Eliminare l'aura di mistero e di dilagante disinformazione a proposito di Internet, e vedere in termini chiari e semplici a che cosa serve un'autostrada elettronica.
Come in tutti i libri della serie Per Tutti, una mente aperta all'avventura.
Sembra che ultimamente le parole Internet e autostrada informatica siano sulla bocca di tutti. Il guaio è che troppo spesso questi "tutti" sono molto meno informati di quanto vogliano far credere, e quando uno di loro scrive sui quotidiani non specializzati iniziano a diffondersi impressioni ed informazioni involontariamente distorte. E' un po' come il gioco del telefono che si usava fare da piccoli (almeno nella mia era geologica): Piero sussurra una frase a Ugo, che la riferisce a Gina sbagliando qualcosina; lei la bisbiglia a Ruggero storpiandola ulteriormente, e così via, fino a che l'ultimo della fila ripete ad alta voce quello che gli è arrivato all'orecchio, che in genere non ha niente a che fare con la frase iniziale.
Nel gioco del telefono la deformazione del messaggio in genere scatenava le risate dei partecipanti; peccato che non sia così nel caso delle informazioni riguardanti Internet (e non solo in questo caso, ma questa è un'altra storia). Certo, anche le grossolane distorsioni fatte da alcuni articoli sull'informatica fanno ridere, ma solo gli addetti ai lavori, mentre nella gente comune (quella che ha di meglio da fare che gingillarsi con i computer) suscitano dubbi che spesso sconfinano nella paura.
Lo scopo di questo primo Incontro è di fare le presentazioni fra voi e Internet, cercando di dissipare la cortina di dicerie e maldicenze che probabilmente avete subìto fino ad ora e che potrebbe rischiare di bloccare sul nascere una conoscenza affascinante.
Probabilmente già sapete che una rete di computer è un sistema che permette di collegare due o più computer in modo che si possano scambiare dati con facilità. Il collegamento può unire computer relativamente vicini fra loro (come nel caso di una rete aziendale che interconnette tutti i computer presenti in una sede) oppure computer situati in luoghi più distanti (in città diverse o addirittura in continenti diversi). I dati vengono trasmessi con vari sistemi, usando cavi dedicati, linee telefoniche, satelliti per telecomunicazioni, ripetitori a microonde, eccetera, un po' come avviene per il normale telefono.
Esistono reti piccole, che collegano fra loro pochi computer, e reti grandi che permettono ad un numero elevatissimo di computer di scambiarsi dati in modo veloce e trasparente. Internet è semplicemente la più grande rete planetaria di interconnessione di computer. E' talmente grande che nessuno sa quanti computer vi siano davvero collegati, anche se si stima che gli utenti siano circa venti milioni in tutto il mondo.
Il guaio delle normali reti telematiche è che in genere sono chiuse e separate: fino a che dovete passare dati fra computer di una medesima rete, non ci sono difficoltà eccessive, ma i problemi sorgono quando occorre trasferire dati da un computer collegato con una rete ad un altro computer che sfortunatamente è collegato con una rete diversa (grande o piccola che sia). E' a questo punto che entra in campo Internet: grazie ad un sofisticato sistema di gestione di cui vi risparmio i dettagli, Internet consente di interconnettere computer appartenenti a reti diverse: è quindi una sorta di "super-rete" che unisce reti di computer di tutto il mondo in modo estremamente efficace.
Internet è infatti strutturata in modo tale che basta che uno solo dei computer di una rete qualsiasi sia collegato a Internet per permettere a tutti i computer di quella rete di essere collegati a Internet. Di conseguenza, per mandare un messaggio ad esempio da un computer della rete PincoNet ad un computer della rete PallinoNet è sufficiente che da qualche parte su ciascuna rete ci sia un computer collegato a Internet. Dato che su Internet ogni computer della rete ha un indirizzo telematico, basta indicare nel messaggio l'indirizzo del computer al quale volete inviarlo: Internet si occuperà di tutti i dettagli tecnici dell'istradamento della vostra posta elettronica.
