Conoscere in pratica le tecniche per accedere al mondo di Internet in Italia.
Salvo che abbiate un cosiddetto "accesso diretto", cosa di cui dubito (altrimenti a che vi serve questo libro?), avete bisogno di un personal computer, di un modem, di un programma per telecomunicazioni, e di un abbonamento ad un service provider.
Le reti telematiche convenzionali in genere sono strutture autonome e riservate ad una cerchia di utenti specifica (ad esempio i dipendenti di un'azienda). Accedervi senza autorizzazione è addirittura un reato. Internet invece è una rete aperta a tutti ed accessibile a chiunque abbia a disposizione un computer, un modem e un telefono, in tutto il mondo, e sia eventualmente disposto a pagare un minimo canone di abbonamento.
Se avete già pasticciato con un modem in passato, è giunto il fatidico momento in cui fare il grande salto di qualità, passando dal BBS di città ad Internet. Non voglio denigrare o sminuire il grandissimo lavoro di tanti appassionati sysop in tutto il mondo, che sacrificano tempo, denaro e fidanzate (sì, i sysop sono quasi tutti maschi) per il gusto di vedere gente sconosciuta transitare sui loro computer, ma ammettiamolo: come vedrete nelle pagine che seguono, avere accesso a Internet è tutta un'altra cosa. E' come passare dal triciclo all'automobile: certo, la seconda è più difficile da usare, ma non c'è paragone in termini di libertà di movimento.
In questo Incontro vedremo come fare per usare le risorse a disposizione dell'utente medio di computer allo scopo di accedere ad Internet. Ci occuperemo di due dei principali service provider italiani (Galactica ed MC-Link) e vedremo in concreto le procedure necessarie per utilizzarli come finestre per affacciarsi sull'immenso panorama di Internet.
Se lavorate in una grande azienda o collaborate con centri di ricerca o con università, è perfettamente possibile che abbiate a disposizione il Sacro Graal dell'informatica: un accesso diretto a Internet.
Cos'è un accesso diretto? Significa semplicemente che per arrivare a Internet non avete bisogno di chiamare via modem un computer che sia residente su Internet: il vostro computer (o terminale) è già esso stesso residente su Internet. Quindi il detentore di un accesso diretto può saltare tranquillamente questo Incontro e passare al successivo, dato che qui descriverò una fase che non gli interessa (a meno che voglia emulare sul PC a casa le sue scorribande elettroniche).
Dato che chi ha un accesso diretto a Internet evita totalmente gli oneri economici del modem, delle telefonate e dell'abbonamento, mi sia concesso di esprimere tutta la mia invidia per questa razza privilegiata che solca i canali di Internet veleggiando su un clipper agile e rapido mentre tutti gli altri, comuni mortali, arrancano remando sul moscone insieme a me.
Come fate a sapere se il vostro computer in ufficio ha accesso diretto o meno a Internet? Semplice: se i computer non sono collegati fra loro in rete, sicuramente non sono collegati a Internet. Se invece il collegamento in rete esiste, chiedete al vostro sistemista (quel tipo strano che si esprime a monosillabi ed ha sempre l'aria così scocciata) se si può arrivare a Internet. Meglio ancora, chiedetelo prima al collega che ha la fama di essere il guru locale in fatto di informatica.
Come accennavo nel Primo Incontro, la procedura normale per accedere a Internet con un personal computer è, almeno allo stato attuale delle cose, un collegamento via modem con un service provider (vedremo quali sono le prospettive ed alternative future nell'Incontro conclusivo).
Ho già detto che per collegarsi ad un service provider via modem va bene qualsiasi tipo di modem del tipo che si usa per collegarsi ad un BBS o per collegare via telefono due computer. Vale la regola generale che più è veloce il vostro modem e meglio è, ma esistono delle eccezioni: infatti alcuni metodi di accesso che vedremo tra poco hanno una velocità di trasmissione massima molto modesta (1200 o 2400 baud) e quindi avere un modem più veloce non serve a nulla o quasi. Tutto dipende comunque dal service provider, cioè dal fornitore del servizio di accesso ad Internet.
L'attuale situazione italiana, anche se è in evoluzione frenetica, vede molti BBS ben piazzati tra i principali service provider accessibili al pubblico generale. Questo è abbastanza ironico, da un certo punto di vista, dato che per fare il salto di qualità ed uscire dai confini relativamente ristretti dei BBS ed entrare nel ciberspazio "vero" dobbiamo passare proprio per una di queste banche dati locali.
Molti BBS si stanno attrezzando per offrire agli utenti l'accesso a Internet, ma dati i costi e le difficoltà tecniche di una connessione piena capita spesso che il sysop opti per un collegamento "parziale" a Internet. Se vi beccate un service provider che offre solo l'invio e la ricezione di posta elettronica da e per Internet, avete una connessione parziale ed è come guidare una Porsche con il bloccasterzo inserito.
