Ottavo Incontro

Strumenti avanzati

Obiettivo:

Spingersi oltre il ciberspazio conosciuto ed esplorare i suoi confini futuri.

Materiale occorrente:

Fantasia ed inventiva.

Parole arcane:

In questo incontro...

Ora conoscete quanto basta di Internet per superare in modo relativamente indolore il primo impatto con questo mondo elettronico totalmente nuovo. Vorrei concludere questo libro presentandovi alcuni degli aspetti più futuribili di Internet; sono cose che al momento in cui scrivo sono ancora all'orizzonte, soprattutto in Italia, ma che ben presto potreste trovarvi a disposizione nel vostro account.

Questo libro è obsoleto!

Detesto doverlo ammettere, ma è impossibile per un libro scritto su carta restare davvero al passo con Internet, anche se lo scrivo io. Fra il momento in cui compongo al computer queste righe e quello in cui le leggete, Internet si sarà sicuramente evoluta in maniere imprevedibili, la terminologia si sarà arricchita di nuove espressioni necessarie per esprimere nuovi concetti, ed i numeri riguardanti traffico e utenti che ho dato saranno ridicolmente inadeguati. Molti dei servizi che sto per presentarvi saranno considerati standard e ne saranno comparsi altri per soddisfare le sempre nuove esigenze degli utenti.

Cosa deve fare allora un povero aspirante utente di Internet per essere al passo con i tempi? Semplice: frequentare Internet. Dovreste considerare questo libro come un primo gradino lungo una scala di conoscenze che dovrete costruire voi stessi giorno per giorno interagendo con Internet e con i suoi milioni di utenti. Se volete un'altra metafora, questo libro è la chiave che vi apre la porta di Internet; sta però a voi esplorare quello che troverete dopo averla aperta.

Ma adesso permettetemi di tracciare brevemente i contorni del prevedibile futuro a breve termine di Internet. I cambiamenti non si limiteranno sicuramente a quelli che vi sto per accennare, ma la traccia generale probabilmente sarà giusta. Divertitevi a scoprire se ho azzeccato e quante cantonate ho preso guardando nella mia sfera di cristallo telematica.

Fine di un'era

Fino ad ora Internet è stata caratterizzata da una pressoché totale anarchia, dalla conseguente mancanza di controlli e censure, e dalla totale libertà di accesso gratuito. Tutto questo ha avuto molti effetti positivi e qualcuno negativo. Le cose però stanno cambiando, e anche in fretta.

Il governo statunitense, che ha creato l'ossatura di Internet, sta gradualmente riducendo i fondi a disposizione per la gestione dei supporti fisici (cavi a fibre ottiche eccetera) lungo i quali viaggiano le enormi quantità di dati prodotte dagli utenti. Presto Internet sarà quasi completamente gestita e pagata da service provider e da aziende ed università che la utilizzano. Questo porterà molto pro babilmente ad un aumento dei costi di abbonamento per noi utenti comuni.

Inoltre il governo degli Stati Uniti ha allentato le restrizioni legali contro l'uso commerciale di Internet, con la conseguenza che presto comparirà, insieme alla posta elettronica a voi indirizzata, anche l'equivalente elettronico di parecchi volantini pubblicitari. Devo dire però che i primi tentativi in questo senso sono stati così poco fruttuosi per gli inserzionisti che difficilmente verremo afflitti da troppa posta-spazzatura: guardate nel Glossario alla voce Canter e Siegel.

Per contro questo significa che presto sarà possibile utilizzare Internet a tutti gli effetti come rete per lo scambio di rapporti commerciali, permettendo alle aziende grandi e piccole di tutto il mondo di conoscersi ed intrattenere relazioni d'affari senza ricorrere a mezzi ben più costosi come fax e telefonate intercontinentali.

Internet gratis (o quasi): Freenet

Le piccole reti che aderiscono allo standard informale denominato Freenet sono raggiungibili da Internet e permettono lo scambio di e-mail con utenti Internet senza alcun canone di abbonamento (anche se accettano di buon grado le vostre offerte). Sono gestite da volontari ed appassionati, e usano un'interfaccia basata sulla metafora di una città. Contengono conferenze, notizie d'agenzia e documentazioni liberamente consultabili.

Potete chiedere un account su una Freenet semplicemente facendone richiesta per iscritto: prima dell'iscrizione potete comunque  guardarvi in giro nel sito senza problemi. L'unica limitazione è che non potete inviare o ricevere posta elettronica né immettere messaggi nelle conferenze fino a quando viene attivato il vostro account. Anche dopo aver ottenuto l'account non potrete comunque accedere a telnet per questioni di costo.