Tutto qui. Tolti di mezzo temporaneamente miti e leggende, Internet è, dal punto di vista schiettamente tecnico, semplicemente una grande rete di computer. Detto così non sembra un concetto per il quale sia il caso di esaltarsi. In fin dei conti, per l'esistenza delle grandi reti telefoniche che analogamente interconnettono le nostre case nessuno si è mai agitato più di tanto (se non al momento di pagare la bolletta). Eppure, benché esistano migliaia di altre reti informatiche, Internet ha un fascino particolare. Vediamone i motivi.
C'è un aspetto caratteristico che distingue Internet dalle altre reti: Internet non ha un centro, né un proprietario, né un censore, né un gestore singolo. Pur nascendo da un nucleo voluto dal governo degli Stati Uniti, Internet cresce e si evolve per aggregazione spontanea, in modo caotico e "anarchico" (nel senso positivo di questo termine), nella massima libertà permessa dal sistema, il cui unico vincolo (puramente tecnico) è di usare un protocollo standard per lo scambio dei dati (il cosiddetto TCP/IP, altra cosa che farò di tutto per risparmiarvi).
Mentre molte reti commerciali offrono servizi comparabili a quelli di Internet, molti utenti preferiscono usare Internet per quest'atmosfera di indipendenza che vi si respira. Ogni utente di Internet ha il diritto di dire quello che pensa nel modo che preferisce (anche se vedremo in seguito che si è evoluta una sorta di galateo informatico), logicamente assumendosene la responsabilità; le altre reti informatiche applicano invece vari gradi di moderazione, controllo o addirittura censura.
La vastità della rete e l'abbondanza di informazioni e di risorse hanno spinto gli utenti a considerare Internet non più come una semplice strada o autostrada elettronica che si usa per transitare rapidamente da un luogo all'altro, ma come un vero e proprio "posto" dove ci si reca per incontrarsi: nasce così il concetto di ciberspazio. La completa libertà di espressione (nel bene e nel male) offerta da Internet ha addirittura creato una cultura che si autodefinisce cyberpunk, affascinata dalla tecnologia (a differenza del movimento hippie) ma ribelle al modo convenzionale, spesso eccessivamente centralizzato, di usarla.
Anche se i confini del movimento cyberpunk sono indefiniti, esistono alcuni atteggiamenti principali fissi: il disprezzo della censura, la vocazione di liberare l'informazione dai vincoli dei suoi proprietari istituzionali, e la convinzione che il decentramento debba essere la regola anziché l'eccezione in campo tecnologico e soprattutto sociale.
Il movimento cyberpunk tende a sfruttare la tecnologia informatica per evitare che le reti di multinazionali e le organizzazioni malavitose detengano un controllo opprimente sulla società, e si batte per la libertà di accesso alle banche dati di pubblica utilità e contro il monopolio delle reti d'informazione. Allo stesso tempo cerca di tutelare il diritto di ogni cittadino di vedere rispettata la privacy dei dati informatici che lo riguardano.
Questo aspetto un po' romanzesco di Internet, popolata di Robin Hood informatici che si aiutano l'un l'altro a sfuggire alle briglie di monopoli commerciali se non addirittura ad oppressioni politiche in certi paesi, ha stimolato la fantasia di molti fra addetti ai lavori e profani. In realtà su Internet c'è gente di tutti tipi, dal santo alla persona comune al pirata dell'informatica, ed è forse proprio questo il bello. Purtroppo l'attenzione della grande stampa si è concentrata sui comportamenti ribelli, e talvolta francamente "pirateschi", di alcuni individui ed ha trascurato invece il silenzioso operato positivo della maggioranza degli utenti.