Nota: Quando andate in cerca di un service provider per accedere a Internet, chiedete se offre il servizio telnet (non importa se non sapete cos'è per ora: fate finta di essere esperti e chiedete). Dato che questo servizio esige una connessione completa, saprete immediatamente se il service provider ha una connessione completa o parziale (è completa se telnet è disponibile) e quindi saprete quale tipo di accesso avrete a Internet. A meno che il prezzo sia irrisorio o vi interessi esclusivamente lo scambio di posta elettronica, evitate connessioni parziali: alla fine vi sentireste troppo limitati.
Uno dei service provider italiani che offre una connessione piena è Galactica, che si trova a Milano. Si tratta di un BBS molto grande, con molte linee di accesso. Offre numerosissimi servizi tipici di un BBS (ed anche alcuni meno tipici, come il Televideo online), che già da soli meriterebbero un'attenta esplorazione, ma quello che ci interessa qui è Internet, e quindi mi limito a parlarvi di questo aspetto di Galactica.
Il collegamento a Galactica (e da lì a Internet) si effettua con una normale chiamata telefonica via modem ad un numero di Milano o ai numeri di modem disponibili in molte altre città italiane. Questo significa ovviamente che se abitate lontano da una delle città servite da questo BBS il costo della telefonata interurbana può essere estremamente doloroso. D'accordo, se siete nottambuli potete chiamare dopo le dieci di sera o prima delle otto del mattino, ma anche a tariffa notturna una chiamata a Galactica costa qualche migliaio di lire di bolletta SIP (escluso quindi il canone che dovete pagare al BBS per l'accesso a Internet). Farlo tutti i giorni per leggersi la posta elettronica può diventare caruccio.
C'è però un vantaggio: se avete un modem veloce (diciamo 14400 baud o più) e sapete esattamente che cosa state cercando, il tempo di collegamento scende nettamente ed il costo di un download diminuisce di conseguenza.
Un altro BBS che offre accesso ad Internet è MC-Link, che fa capo all'omonima rivista di informatica e offre due diverse possibilità di collegamento. Come Galactica, anche MC-Link è accessibile via modem con una telefonata interurbana, stavolta a Roma. Anche qui, il collegamento ad Internet può avvenire a velocità molto elevata (14400 baud e oltre, soprattutto se avete un modem della Zyxel), ma il costo in termini di bolletta se chiamate da fuori Roma è salato.
MC-Link però offre anche un secondo metodo di accesso più "egualitario", nel senso che dà agli utenti di tutta Italia la possibilità di collegarsi ad un costo fisso (uno scatto telefonico) indipendentemente dalla durata del collegamento ed indipendentemente dalla distanza (a patto, ovviamente, di aver sottoscritto un abbonamento al BBS).
Questo secondo metodo è ovviamente allettante per chiunque si trovi ad una certa distanza da Roma, ma ha uno svantaggio: dato che il collegamento avviene attraverso il servizio EasyWay della rete telematica a pacchetti Itapac della SIP, che viaggia a velocità molto ridotta (1200 o 2400 baud), i tempi di risposta e di trasmissione file sono ahimè tragicamente lenti. Inoltre il costo SIP della telefonata è bassissimo, ma per ogni invio di dati da voi a MC-Link e viceversa c'è una spesa, piccola ma a lungo andare significativa. Vedremo tra poco i dettagli della questione.
Nota: Esistono anche altri service provider, e sia ben chiaro che con questo capitolo non intendo fare pubblicità a nessuno in particolare: se abitate fuori Milano o Roma, prima di contattare Galactica o MC-Link vi conviene provare a chiedere ai vostri BBS locali se qualcuno offre un accesso (possibilmente completo) a Internet. Dato che la situazione italiana è davvero molto fluida in questo campo, e dato che i piccoli service provider stanno spuntando come funghi, non sottovalutate la possibilità di trovare delle alternative. Qui vi parlo di questi due metodi di accesso perché al momento sono fra i pochi che offrono un servizio affidabile e completo. MC-Link, in particolare, ha il grande pregio di annullare l'inevitabile situazione di privilegio che deriva dal fatto di abitare o lavorare vicino al service provider.
Quando si accede ad Internet tramite un service provider, la procedura di trasmissione dei dati fra il vostro computer ed Internet passa attraverso un filtro, che è il software del BBS. Pertanto la procedura esatta per arrivare ad Internet comporta senz'altro una chiamata via modem, ma può richiedere passi diversi a seconda del BBS che chiamate.
In sostanza, il BBS che funge da service provider dispone di un computer che è un nodo di Internet. Su questo computer è installato un programma di gestione per BBS che fa da intermediario fra voi e Internet. Quando inviate un comando, il vostro computer lo passa al modem; il vostro modem lo passa al modem del service provider; e quest'ultimo lo passa al computer del service provider, che infine passa il comando all'area di Internet (composta da uno o più computer) con la quale desiderate interagire.
Pare piuttosto chiaro che il procedimento è un tantino più complesso rispetto al "tradizionale" collegamento con un BBS, dove i computer coinvolti sono solo due: il vostro e quello del BBS.