I siti da raggiungere per avere un account Freenet sono per ora tutti negli Stati Uniti, ma la lista si va espandendo ad altri paesi (a quando in Italia?). Per ora provate a collegarvi con telnet a freenet-in-a.cwru.edu, freenet-in-b.cwru.edu, oppure freenet-in-c.cwru.edu. E mormorate due parole di ringraziamento all'IBM, allo stato dell'Ohio e alla Case Western Reserve University che sponsorizzano il progetto.

Potete anche visitare il sito yfn.ysu.edu, digitando visitor alla richiesta di login: qui troverete un'altra Freenet. Ce ne sono molte altre, e la lista aumenta ogni giorno. C'è anche una Freenet in Nuova Zelanda: si chiama kosmos.wcc.govt.nz.

Accedere senza il modem in Italia?

Al momento in cui scrivo non se ne parla con molta sicurezza, ma è possibile che presto Internet sia accessibile ad alta velocità (64 kbit/secondo) dall'utente comune anche in Italia tramite il sistema ISDN che la SIP (o, più correttamente, la Telecom Italia Spa) sta iniziando ad offrire in alcune città a prezzi molto contenuti. L'ISDN entra in casa vostra tramite la normale rete telefonica, senza dover posare nuovi cavi, e non richiede il normale modem ma un convertitore ISDN . Questo tipo di velocità è sufficiente per viaggiare su Internet come se la vostra utenza fosse un vero e proprio terminale di un sito: infatti molti service provider usano questo tipo di allacciamento per subaffittare la propria connessione ad Internet agli abbonati. Per intenderci, 64 kbit al secondo sono sufficienti per trasmettere video full-motion, sia pure a bassa risoluzione, e sono più del doppio rispetto ai modem più veloci attualmente in circolazione.

SLIP e PPP

Internet usa un protocollo che si chiama TCP/IP, che ho cercato di risparmiarvi fino a questo punto. Pur non essendo il massimo in fatto di protocolli, ha un grosso pregio: gli basta l'umile porta seriale di un qualsiasi computer. Certo non è veloce come ad esempio un collegamento Ethernet, ma non è neanche altrettanto caro. Soprattutto ha un vantaggio che per noi cibernauti è fondamentale: consente di usare un modem ed una linea telefonica per raggiungere i computer collegati ad Internet.

Per usare il modem in questo modo esistono due protocolli appositi, di nome SLIP e PPP. Anche qui non credo sia il caso di andare nei dettagli: penso vi basti sapere che esistono e cosa sono, tanto per non dover fare figuracce da incompetenti.

Una connessione di questo tipo è ancora piuttosto sperimentale in Italia, ed aperta ad un club ristretto di utenti che hanno risorse economiche considerevoli. Una connessione SLIP o PPP autorizzata da Iunet (l'ente che gestisce l'accesso ad Internet in Italia) costa una vagonata di milioni di lire, ma i prezzi stanno scendendo vertiginosamente. Se volete un accesso Internet veramente potente, SLIP o PPP fanno per voi. Tenete d'occhio le aree di Internet dedicate a questi argomenti.

MIME

Certo, la posta elettronica ha molti pregi: basso costo, velocità di trasmissione, anche se vogliamo un certo fascino per la sua essenzialità. L'e-mail però non consente l'uso di font o altri effetti speciali: Internet accetta solo ed esclusivamente il buon vecchio set di caratteri di testo (e neanche tutto, a dire il vero, dato che tutti i caratteri ASCII a numerazione alta, cioè le accentate, i bordini eccetera, vengono considerate errori e quindi ignorate, quando non mandano in crisi la trasmissione del vostro e-mail).

Diciamocelo: era inevitabile che prima o poi gli appassionati non si accontentassero di un "banale" strumento come Internet, che in fin dei conti permette "soltanto" di dialogare con tutto il mondo. Per eliminare questa limitazione di Internet è stato creato il sistema MIME, che è l'acronimo di Multipurpose Internet Mail Extensions.

