indicasse che lì è appena caduto un aereo."
GIORNALISTA: "Fumo? Fiamme?"
PANIKI: "Niente. Tutto era assolutamente tranquillo. Davvero molto tranquillo."
GIORNALISTA: "Secondo te quanto era grande la buca?"
PANIKI: "A occhio mi è sembrata di circa 6-7 metri di larghezza... E lunga 3 o 4 metri circa."
Inganno globale mostra un fotogramma del cratere d'impatto (qui accanto) sul quale sovrappone delle misure.
L'immagine vuole suggerire che la buca era di gran lunga troppo piccola per un aereo di linea e quindi sarebbe un falso maldestramente eseguito.
Le parole del fotografo intervistato si riferiscono probabilmente alle dimensioni della zona centrale della buca, non alla lunghezza complessiva del solco. Ma Mazzucco coglie al volo l'occasione di creare una falsa prova delle sue teorie.
Le dimensioni reali della buca sono invece ampiamente testimoniate da foto aeree come quelle mostrate qui sotto e tratte dalla documentazione del processo Moussaoui. Sono foto che Mazzucco non può non conoscere e nelle quali si vedono chiaramente delle persone (cerchiate in giallo) che consentono di avere un indiscutibile riferimento dimensionale:
"3 o 4 metri circa"?
00.34:50. In sovrimpressione: Ma un Boeing 757 è largo circa 40 metri non 6 o 7.
00.34:51. Un giornalista americano descrive quello che vede nel luogo dell'impatto. I sottotitoli traducono:
GIORNALISTA: Da lontano non si vedono rottami, ma solo una grossa buca nel terreno. Ma nel bosco dietro alla buca, si trovano piccole testimonianze di un grande, orribile evento.
PERSONA SUL POSTO: Cosa c'è là? Guarda qui.
GIORNALISTA: Un pezzo solitario di isolante a nido d'ape... Un pezzo di alluminio di 30 cm., con attaccata una vite a croce ... La pagina strappata di una rivista. I frammenti del disastro sono dappertutto.
PERSONA SUL POSTO: All'inizio non ero nemmeno sicuro che fossero dei pezzi di un aereo... Sono così piccoli... E non sono riconoscibili, non si capisce se sono pezzi di fusoliera, ... oppure pezzi di un sedile, non si capisce cosa siano. Ma siamo letteralmente circondati da frammenti. E c'è un odore molto forte, di ... di terra bruciata. E' l'unico modo che mi viene per descriverlo. Non c'è l'odore del carburante degli aerei, c'è odore ... Ken, tu come lo chiameresti?
KEN (FUORI CAMPO): Terra bruciata.
PERSONA SUL POSTO: Sì, terra bruciata. C'è odore di terra bruciata. E abbiamo cominciato a sentirne l'odore man mano che ci avvicinavamo ai rottami.
Il fatto di non sentire odor di carburante viene presentato come se fosse una cosa strana, ma vista la violenza dell'impatto, è improbabile che il carburante sia semplicemente sgocciolato via impregnando il terreno: si è presumibilmente incendiato. Infatti si nota che il bosco sullo sfondo delle fotografie del cratere è stato consumato da un incendio.
0:36:00. TITOLO: IL MISTERO DI UA93 - Schianto aereo, o classica bomba?
00:36:04. NARRATORE: Odore di terra bruciata, hanno detto, e non di cherosene.
00:36:11. NARRATORE: Torniamo ora alla fotografia scattata dopo l'impatto. In effetti il fungo è il risultato tipico dell'esplosione di una bomba. Queste sono immagini scattate in Afghanistan, subito dopo un bombardamento da parte degli americani, mentre un aereo che cade carico di carburante solleva al cielo una lunga colonna di fumo nero che continua a bruciare per molte ore.
Il film si dimentica di notare la presenza di una zona di bosco completamente bruciata (la si vede nella foto qui sopra), poco compatibile con una bomba.
Inoltre teorizza che soltanto una bomba possa produrre una nube a fungo come quella di Shanksville. Non è vero: il 13 agosto 2006, alla periferia di Piacenza è caduto un C-130 algerino, come riferito dalle agenzie di stampa e da varie fonti (per esempio l'ARPA). Dalla zona dell'incidente si è levata una nube di fumo, della quale Gianluca Pietta ha scattato questa fotografia, riprodotta con il suo permesso personale e reperita dall'autore di Crono911 (che trovate nell'indice della sezione 11 settembre). |
La somiglianza con la nube di Shanksville è notevole:
00:36:44. TITOLO - IL MISTERO DI UA93 - Colpito in volo?
00:36:47. NARRATORE: Sembrerebbe quindi che sia stata approntata una esplosione a terra, piena di ferraglia qualunque, per simulare un impatto al suolo, mentre la mancanza dei veri rottami sembra indicare che l'aereo sia stato davvero colpito in volo.
Secondo Inganno Globale, insomma, gli artefici della messinscena sono dei veri pasticcioni: scavano una buca troppo piccola, si dimenticano di predisporre odor di cherosene e di piazzare rottami di grossa taglia per rendere subito riconoscibile l'aereo anche a chi non capisce niente di aviazione. Perché secondo Mazzucco, un aereo che impatta il suolo in verticale a novecento chilometri l'ora deve spezzarsi compostamente in tronconi anziché sbriciolarsi per l'urto tremendo.