Nel funzionamento come service provider, il computer del BBS agisce soltanto da interprete e passacarte (ma ricordate di non dire "soltanto" di fronte ad un gestore di service provider... voi non lo notate, ma far dialogare fra loro i computer in questo modo non è un gioco per menti fragili).
Nella catena che ho descritto, il computer del service provider è l'unico ad essere davvero connesso ad Internet: quando vi collegate, il vostro personal computer viene relegato all'umile ruolo di terminale remoto di quel computer. Lo so che è umiliante sentir chiamare "terminale" il proprio Quadra o Pentium, ma la realtà è quella. E' consolante, molto democratico e un tantino cyberpunk questo fatto di rendere uguali tutti i computer, quelli da sette zeri e quelli da mercatino delle pulci.
Una conseguenza di questa catena di sant'Antonio è che quando volete eseguire il trasferimento di un file (download o upload) dovete tenere presente che Internet pensa che voi siate un utente seduto davanti ad un terminale del computer del service provider. Pertanto, se prelevate un file da Internet, esso non verrà trasmesso al vostro computer, ma a quello del service provider.
A quel punto dovrete fare un ulteriore download per trasferirlo dal computer del service provider al vostro. Lo stesso discorso, ovviamente alla rovescia, vale per l'upload.
Parliamoci chiaro: è ovvio che qualcuno deve pur scucire i soldi che servono per interconnettere venti milioni di utenti in tutto il mondo. Una delle domande più frequenti di chi si avvicina per la prima volta all'universo di Internet è proprio questa: ma chi paga?
I computer sono ovviamente pagati dai singoli proprietari: grandi aziende, governi, università, centri di ricerca, organizzazioni militari, e gruppi di appassionati. C'è poi il costo della trasmissione dei dati da un computer all'altro, e qui il discorso si fa un po' più complesso. Infatti quando un utente si collega con un computer all'altro capo del globo (come farete anche voi tra poco) spendendo poco più di una telefonata locale, i suoi dati vengono passati dal service provider ad un altro nodo di Internet situato all'incirca nella direzione della destinazione; questo nodo li passa ad un altro nodo un po' più vicino al punto d'arrivo, e così via per decine di passaggi, fino a che i dati arrivano al computer alla fine della catena.
In sostanza, quindi, si realizza un collegamento intercontinentale senza usare le linee telefoniche se non per il primissimo tratto. Il collegamento viene pagato cumulativamente da tutti i gestori dei computer interessati dal transito dei dati. Siccome i dati in transito sui nodi di Internet sono una quantità enorme ed il costo di questo transito intercontinentale è ripartito su tanti nodi e su tanti dati, il costo dell'invio di byte all'altro capo del mondo diventa bassissimo.
Per fare un'analogia, se devo spegnere un incendio da solo portando un secchio d'acqua alla volta dal pozzo alla mia casa in fiamme, è logico che la cosa diventa molto onerosa (e senz'altro poco pratica): se invece chiedo ad una catena di amici di passarsi i secchi d'acqua, come si vede spesso fare nei film western, ho qualche speranza di farcela (a patto di avere molti amici, ovviamente) perché ho suddiviso l'onere del trasporto fra tante persone, ciascuna delle quali, anzi, non deve neppure spostarsi ma semplicemente passare i secchi.
Tutto il sistema Internet (o quasi tutto) funziona sulla base di un accordo di reciproca cortesia: in pratica ciascun nodo dice all'altro "Se tu trasporti gratis i dati che ti mando, io farò altrettanto con i tuoi".
Questa è perlomeno la situazione attuale di Internet. Tuttavia gli accordi di trasmissione si modificano di giorno in giorno, dato che con l'espandersi esplosivo del numero di utenti e quindi del traffico di dati le risorse "gratuite" di Internet non bastano più ed è necessario appoggiarsi anche a fornitori commerciali di servizi di trasmissione dati. Per ora, comunque, ad eccezione di alcune sue aree a pagamento, Internet si regge principalmente su un coraggioso ed esperto volontariato.
Entrano così in scena i service provider commerciali. Perché possiate accedere ad Internet senza dover comperare una workstation UNIX o altre diavolerie con prezzi da infarto, potete scegliere di pagare un abbonamento ad un coraggioso individuo che invece è disposto ad acquistare queste risorse per poi affittarne la disponibilità. Lui rischia l'infarto, e voi avete accesso al ciberspazio versando un obolo.
Dicevo che quando vi collegate ad un service provider il vostro computer diventa un terminale del computer del service provider. Questo significa che in quel momento diventate utenti di un nodo Internet e quindi avete diritto al vostro bravo nome ed indirizzo su Internet. Se ad esempio il vostro service provider è Galactica e vi chiamate Ugo Fantozzi, il vostro indirizzo Internet diventerà ugo.fantozzi@galactica.it. Tutti gli utenti del BBS Galactica avranno un indirizzo di questo tipo, ovviamente con il loro nome (o la sigla che si sono scelti) prima della chiocciolina.