La convenzione MIME consente di includere in un e-mail non solo testo ma anche immagini, animazioni, suoni ad alta fedeltà e brevi video. Anche qui vi risparmio i dettagli tecnici: accenno solo al fatto che, in modo analogo all'UUENCODE, MIME codifica i dati usando soltanto caratteri trasmissibili via e-mail su Internet ed è compatibile verso il basso, nel senso che chi non è attrezzato per leggere messaggi contenenti suoni e grafica può comunque leggere la parte puramente testuale di un e-mail in formato MIME.

Ovviamente trasmettere un e-mail che contiene immagini e suoni significa aumentare considerevolmente le dimensioni di ciascun messaggio. Di conseguenza il traffico da smistare aumenta in proporzione, e non tutti i gestori dei nodi Internet sono entusiasti di far transitare sui propri sistemi megabyte di disegnini e video di dubbia utilità. Soprattutto i più "piccoli" service provider possono porre qualche limite alla lunghezza dei messaggi e troncarvi quindi gli e-mail in formato MIME che vi vengono inviati.

La lettura di un file multimediale richiede logicamente un apposito programma per la gestione della posta elettronica e un computer dotato di scheda audio ed altri componenti multimediali.

Parole e suoni

Internet dispone già di un "programma radiofonico" settimanale, intitolato Geek of the Week, gestito da Carl Malamud. Carl registra il programma, che è un'intervista ad un personaggio di spicco del mondo informatico, e lo diffonde su Internet come file audio. Certo, c'è il guaio che per ora ricevere un programma in questo modo significa collegarsi a Internet per un'ora con una linea ad alta velocità e richiede una scheda audio apposita, ma tutto dipende dalla capacità di trasmissione di Internet, che non può far altro che aumentare.

Esiste anche una versione interattiva di questa forma di comunicazione audio. Se voi e il vostro interlocutore disponete di una workstation collegata ad Internet con una connessione ad alta velocità e vi equipaggiate di una scheda di digitalizzazione audio, potete parlarvi (nel vero senso della parola) in tempo reale tramite Internet, e agli stessi costi. Se avete bisogno di comunicare con persone che stanno all'altro capo del mondo, una chiacchierata tramite Internet è enormemente più economica di una telefonata intercontinentale, e la qualità dell'audio è identica, a parte un certo lieve ritardo nell'arrivo delle parole al destinatario.

Fax tramite Internet

Fra gli strumenti che si stanno sviluppando nel ciberspazio c'è la possibilità di usare Internet per inviare fax in tutto il mondo a basso costo. In linea di principio il problema è relativamente semplice: così come esistono programmi per personal computer che convertono un file di testo in un fax, si possono creare con facilità dei programmi che convertano un e-mail in un fax. Gli stessi modem che vengono usati per permettere l'accesso a Internet possono in genere emulare un fax e trasmettere il vostro messaggio elettronico a chiunque sia dotato di un fax (anche se non è utente di Internet).

L'intoppo all'introduzione di questa utilissima estensione di Internet è puramente economico. La trasmissione del messaggio è infatti praticamente gratuita finché viaggia su Internet, ma il suo invio sotto forma di fax comporta un viaggio, sia pur breve, lungo le normali linee telefoniche fino al fax del destinatario, e questo tragitto comporta una spesa. Nasce quindi il problema di come far pagare questa trasmissione a chi ha inviato il messaggio.

Alcuni service provider statunitensi, come MCI Mail e AT&T Mail, offrono ai loro abbonati un servizio di questo tipo, ma i costi sono considerevoli soprattutto per chi, come noi in Italia, dovrebbe accollarsi sia il costo dell'abbonamento al service provider italiano che il costo dell'abbonamento al servizio fax negli Stati Uniti. A meno che il vostro traffico fax sia di livello industriale, vi conviene semplicemente comperarvi un fax (o un modem/fax) e spedirvi i vostri bravi fax nella maniera tradizionale.

Anche la AnyWare Association di Boston gestisce un sistema di conversione da e-mail a fax, naturalmente a pagamento. Potete contattarli all'indirizzo sales@awa.com.

All'orizzonte però qualcosa si sta muovendo. Esiste infatti un gruppo di utenti che sta organizzando un servizio fax basato sul volontariato, almeno fino a che non verrà trovato il modo di far pagare con certezza chi invia i messaggi fax. Potete provare a contattare il gruppo Usenet di nome comp.cdom.fax.

Vivere e morire nel ciberspazio?