Prima di proseguire, quindi, forse è il caso di smentire alcune delle dicerie ricorrenti a proposito di Internet:
Soprattutto se siete già utenti di una o più reti di computer o BBS, per lavoro o per diletto, è facile che vi poniate il dubbio dell'utilità di accedere anche a Internet. Dopotutto, specialmente se siete in contatto con un BBS appartenente a qualche rete di interconnessione fra computer amatoriali, come ad esempio Fidonet, potete già scambiare posta elettronica con un sacco di gente: sicuramente con tutta Italia e forse (ma non sempre) anche con buona parte del resto del mondo. Anche i file a disposizione sui normali BBS sono molto abbondanti, e magari sono oltretutto gratis. Perché prendersi dunque la briga di arrivare a Internet, dato che fra l'altro (come vedremo) la procedura non è delle più semplici?
Forse è il caso che vi presenti, sia pure succintamente, le principali differenze fra Internet e un BBS. Tutti i concetti accennati qui verranno poi discussi in dettaglio negli Incontri che seguiranno.
Innanzi tutto c'è la grandezza e l'estensione della rete. Internet è immensamente vasta, tanto che durante i primi viaggi telematici è facile avvertire una sensazione di smarrimento di fronte alla quantità smisurata di dati a disposizione. Il numero di utenti collegato, poi, è altissimo: praticamente tutte le università del mondo, i computer della NASA, l'intero sistema governativo degli Stati Uniti, aziende e centri di ricerca di tutti i continenti sono accessibili tramite Internet (anche Bill Clinton ha un accesso personale a Internet: troverete il suo indirizzo più avanti).
Praticamente tutto il mondo è accessibile tramite Internet. Quasi tutte le case di software e le aziende produttrici di hardware hanno un accesso a Internet o a una rete collegata a Internet, e sono quindi raggiungibili tramite posta elettronica, di gran lunga più a buon mercato rispetto ad un fax o ad una telefonata intercontinentale. E scusate se è poco.
L'elevatissimo numero di utenti rende giustificabile l'attivazione di "tavole rotonde" dedicate ad argomenti ben più specifici e particolari di quelli generici disponibili sui BBS. Tanto per fare qualche esempio, ci sono conferenze informatiche dedicate all'origami, alle reti neurali e al Nuovo Testamento in greco. Se avete qualche interesse speciale che volete condividere con altri in tutto il mondo, Internet è il posto giusto per farlo.
Oltre alla possibilità di mandare e ricevere messaggi, Internet offre il modo di inviare e ricevere file, come un BBS, ma con il grosso vantaggio che per effettuare un prelievo di un file da un computer situato in un altro continente non è necessario fare una telefonata intercontinentale e quindi la bolletta SIP ne risulta considerevolmente alleggerita, aprendovi la possibilità di scambiare file con computer in tutto il mondo.
Inoltre il numero di file (dati, programmi, documenti, immagini) accessibile tramite Internet è dell'ordine dei terabyte, e quindi senz'altro trovate qualsiasi cosa stiate cercando. Nel mio libro Il modem per tutti (sempre edito da Apogeo, evviva la pubblicità) ho dato il numero di modem del BBS della NASA, avvertendo però che collegarsi costa, dato che richiede una telefonata fino in America. Con Internet, invece, potete accedere al medesimo repertorio di file (incluse tutte le spettacolari immagini del telescopio spaziale Hubble) facendo tranquillamente a meno della chiamata intercontinentale.
Internet offre inoltre la possibilità di "dialogare" in diretta con altri utenti, facendo conversazione a due o in gruppo, con una funzione denominata talk, simile al chat dei BBS. Se dovete tenere contatti con persone lontane, può essere una magnifica alternativa alle telefonate.
La quantità di informazioni disponibili su Internet è inimmaginabile. Potete consultare tutte le statistiche del governo degli Stati Uniti, i dati delle università di tutto il mondo, e consultare le massime biblioteche del globo.
La maggior parte dei sistemi di interconnessione fra computer si ferma allo scambio di messaggi e file. Internet invece si spinge oltre: vi permette di ricevere vere e proprie riviste elettroniche e addirittura di usare supercomputer per eseguire i vostri programmi, come se foste seduti di fronte ad uno dei terminali del calcolatore.