Questo indirizzo è tutto quel che serve ad un qualsiasi altro utente di Internet, ovunque sia nel mondo, per mandarvi un messaggio di posta elettronica. Per essere più precisi, è sufficiente anche per permettere l'invio di un messaggio a voi da parte di qualunque utente di qualsiasi rete telematica del mondo, purché tale rete sia collegata in qualche modo a Internet. Internet è quindi davvero una rete di reti.
Il pericolo principale di questa fase di approccio a Internet è il traffico. Dato che il service provider ha in genere una linea dati dedicata che lo collega ad un grande centro di smistamento dati di Internet, è logico che più aumenta il numero di utenti collegati al service provider e più rallentano le prestazioni del sistema. Lo stesso problema si ha lungo tutta la catena di connessioni Internet dal computer del service provider al computer di destinazione del vostro viaggio telematico.
Se considerate che il traffico su Internet aumenta del 10% ogni mese è facile intuire che molto spesso si formano ingorghi. Basta che ci sia un solo "collo di bottiglia", magari a metà strada, per rallentare enormemente l'interazione fra voi ed il computer remoto. Vi conviene quindi sfruttare orari in cui il traffico è ridotto.
Quali sono i momenti di basso traffico? Dipende dove andate, e non è proprio facile azzeccarci. Per quel che riguarda i service provider in Italia, il picco massimo di traffico è in genere fra le 22 e le 24, quando le tariffe telefoniche di connessione scendono al minimo e quindi si scatenano gli utenti dotati di modem. Anche di giorno, però, il traffico è sostenuto più a valle, lungo le grandi linee di collegamento (le dorsali o backbone), perché sono impegnate dagli utenti delle aziende e delle università collegate ad Internet.
Occorre poi tenere conto del fatto che se chiamate un computer negli Stati Uniti, là il fuso orario è sfalsato di sette o otto ore, e quindi se chiamate di sera vi immettete nella frenesia del traffico Internet degli uffici americani. Lo stesso ragionamento vale ovviamente per qualsiasi altro paese lontano accessibile tramite Internet: quando lo chiamate, tenete conto della differenza di orario.
Come vedete non è facile mettere d'accordo tutte queste limitazioni, a meno che amiate alzarvi all'alba. Consolatevi: il problema del traffico lungo la rete ha importanza soprattutto per le sessioni di collegamento ad Internet in cui interagite "in tempo reale" con altri computer della rete, ad esempio per prelevare o spedire un file.
Se invece dovete semplicemente mandare o ricevere un messaggio di posta elettronica, l'unico traffico di cui dovete tenere conto è quello del service provider, dato che se lo chiamate in orari di grande traffico ci vorrà più tempo per lasciare il messaggio e quindi il collegamento via modem vi costerà di più. Ma una volta lasciato il messaggio potrete terminare il collegamento e lasciare che i vostri dati ci mettano il tempo che ci vuole, anche passando per qualche ingorgo, per arrivare a destinazione, e quindi eventuali colli di bottiglia sono irrilevanti (a meno che la vostra posta elettronica sia disperatamente urgente).
Come vedremo negli Incontri che seguono, alcune risorse di Internet sono duplicate, nel senso che ne esistono copie in vari computer sparsi per il globo. Molte delle più ricercate collezioni di file e di informazioni sono reperibili sia su computer statunitensi che altrove, soprattutto in Europa (si chiamano mirror).
Anche se a voi non comporta nessuna differenza di spesa chiamare un computer in America o uno in Svizzera, l'etichetta di Internet (la netiquette) richiede che ogni utente si dia da fare per causare il minor traffico possibile. Se chiamate un computer a Taiwan, impegnate circa ventimila chilometri di rete e un numero prodigioso di nodi di Internet per smistare il vostro traffico: se invece chiamate un computer a Pisa, ad esempio, i vostri dati rimangono in ambito italiano e quindi voi ottenete il vantaggio di un tempo di risposta più celere mentre gli altri utenti di Internet beneficiano di "autostrade" meno intasate.
Questo concetto mi ricorda la leggenda metropolitana dei cinquecento camion di acqua minerale che vanno su e giù per l'Italia. L'avete mai sentita? Eccola: dato che per motivi insondabili pare che gli italiani del sud desiderino l'acqua minerale delle Alpi e quelli del nord bramino bere l'acqua del sud, dice la leggenda, ci sono cinquecento camion stracarichi di bottiglie d'acqua che solcano l'Italia per consegnare a ciascuno l'acqua desiderata, vomitando gas di scarico inquinanti ed intasando le autostrade. Non sarebbe più sensato se ognuno si bevesse l'acqua che sgorga dietro casa, che è esattamente uguale a quella che trova altrove?
Su Internet il discorso è uguale: l'"acqua", cioè i dati, sono spesso assolutamente identici in vari siti. Per il bene di tutti, quindi, conviene cercare i dati su siti relativamente vicini a noi.
Chi si collega ad un service provider che offre esclusivamente una connessione via modem non ha molta scelta: gli conviene tutt'al più acquistare un modem molto veloce e chiamare quando le tariffe SIP sono basse (e gli altri utenti in analoghe condizioni sono già andati a dormire).