I sottotitoli traducono le voci americane:
GIORNALISTA: Il primo a vedere l'aereo che cadeva è stato un minatore...
NARRATORE: Altre testimonianze paiono confermarlo.
MINATORE: Abbiamo visto l'aereo praticamente capovolto. Veniva giù quasi diritto... Si vedeva che stava cadendo, e un attimo dopo, su Rossners, c'è stata questa enorme palla di fuoco. L'aereo sarà stato ad almeno 100, 150 metri di altezza.
SOTTOTITOLI: William Bunch - Senior Writer, Philly Daily New [sic, forse il testo è tagliato dall'inquadratura].
BUNCH: Ho raccolto tutte le informazioni che ho potuto, e ho subito capito che c'erano molte cose che non quadravano con la caduta del volo 93. Ad esempio il fatto che dei rottami siano caduti in un lago che si trova a 2 miglia di distanza proprio mentre l'aereo si schiantava. Oppure il fatto che dei frammenti più leggeri, come la posta che viaggiava nel cargo, sia stata ritrovata fino a 8 o 9 miglia di distanza.
TITOLO: IL MISTERO DI UA93 - Chi seguiva il quarto aereo?
NARRATORE: Vi sono poi dei testimoni che hanno visto un piccolo aereo allontanarsi dal luogo dell'incidente subito dopo la caduta del Boeing.
SOTTOTITOLI: Susan McIlwain - Eyewitness, 1/2 mile from crash
MCILWAIN: ... quando sono arrivata qui, poco prima dello stop un piccolo aereo, mi sembrava bianco, mi è passato sopra. Era così silenzioso, e ha planato qui sopra, esattamente così [simula la planata con braccio e mano] Quando poi abbiamo visto la TV, continuavano a parlare di un grosso aereo, come un 757 e io mi dicevo "no, quello che ho visto non era un jet". Quello mi avrebbe spazzato via, passandomi sopra così vicino.
SOTTOTITOLI: John Fleegle - Manager, Indian Lake Marina
FLEEGLE: Stavamo seguendo i fatti alla TV, e la corrente si è messa a tremolare più o meno nel momento in cui abbiamo sentito il rombo dei motori. Siamo corsi fuori, e in quel momento abbiamo sentito il terreno tremare poi abbiamo sentito un gran botto, e abbiamo visto questa enorme palla di fuoco, in aria. Siamo arrivati sul posto nell'arco di 45 secondi, un minuto al massimo dopo l'impatto... siamo arrivati prima dei pompieri, o di qualunque altro soccorso. Quando siamo arrivati lì, c'era un aereo che volava sopra di noi. E' stato furbo, e si è allontanato in direzione del sole, in modo... da non poter vedere se fosse un caccia, o che altro tipo di aereo fosse. L'abbiamo visto di scorcio mentre virava, e stava viaggiando praticamente nella stessa direzione dell'aereo.
MCILWAIN: Verso le 11.30 di sera sono venuti quelli dell'FBI. Volevano sapere quanto era grande l'aereo che avevo visto ... Gli ho detto che era piccolo, non molto più grande del mio furgone, e che mi è passato sopra. E lui mi dice: "Lei non lo sa, come è fatto un 757". E io gli ho risposto: mi eviti la paternale... se non mi vuole credere non mi creda, ma io quello che ho visto ... lo devo denunciare. Voi dovete sapere che c'era qualcos'altro in cielo che volava in quel momento. A quel punto si è fatto più gentile, e mi ha detto che quello era un Lear Jet bianco, che faceva le fotografie. E io gli dico: "Prima dell'incidente?". E lui: "Ora dobbiamo andare".
La presenza in zona di un jet privato, un Dassault Falcon 20, è ampiamente documentata e non è un mistero.
FLEEGLE: Stavo parlando con un tizio, e gli stavo raccontando che eravamo lì quando l'aereo è caduto, e che... le luci nell'ufficio hanno cominciato a tremolare ... E c'era un'altra persona davanti a me, un ex-pilota dell'esercito, e appena mi ha sentito mi ha interrotto ... Mi dice "raccontami bene... " e poi mi dice: "Io sono un ex-pilota, e quell'aereo è stato abbattuto". E io chiedo "perché"? E lui: "Perché quando le luci in casa tremolano, vuol dire ... hanno accecato tutte le frequenze radar, prima di sparare. E poi mi ha detto: Ecco perché la corrente si è messa a tremolare. Non ha tremolato per l'impatto, ... ha tremolato perché hanno accecato tutte le frequenze radar, prima di sparare.
[Sottotitoli in sovrimpressione sulla schermata di un radar mentre si ode la voce dei controllori di volo che chiamano invano il Volo 93:]
CONTROLLORE: American 1060: vedete qualcuno in direzione Nord-Est? Potete vedere qualcosa in lontananza?
PILOTI: Ci stiamo guardando... Sì, in effetti vediamo uno sbuffo di fumo, circa a ore due. Sembra essere una nuvola scura, come uno sbuffo di fumo nero ...
00:41:35. NARRATORE: Ma a questo punto non è importante stabilire soltanto che il Boeing sia stato davvero abbattuto in volo. Se nel frattempo era stata approntata una buca per simularne la caduta in quel punto preciso, vuol dire che il destino di United 93 era già stato deciso fin dall'inizio. Da chi?