Indagine iniziale: 20 dicembre 2003. Ultimo aggiornamento: 23 dicembre 2003.
Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:
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L'appello non ha un testo standard: è un generico passaparola che segnala un
trafiletto, pubblicato il 20/12/2003 dal sito C@C@O Elefante (http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1951), secondo il quale un "articolo pubblicato su
http://www.iraq4allnews.dk/viewnews.php?id=34878 fa notare che il
colore giallo dei datteri mostrati nella foto si presenta solitamente
nel periodo che va da agosto a settembre, fine settembre al massimo.
Qualunque iracheno sa che e' impossibile trovare datteri gialli in
dicembre in Iraq. Sarebbe come da noi vedere dei meli in fiore in
agosto. Botanicamente improbabile."
Il sottinteso, insomma, è che Saddam sarebbe stato fatto prigioniero degli
americani diversi mesi prima del 14 dicembre 2003 (data
dell'annuncio della sua cattura). La foto citata sopra è quella mostrata qui sotto.
L'ipotesi è interessante e non mancherà di generare polemiche e
teorie cospiratorie ancora più spettacolari di quelle intorno alla "non
morte" di Elvis e Hitler o al "falso" sbarco sulla Luna. Ma c'è un
limite umano al tempo dedicabile alle infinite ipotesi partorite dai
complottisti, ed è quindi necessario limitarsi a quelle che hanno della
sostanza. E questa, di sostanza, per il momento ne ha davvero poca.
L'ipotesi che Saddam sia stato catturato alcuni mesi fa, quando i
datteri erano gialli, presupporrebbe che gli americani, noti
pasticcioni in fatto di segretezza, siano riusciti o abbiano voluto tenere segreto un
risultato spettacolare come l'arresto dell'ex dittatore (e a che pro?),
e presupporrebbe soprattutto che anche la "resistenza" irachena non
abbia denunciato l'evento e non l'abbia fatto trapelare per mesi, andando avanti
ad operare come una gallina decapitata. Ma con queste supposizioni ci
si addentra nel labirinto scivoloso delle ipotesi costruite sulle
ipotesi, in cui si può giustificare tutto e il contrario di tutto.
Meglio lasciar perdere.
Qui occorre tornare indietro un momento agli elementi di base. Tutta
questa teoria si basa su una foto pubblicata da un sito. Non è
molto, e come sempre, nelle indagini antibufala, occorre applicare il
criterio secondo il quale affermazioni straordinarie richiedono prove
straordinarie. Per il momento, una singola foto pubblicata da un
oscuro sito Web in arabo non è quel che si dice "prova straordinaria".
Infatti ci può essere, molto semplicemente, un errore di
interpretazione della foto. Per esempio, quelli sono davvero datteri?
Davvero il clima in quella regione, e a quell'altitudine, rende l'evento "botanicamente
improbabile",
come lo chiamano quelli di Cacao Elefante? Non vi è davvero alcuna
altra spiegazione alla presenza di quella pianta in una foto che
(stando alle versioni ufficiali) è stata scattata a dicembre 2003?
Siamo sicuri che la foto non è stata ritoccata alterando il colore dei
"datteri"? Siamo sicuri che la foto si riferisce davvero al luogo della
cattura di Saddam e non a chissà quale altra ispezione?
Per il momento, questa vicenda merita interesse perché è un'ottima dimostrazione di come funziona il meccanismo
mentale del complottista e di chi vuole fare sensazionalismo a tutti i
costi, anche a costo di abituare la gente a dubitare di tutto e di
tutti, con tutto quel che ne consegue socialmente. Il complottista si
attacca a una singola "prova" sbucata da chissà dove, la dà automaticamente per buona senza porsi alcuna domanda, ignora
sistematicamente tutti gli altri dati, e pretende che siano gli altri a
dedicare ore e ore a smontare il suo castello di carte.