Siccome però cercare un file su Internet può richiedere parecchio tempo, in alcune circostanze conviene utilizzare una scorciatoia. Come vedremo in dettaglio negli Incontri successivi, si può mandare un messaggio di posta elettronica ad Internet nel quale chiedete alla rete di cercare quello che vi serve. Internet eseguirà la ricerca mettendoci il tempo necessario, senza che voi dobbiate restare collegati, e genererà un messaggio di posta elettronica di risposta. Al vostro collegamento successivo troverete il messaggio con il risultato della ricerca. Certo non si può fare tutto con un sistema di questo genere, ma è meglio che niente.
Chi invece accede a Internet tramite MC-Link, ad esempio, ha due metodi di connessione distinti: la chiamata diretta via modem al numero di Roma, ad alta velocità ma con un costo SIP considerevole, e il collegamento tramite Itapac Easy Way, che è lentissimo ma costa poco.
Gli utenti più avveduti (e attenti alla lira) usano questa strategia: ogni operazione che richieda interazione in tempo reale, tipo la ricerca di un file, viene svolta tramite Itapac Easy Way: il tempo su Easy Way non stringe come durante una connessione interurbana, i dati da spostare sono pochi (i vostri comandi e le risposte del computer remoto), e quindi la velocità non è un fattore determinante.
Una volta trovato l'oggetto del desiderio durante una sessione Easy Way, si invia a Internet il comando di trasferirlo al nodo di MC-Link e si termina il collegamento. La sera, quando le tariffe SIP sono al minimo, si chiama MC-Link direttamente al numero di Roma, ad alta velocità, e si preleva il file.
E' giunto il momento fatidico di bussare alla porta di Internet. Dato che in ogni caso accedere ad Internet tramite un service provider significa sottoscrivere un abbonamento, penso di farvi cosa gradita presentandovi in anteprima quello che troverete, una volta abbonati, su due BBS che attualmente offrono accesso a Internet: Galactica e MC-Link.
Sia MC-Link che Galactica sono sistemi aperti, nel senso che potete collegarvi ad essi anche prima di sottoscrivere l'abbonamento. Ovviamente però un collegamento di questo tipo ha delle limitazioni: non potete accedere ad Internet, ma potete cominciare a studiarvi le modalità di accesso ed i relativi comandi, magari catturando le schermate per stamparle come manuale di riferimento rapido da usare nei futuri collegamenti. Questo vi permette di vedere quali servizi sono offerti dal singolo service provider e quindi di valutarne costi e prestazioni prima di fare il grande passo di abbonarsi.
Controllate che il vostro modem sia collegato correttamente al computer ed alla linea telefonica e che il software per telecomunicazioni che usate funzioni per bene. Se avete un modem esterno, ricordatevi di accenderlo (lo so che sembra un consiglio banale, ma l'emozione del primo collegamento a Internet gioca spesso brutti scherzi).
Nelle pagine che seguono troverete delle schermate tratte da un programma DOS per telecomunicazioni che si chiama Telix. Non ha niente di speciale, se non che è shareware e quindi costa pochissimo. Lo trovate su quasi tutti i BBS. Se vi piace, mandate agli autori l'obolo indicato nel programma e contribuite anche voi a tenere vivo il concetto dello shareware.
Settate il modem in modo che i suoi parametri di connessione siano N81, cioè nessuna parità, otto bit di dati, un bit di stop. Ponete il modem alla massima velocità di trasmissione possibile (anche 28800 baud, se potete). Infine chiamate via modem uno dei seguenti numeri di Milano (il prefisso per chi chiama da fuori città è 02): 29006091 se avete un modem oltre i 2400 baud, 29006058 se avete un modem più lento.
Nota: Questi non sono gli unici numeri di accesso a Galactica: il BBS sta aprendo connessioni in tutta Italia, ed è quindi possibile che vi sia la possibilità di collegarsi anche chiamando una città più vicina a voi.
Dopo i consueti rituali di collegamento fra il vostro modem e quello del BBS Galactica, dovreste ottenere una schermata di questo tipo.
CONNECT 14400 / 20/06/94 (22:13:53)
GALACTICA
PCBoard (R) v15.1/100 - Node 18 - PFE111B273783
Linguaggi disponibili:
1 - Italiano (Default)
2 - English
Quale linguaggio vuoi usare (Enter=Italiano)?
Il buon senso suggerisce che premiate Invio, a meno che vogliate fare i saputelli poliglotti.
Vuoi la grafica ANSI (Enter=sì/No/Rip)?
Come sempre, al primo collegamento con un BBS c'è una nutrita serie di domande a cui occorre rispondere. Se avete un modem ragionevolmente veloce, rispondete affermativamente alla domanda sulla grafica ANSI: le schermate diventano più leggibili e gradevoli, con colori molto vivaci. Se invece il vostro modem è scarsino (diciamo 2400 baud o meno), rispondete No, altrimenti il tempo di risposta del collegamento sarà tragicamente lento. La Figura 2-1 mostra il risultato dell'attivazione della grafica ANSI.
