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L'indagine
su questo caso sarebbe già conclusa, perché è inutile sprecare troppo
tempo dietro a una delle tante truffe della Rete, ma le
informazioni scoperte dai lettori sono una dimostrazione così eloquente
del nuovo potere offerto da Internet che meritano di essere pubblicate.
Quanto si può scoprire su un caso del genere usando semplicemente la rete di amicizie e conoscenze via Internet? Molto più di quello che potreste immaginare.
Un amico (odo) che ha analizzato i log del mio sito rileva, a gennaio 2005,
che Valentin merita un premio come maggiore affezionato alla pagina
dedicata all'indagine che lo riguarda. Soltanto durante quel mese se
l'è letta centoventinove volte. Infatti l'indirizzo IP col maggior numero di visite a questa pagina è 62.148.144.234, che risulta (consultando whois) appartenente a "Elecs Internet Provider - JSC CenterTelecom Kaluga branch".
Sembra proprio, insomma, che Valentin abiti dove dice di abitare (perlomeno nella città di Kaluga). Inoltre odo
trova anche il sito del provider di Valentin, che ha una pagina
dedicata al meteo, con le temperature in tempo pressoché reale, presso http://www.kaluga.ru/weather/.
I valori sono un po' più rigidi di quelli indicati dalle altre fonti
meteo: per esempio, il 20 febbraio 2005 ho trovato una minima di -14°C,
comunque anomala rispetto ai giorni successivi.
Angelo Sar**** mi scrive da Mosca:
...dalla mia prospettiva locale, mi sembra assolutamente una truffa coi fiocchi. Considera che qui la gente generalmente non "muore di fame", la situazione non è affatto così drammatica come magari può apparire in occidente.
Inoltre mi sembra molto strano che... muoia anche di freddo, per il semplice fatto che tutti i riscaldamenti e l'acqua calda sono centralizzati a livello di città, neanche di singolo palazzo.
In pratica ci sono delle grandi centrali termiche che forniscono acqua calda a tutta la città che poi viene distribuita per i vari palazzi tramite dei grandi tubi che si vedono correre lungo le strade.
Ti assicuro che le case sono caldissime e l'acqua esce bollente dai tubi. Manco a dirlo le tariffe del riscaldamento sono un retaggio del periodo sovietico ed hanno dei valori veramente irrisori (stiamo parlando di circa 10/15 dollari per il riscaldamento di tutto l'inverno). A proposito, ma nell'improbabile ipotesi che gli abbiano tolto il riscaldamento, come fanno tutti gli altri inquilini del suo palazzo? Muoiono di freddo anche loro o si sono tutti dotati di costosi boiler indipendenti all'occidentale?
Tralascio il capitolo "medicine per la madre": come puoi immaginare l'assistenza sanitaria pubblica qui è del tutto gratuita (attenzione, non sto parlando delle costose cliniche private con standard occidentali), e i pensionati hanno accesso anche a molti altri servizi gratuiti (tipo metro e bus).
Riuscire a rintracciare direttamente [Valentin] risulterebbe però un pochettino difficile ed anche rischioso. Non esistono elenchi pubblici del telefono, solo un information desk nell'area di Mosca. Esistono però sul mercato nero dei grandi database con le info che ci servirebbero, ma li vendono a 100$ l'uno... nel rispetto della legge sulla privacy :)
A dicembre 2003, Andrea da Firenze segnala che nella stessa via indicata da Valentin c'è una radio o TV di Kaluga, (Vash Sputnik, Ryleeva Street 38, Kaluga 248650, telefono +7-8422-40112, fax +7-08422-40412, e-mail rodniki@kaluga.ru), come indicato dal sito Ijnet.org.
Ho tentato di contattare questa radio/TV via e-mail e per telefono, ma senza successo: la casella è piena e il numero risponde con un messaggio in russo che -- mi pare di capire -- dice che il numero non è valido. Ho chiesto a un'amica russofona di ritentare: se ci sono novità, le troverete qui.