Non bisogna poi dimenticare che da Internet è possibile comunicare con gli utenti di quasi tutte le più importanti reti telematiche del mondo, scambiando messaggi con CompuServe, America Online e molte altre reti piccole e grandi.
Mentre la maggior parte dei BBS è più adatta alla ricreazione che all'utilizzo per motivi professionali, Internet si presta moltissimo a soddisfare numerose esigenze di lavoro o di studio. I vantaggi dell'uso di Internet per un'azienda, un ricercatore o un professionista sono simili a quelli dell'uso del modem per le connessioni dirette fra computer, con la differenza sostanziale che il costo della trasmissione dati su Internet è drasticamente inferiore a quello di un collegamento diretto su normale linea telefonica, anche su distanze brevi. Distribuire una circolare a varie sedi o trasferire grandi quantità di dati costa pochissimo (vedremo tra poco quanto). La possibilità di dialogare in tempo reale con aziende e colleghi all'altro capo del globo spendendo poco più del costo di una telefonata locale è evidentemente molto preziosa. E' per questo che sono sempre più numerose le aziende grandi e piccole ed i centri di studio che accedono a Internet e si rendono accessibili tramite questo canale informatico.
C'è però da notare che fino ad ora Internet è stata terreno di dominio incontrastato per l'utente non commerciale. Anche se le cose stanno cambiando rapidamente, per ora l'uso delle risorse della rete per il traffico di dati di lavoro (informazioni interne aziendali e simili) è tollerato ma non viene visto di buon occhio da molti utenti di Internet. D'altronde, qualcuno deve pur pagare per la manutenzione di questa immensa rete, e quindi è inevitabile che si assista ad una graduale introduzione di utenti commerciali.
Naturalmente le stesse risorse che rendono Internet così interessante per l'uso professionale ne fanno un terreno ideale per la ricreazione. Il basso costo di collegamento, la libertà di dialogare con qualsiasi utente in qualsiasi parte del mondo, e la totale mancanza di censura, combinata con l'anonimato (anche sessuale, volendo) offerto dalla comunicazione tramite computer hanno trasformato Internet in un luogo estremamente vario e stimolante per conoscere gente di ogni sorta e dialogare di qualsiasi questione senza reticenze.
C'è anche un altro fattore che val la pena di considerare, e potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione. Quando parlate con qualcuno via rete telematica, è difficile capirne il colore della pelle, l'età, il ceto sociale, il sesso, e gli eventuali handicap fisici. Potreste passare una vita a "chiacchierare" con un utente senza mai accorgervi che è sordo fino a che lo incontrate di persona. Su Internet ognuno vale e viene ascoltato solo in base al merito di quello che dice.
Al di là degli aspetti sociali connessi con la libertà totale di parola e con l'annullamento delle distanze fra le nazioni, su Internet si possono incontrare alcune delle menti più brillanti in ogni campo, specialmente informatico. E' il posto ideale per chiedere aiuto per risolvere un problema che richieda qualche competenza astrusa e specifica: sicuramente da qualche parte su Internet c'è qualcuno che sa come aiutarvi, ed in genere è disposto a farlo per puro altruismo.
Anche la ricerca di file su Internet offre possibilità illimitate di ricreazione e cultura. Ad esempio, su Internet è disponibile su file gran parte della letteratura mondiale di dominio pubblico (in pratica tutta la letteratura eccetto quella contemporanea ancora protetta dai diritti d'autore). La quantità e la varietà dei file a disposizione è davvero smisurata.
Esiste poi la possibilità di entrare in un MUD (sta per Multi-User Dungeon, con riferimento ad un popolarissimo videogioco di avventura, ma l'acronimo significa anche "fango"). Un MUD è un immenso gioco del tipo adventure, dove le situazioni vengono descritte a parole, non visualizzate, e dove si interagisce con personaggi a loro volta pilotati da altri utenti Internet. Ci sono MUD per tutti i gusti, dal medievale fantasy al futuribile in stile Star Trek al lascivo: ebbene sì, il sesso è una parte importante dell'attività di Internet. Chi ha detto che i computer sono freddi? Forse lo sono loro, ma di certo non lo sono le persone che li comandano.