Naturalmente vi vengono chiesti il vostro nome e cognome, la password che volete usare, ed alcuni altri dati statistici. Non vi preoccupate: queste domande compaiono soltanto al primo collegamento e poi non vi assilleranno più.
Nota: Ricordate di segnarvi da qualche parte la vostra password, e di usarne una diversa per ogni BBS che chiamate. Se vi abbonate e qualcuno scopre la vostra password, il malandrino può collegarsi a sbafo e farvi perdere parecchi quattrini.
Subito dopo queste informazioni trovate le "ultime notizie" di Galactica. Leggetele per vedere quali novità ci sono sul BBS. Soprattutto tenete d'occhio questo notiziario alla ricerca di eventuali nuovi numeri di telefono locali: come dicevo, Galactica sta infatti espandendo la propria rete ad altre città oltre Milano, e quindi può darsi che possiate collegarvi ad un BBS più vicino a voi.
Sono già disponibili accessi tramite il servizio Sprint nelle seguenti città: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Cuneo, Firenze, Frosinone, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Salerno, Pisa, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Udine, Venezia e Verona. E' possibile che al momento in cui leggete queste righe siano entrati in funzione anche altri accessi in altre città. Tenete d'occhio le pagine pubblicitarie di Galactica per saperne di più.
Dopo un paio di schermate di pubblicità vi trovate al menu principale di Galactica. Siete alla porta di Internet.
Il menu principale già parla chiaro: le singole voci portano direttamente ai vari servizi primari di Internet. Telnet vi permette di viaggiare su Internet a vostro piacimento; potete richiamare ftp per prelevare i file, e usare finger o ping per cercare informazioni su utenti o nodi specifici. Una volta arrivati al menu principale di Galactica, dunque, siete già sulla soglia di Internet.... ma c'è uno scoglio: vi manca l'abbonamento. Dovete prima accedere alla sezione Abbonamento e scegliere la modalità di abbonamento che desiderate. Potete anche fare un abbonamento di prova di durata limitata per poi convertirlo in abbonamento a tutti gli effetti, ed è possibile avere l'abilitazione all'accesso a Internet in tempi rapidi tramite pagamento con carta di credito. Se avete davvero fretta, potete anche sottoscrivere l'abbonamento via modem. Noterete inoltre che le tariffe sono ragionevoli anche per un utilizzo amatoriale.
Nel frattempo, prima di sottoscrivere l'abbonamento, potete leggervi la sezione Internet del menu e cominciare a scoprire cosa offre Galactica in dettaglio in questo campo. Prima di chiudere il collegamento potreste anche dare un'occhiata ai normali servizi di questo BBS: ce ne sono molti davvero interessanti.
Per terminare il collegamento scegliete l'opzione Goodbye dal menu principale.
Una volta che avete ottenuto l'abbonamento è sufficiente che chiamiate il numero di modem di Galactica, digitiate il vostro nome e cognome seguito dalla password, ed arriviate al menu principale. A quel punto siete su Internet, e avete il diritto di festeggiare la vostra entrata nel ciberspazio.
Vediamo ora come arrivare ad Internet tramite un altro service provider: MC-Link. Come nel caso precedente, la prima cosa da fare per tastare il terreno è collegarsi via modem al BBS (che si autodefinisce "rivista telematica", ma la sostanza non cambia) di MC-Link, che si trova a Roma.
Il numero di telefono da comporre per collegarsi è il 4180440, prefissato dallo 06 per chi chiama da fuori Roma. Nelle pagine successive vedremo come si può evitare il costo della telefonata se si abita lontano dalla capitale (questo servizio però è limitato agli abbonati che pagano con carta di credito).
Anche qui i parametri di collegamento sono quelli normali per la connessione ad un BBS: massima velocità possibile (14400 baud, o anche 19200 se avete un modem Zyxel) e 8N1.
Espletate le formalità elettroniche di rito, sullo schermo del vostro computer compare una schermata di questo tipo:
port:/dev/ttyA11
********* Techni-Link (R) *********
"1421 Itapac Easy Way": NUA 26410420
+39 (6) 4180440 (14400 CCITT; 19200 ZyX)
+39 (6) 4180660 (USRobotics solo HST)
+39 (6) 4510211 (75/1200 V.23)
+39 (6) 418921 Segr. abbonati (voce)
+39 (6) 41732169 Segr. abbonati (fax)
Internet: (telnet) mclink.mclink.it
1 - MC-Link
2 - Informazioni
3 - Descrizione
4 - Demo MC-link
5 - Tariffe
6 - Richiesta abbonamento
7 - Elenco distributori
X - Fine
Scelta:
Appare subito evidente una certa differenza di approccio fra Galactica e MC-Link. Il primo service provider ha un'interfaccia più grafica ed elegante, ma francamente anche meno sbrigativa, con pubblicità e altro che possono far perdere scatti telefonici preziosi. Il secondo va subito al sodo, presentando il menu principale.