Un altro lettore, Paolo Cim*****, segnala che in Ryleeva Street c'è un altro possibile contatto:
"...su http://www.ijnet.org, facendo u'altra ricerca su google e non omettendo i risultati simili, è uscito fuori che al 38 di Ryleeva Street c'è un'altro mezzo di stampa che si chiama Kaluzhskie Rodniki, che ha gli stessi numeri di telefono della Vash Sputnik. Googlando il nome di questi nuovi soggetti, è uscito fuori da http://shop.russia-on-line.com che i nostri pubblicano un settimanale iscritto nella categoria "social and political editions", al quale ci si può abbonare per la modica cifra di 124 dollari americani per 52 numeri. Poprio questi che si occupano di società non sanno che c'è il loro vicino di casa che muore di fame e di freddo!!! E' proprio vero che non si fanno più le inchieste giornalistiche di una volta....".
Una mia ricerca indica che questo secondo contatto ha non solo gli stessi numeri di telefono di Vash Sputnik, ma anche lo stesso indirizzo di e-mail.
Se parlate o scrivete russo e ve la sentite di contattare le autorità locali di Kaluga, trovate tutti gli indirizzi e i modi per contattarle sul sito http://www.kaluga.ru.
Da un altro lettore (Gian Maria Cana****) ricevo una segnalazione che riferisce quello che ha combinato Valentin in Finlandia, come raccontatogli da una ricercatrice di Helsinki, che ha chiesto di non divulgare il proprio nome e il cui resoconto traduco e sintetizzo dall'inglese:
...Ho trovato la tua pagina Web [quella del lettore, NdR] mentre stavo usando Google per trovare informazioni su vmik@userline.com [altro indirizzo usato da Valentin, NdR]... tramite la mailing list Unicef finlandese ho ricevuto una lettera praticamente identica da Valentin Mihaylin a Kaluga circa un mese fa. Io e i miei amici ne siamo rimasti toccati, l'abbiamo contattato e abbiamo ricevuto le tue stesse informazioni a proposito di rimesse Western Union... Dopo aver spedito i soldi, un altro amico... ci ha avvisato che lo stesso messaggio circolava diffusamente... in Finlandia... Abbiamo controllato usando un motore di ricerca russo, www.yandex.ru, con l'argomento "kaluga valentin mikhaylin" scritto in cirillico. ...ho trovato un articolo in russo (http://www.oxpaha.ru/print.asp?390), tratto da un giornale di Kaluga, che descrive le dimensioni sorprendenti delle attività di Valentin.
Sono cinque anni che Valentin scrive migliaia e migliaia di e-mail, ricevendo quantità sorprendenti di pacchi dall'Occidente, lettere contenenti denaro, eccetera. Sembra che sia in un certo senso paranoico e che abbia la mania di scrivere richieste all'Occidente e proteste ai funzionari governativi. Fra le altre cose, ha scritto false accuse a proposito degli impiegati delle poste e delle dogane di Kaluga, ossia che sarebbero corrotti e che rubano le lettere mandate dai colleghi stranieri ai filatelici di Kaluga, perché gli è stato chiesto di pagare le tasse sui pacchi che valgono più di 100 dollari, come prescritto dalla legge.
Un caso strano e inquietante riguarda messaggi mandati dal suo computer di casa verso l'Occidente, a nome dei lavoratori di una stazione di deposito di armi nucleari, che minacciava di mandare missili sull'Occidente, suggerendo che avrebbero dovuto aiutarli nella loro condizione disperata di lavoratori senza stipendio. La storia è molto sgradevole e stupefacente. Spero possiate leggerla tutta o che qualcuno ve la possa tradurre...
Comunque sia, i dati fondamentali sono autentici: comunica il suo vero nome, l'età e l'indirizzo, e ha una madre e un fratello più grande di lui. Le sue attività sono considerate immorali anche dal suo avvocato, ma formalmente agisce nei limiti della legalità...
... sono riuscita a bloccare la rimessa Western Union che gli avevo mandato e l'ho avvisato di questa decisione presa a seguito dell'articolo citato sopra. Ha risposto che naturalmente avevamo il diritto di annullare la rimessa, ma che era stupito che fossimo così ingenue da credere alla diffamazione e che si rammaricava che un giornalista corrotto possa rovinare le amicizie...