E invece no: sta al complottista dimostrare che
a) la foto è autentica e si riferisce davvero al luogo della cattura di Saddam
b) non è stata ritoccata per aggiungere o colorare i datteri
c) quelli sono davvero datteri
d) è vero che non è possibile trovare datteri gialli in quella regione dell'Iraq, a quell'altitudine, in quella stagione
Vedete quanto è facile costruire un'ipotesi di complotto e quanto invece è
difficile smontarla? E' per questo che l'onere della prova deve
spettare al complottista. Dove diavolo vado a trovare un botanico
esperto di datteri iracheni della zona di Tikrit? Il complottista non
ha questo problema: lui spara la sua teoria strampalata e si ritira a guardare l'effetto
che fa.
Sia ben chiaro che per ciascuna di queste dimostrazioni non basta il sentito
dire riferito poco responsabilmente da Cacao Elefante (peraltro già
inciampato nella bufala delle armi chimiche italiane), ma occorre una
fonte autorevole e super partes. Se la trovate, ne riparliamo;
altrimenti, il caso rimane chiuso e la teoria dei datteri gialli va considerata bufala fino a prova contraria e lasciata morire in dignitoso silenzio.
Alcuni lettori sono stati così gentili da fornirmi molte indicazioni sulle domande che ho scritto sopra.
Dipende da cosa si intende per "autentica". Se "autentica" significa "ritrae davvero il luogo in Iraq dove è stato catturato Saddam, alla data dichiarata dai militari USA", non c'è modo di saperlo senza doversi fidare di chi ha distribuito le foto (le forze militari statunitensi, appunto): nella foto non si vede Saddam,
non si vede nulla che consenta di identificare la località (potrebbe
essere ovunque, anche fuori dall'Iraq) o di associarla alla cattura di
Saddam, e non si vede nulla (tranne forse quei datteri) che consenta di
datare l'immagine.
Se per "autentica" si intende più semplicemente "la foto fa effettivamente parte di quelle distribuite dalle fonti militari USA in relazione alla cattura di Saddam", la risposta è inequivocabilmente affermativa, dato che la si trova su numerosi siti insieme alle altre foto della stessa situazione.
Improbabile. Trovate la stessa foto, o altre che ritraggono la stessa scena con gli stessi datteri gialli, presso vari siti.
Per esempio, il sito Quotidiano.net presenta la stessa foto sotto indagine in una sequenza disponibile presso http://gallery.quotidiano.net/foto_scroll.php?phpslideshow=6&directory=saddam_hussein_VI (grazie a maurizioco***423 per la segnalazione). La sequenza contiene anche un'altra angolazione della medesima scena, che mostro qui sotto.
I datteri sono chiaramente visibili anche in quest'altra angolazione, tratta da Quotidiano.net.
Un lettore (regalzi) riferisce che un'altra immagine della stessa scena, datteri gialli compresi, è comparsa sulla prima pagina di Repubblica di martedì 16 dicembre 2003. Qui sotto trovate un'ulteriore immagine della medesima situazione, tratta dal sito di Repubblica (http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/rifugio/2.html) e segnalatami da "costa".
Una delle immagini tratte da Repubblica.it. Anche qui si nota la colorazione gialla della pianta.
C'è anche una versione inquadrata diversamente della foto sotto indagine, in cui i
datteri della discordia non sono visibili, presso il sito della CNN (http://edition.cnn.com/2003/WORLD/meast/12/15/hideout.robertson.otsc/index.html).
Questa versione non è utile per verificare un eventuale ritocco, ma ci
fornisce una fonte ufficiale della foto: reca infatti la dicitura AP (sigla della Associated Press).
Dato che la sequenza di foto è pubblicata da varie fonti e ritrae sempre i datteri mostrandoli gialli e da varie angolazioni, è assai improbabile
che si tratti di un fotomontaggio (datteri inseriti nella foto) o di un
fotoritocco (datteri esistenti nella foto originale ma alterati nel
colore), a meno che le alterazioni siano state effettuate prima della distribuzione ai giornali.