Internet è talmente vasta che le tecniche usate per accedere ad aree o a computer particolari sono diventate una vera e propria forma d'arte, detta surfing. Non tutte le aree di Internet sono accessibili facilmente, per motivi che vedremo in seguito, e riuscire a raggiungere determinati settori della rete è per molti entusiasmante in sé.
Arrivare a Internet non è sempre facile. Ne parleremo in dettaglio nel Secondo Incontro, ma esistono tre modi fondamentali per accedere al ciberspazio.
Il primo è facile: se lavorate in un'azienda con computer mainframe, o se frequentate una facoltà universitaria, è facile che i computer siano collegati a Internet in modo permanente. In tal caso vi basta digitare al massimo un paio di comandi al terminale per essere su Internet.
Il secondo è una variante di questo collegamento diretto e consiste nell'accedere ai medesimi computer (mainframe o workstation) tramite modem. Invece di operare davanti al terminale del mainframe, potete usare il vostro personal computer, dotato di modem, per emulare un terminale collegarvi tramite telefono con il computer aziendale o universitario, che a sua volta è connesso a Internet.
I primi due metodi ovviamente non sono a disposizione di tutti: se non lavorate in un'azienda che vi offre l'accesso a Internet, o se non avete accesso agli ambienti universitari, dovete rivolgervi ad un fornitore commerciale di accesso a Internet. Questi fornitori (detti service provider) hanno installato uno o più computer di una certa potenza (almeno del livello di una workstation) dotandolo di un collegamento continuo ad alta velocità con un nodo Internet (cioè con un altro computer della rete Internet). Dietro pagamento di un canone modesto, il service provider permette a chiunque di collegarsi via modem con il suo computer e da lì viaggiare su Internet.
Considerati i servizi offerti da Internet, i costi di connessione sono sorprendentemente bassi. Ovviamente, se lavorate o studiate dove c'è un accesso diretto a Internet, non siete voi a pagare il collegamento e quindi dal vostro punto di vista Internet è gratis (ovviamente però può costarvi una lavata di capo se usate le risorse aziendali per uso personale, ad esempio per prelevare l'ultima versione di un videogioco o per parlare con la vostra spasimata in Brasile).
Se invece dovete ricorrere ad un service provider, ci sono due fattori da considerare:
Gli abbonamenti per l'utenza normale sono relativamente a buon mercato: costano al massimo qualche decina di migliaia di lire al mese a titolo forfetario, oppure viene prevista una tariffa, comunque modica, in base al traffico di dati prodotto dall'utente.
Il fattore più delicato è, come per i BBS normali, il costo della chiamata via modem. Mentre dal computer del service provider in poi i vostri dati viaggiano su Internet su linee dati apposite (e quindi ad esempio prelevare un file da un computer situato in Alaska non comporta una telefonata intercontinentale), il tragitto dal vostro computer fino a quello del service provider avviene su normale linea telefonica SIP, con i costi che questo comporta. Se il computer del service provider è lontano, ogni volta che vi collegherete ad Internet dovrete pagare alla SIP un'interurbana di durata equivalente. Conviene quindi orientarsi su un service provider situato nel proprio distretto telefonico e collegarsi in orari a tariffa ridotta.
Come vedremo nel Secondo Incontro, alcuni service provider hanno comunque posto rimedio a questo problema offrendo l'accesso tramite un numero di telefono speciale che comporta dei costi fissi e indipendenti dalla distanza fra voi e il service provider.
Dato che Internet è in sostanza una rete di computer americana che si è estesa all'estero, la consuetudine e la praticità vogliono che la lingua "ufficiale" (se su Internet si può usare questo termine) sia l'inglese. Praticamente tutto il traffico di posta elettronica è in inglese, anche fra corrispondenti di paesi non anglofoni, dato che ormai l'inglese è un po' una lingua franca in tutto il mondo.