...l'articolo dice che [Valentin] usa delle mailing list chiuse che non rivelano che la stessa lettera viene ricevuta da un numero stupefacente di persone... [e] indica chiaramente che è incline a considerare nemiche le persone che vogliono fargli assumere le sue responsabilità per i suoi atti (specialmente se ostacolano la sua attività redditizia), e a inventarsi pretesti per contestazioni ai loro danni... a quanto pare l'ho già provocato un po' contro questi giornalisti dando [a Valentin] il link all'articolo...
Una copia della pagina Web citata sopra è a vostra disposizione in formato PDF (Acrobat) caso mai dovesse sparire l'originale dal Web. Secondo Andrea Bell****, "il sito... dovrebbe essere affidabile: OXPAHA, in cirillico, significa sicurezza e il sito si sottotitola come 'web-magazine della sicurezza'."
Grazie a Matteo Mazzoni di Scandicci, Carla Muschio e Tatiana Bellinzona (citati integralmente col loro permesso), magowiz e irinanic.s, inoltre, posso fornirvi una traduzione integrale dell'articolo, che ne dice davvero delle belle su Valentin: salta fuori che ha un probabile complice (Oleg, autore di un altro appello analogo), che ha ricevuto quantità notevoli di pacchi-aiuto e di rimesse di denaro, e che se l'è presa davvero un po' con tutti, finendo anche nei guai con la giustizia.
Il ritratto che emerge dall'articolo non è quello di uno scaltro professionista dello spamming e del crimine via Internet, ma quello di un ragazzo sciocco e piantagrane che pensa di poter vivere a sbafo fingendosi povero e facendo, come dice l'articolo russo, "accattonaggio internazionale" approfittando del buon cuore della gente.
Andrea Bell**** nota, fra i commenti all'articolo di Oxpaha.ru, una segnalazione interessante: un commento datato ottobre 2004, che dice grosso modo così:
Anche io [Igor, l'autore del commento] vivo a Kaluga in Via Ryleeva, e all'indirizzo di via Ryleeva n.6 dove vivrebbe Valentin non ci sono appartamenti da abitazione. Vi si trova il laboratorio "gorsanepidstantsii" i cui dipendenti si occupano di derattizzazione. Inoltre ho visitato l'ufficio provinciale di indirizzi UVD della provincia di Kaluga ["credo una sorta di anagrafe", dice Andrea], dove per 10 rubli mi hanno dato informazione che nessun uomo di nome Valentin Mikhail è registrato in Kaluga e nella provincia. Mi sembra che questa sia la stessa favola dei discorsi del cremlino sul miglioramento del nostro welfare e sulla rapida crescita economica di Vladimir Putin."
Andrea è però riuscito a mandare una persona all'indirizzo indicato da Valentin, ed ecco il suo resoconto:
Ha aperto la porta un uomo giovane di circa 30 anni (così penso, non sembrava troppo giovane), di statura media, ma robusto (o ben nutrito, o una persona che ha fatto sport). L'appartamento è al primo piano. Dalla strada si vede che ci sono le finestre (gli infissi) in plastica (non tutti possono permetterselo). Anche se la terrazza e l'interno dell'appartamento non sembrano comodi.
Per quanto riguarda gli infissi, posso confermarti che i nuovi infissi in plastica sono un lusso: io vivo a mosca in un appartamento in affitto, con vecchie finestre in legno, e gli spifferi non mancano! Anche se la casa è ben riscaldata dal riscaldamento condominiale, il cui costo, rispetto ai costi italiani, è ovviamente molto basso. Se il tipo all'appartamento 45 è il nostro Valentin, non muore certo di freddo!
Questo sembra smentire il commento precedente. Bel mistero.
Anche Angelo Sart*** è riuscito ad avere un "agente" sul posto:
...ultimo aggiornamento da Kaluga: la persona che è andata all'indirizzo segnalato non ha trovato nessun Valentin o componente della sua famiglia... probabilmente loro (o l'organizzazione che c'è dietro) abitano da qualche parte della Russia... oppure sono già tutti morti di freddo :-)
Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!