Come per Galactica, anche MC-Link non offre l'accesso a Internet a chiunque si colleghi. È necessario seguire una procedura di abbonamento, superata la quale si ha accesso a Internet da un menu secondario.
Nella prima parte della schermata potete notare tutti i numeri telefonici di accesso a Internet, nonché l'indirizzo Internet di questo BBS: mclink.mclink.it. Prendetene nota e usate i numeri di telefono che più si adattano al vostro tipo di collegamento via modem.
L'interazione con MC-Link prosegue digitando uno dei numeri proposti dal menu. Digitando 1, ad esempio, entriamo nel BBS vero e proprio, ma per ora non ci conviene farlo, dato che occorre essere abbonati e ne verremmo quindi subito cortesemente buttati fuori.
Per darvi comunque un assaggio dei servizi disponibili, MC-Link vi permette di assistere ad una breve dimostrazione digitando la cifra 4.
La dimostrazione vi permette di navigare su MC-Link, senza la facoltà di scrivervi o prelevare file ma con piena libertà di leggere gli elenchi dei file disponibili, le rubriche e i notiziari specializzati offerti dal sistema a livello locale.
Quello che potete vedere non è materiale di Internet, intendiamoci: è solo un'escursione guidata su MC-Link che comunque merita di essere seguita. Fateci un giro, ma attenzione: avete solo dieci minuti di tempo, e non dimenticate che gli scatti del telefono aumentano molto velocemente se siete in collegamento da fuori Roma.
Terminato il giro, digitate 2 per avere informazioni sul BBS oppure 5 per avere tutti i dettagli delle tariffe con i costi di abbonamento e di collegamento; infine, se siete già convinti, digitate 6 per abbonarvi.
Questo è tutto quello che potete fare fino a quando sottoscrivete l'abbonamento e ricevete l'abilitazione. Per terminare il collegamento scegliete l'opzione X del menu principale.
Nota: Quando vi abbonate ad MC-Link ricevete un bel manualetto d'istruzioni ed un dischetto con un programma per comunicazioni. Non è indispensabile che usiate il programma fornito da MC-Link: potete adoperarne uno qualsiasi che funzioni con un normale BBS.
Per arrivare sulla soglia di Internet, quindi, con MC-Link occorre essere abbonati. Una volta sottoscritto l'abbonamento, quando ci si collega si arriva al menu iniziale e si digita 1 per raggiungere il menu principale:
******* Techni-link (R) V4.38 *******
(C) Copyright 1986 - 1994 technimedia
by Bo Arnklit
Codice abbonato:
Qui dovete digitare il codice di identificazione che vi è stato assegnato al momento dell'abbonamento.
Password personale:
Insieme al codice di identificazione vi è stata affidata anche una password: digitatela e premete Invio.
MC-LINK (R) Reg. Trib. Roma 586/90
MC-Link 26/08/94 16:26
[qui compaiono il vostro codice e il vostro nome]
Collegamento precedente: 26/06/94 16:21
===> Leggere i nuovi messaggi in A)rea MC-NEWS
===> Leggere i nuovi messaggi in A)rea MC-FLASH
Ed ecco finalmente il menu principale:
MC-Link: A)ree, P)rogrammi, F)ilebox, M)ailbox, V)aschetta, X)press, C)hat,
S)ervizi, I)nternet, H)elp, B)ye?
Digitando la I di Internet siete arrivati ancora una volta sulla soglia del ciberspazio.
INTERNET: A)rchie, F)tp, G)opher, N)ews, T)elnet, I)pertelnet, P)ing, U)ser-in-
fo, H)elp, Q)uit?
Anche qui, come nel caso di Galactica, è d'obbligo festeggiare.
Come ho già accennato, chiamare un service provider situato a grande distanza comporta l'onere economico non indifferente di una lunga telefonata interurbana. MC-Link ha adottato un approccio che già ora consente a chiunque in Italia, purché già abbonato, di chiamare questo service provider con un costo telefonico standard, indipendente dalla distanza, e oltretutto molto basso: uno scatto.
La procedura è semplice. C'è però un importante preliminare: occorre impostare il modem secondo la terna E71 (parità pari, sette bit di dati, un bit di stop), dato che questi sono i parametri richiesti non tanto da MC-Link quanto dalla rete Itapac Easy Way della SIP, che si usa per arrivare a MC-Link.
Itapac è una rete di telecomunicazione per dati della SIP che si basa sull'invio di "pacchetti" di dati e viene usata da molte grandi aziende, organizzazioni scientifiche ed università per distribuire dati. La SIP ha introdotto la possibilità di accedere ad Itapac in modo semplice da qualsiasi apparecchio telefonico d'Italia componendo il numero 1421 tramite modem.
Il risultato del collegamento a Itapac con questo metodo è il seguente:
ACP: RETE ITAPAC MILANO - ACP 2 PORTA: 29
*
Nota: Se non compare nulla sul vostro schermo, provate a premere Invio un paio di volte.
Il nome della città nella prima riga ovviamente varia a seconda del luogo da cui chiamate. Quel laconico asterisco tutto solo nella riga successiva è il prompt di Itapac, simile per funzione al prompt del DOS.