Se non siete pratici d'inglese, il vostro lavoro e/o divertimento su Internet ne può risentire considerevolmente. Esistono comunque delle aree di discussione in altre lingue, incluso l'italiano, ed è consuetudine che i messaggi scambiati fra utenti di uno stesso paese siano scritti nella lingua locale.
Internet è come una grande città: brulica di gente interessante e di occasioni culturali introvabili altrove, ma occhio a quali quartieri bazzicate. A differenza delle altre reti telematiche commerciali e amatoriali, dove esistono comunque una sorveglianza ed un controllo centrale, la legge di Internet è che non c'è legge e che non ci sono controlli.
E' quindi comprensibile che un accesso ad Internet sia ambito tanto da chi vuole essere semplicemente libero di fare e dire quello che gli pare, senza condizionamenti, quanto da chi approfitta di questa totale libertà per comportamenti che sono illegali in molti paesi del mondo. Troverete quindi pazienti ed amorevoli trascrizioni di poesie haiku giapponesi accanto a immagini pornografiche per tutti i gusti e ad elenchi di codici di accesso di carte di credito rubate. Basta non accedere a quello che ritenete sconveniente e divertirsi con il resto.
Non pensate che l'anonimato sia a prova di bomba e che vi dia il diritto di insultare violentemente tutto e tutti, in un atto che su Internet si chiama flaming (letteralmente "fiammeggiare", come faceva un personaggio dei Fantastici Quattro quando s'arrabbiava) e che è considerato molto scorretto (tranne in un caso che specificherò tra un attimo). Evitate quindi di violare i limiti del buon gusto e della democrazia.
Se pensate di usare Internet per fare pubblicità a basso costo alla vostra azienda, mandando l'equivalente elettronico di quegli insopportabili volantini pubblicitari che tutti noi ci troviamo ogni giorno nella buca delle lettere, beh, toglietevelo dalla testa. Se c'è una cosa che manda in bestia gli utenti di Internet è la pubblicità. Sono già stati fatti alcuni timidi tentativi di introdurre la pubblicità su Internet, ma tutti (tranne uno, che era molto, molto discreto) sono stati sommersi dal flaming degli utenti. Questo è l'unico caso (quello a cui accennavo poche righe fa) in cui il flaming è considerato doveroso e giustificato dal galateo di Internet.
La vastità degli argomenti trattati su Internet può dare il capogiro. E' facile che nel tentativo di seguire tutti gli sviluppi di tutti gli argomenti che vi interessano finiate per essere sommersi da più posta elettronica di quanta ne abbiate il tempo di leggere. Siate quindi cauti ed espandete gradualmente il giro dei vostri contatti informatici, altrimenti ne risentirà il vostro lavoro (o fidanzamento o matrimonio).
La totale libertà ed assenza di controlli ha anche ovviamente un aspetto meno positivo: proprio perché non esiste un'amministrazione vera e propria, non aspettatevi di trovare molto aiuto su Internet, come magari siete abituati a fare con i sysop (amministratori) dei BBS (banche dati amatoriali) o con i sistemisti delle reti informatiche commerciali. Ognuno si deve arrangiare come riesce, aiutandosi magari con un buon libro sulla materia: l'unico aiuto che troverete sarà quello cortese e volenteroso (ma non sempre) degli altri utenti.
Tutti i servizi su Internet vengono forniti senza garanzia: gli elenchi di file eventualmente disponibili non pretendono di essere completi, e la posta elettronica viene inviata praticamente gratis ma senza impegno (anche se in realtà è rarissimo che un messaggio si perda); quello che avete a disposizione su Internet oggi può benissimo sparire domani senza preavviso.