Ne ho già accennato durante i primi Incontri: quello che distingue Internet dalle tante altre reti telematiche esistenti in giro per il mondo, a parte le dimensioni e l'estensione, è l'esistenza di un vero culto e di una cultura a tutti gli effetti che si imperniano su Internet. I veri appassionati di Internet parlano di questa rete come se fosse un luogo fisico (il ciberspazio). E come in un luogo dello spazio reale, nel ciberspazio si può condurre una "vita" parallela a quella reale, interagendo con persone mai conosciute (nel senso tradizionale del termine). C'è chi si è innamorato ed ha trovato l'anima gemella tramite Internet.... è c'è anche chi ci è "morto". Alcuni anni fa la comunità virtuale di The Well (un gruppo di utenti imperniato su un sito in California) è stata scossa dal suicidio virtuale di un utente fra i più attivi, che ha lanciato un programma per cancellare dalla rete ogni traccia di tutti i suoi messaggi, anche di vecchia data. Poche settimane più tardi questo suicidio "virtuale" è stato purtroppo seguito da quello reale.

A volte le cose non finiscono però così male. Poco tempo fa uno studente di college della Virginia ha risposto ad un messaggio disperato di un altro studente a Denver che dichiarava la sua intenzione di suicidarsi (nel mondo reale, non solo in quello virtuale). Dopo due ore di scambio di messaggi è stato possibile rintracciare l'utente suicida e mandare soccorsi.

Su Internet si può anche essere "uccisi" dagli altri utenti. Se commettete una scorrettezza talmente grave da essere inaccettabile, gli altri utenti possono sommergervi di flame in una quantità tale da saturare la capacità del vostro nodo ed obbligare il sysop a sconnettervi, decretando così la morte della vostra utenza. Un tipico esempio è stato offerto dal caso di una piccola società americana che ha "osato" mandare a tutti gli utenti della sua zona (circa sessantamila) un e-mail puramente pubblicitario: questo è il cosiddetto Green Card Incident di cui sicuramente sentirete parlare su Internet. La reazione degli utenti contattati è stata tutt'altro che positiva: la ditta è stata sommersa di risposte critiche in quantità tali da paralizzare il traffico sul suo nodo e quindi obbligare il gestore del nodo ad eliminare l'utenza. Questo è il potere che ognuno ha su Internet, ed è questo che affascina tanto chi ci si avventura.

Libertà di informazione

Al di là di tutti gli aspetti tecnologici, il potere sociale di Internet è forse quello che maggiormente intriga, affascina e a volte preoccupa. Riflettete su questo semplice concetto: qualunque utente di Internet può inviare in tempo reale a venticinque milioni di altri utenti un'informazione su qualsiasi notizia. Per dare un'idea della potenza di un mezzo di comunicazione di questo genere, è come se poteste mandare gratuitamente, e in pochi minuti, una lettera a tutte le famiglie d'Italia.

Questa possibilità capovolge il principio tradizionale dell'informazione, in cui l'editore ordina al giornalista quali argomenti toccare, sceglie cosa pubblicare e quando farlo, e distribuisce il giornale ai lettori. Su Internet l'informazione viene creata al momento e dagli stessi lettori. Non esistono mediazione, interpretazione, censura o condizionamento religioso, sessuale, politico o morale ad eccezione di quelli di chi scrive il messaggio.

Essere informati in questo modo ha due risultati, uno positivo ed uno negativo. Quello positivo è che eliminando tutti i filtri (e le costrizioni economiche e commerciali) di una pubblicazione tradizionale, le notizie di Internet possono essere diffuse molto più capillarmente e velocemente, e possono provenire direttamente dalla fonte. Se ad esempio un utente Internet viene diffamato ingiustamente su un giornale o in televisione (senza quindi diritto di replica o quasi), può far sapere la sua versione dei fatti a tutta Internet semplicemente mandando un e-mail a tutti o, meglio ancora, lasciando un messaggio pubblico nel suo file .plan, in modo che chiunque gli faccia ping lo possa leggere.

Il risultato negativo è la scarsa attendibilità delle notizie. Su Internet ci sono persone di tutti i tipi, comprese quelle che si divertono a disseminare notizie false e gli invasati che vogliono moralizzare tutto e tutti secondo il loro personale credo politico o religioso e si sentono unici depositari della Verità. Ci sono anche molte persone in buona fede che però sono incompetenti nel settore o a loro volta male informate. Tutto quello che leggete su Internet va quindi preso con una massiccia dose di prudenza, come del resto occorre fare con gran parte dell'informazione tradizionale in qualsiasi paese del mondo.