A questo punto, da un punto di vista strettamente tecnico, siamo sulla rete Itapac, e da qui possiamo andare a visitare qualsiasi altro computer collegato a Itapac (anche fuori dall'Italia) di cui abbiamo la password ed il numero di identificazione (chiamato NUA).
Il 1421 quindi non è un numero speciale dedicato a MC-Link, ma semplicemente un accesso generico alla rete Itapac; siamo noi che nel caso specifico desideriamo usarlo per arrivare ad MC-Link.
Per raggiungere MC-Link dobbiamo digitare una sequenza piuttosto complessa, ben diversa dalla tradizionale sequenza nome-cognome-password dei BBS. Per prima cosa dobbiamo scrivere il numero di identificazione (NUA) di MC-Link, senza premere Invio. Questo indica alla rete Itapac quale destinazione vogliamo raggiungere. Subito dopo, senza lasciare spazi, dobbiamo digitare una bella P maiuscola, che sta per "password in arrivo".
Successivamente, sempre senza spazi, dobbiamo digitare il nostro codice di identificazione su MC-Link (che è nel formato MCxxxx, dove le x formano un numero di quattro cifre), seguito dalla password vera e propria, digitata rispettando eventuali differenze fra maiuscole e minuscole.
Il risultato sul vostro schermo è però il seguente:
*26410420P
Infatti Itapac protegge la riservatezza dei vostri codici evitandone la visualizzazione (caso mai ci sia qualche impiccione che sbircia dietro le vostre spalle).
Se avete digitato tutto correttamente, otterrete questo splendido risultato:
ACP:COM
********* MC-LINK (R) V4.38 *********
(C) Copyright 1986 - 1994 technimedia
by Bo Arnklit
MC-LINK (R) Reg. Trib. Roma 586/90
MC-Link 26/08/94 19:54
MC5424 Apogeo S.R.L.
Collegamento precedente: 25/08/94 16:44
===> Leggere i nuovi messaggi in A)rea MC-NEWS
===> Leggere i nuovi messaggi in A)rea MC-FLASH
MC-Link: A)ree, P)rogrammi, F)ilebox, M)ailbox, V)aschetta, X)press, C)hat,
S)ervizi, I)nternet, H)elp, B)ye?i
Come vedete l'accesso tramite Itapac Easy Way produce risultati esattamente identici rispetto a quelli del normale accesso telefonico diretto. Digitando I arriviamo come prima alla soglia di Internet.
INTERNET: A)rchie, F)tp, G)opher, N)ews, T)elnet, I)pertelnet, P)ing, U)ser-in-
fo, H)elp, Q)uit?
Il vantaggio di Itapac Easy Way è che consente congrui risparmi rispetto alla telefonata interurbana per raggiungere MC-Link; per contro ha lo svantaggio di offrire velocità di connessione molto basse (in genere 1200-2400 baud).
Bisogna poi sottolineare una cosa: in realtà l'utilizzo di Itapac ha un costo, sia pure basso, che dipende anche dal numero di "pacchetti" (o segmenti) che generate. Dato che un pacchetto contiene fino a 64 byte inviati in una determinata direzione, ogni volta che scegliete una voce da un menu (un byte) mandate a MC-Link un pacchetto praticamente vuoto che pagate come se fosse pieno.
Trovate i costi dell'uso di Itapac Easy Way nella documentazione di MC-Link.
Nota: Ricordate che il servizio Itapac Easy Way per MC-Link è disponibile solo se pagate l'abbonamento tramite carta di credito.
Tutti questi importi non vengono caricati sulla bolletta SIP (tranne lo scatto iniziale) ma sulla fattura che vi arriva da MC-Link. Inoltre questi importi sono in aggiunta al canone di abbonamento, il cui costo dipende dalla durata e dal tipo di abbonato.
In ogni caso, anche se il calcolo dei costi effettivi è piuttosto complesso, vale la pena usare Itapac Easy Way per le sessioni interattive, dove comunque il flusso di dati è modesto e i tempi di risposta sono lunghi, piuttosto che collegarsi tramite telefonata interurbana se abitate lontano da Roma.
In questo Incontro vi ho presentato due modi diversi di arrivare fino alla soglia di Internet. In entrambi i casi occorre sottoscrivere un abbonamento ad un service provider e collegarsi via modem ad un computer del service provider prescelto. La procedura da eseguire durante il collegamento dipende dal service provider che avete scelto e dal metodo di accesso che desiderate usare, ove esiste la possibilità di scegliere.
Ricordate: questi sono soltanto due esempi di service provider affidabili e già funzionanti. Nel periodo che intercorre fra quando scrivo e quando leggerete questo libro è perfettamente possibile che siano comparsi nuovi service provider, magari raggiungibili a costi più bassi dalla vostra città.
Adesso che siamo arrivati alla soglia di Internet, possiamo resistere alla tentazione di aprire la porta e dare una sbirciata? Certo che no. Coraggio, voltate pagina e venite con me a fare surf elettronico.