Mentre i servizi telematici commerciali sono ben ordinati, con file ed aree messaggi ben suddivise per categorie, non aspettatevi di trovare ordine su Internet: è il prezzo che si paga per la libertà. Ognuno entra e si arrangia da solo a cercare quel che gli serve. Non esistono cartine per orientarsi nei viaggi su Internet per un semplice motivo: Internet è in continua evoluzione e quindi qualsiasi "cartina" sarebbe obsoleta nel momento stesso in cui nasce. Ciò non toglie che vi siano alcune soluzioni, tentate da coraggiosi gruppi di utenti, per cercare di estrarre l'ordine dal caos. Ne parleremo negli Incontri conclusivi di questo libro.
Insomma, diciamolo chiaro: Internet è difficile. Il livello di complessità è nettamente superiore a quello di un BBS, ed è facile scoraggiarsi. Ma se pazientate e mi accompagnate negli Incontri che seguiranno, la maggior parte delle difficoltà dovrebbe risolversi. Vi garantisco che Internet ne vale la pena.
Prima di partire per un viaggio bisogna attrezzarsi bene, e i viaggi telematici offerti da Internet non sfuggono a questa regola. Ovviamente non vi servono pinne, costume da bagno e ombrellone: sarà il caso di equipaggiarsi in termini di risorse hardware e software.
Chi ha la fortuna di essere collegato direttamente a Internet ha la vita facile da questo punto di vista: l'hardware ed il software sono già residenti sul computer. Se siete utenti medi come me, consolatevi di questo privilegio considerando che in genere chi ha l'accesso diretto a Internet ha molte difficoltà a trasferire i dati su un supporto magnetico compatibile con un normale personal computer. L'accesso diretto a Internet è quindi ideale per leggere la posta, ma diventa meno congeniale quando occorre prelevare file ed eseguirli sul computer a casa. Che gusto c'è ad accedere a Internet se non ci si può portare a casa la nuova release del gioco preferito?
Quelli che invece devono ricorrere ad un collegamento via modem devono evidentemente procurarsi quest'ultimo, se non ce l'hanno già. Vediamo in dettaglio come scegliere l'equipaggiamento giusto per accedere a Internet.
Se dovete ancora acquistare l'attrezzatura, occorre che teniate in considerazione parecchi fattori. Il ragionamento che segue vale per personal computer di qualsiasi tipo, ma specialmente per gli IBM compatibili. Riassumo qui dei concetti che trovate più dettagliatamente ne Il modem per tutti (come, non ditemi che non l'avete comperato!).
Come è inevitabile in ogni settore tecnologico, anche il mondo di Internet ha il suo gergo. Non consideratelo come uno strumento per escludere i profani dagli arcani misteri dell'ambiente della rete, ma semplicemente come un logico sistema di convenzioni, indispensabile perché ci si capisca. Prometto che manterrò il gergo al minimo e che ogni parola arcana sarà segnalata all'inizio di ciascun Incontro.
Ogni computer (o gruppo di computer) collegato ad Internet si chiama host o nodo o sito, ed è contraddistinto da un numero al quale corrisponde (quasi sempre) un nome. Ci sono delle regole estremamente complesse per l'assegnazione di numeri e nomi, ma dubito che vi interessino.
Vale comunque la pena di notare un paio di cose: se un nodo ha un nome, esso è sempre composto da almeno due parole unite da un punto, e spesso la seconda parola indica la nazione in cui si trova il sito (ad esempio, it indica l'Italia) o la categoria del nodo (edu indica un nodo di un'università, com uno nodo commerciale, gov un nodo governativo, e così via).
Ogni utente collegato ad Internet ha un suo nome, che può essere una qualsiasi combinazione di lettere (in genere è il nome e cognome separati da un punto, ma non è detto). Aggiungendo al nome dell'utente una "chiocciolina" (il simbolo @) e ponendo il nome del sito dopo la chiocciolina si ottiene l'indirizzo, personale ed unico, di un utente, che è tutto ciò che serve conoscere per potergli inviare un messaggio (detto anche e-mail). L'indirizzo dove potete trovare il sottoscritto, ad esempio, è apogeo@galactica.it, ma potrebbe benissimo essere (per ipotesi) paolo.attivissimo@world.std.com. Per chi volesse inviarmi un messaggio il costo e la procedura sarebbero identici nei due casi, anche se nel primo caso il messaggio verrebbe recapitato a Milano e nel secondo da qualche parte negli Stati Uniti.