La differenza di base fra i mass media tradizionali e Internet è comunque in sostanza questa: i primi sono unidirezionali, mentre Internet è bidirezionale, o interattiva, come si suol dire ultimamente. Non dovete più subire passivamente quello che qualche direttore di giornale o di rete televisiva ha scelto per voi: potete dire la vostra e creare voi stessi il vostro "giornale" telematico. Questo ovviamente non implica affatto che qualcuno sia poi interessato a leggerlo.... tutto dipende da cosa ci mettete dentro.

Nuove interfacce

Leggendo questi Incontri vi sarete accorti indubbiamente di una cosa: Internet non è proprio "per tutti" in termini di facilità d'uso. Se confrontate Internet con un telefono vi accorgerete di quanto sia in effetti complesso usare questa rete di comunicazione rispetto a quella SIP. E' il prezzo che si paga per avere un servizio potente a basso costo: a volte è meglio spendere poco e doversi arrovellare per far funzionare il tutto, e a volte conviene spendere tanto ma avere un sistema che funziona senza troppe difficoltà.

Internet per ora è regolarmente rientrata nella prima ipotesi: prezzi bassi e molte difficoltà. Ci sono però dei sistemi che rendono il lavoro su Internet un pochino meno arcano. Molti service provider che operano come BBS si stanno attrezzando con programmi che consentono di interagire con Internet tramite un'interfaccia a icone simile a quella di Windows: un tipico esempio è il nuovo standard Mosaic, che potete prelevare presso il sito ftp.ncsa.uiuc.edu nella directory \pc\mosaic: i nomi dei file sono WINMOS*.ZIP e WIN32S.ZIP. Esiste anche un'applicazione client/server nota come First Class: questi nuovi sistemi consentono di navigare su Internet cliccando con il mouse su icone invece di digitare complesse sequenze di tasti. L'utente deve semplicemente equipaggiarsi di un modem di livello piuttosto elevato in termini di velocità di trasmissione e del software di trasmissione compatibile. L'intuitività d'uso di queste soluzioni grafiche è totale: non sembra neanche di essere in collegamento con un computer remoto.

Non passa giorno senza che vengano introdotti nuovi programmi che interagiscono con Internet in modo grafico sfruttando l'ambiente Windows o Macintosh. Tenete d'occhio i seguenti:

Pericoli in agguato

Uno solo, e riguarda me come autore piuttosto che voi come utenti: l'obsolescenza immediata delle informazioni. Internet sta crescendo ed evolvendosi così precipitosamente che è difficile fissarne la situazione per un tempo ragionevole: ciò che vale in un dato momento può essere già scomparso per sempre l'indomani. Stare al passo con i tempi è un'impresa rischiosa, soprattutto quando si tratta di fissare sulla carta una serie di informazioni.

Vi consiglio quindi di usare questo libro come base di partenza, e di restare in costante contatto con altri utenti per approfittare del "passaparola" continuo riguardante le nuove funzioni ed i nuovi servizi offerti da Internet. Solo così, partecipando alla vita collettiva di questa comunità elettronica, potrete essere adeguatamente padroni della situazione.

Tiriamo le somme

Fin qui vi ho raccontato gli aspetti puramente tecnici di Internet: come fare questo, come fare quello, e come fare quell'altro. Ma Internet è un po' più che una semplice soluzione tecnologica. Come dicono quelli della Electronic Frontier Foundation, un gruppo di utenti organizzatosi per promuovere la diffusione di Internet nel mondo, Internet significa comunicazione fra persone al suo livello più essenziale. Il ritmo dell'attività è piuttosto frenetico, dato che i messaggi si intrecciano a grande velocità, ed è come partecipare ad un immenso party pieno di gente affascinante.

Nel ciberspazio troverete cose che vi faranno ridere e altre che vi faranno arrabbiare. Troverete idee brillanti, battute fulminanti, nuovi amici e nuovi scocciatori. La tendenza all'espansione di Internet, con l'avvento dei service provider commerciali, è a dir poco esplosiva. Già adesso chiunque può avere un indirizzo Internet con la stessa facilità con la quale richiede un telefono personale. La facilità d'uso non può che aumentare, e questo stimolerà un numero ancora maggiore di utenti ad associarsi a Internet.

Essere collegati a Internet non significa soltanto leggere messaggi, sfogliare conferenze e registrarle nel proprio computer: significa fare molte domande e rispondere ad altrettante, e scambiare opinioni. Insomma, partecipare.

Ci vediamo nel ciberspazio. A presto.

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