Tuttavia una lettrice, limacameri, riferisce di aver visto il 21 dicembre 2003, al TG5, un servizio in cui "si
vede bene un grappolo di datteri, ma non sono riuscita a capire se
erano appesi alla pianta o staccati e messi a maturare appesi [...].
Questo datteri effettivamente sono gialli."
Pertanto l'effettiva presenza dei datteri e il loro colore giallo sono con tutta probabilità confermati.
Sembra proprio di sì.
Numerosi lettori, che per ragioni geografiche hanno più dimestichezza di
me con i datteri, confermano che proprio di datteri si tratta.
La già citata lettrice limacameri ha questo commento interessante in proposito: "mio
marito che ha lavorato per 10 anni a Bassora e dintorni, mi dice che i
datteri sono maturi, quindi marron scuro o neri (a seconda della
qualità) nei mesi di settembre e ottobre. Bassora non è nella stessa
posizione geografica di Tikrit. Mio marito non usa Internet, quindi non
è conoscenza di questa 'bufala' e rispettiva indagine. Di sorpresa gli
ho chiesto: 'senti i datteri a Bassora in quale periodo dell'anno sono
maturi?' risposta: 'settembre - ottobre, perché?'".
Un lettore di Cagliari, "stfonton", riferisce che "se
passi in Via Roma, qui a Cagliari, potrai vedere alcune palme che
ancora hanno datteri gialli, anche se di un giallo più scuro rispetto
alla foto". La foto è sovraesposta (lo si nota dal colore quasi
bianco delle mimetiche), quindi il giallo potrebbe essere schiarito
dalla sovraesposizione. "stfonton" nota che "La
palma in primavera fruttifica piccoli datteri di colore verde che
nelgiro di qualche mese diventano sempre più grandi assumendo un colore
giallo. Al termne della stagione estiva assumono un colore leggermente
più scuro fino ad arrivare nei mese di novembre/dicembre in cui alcuni
si aprono e fanno cadere un seme. Altri - come ho già detto - sono
ancora sulle piante.
Ora, è probabile che nei Paesi più
caldi, gli stessi frutti possano avere una maturazione più rapida e
oltre ad assumere una colorazione diversa.
Insomma, bisognerebbe sentire qualche esperto."
Un altro lettore, Maphish, riferisce che in Sicilia i datteri sono gialli proprio in questa stagione (dicembre).
Diego.cuo*** nota che "la raccolta dei datteri viene effettuata, a seconda delle località e del tipo di pianta, da settembre a dicembre inoltrato" e fornisce una serie di link a conferma di quest'affermazione.
Da "lapalissiano" ricevo la segnalazione di una pagina in inglese di Aljazeerah.info che offre opinioni contrastanti sulla faccenda dei datteri (http://www.aljazeerah.info/News%20archives/2003%20News%20archives/December/18%20n/Dates%20Clash%20With%20Saddam's%20Day%20of%20Destiny.htm). C'è chi nota che le uniformi americane sono invernali; un tecnico agricolo di Riyadh, dice invece che i datteri maturi si vedono sulle palme in estate. Altre opinioni citate dallo stesso sito segnalano che esiste un particolare tipo di dattero, chiamato hilali, che dà frutti proprio a dicembre, e che l'Iraq è il luogo d'origine dei datteri hilali.
Se vi state chiedendo a che cosa sono appesi i datteri nella foto,
l'asta ricurva che sembra sorreggerli dovrebbe essere parte integrante
della pianta, non un supporto artificiale che le regge intanto che
seccano: così almeno sembra dalle foto di palme da datteri che ho
trovato su Google. Naturalmente, se ne sapete di più, fatevi vivi!
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!
Grazie a massic, maurizioco**o423, regalzi, frasca57 per i commenti e le aggiunte a questa indagine.