Quando un utente Internet ha a disposizione un'area di dati su un computer, nella quale può agire liberamente, scrivendo e cancellando file, eseguendo programmi e trasferendo dati, si dice che ha un account. In sostanza è come avere una directory (o una cartella, per gli utenti Mac) riservata e personale sul disco rigido di un determinato computer connesso ad Internet.
Se avete già dimestichezza con un BBS, il concetto di posta elettronica (e-mail) su Internet non dovrebbe riservarvi grandi sorprese. In sostanza, un e-mail è un messaggio testuale trasmesso da un utente all'altro. Come per una lettera normale, per la posta elettronica è indispensabile conoscere l'indirizzo (in questo caso elettronico) del destinatario. Tramite Internet è possibile inviare messaggi a utenti di praticamente tutte le reti telematiche del mondo.
Una delle attività più frequenti su Internet è la ricerca di file o di informazioni. A differenza di un BBS, dove tutto è (almeno in genere) ordinato ed i file sono ripartiti per argomento, su Internet regna sovrano il caos. Non esiste una sezione apposita di Internet dove siano raggruppati tutti i dati attinenti ad un determinato argomento: le informazioni sono sparse qua e là, e sta a voi trovarle. Questo non deriva da una particolare pigrizia di chi gestisce i nodi di Internet, ma dalla struttura stessa della rete, che in pratica esige questo tipo di distribuzione. Per rimediare a questo inconveniente, Internet mette a disposizione degli utenti dei programmi di ricerca dai nomi stravaganti: archie, gopher, Veronica, Hytelnet e tanti altri. Per il momento accontentatevi di sapere che esistono: li affronteremo uno ad uno negli Incontri che seguiranno.
Una volta trovato il file che ci interessa è ovviamente necessario trovare la maniera di portarsene a casa una copia. Questo richiede l'uso di un altro strumento di Internet denominato FTP, che vi permette di dire al computer sul quale risiede il file desiderato di mandarne una copia al computer del vostro service provider. Da qui potrete poi fare un bel download per trasferirlo sul vostro computer. Prelevare o trasmettere un file su Internet quindi si dice fare ftp, dove la sigla viene pronunciata scandendo le lettere (anche per evitare di sputare in un occhio al proprio interlocutore).
Internet offre all'utente la possibilità di interagire con gli altri computer della rete come se fosse seduto di fronte ad un terminale collegato al computer desiderato. Questo modo di operare diventa un vero e proprio "viaggio virtuale", dato che ci permette di eseguire programmi, modificare e copiare file, e leggere informazioni esattamente come se fossimo davanti al terminale del computer remoto, situato magari in California (a patto di avere l'autorizzazione a farlo). Ad esempio, un utente di un nodo Internet in Antartide (sì, ce ne sono) può pilotare il proprio account standosene tranquillamente sotto una palma in Florida (o in Puglia). Questo comando a distanza si chiama telnet, ed è il servizio più potente offerto da Internet.
La terminologia di Internet non si esaurisce certo qui. Ci sono molti altri servizi offerti dalla rete, come ad esempio finger, ping, whois, e via dicendo, ma non voglio imbottirvi di troppe parole nuove in un colpo solo. Qui vi ho sommariamente descritto le principali funzioni di Internet quanto basta per affrontare il primo impatto.
Abbiamo visto alcuni degli aspetti di Internet e abbiamo cominciato a conoscere i pro e i contro di questo nuovo, potente mezzo di comunicazione. Abbiamo esaminato i requisiti necessari per entrare in Internet e ne abbiamo iniziato a conoscere la terminologia. Quello che abbiamo considerato nelle pagine precedenti è solo una piccola parte di ciò che troveremo insieme su Internet.
Ma prima di addentrarci nel ciberspazio dobbiamo trovare la porta per entrarvi: è di questo che si occupa il Secondo Incontro.